ESTERI

Israele-Hamas, accorato appello del Papa

“Basta, le armi si fermino” (Adnkronos) – “Il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina. Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinesi e israeliani, e li abbraccio in questo momento buio. Prego tanto per loro. Le armi si fermino, non porteranno mai la pace. Che il conflitto non si allarghi. Basta fratelli, basta”. E’ l’accorato appello di Papa Francesco al termine dell’Angelus.   “A Gaza si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata, si liberino gli ostaggi tra i quali ci sono tanti anziani e bambini, – continua Papa Francesco – ogni essere umano che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo o religione, ogni essere umano è sacro e prezioso agli occhi di Dio e ha il diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza preghiamo, lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori”.  

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Attacchi ad ebrei in Francia

oggi a Parigi marcia contro l’antisemitismo (Adnkronos) – Parigi si prepara alla manifestazione “contro l’antisemitismo e per la Repubblica” organizzata dai presidenti delle due camere dopo l’ondata di attacchi contro ebrei in tutta la Francia, in seguito allo scoppio della guerra fra Israele e Hamas a Gaza. La premier Elisabeth Borne ha annunciato sul social X che sarà presente perché “questa lotta è vitale per la coesione nazionale”. Ma nel suo post ha anche stigmatizzato chi si mette “in posa”, in aperto riferimento alla partecipazione dell’estrema destra e l’assenza della sinistra radicale.  “L’assenza de La France Insoumise parla da sola”, mentre “la presenza del Rassemblement National non inganna nessuno”, ha scritto Borne. La marcia è stata convocata dai presidenti delle due Camere, Yael Braun-Pivet e Gerard Larcher, dopo che in Francia sono stati perpetrati oltre 1200 atti di antisemitismo dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. La manifestazione, alla quale non è previsto nessun oratore, deve essere “un

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Ucraina, bombardamento russo sulla biblioteca di Kherson

(Adnkronos) – Un bombardamento russo ha colpito oggi la biblioteca scientifica della città di Kherson, danneggiano gravemente l’edificio, dove è scoppiato un incendio. Non ci sono vittime. Lo rende noto l’amministrazione militare dell’oblast di Kherson. Intanto l’ufficio della procura di Kherson, ha reso noto che sono mille i civili morti nell’area di questa città dall’inizio della guerra. I militari russi hanno deliberatamente ucciso 216 civili durante l’occupazione, mentre altri 800 sono morti nei bombardamenti della città dopo la liberazione di Kherson, avvenuta l’11 novembre 2022. Sarebbero intanto 311.750 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo afferma il bollettino giornaliero dello stato maggiore di Kiev, secondo il quale i soldati nemici uccisi ieri sono 1100. Nelle ultime 24 ore, i russi avrebbero perso anche 7 tank, 32 mezzi corazzati e 32 sistemi di artiglieria.

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Londra, scontri tra estremisti di destra e polizia

(Adnkronos) – Sono oltre 100 gli arresti eseguiti a seguito degli scontri tra manifestanti di estrema destra e polizia scoppiati a Londra a margine dell’imponente manifestazione filo-palestinese. Lo hanno reso noto fonti di Scotland Yard citate dal Telegraph, precisando che la maggior parte degli arrestati sono contro-manifestanti legati al mondo degli hooligan. A Parliament Square, riporta la Bbc, un gruppo di circa 150 persone si è avvicinato ai partecipanti alla marcia filo-palestinese lanciando slogan offensivi contro Allah e strappando una bandiera palestinese. Le accuse alla base degli arresti sono possesso di armi offensive, di stupefacenti, rissa. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha condannato gli scontri, stigmatizzando il comportamento dei manifestanti di estrema destra e dei “simpatizzanti di Hamas” protagonisti di “scene violente e del tutto inaccettabili”. “Le azioni spregevoli di una minoranza di persone minano coloro che hanno scelto di esprimere pacificamente le proprie opinioni”, ha affermato Sunak, secondo le quali le loro azioni “mancano completamente di rispetto” a

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Nasrallah: “Israele cerca vendetta e non ha limiti morali”

(Adnkronos) – “Il nemico israeliano cerca vendetta e non ha limiti morali, legali o umanitari”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel suo secondo discorso pronunciato dall’inizio dell’operazione militare di Israele nella Striscia di Gaza. “Gli eventi in corso oggi a Gaza hanno due aspetti degni di nota. L’offensiva israeliana contro la popolazione di Gaza, compresi i bambini, le donne e gli anziani, è la prima”, ha proseguito Nasrallah, secondo cui “il secondo è la resistenza palestinese contro il nemico”. Secondo il leader sciita, Israele non ha più “divieti” nel compiere “crimini di guerra” e nella sua “ferocia” contro Gaza. “Dai brandelli dei bambini e degli anziani di Gaza partirà la resistenza” assicura. “Oggi il mondo non può più tollerare le aggressioni, i massacri e i bombardamenti sugli ospedali. Ciò eserciterà pressioni sugli americani e sugli israeliani, rendendo il tempo un’urgenza. Coloro che possono fermare questa aggressione sono quelli che la dirigono. Sono gli americani”

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Israele, Raisi attacca: “Baciamo le mani a Hamas”

(Adnkronos) – ”Non c’è altra via che resistere a Israele, baciamo le mani a Hamas per la sua resistenza contro Israele”. Lo ha detto il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi intervenendo al vertice congiunto dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci) e della Lega Araba a Riad. ”Basta parole. Oggi è il giorno dell’azione”, ha aggiunto, affermando che ”l’intero mondo islamico deve essere unito e attraverso questa unità possiamo risolvere il problema”. Raisi ha quindi detto di ”sperare che alla fine di questo vertice si arrivi a una soluzione a beneficio del popolo palestinese”. Affermando che ”i bombardamenti ciechi su Gaza devono finire”, Raisi ha poi accusato gli Stati Uniti di ”sostenere Israele nelle Nazioni Unite e pone il veto a risoluzioni che impediscono l’uccisione di palestinesi”. Insomma gli Stati Uniti, ha sostenuto, ”hanno aperto la strada affinché Israele uccida e bombardi di più”. ”Dispiegando una forza navale nella regione, l’America è effettivamente entrata in guerra contro il popolo di Gaza”, ha

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Oms: “A Gaza muore un bambino ogni 10 minuti”

(Adnkronos) – ”In media, a Gaza viene ucciso un bambino ogni dieci minuti”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus riferendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione sanitaria nella Striscia di Gaza. “Sostenere gli operatori sanitari di Gaza è al centro del piano di risposta operativa dell’Oms” che, ha spiegato Tedros, ha partecipato al ”primo convoglio di aiuti entrato a Gaza attraverso il valico di Rafah il 21 ottobre”. Da quella data, ha aggiunto, ”abbiamo consegnato 63 tonnellate di attrezzature mediche specialistiche e forniture di cui gli operatori sanitari hanno bisogno per salvare vite umane, anche per gli ospedali a nord di Gaza. Ma questo non basta nemmeno ad affrontare la portata del bisogno. E’ troppo poco”. Tedros ha ricordato che ”prima del 7 ottobre, una media di 500 camion al giorno entravano a Gaza con rifornimenti essenziali. Dal 21 ottobre, invece dei 10.000 camion previsti, ne sono entrati solo

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Trump: “Israele finisca il lavoro una volta per tutte”

(Adnkronos) – Israele deve avere carta bianca per ”finire il lavoro una volta per tutte”. Lo ha detto l”ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump affermando che Israele ”deve fare un lavoro migliore nelle pubbliche relazioni, francamente, perché l’altra parte lo sta battendo sul fronte delle pubbliche relazioni”. Durante un’intervista con Univision, Trump ha inoltre sostenuto che ”c’è una guerra in corso e probabilmente dovrete lasciare che questa situazione finisca. Probabilmente dovrete lasciare che le cose vadano avanti perché molte persone stanno morendo”. Trump ha ripetuto che l’attacco non sarebbe avvenuto se fosse stato lui il presidente degli Stati Uniti per il suo approccio nei confronti dell’Iran. ”Avremmo avuto un accordo con l’Iran”, ha detto Trump, aggiungendo che ”in realtà andavamo d’accordo con l’Iran”. Intanto, ad un anno dalle elezioni presidenziali in Usa, Trump promette vendetta e minaccia, una volta tornato alla Casa Bianca dopo la vittoria che si sente in tasca, di usare Fbi e dipartimento di Giustizia per

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Israele-Hamas, allarme rabbia mondo arabo

Usa cercano di cambiare messaggio su Gaza (Adnkronos) – Allarmati dal progressivo aumento della rabbia del mondo arabo per Gaza – non solo nelle strade, ma anche negli uffici governativi, le redazioni dei giornali e gli altri ambienti a cui si affidano i diplomatici Usa per sondare gli umori dei Paesi ospitanti – gli Stati Uniti sono impegnati in un’offensiva mediatica (oltre quella diplomatica per convincere Israele ad accettare le pause umanitarie) per cercare di cambiare il messaggio con cui spiegare la loro posizione al fianco di Tel Aviv.   E’ la Cnn oggi a rivelare come al dipartimento di Stato stiano arrivando cablogrammi di ambasciatori della regione che raccontano come quello che appare come il sostegno pubblico ed incondizionato degli Stati Uniti alla distruttiva campagna israeliana a Gaza “ci stia facendo perdere il sostegno dell’opinione pubblica araba per generazioni”.   Così recita il messaggio scritto mercoledì dal numero 2 dell’ambasciata americana nell’Oman – inviato anche a Casa Bianca, Cia

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Casa Bianca: incontro Biden-Xi il 15 novembre

(Adnkronos) – Joe Biden e Xi Jinping si vedranno il 15 novembre. Lo ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Karin Jean-Pierre, in un nota, precisando che i due leader “discuteranno di questioni relative alle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Repubblica popolare cinese, della costante importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione e di una serie di questioni regionali e globali”. Xi e Biden, che si vedranno a San Francisco a margine del vertice dell’Apec, un anno dopo il loro ultimo incontro in occasione del G20 di Bali, “discuteranno anche di come gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese possano continuare a gestire responsabilmente la competizione e a collaborare laddove i nostri interessi sono allineati, in particolare sulle sfide transnazionali che interessano la comunità internazionale”.

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Iran riceve leader Hamas

sostegno Teheran contro Israele (Adnkronos) – Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato accolto a Teheran e ha incontrato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, che ha ribadito il sostegno all’organizzazione.  Khamenei ha ribadito che “la politica permanente dell’Iran è quella di sostenere le forze della Resistenza Palestinese contro gli occupanti sionisti”, come riferisce l’agenzia di stampa iraniana Irna. Già ieri, da fonti libanesi, era rimbalzata la notizia relativa al viaggio di Haniyeh in Iran. Non erano però filtrati dettagli sulla data effettiva del viaggio e sugli incontri avuti a Teheran.   Khamenei ha chiesto un’azione seria da parte dei paesi islamici e degli organismi internazionali, nonché il sostegno completo e pratico dei governi islamici alla popolazione di Gaza. Durante l’incontro, riferisce l’agenzia di stampa iraniana, Haniyeh ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi a Gaza e sui “crimini del regime sionista”, nonché sugli ultimi sviluppi in Cisgiordania.  La Guida Suprema, da parte sua, ringraziando il risoluto popolo

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Israele, centinaia di italiani combattono contro Hamas

(Adnkronos) – ”Svariate centinaia” sono gli italiani, ”soldati riservisti o di leva”, che stanno combattendo contro Hamas in Israele. Lo riferiscono fonti ben informate ad Adnkronos, che, a condizione di anonimato, spiegano che è stato diffuso ”un avvertimento interno nella comunità ebraica italiana in Israele” per ”non far intervistare figli o parenti” che stanno combattendo contro Hamas. E questo ”per evitare ripercussioni sulle famiglie in Italia” dopo la diffusione di un servizio di al-Jazeera in cui si denuncia la partecipazione di militari con cittadinanza italiana nella guerra di Israele contro Hamas. Il rischio segnalato dalla comunità, prosegue la fonte, è che ”i musulmani in Italia vadano a cercare le famiglie” dei soldati italo-israeliani che – come i tanti israeliani di doppia nazionalità in tutto il mondo – stanno combattendo in Israele. Alla comunità ebraica è stato chiesto di ”avvertire le famiglie” in Italia del pericolo di rappresaglie. L’allarme segue appunto la trasmissione del servizio dell’emittente al-Jazeera che si chiede: ”Perché

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Israele-Gaza, Iran: “Tregua o Usa verranno colpiti duramente”

(Adnkronos) – L’Iran minaccia gli Stati Uniti: verranno “colpiti duramente” se non otterranno il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, colpita da 4 settimane dagli attacchi di Israele. Teheran prende nuovamente posizione con le parole del ministro della Difesa, Mohammad-Reza Ashtiani, citato dall’agenzia Tasnim, mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken è in missione in Medio Oriente. Il consiglio dell’Iran agli Stati Uniti – ha affermato – è quello di “fermare immediatamente la guerra a Gaza e attuare un cessate il fuoco, altrimenti saranno colpiti duramente”. L’Iran – che sostiene Hamas e altre organizzazioni militanti nella regione, tra cui Hezbollah e la Jihad islamica palestinese – ha dichiarato in precedenza di considerare gli Stati Uniti “militarmente coinvolti” nella guerra. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha discusso della situazione a Gaza con le sue controparti egiziane e giordane nel corso di telefonate separate. A dichiararlo è stata una fonte diplomatica turca citata da ‘Ha’aretz’. Fidan ha parlato

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Ucraina, colpita una nave russa in Crimea

la conferma di Kiev (Adnkronos) – L’Ucraina ha confermato di aver colpito e danneggiato una nave russa in Crimea. Secondo le ultime news di oggi, 5 novembre 2023, Kiev ha lanciato ieri 15 missili da crociera sul cantiere navale russo di Zaliv, in un attacco che potrebbe indebolire ulteriormente le capacità di attacco di Mosca. Tredici missili sono stati distrutti in aria, mentre uno ha colpito una nave, ha affermato il ministero della Difesa russo, che non ha rivelato il nome della nave.  Su Telegram il comandante dell’aeronautica militare ucraina, Mykola Oleshchuk, si è limitato a scrivere un “confermo” accompagnata da emoji di missili e, navi e fuoco. “Spero che un’altra nave abbia seguito la Moskva!”, aveva scritto ieri Mykola Oleshchuk, riferendosi all’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero affondata dai missili ucraini il 14 aprile 2022.  Sergei Aksyonov, il capo della Crimea insediato dalla Russia, ha detto che non ci sono state vittime nell’attacco di sabato al cantiere navale

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“Bomba atomica su Gaza è opzione”

ministro Israele choc, Netanyahu lo caccia (Adnkronos) – Sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza? “E’ un’opzione”. Così il ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, ha dichiarato rispondendo ad una domanda sulla guerra in corso tra Israele e Hamas nel corso di un’intervista.  Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è dissociato dalle parole di Eliyahu, affermando che sono commenti “avulsi dalla realtà” e ha sospeso Eliyahu dalle riunioni di governo a tempo indeterminato.   Israele e l’IDF stanno agendo in conformità con il diritto internazionale per evitare danni ai civili, ha riferito Netanyahu. Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha chiesto la rimozione del ministro.  Dopo le dichiarazioni, il ministro Eliyahu ha asserito di aver voluto far uso di “una metafora”.  Scontri e arresti alla manifestazione di protesta che si è svolta ieri sera davanti all’abitazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme: centinaia di persone si erano riunite sul posto per chiedere le

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Israele, caccia al leader di Hamas

“Se lo prendiamo, guerra finisce” (Adnkronos) – Israele punta ad uccidere il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, per porre fine alla guerra. Il messaggio viene inviato dal ministro della Difesa, Yoav Gallant, che chiede la collaborazione della popolazione. Finora sono stati uccisi 12 comandanti di battaglione di Hamas, “prenderemo tutti, tutta la catena di comando. Prenderemo anche Yahia Sinwar”, dice Gallant.   Se saranno gli abitanti di Gaza aiuteranno a prendere Sinwar, “questo accorcerà la guerra”, aggiunge Gallant, consapevole però che difficilmente il conflitto possa terminare in poco tempo. “Alla fine della guerra – assicura – non ci sarà più Hamas a Gaza e non ci sarà più una minaccia alla sicurezza da Gaza”.   In un’operazione israeliana, nella Striscia sarebbe stata colpita l’abitazione di Ismail Haniyeh, leader di Hamas che risiede abitualmente tra Turchia e Qatar. Le news arrivano da ‘Radio al-Aqsa’, vicina al movimento. Non è chiaro chi si trovasse all’interno della casa. Haniyeh,

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Kiev: “Colpita nave russa della flotta Mar Nero”

(Adnkronos) – Una delle navi più moderne della flotta del Mar Nero della Federazione Russa sarebbe stata colpita dai piloti dell’aeronautica ucraina e “probabilmente l’hanno affondata”. A riferirlo è ‘Ukrainska Pravda’ che cita il tenente generale Mykola Oleshchuk, comandante dell’Aeronautica, su Telegram. “Spero che un’altra nave abbia seguito la Moskva”, scrive Oleshchuk riferendosi all’incrociatore lanciamissili della classe Slava che è stato affondato ad aprile 2022 dalle forze ucraine. L’aeronautica ucraina è ancora in attesa dei risultati ufficiali dell’attacco. Le forze armate ucraine hanno inoltre colpito con successo le infrastrutture marittime e portuali del cantiere navale Zaliv a Kerch in Crimea, riferisce ‘Ukrinform’. Il capo dell’amministrazione filorussa nella Crimea occupata, Sergey Aksyonov, citato dall’agenzia stampa Tass, ha fatto sapere dal canto suo che il sistema di difesa aerea è entrato in azione sui cantieri navali Butoma a Kerch, in Crimea. Alcuni frammenti sono caduti sui moli, ma non vi sono feriti. La Russia ha perso 200 mezzi corazzati e molte migliaia

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Israele, “Superato il limite, impossibile trattare”

Israele, negoziatore di Shalit a leader Hamas: “Superato il limite, impossibile trattare” (Adnkronos) – Hamas ha ”oltrepassato il limite tra l’umanità e la barbarie”. Per cui anche Gershon Baskin, l’attivista pacifista israelo-americano che nel 2011 riuscì a mettere a frutto i suoi contatti personali con Hamas per riportare a casa il soldato israeliano Gilad Shalit, ha detto basta. Ad Adnkronos spiega di aver scritto per “l’ultima volta” a Ghazi Hamad, membro del Consiglio politico di Hamas, che dopo l’assalto del 7 ottobre aveva contattato sperando di riuscire a ottenere il rilascio di alcuni degli oltre duecento ostaggi portati nella Striscia di Gaza, dando la priorità a ”donne, bambini, anziani e malati”. E cercando di ottenere quello che Hamas aveva chiesto, un cessate il fuoco temporaneo per il rilascio dei civili. Ma ora Baskin ritiene che Hamad, che conosce da 18 anni, ha incontrato di persona almeno quattro volte ed è ricercato da Israele, ”abbia perso la testa e il suo

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Israele: “Esercito è dentro Gaza City, città è circondata”

(Adnkronos) – Le truppe israeliane stanno operando all’interno di Gaza City e la città è circondata da più direzioni. Lo ha annunciato il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, precisando che si è entrati “in un’altra fase significativa della guerra”, con le forze dello Stato ebraico che “sono nel cuore del nord di Gaza, operano a Gaza City e la circondano”. “Le forze stanno combattendo in un’area urbana molto popolata e complessa, che richiede un combattimento professionale e coraggio”, ha affermato Halevi, secondo cui le truppe israeliane sono impegnate in combattimenti ravvicinati e la loro azione risulta “molto efficace” grazie all’aiuto dell’intelligence e della copertura aerea e dal mare. Halevi ha ammesso che questa guerra avrà “un prezzo doloroso e difficile”, con 18 soldati uccisi dall’inizio dell’operazione di terra, ma ha ricordato che l’esercito ha l’”obbligo” di riportare a casa tutti gli ostaggi tenuti da Hamas e da altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza.

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Ucraina, “guerra in stallo”

capo forze armate ammette fallimento controffensiva (Adnkronos) – La guerra in Ucraina è giunta “a un punto morto”, la grande controffensiva iniziata a giugno non ha avuto l’effetto desiderato e le truppe di Kiev non riusciranno a sfondare il fronte. Lo ha ammesso il comandante in capo delle forze armate ucraine (Afu) Valeriy Zaluzhny in un’intervista all’Economist, aggiungendo che “molto probabilmente, non ci sarà una svolta profonda e positiva”.  Dopo i primi tentativi falliti di controffensiva delle forze armate ucraine, Zaluzhny ha sostituito diversi comandanti e trasferito personale militare da alcune brigate in prima linea, ma ciò non ha portato a nulla. Per sbloccare la situazione al fronte – riferisce il comandante in capo dell’esercito ucraino – Kiev ha bisogno di “qualcosa di nuovo, come la polvere da sparo, che i cinesi hanno inventato e che usiamo ancora”, cioè, l’uso attivo delle nuove tecnologie”.  “Il rischio più grande di una guerra di logoramento di trincea è che potrebbe trascinarsi per

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Israele-Hamas, si lavora per una ‘pausa umanitaria’

(Adnkronos) – Lavorare affinché nella guerra tra Israele e Hamas ci siano delle pause umanitarie. Sembra questa la strada intrapresa dalla diplomazia, ipotesi che – a differenza di una tregua – potrebbe ricevere il via libera del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Israele da oltre 3 settimane colpisce la Striscia di Gaza con raid sistematici, senza soluzione di continuità. Da oltre una settimana, poi, le operazioni di terra si susseguono con intensità crescente. La situazione nella Striscia è disperata: cibo, acqua e farmaci dipendono in parte dagli aiuti che arrivano a singhiozzo dal valico egiziano di Rafah. Ieri, centinaia di persone con doppio passaporto hanno lasciato Gaza insieme al primo gruppo di feriti. “Non siamo contrari a ‘pause’ umanitarie, che consentano l’evacuazione di persone con doppia nazionalità, feriti e bambini e l’ingresso di aiuti umanitari. La tregua, invece, consentirebbe ad Hamas di riorganizzarsi e sarebbe controproducente, riportando morte fra gli israeliani e i palestinesi. Dobbiamo fare tutto il necessario perché sia

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Allarme antisemitismo in Europa

dalla Francia alla Germania, crescono odio e intolleranza (Adnkronos) – Un incendio doloso nella sezione ebraica del cimitero di Vienna la scorsa notte, stelle di David tracciate ieri mattina sulle facciate di case parigine. In Europa è ormai allarme antisemitismo, dopo che il conflitto in Medio Oriente ha riacceso manifestazioni di odio e intolleranza contro gli ebrei, nelle strade e online. Manifestazioni vergognosamente iniziate sin dal 7 ottobre, quando l’attacco di Hamas ai kibbutz e le comunità agricole al confine con Gaza ha causato la morte di 1.400 civili, il maggior numero di ebrei uccisi in un solo giorno dopo la Shoah.   In Francia, dopo il 7 ottobre si sono registrati più di 850 episodi di antisemitismo e 6mila segnalazioni di odio on line. In Gran Bretagna, nei primi quattro giorni dopo l’attacco di Hamas sono stati rilevati 89 incidenti antisemiti, quattro volte di più dello stesso periodo nel 2022. Nella sola Londra, fra il 7 e il 18

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Meloni e la trappola dei comici russi

chi sono Vovan e Lexus (Adnkronos) –  Si chiamano Vovan e Lexus e sono i due comici russi che, con uno scherzo telefonico, hanno teso una trappola alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpire dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia. Al secondo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, i due comici hanno all’attivo una lunga serie di scherzi: riescono a superare le barriere istituzionali e a contattare leader internazionale e figure di primo piano. In genere, nel mirino finiscono figure che hanno posizioni critiche o distanti rispetto alla Russia. Per questo, Vovan e Lexus vengono considerati organici alla comunicazione del Cremlino e funzionali agli interessi di Mosca e dei servizi, a cominciare dall’Fsb, la principale agenzia di sicurezza.  La ‘carriera’ del duo, che a parole rifiuta di essere considerati strumenti al servizio di Vladimir Putin, comincia nel 2014 con una telefonata all’allora presidente della Moldova, Nicolae Timofti. A chiamarlo sarebbe stato il presidente. Tra le vittime

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Ucraina, Meloni vittima di comici russi.

(Adnkronos) – Palazzo Chigi interviene con una nota sul caso della telefonata di due comici russi alla premier Giorgia Meloni, nella quale uno di loro si è spacciato per un leader africano. Nel colloquio telefonico, come riporta l’agenzia di stampa russa Tass, la presidente del Consiglio, ignara dello scherzo, avrebbe espresso giudizi sull’inefficacia della controffensiva ucraina. Ora la Presidenza del Consiglio esprime rammarico per la ‘trappola’ tesa dai comici e ricostruisce i fatti: “L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni”, si legge nella nota. L’episodio, spiega ancora Palazzo Chigi, “è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine

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Israele bombarda campo profughi, decine di morti

“Ucciso comandante Hamas” (Adnkronos) -Israele bombarda il campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, con un raid che provoca decine di vittime e centinaia di feriti, secondo fonti palestinesi. L’azione, secondo le forze di difesa israeliane, smantella un centro di Hamas uccidendo in particolare Ibrahim Biari, comandante che ha avuto un ruolo chiave nell’attacco del 7 ottobre.  “Caccia dell’Idf, sulla base di informazioni di intelligence dell’Isa (Israel Security authority) hanno ucciso Ibrahim Bihari, comandante del battaglione di Hamas Jabaliya centrale. Bihari era uno dei leader responsabili per aver inviato terroristi ‘Nukbha’ in Israele per compiere il sanguinoso attacco del 7 ottobre. Numerosi terroristi di Hamas sono stati colpiti nel raid”, riferiscono le forze di difesa israeliane.  “Bihari supervisionava tutte le operazioni militari nel nord della Striscia di Gaza da quando vi sono entrate le Idf. Era anche responsabile di aver inviato i terroristi che realizzarono l’attacco terroristico al porto di Ashdod nel 2014 in cui furono assassinati

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“Sani e salvi a casa tutti gli studenti e ricercatori”

Mo, rettore Saracco: “Sani e salvi a casa tutti gli studenti e ricercatori del Politecnico di Torino” (Adnkronos) – Dal Medio Oriente in fiamme sono tornati a casa sani e salvi tutti e 5 gli studenti e ricercatori del Politecnico di Torino “che stavano in Israele al momento dell’attacco” sferrato da Hamas, il 7 ottobre scorso. A darne notizia, conversando con l’Adnkronos, è il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco. “Sono stati fatti rientrare il più in fretta possibile i nostri studenti e ricercatori, cinque persone che si trovavano in Israele, abbastanza vicini alla striscia di Gaza” assicura. “L’ultima studentessa è appena arrivata a Torino, anche grazie all’intercessione del Governo italiano” spiega il Rettore. Saracco osserva che “vorremmo tutti la pace” ma che “la pace è una sfida a tutto tondo”. E “le università possono diventare contesti strategici perché – spiega – condividendo i saperi, possono tessere nel tempo fili fra sponde opposte, possono creare legami anche laddove ci

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Gaza, “oltre 50 morti in campo profughi”

Hamas accusa Israele (Adnkronos) – E’ di oltre 50 morti e 150 feriti il bilancio dell’enorme esplosione avvenuta oggi nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. E’ quanto ha dichiarato il direttore dell’Ospedale indonesiano di Gaza ad Al Jazeera. Intervistato anche dalla Cnn, Atef al-Kahlout ha parlato di “centinaia” tra morti e feriti arrivati in ospedale. “Molti sono ancora sotto le macerie”, ha aggiunto.  Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha parlato di “20 edifici completamente distrutti da un bombardamento israeliano che ha colpito un quartiere di Jabalia”. La Cnn sottolinea che le foto del sito mostrano alcuni enormi crateri, circondati da macerie ed edifici danneggiati.  “Quello che si vede è una scena che non si può immaginare”, ha dichiarato all’emittente americana un altro dottore dell’ospedale, Mohammad al Rann, spiegando che i feriti sono ovunque “nei letti, sul pavimento, nei corridoi e nell’area della reception” e sottolineando che la maggioranza delle ferite sono

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Ucraina-Russia, Kiev pressa Mosca sul Dnipro

(Adnkronos) – La nomina del colonnello generale Mikhail Teplinsky a comandante delle Forze russe del Dnipro “è una indicazione della crescente pressione sulle forze russe” che si difendono dagli assalti ucraini attraverso il fiume Dnipro e nell’oblast di Kherson. Lo scrive il bollettino giornaliero dell’intelligence militare britannica. Vice comandante delle forze russe in Ucraina, Teplinsky ha probabilmente “preso personalmente il comando” della forza russa responsabile per le aree occupate dell’oblast di Kherson, compresa la riva sinistra del fiume Dnipro, sostituendo il colonnello generale Oleg Makaevich, nota il bollettino. “In quest’area – si legge -i combattimenti si sono intensificati nelle ultime settimane mentre le forze ucraine hanno contestato il controllo russo della riva sinistra. Teplinsky è tenuto in alta considerazione presso lo stato maggiore russo e ha esperienza di comando nell’area: è stato l’ufficiale sul terreno incaricato del relativo del ritiro dalla riva occidentale del Dnipro nel novembre 202, avvenuto con relativo successo”. “E’ praticamente certo – conclude il bollettino –

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Israele, ok a tregua per un giorno: le news dall’Egitto

(Adnkronos) – “Israele ha accettato una tregua di un giorno a condizione che vi sia una supervisione internazionale”. Lo riporta il sito all-news egiziano ‘Al-Qahera News’ citando fonti governative senza fornire ulteriori informazioni. A riportare in precedenza l’accelerazione dei negoziati tra Israele e Hamas per concordare un cessate il fuoco era stata la tv satellitare Al Jazeera che, citando fonti proprie, parlava della “mediazione del Qatar” riguardano anche la questione di rapiti a Gaza e prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Lo scorso 7 ottobre, durante il sanguinoso attacco a Israele in cui sono stati uccisi oltre 1400 civili, Hamas ha rapito 233 persone, fra cui anche neonati, bambini piccoli e persone anziane. Al momento sono state liberate solo quattro donne. Musa Abu Marzuk, membro del Polibur di Hamas in visita a Mosca, in un’intervista all’agenzia stampa russa Ria Novosti, ave riferito che Hamas è pronto a liberare gli ostaggi civili, ma i bombardamenti israeliani lo impediscono. La maggior parte degli

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Guerra Ucraina, bombardata città natale Zelensky

(Adnkronos) – Almeno due civili sono stati uccisi e altri feriti in raid aerei delle forze russe sull’Ucraina, nelle zone della linea del fronte e in altre zone del Paese. A Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky, è stato ucciso un uomo di 60 anni, quando un missile russo ha colpito un sito industriale. La moglie è stata ricoverata con ferite gravi di schegge di proiettile. Un altro civile è stato ucciso nel sud, nella regione di Kherson e un altro ancora è rimasto ferito. Intanto secondo l’intelligence britannica, l’annuncio di Vladimir Putin sui missili in fase di test operativo Kinzhal ha valenza di comunicazione strategica, data la scarsa performance del sistema fino a ora in Ucraina, per dimostrare che la Russia rimane in grado di produrre e operare nuove armi malgrado il conflitto. L’annuncio arriva dopo il rafforzamento della presenza marittima americana nell’Est del Mediterraneo, ricordano gli 007 inglesi dopo che nei giorni scorsi il Presidente russo ha

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Gaza, Israele nega crisi per acqua e cibo

Ospedali rifiutano evacuazione (Adnkronos) – Israele non crede che ci sia una crisi  umanitaria nella Striscia di Gaza e teme che negli ospedali, che rifiutano l’evacuazione, si infiltrino uomini di Hamas. E’ l’opinione espressa da una figura di vertice delle forze armate israeliane, come riferisce il Times of Israel. Secondo le Idf, circa 700.000 persone – su 1,1 milioni – si sono spostate dal Nord della Striscia verso Sud, come disposto da Israele.  La popolazione si appresta a ricevere gli aiuti trasportati oggi dai camion che hanno superato il valico di Rafah, dall’Egitto. “Al momento, posso dirvi che non c’è crisi umanitaria a Gaza. Non c’è carenza di acqua, c’è abbastanza cibo per le prossime settimane. Oltre a questo, non ci risulta carenza di farmaci negli ospedali”, dice la fonte. L’ammiraglio Daniel Hagari, portavoce delle forze armate, ha specificato che tra gli aiuti in arrivo non è previsto il carburante: “Non entrerà a Gaza”.   La fonte anonima, intanto, accende

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“Israele e Palestina, applicare soluzione due Stati”

Vertice Egitto, Al Sisi: “Israele e Palestina, applicare soluzione due Stati” (Adnkronos) – “La soluzione” al conflitto in Medio Oriente “è la proclamazione dello Stato palestinese. L’Egitto rifiuta categoricamente la liquidazione della causa palestinese” e “Israele non può continuare la colonizzazione della Palestina. La soluzione è la giustizia, il diritto inalienabile all’autodeterminazione”. Così il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, aprendo i lavori del Summit per la pace del Cairo. Occorre “prevenire l’allargamento del conflitto, che può mettere a rischio la stabilità della regione” e far “ripartire il processo di pace”, ha sottolineato al-Sisi, secondo il quale è necessario un “ritorno al tavolo di negoziazione per il cessate il fuoco” e “l’applicazione della soluzione di due Stati che convivono pacificamente fianco a fianco, nel rispetto del diritto internazionale”. Il presidente egiziano ha inoltre rimarcato la necessità di “non coinvolgere i bambini nella crisi umanitaria” in corso.  “E’ un momento molto difficile per l’umanità, prima della nostra fede è importante la vita.

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Gaza, dopo attacco ospedale scatta nuovo allarme

(Adnkronos) – Sono “inquietanti” le notizie sull’ordine di evacuazione all’ospedale Al-Quds di Gaza. “Come l’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte sottolineato, è impossibile per questi ospedali sovraffollati evacuare in sicurezza i pazienti. Deve essere consentito loro di continuare a salvare vite. Devono essere protetti”. Così su X (ex Twitter) Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, dopo che l’Ufficio regionale dell’agenzia per il Mediterraneo orientale (Oms Emro) ha riferito di “preoccupanti notizie” relative a “ordini di evacuazione inviati all’ospedale Al-Quds di Gaza. All’interno si trovano pazienti malati, feriti e operatori sanitari. Altre centinaia di persone, soprattutto donne e bambini, stanno cercando rifugio nell’area dell’ospedale. La sacralità dell’assistenza sanitaria – ammonisce Oms Emro – deve essere rispettata in ogni momento”. Anche la Mezzaluna Rossa palestinese denuncia che l’esercito israeliano ha chiesto l’evacuazione dell’ospedale Al-Quds nella Striscia di Gaza. In un “appello urgente”, pubblicato su X, l’organizzazione umanitaria afferma che le operazioni dell’ospedale, che ospita 400 pazienti e 12mila sfollati, fronteggiano una

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Gaza, arrivano primi aiuti. Oms: “Farmaci non bastano”

(Adnkronos) – I primi camion di aiuti entrano a Gaza, passando dal valico di Rafah. Arrivano cibo, acqua e farmaci per la popolazione della Striscia, che da 2 settimane è colpita dai raid di Israele in una situazione di totale emergenza, senza acqua ed energia elettrica. L’Oms tiene acceso l’allarme: il passaggio dei primi camion non risolve l’emergenza sanitaria, con ospedali al collasso e pazienti che rischiano di morire per assenza di cure. “Le forniture attualmente destinate a Gaza inizieranno a malapena a soddisfare le crescenti esigenze sanitarie, mentre le ostilità continuano a crescere. C’è disperatamente bisogno di un’operazione di aiuto potenziata e protetta”, segnala l’Oms, annunciando stamattina che i primi “4 camion che trasportano forniture sanitarie dell’Oms hanno iniziato a muoversi verso il valico di frontiera di Rafah, diretti a Gaza”. Fra i materiali destinati all’enclave palestinese ci sono farmaci per i traumi, altri aiuti per 1.200 persone, 235 kit per stabilizzare i feriti sul posto, medicinali mirati al

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Gaza: bombardati numerosi obiettivi Hamas

(Adnkronos) – Continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza a due settimane dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Secondo le ultime notizie di oggi, 21 ottobre 2023, le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver colpito nella notte “numerosi obiettivi” di Hamas nell’enclave palestinese, compresi un centro di comando e “infrastrutture” del gruppo che controlla la Striscia. I militari, riferisce ancora il Times of Israel, rendono anche noto tramite il portavoce Daniel Hagari, di aver preso di mira siti per il lancio di missili anticarro e postazioni utilizzate da cecchini in cima a palazzi del territorio palestinese. Un soldato israeliano della riserva militare delle Idf è morto in un attacco con un missile anticarro nei pressi di Margaliot, nel nord di Israele, lungo il confine con il Libano. Lo riferiscono i media israeliani. Stando a quanto riportato dal Times of Israel, in un attacco sferrato ieri è morto il sergente 22enne Omer Balva di

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Russia, Putin vede il leader cinese Xi

“Affrontiamo minacce comuni” (Adnkronos) – E’ durato ”tre ore” il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo cinese Xi Jinping, oggi a Pechino. Lo ha detto lo stesso Putin, spiegando che durante l’incontro con Xi sono state affrontate varie questioni ”dall’Ucraina alla situazione in Medio Oriente”. Putin ha quindi detto che ”Russia e Cina affrontano minacce comuni”.  Il presidente cinese e il leader russo hanno concluso il loro incontro presso la Grande Sala del Popolo, riferiscono l’emittente televisiva cinese Cctv e il Global Times. Putin ”è un vecchio amico”, ha detto Xi, ricordando di aver incontrato il leader del Cremlino ”42 volte nell’arco degli ultimi 10 anni, dal 2013”. In questo periodo è stata costruita ”una buona relazione di lavoro e una profonda amicizia”, ha affermato Xi.  “Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio presso la Grande Sala del Popolo di Pechino con il presidente russo Vladimir Putin, che ha preso parte al terzo Forum sulla

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