ESTERI

Russia, comandante ucciso nel parco: vendetta Ucraina?

(Adnkronos) – L’ex comandante di un sottomarino della flotta del mar Nero, Stanislav Rzhitskiy, 42 anni, è stato assassinato mentre faceva jogging nella città russa di Krasnodar. La notizia, circolata ieri sera su canali Telegram anonimi russi, e poi confermata da autorità locali, viene ribadita oggi con maggiori dettagli dai servizi d’intelligence ucraini del Dia, scrive Ukrainska Pravda.   A quanto riferiscono i servizi ucraini, Rzhitskiy, attualmente vice capo del dipartimento per la mobilitazione, è stato ucciso verso le 6.00 di ieri mattina da diversi colpi sparati da una pistola Makarov. Il militare, che stava facendo jogging in un parco di Krasnodar, è morto sul posto. “Il parco era deserto a causa di una forte pioggia e non vi sono testimoni che possano fornire dettagli o identificare chi ha sparato”, nota il Dia.   Ai primi di luglio, il sito Nashi Hroshi.Lviv aveva identificato i comandanti dei sottomarini della Flotta del mar Nero. Rzhitskiy era stato indicato come comandante del

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Ucraina-Nato, Zelensky: “Si sta lasciando spazio per negoziare nostra adesione con Russia”

(Adnkronos) – La mancanza di date certe sulla futura adesione dell’Ucraina alla Nato significa, secondo Volodymyr Zelensky, che si vuole “lasciare una finestra di opportunità per contrattare l’adesione dell’Ucraina alla Nato in negoziati con la Russia”. E’ quanto afferma in un tweet il presidente ucraino, atteso stasera alla cena del vertice dell’Alleanza Atlantica a Vilnius.  “Apprezziamo i nostri alleati. Apprezziamo la nostra sicurezza condivisa. E apprezziamo sempre una discussione aperta. L’Ucraina verrà rappresentata al summit Nato di Vilnius. Perché è una questione di rispetto – esordisce Zelensky – Ma anche l’Ucraina merita rispetto. Ora, mentre andiamo a Vilnius, riceviamo segnali che senza l’Ucraina si sta discutendo una certa formulazione. E vorrei sottolineare che questa formulazione riguarda l’invito per diventare membro della Nato, non la membership dell’Ucraina”.  “E’ assurdo e senza precedenti che non sia fissata una cornice temporale né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina. Mentre allo stesso tempo viene aggiunta una formulazione vaga su ‘condizioni’ anche per l’invito all’Ucraina.

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Israele, primi ok a parte riforma giustizia: proteste in tutto il Paese

(Adnkronos) – Israele si avvia a una giornata di proteste in tutto il Paese, dopo che all’alba il Parlamento ha approvato in prima lettura una parte della controversa riforma della giustizia voluta dal governo di Benjamin Netanyahu. Già sono cominciati blocchi stradali sulle principali arterie del Paese. Centinaia di dimostranti hanno bloccato la strada Tel Aviv-Gerusalemme, mentre a Herzliya la polizia è intervenuta per smontare tende erette al centro di uno dei principali incroci, dove sono stati anche bruciati dei copertoni.   Alla Knesset è passato in prima lettura un emendamento che limita i poteri d’intervento sulle decisioni del governo da parte della Corte Costituzionale. Passato con tutti i 64 voti della maggioranza, e con il no dei 56 deputati di opposizione, il provvedimento dovrà essere messo ai voti altre due volte prima di essere definitivamente approvato. E’ la prima volta che il governo riporta in aula articoli della riforma, dopo che Netanyahu aveva sospeso l’iter a marzo di fronte

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Ucraina, attacco Russia a Kiev: abbattuti tutti i droni

(Adnkronos) – Alle prime ore di stamani la Russia ha lanciato un attacco di droni contro Kiev, ma la contraerea li ha abbattuti tutti. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Kiev Serhii Popko, citato dai media ucraini.  Nell’attacco, ha detto Popko, sono stati usati droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana. L’attacco, poche ore prima dell’avvio del vertice Nato a Vilnius, è il secondo del mese di luglio contro la capitale ucraina.  

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Nato, Zelensky: “Ucraina di fatto già nell’Alleanza”

(Adnkronos) – L’Ucraina è già, ‘de facto’, nella Nato. Ad affermarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Le nostre armi sono le armi dell’Alleanza. I nostri valori sono ciò in cui crede l’Alleanza”, ha affermato Zelensky nel suo consueto discorso serale, a poche ore dal vertice di Vilnius. Il presidente ucraino ha sottolineato l’importanza del summit in Lituania ha indicato che le autorità ucraine stanno lavorando per realizzare “l’algoritmo” che garantisca il loro ingresso nella Nato. “L’Ucraina è alla vigilia di Vilnius. Il vertice della Nato potrebbe essere esattamente ciò di cui il nostro Paese, l’intera Alleanza e la sicurezza globale hanno bisogno”, ha affermato. “Stiamo lavorando moltissimo in questi giorni! Più attivamente che mai e sebbene questo lavoro sia quasi al cento per cento dietro le quinte, non è meno importante di quello che viene fatto in pubblico”, ha proseguito. “Continuiamo a lavorare sulla formulazione, sulle parole specifiche che lo confermano, ma siamo già consapevoli del fatto che

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Nato, via libera di Erdogan all’adesione della Svezia

(Adnkronos) – Via libera della Turchia alla candidatura della Svezia per l’ingresso nella Nato. Ad annunciarlo è il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Vilnius alla vigilia del vertice dell’Alleanza e dopo “un incontro costruttivo” con il primo ministro svedese Ulf Kristersson e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il protocollo di adesione sarà trasmesso “alla Grande Assemblea Nazionale”, il Parlamento turco, “il prima possibile”, spiega.

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Russia, Putin ha incontrato Prigozhin e altri comandanti Wagner

(Adnkronos) – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato che il Presidente Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino, lo scorso 29 giugno, Evgheny Prigozhin, che solo pochi giorni prima aveva guidato un tentativo di golpe, e decine di altri comandanti della Wagner. L’incontro è durato tre ore. In tutto erano presenti 35 persone.   Peskov ha così confermato le indiscrezioni del quotidiano francese ‘Liberation’ che, citando fonti “dei servizi di informazione occidentali”, ha rivelato che il capo e fondatore del gruppo di mercenari sarebbe stato a Mosca dopo la rivolta armata. “Sì ha avuto un incontro del genere”, ha detto alla stampa Peskov, spiegando che vi hanno partecipato “tutti i comandanti dei distaccamenti e la direzione della compagnia, compreso lo stesso Prigozhin. Questo incontro si è svolto al Cremlino il 29 giugno. È durato quasi tre ore”.   I dettagli non sono noti. “L’unica cosa che possiamo dire è che il presidente ha dato una valutazione delle azioni della

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Ucraina, Biden: “Se entra ora in Nato, siamo tutti in guerra con la Russia”

(Adnkronos) – Prima la fine della guerra con la Russia, poi l’adesione dell’Ucraina alla Nato. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un’intervista alla Cnn prima della sua partenza per l’Europa delinea la ‘road map’ per l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica. Kiev preme e il tema sarà riproposto dal presidente Volodymyr Zelensky nel vertice in programma a Vilnius l’11 e il 12 giugno. “Non credo ci sia unanimità nella Nato se si debba o non si debba portare l’Ucraina all’interno della famiglia in questo momento, mentre è in corso una guerra. Per esempio, se si facesse una cosa del genere, saremmo determinati ad impegnarci per ogni centimetro del territorio Nato. E’ un impegno che abbiamo assunto tutti, senza condizioni. Se la guerra prosegue, allora siamo tutti in guerra. Saremmo tutti in guerra con la Russia”, le parole di Biden.  Il presidente degli Stati Uniti spiega di aver affrontato l’argomento in maniera approfondita con Zelensky. Al presidente ucraino, la Casa Bianca

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Ucraina, Kiev ammette attacco a ponte di Kerch che collega Russia e Crimea

(Adnkronos) – Il governo di Kiev ha ammesso per la prima volta di essere responsabile dell’attacco che ha danneggiato gravemente il ponte di Kerch che collega Russia e Crimea. Per il 500esimo giorno di guerra, la viceministra della difesa, Hanna Malyar ha pubblicato su Telegram l’elenco dei successi ucraini osservando che la data segna anche il “273 giorno dal primo colpo sul ponte di Crimea sferrato per rompere la logistica dei russi”.  La responsabilità ucraina per l’attacco dell’ottobre 2022 è diventato di pubblico dominio nonostante i tentativi di tenerlo nascosto. LLo scorso autunno, il New York Times ha pubblicato un’inchiesta, “Come l’Ucraina ha fatto saltare in aria un ponte chiave russo”, che descriveva in dettaglio come gli agenti ucraini hanno caricato un camion di esplosivo e l’hanno fatto saltare in aria mentre si trovava a metà del ponte, uccidendo quattro persone e danneggiando gravemente la struttura in quello che il presidente russo Vladimir Putin ha definito un “atto terroristico “. 

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Ucraina-Russia, 500 giorni di guerra tra morti, armi e nessuna resa

(Adnkronos) – 500 giorni di guerra tra Ucraina e Russia. Tanti ne sono passati dall’inizio del conflitto quando, all’alba del 24 febbraio 2022, le truppe di Vladimir Putin hanno invaso il Paese confinante dando il via a una battaglia che va avanti ancora oggi e della quale, almeno per il momento, non si vede la fine. Ancora nessun margine per aprire nuovamente i negoziati, nessuna intenzione di cedere né da un lato né dall’altro della barricata. Nel mezzo, migliaia e migliaia di morti, la solidarietà internazionale a Kiev, i tentativi – falliti – di mediazione, la fornitura di armi sempre più potenti all’Ucraina, l’isolamento sempre più evidente della Russia e dei suoi vertici tra sanzioni e dichiarazioni ferme di Nato, Usa ed Europa.   E sul fronte aiuti militari, è solo di ieri la notizia che gli Usa forniranno a Volodymyr Zelensky e al suo popolo un ulteriore pacchetto da 800 milioni di dollari, comprensivo anche di bombe a grappolo.

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Ucraina-Russia, scontri intensi a Bakhmut: il report degli 007 Gb

(Adnkronos) – I combattimenti a Bakhmut, nell’Ucraina orientale, negli ultimi sette giorni sono stati tra i più intensi lungo il fronte dall’inizio della guerra. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto di intelligence del ministero della Difesa britannico. ”Le forze ucraine hanno guadagnato costantemente sia a nord sia a sud della città controllata dai russi. E’ molto probabile che i soldati russi stiano lottando con il morale basso, un mix di unità disparate e una capacità limitata di trovare e colpire l’artiglieria ucraina”, afferma l’intelligence britannica.  ”La leadership russa quasi certamente considera politicamente inaccettabile concedere Bakhmut, che ha un peso simbolico come uno dei pochi guadagni russi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, molto probabilmente ci sono poche riserve aggiuntive da impegnare nel settore”, aggiunge il rapporto. 

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Russia e il mistero Prigozhin. Nyt: “Ha sosia per nascondere suoi movimenti”

(Adnkronos) – Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, si serve probabilmente di sosia per confondere le tracce dei suoi movimenti. Lo scrive il New York Times, citando un’anonima fonte del Pentagono.   Secondo la fonte, l’intelligence americana ritiene che Prigozhin sia stato in Russia per la maggior parte del tempo dopo la rivolta da lui guidata il 24 giugno. Non è chiaro se il capo della Wagner sia stato in Bielorussia, in parte perché “usa dei sosia per nascondere i suoi movimenti”.  L’accordo in base al quale Prigozhin ha interrotto la sua marcia su Mosca prevedeva che il capo della Wagner andasse a in Bielorussia. Ma ieri il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che Prigozhin era a San Pietroburgo.  Intanto il Cremlino ribadisce di non sapere dove si trovi in questo momento il fondatore della Wagner. “Non posso dire niente, non abbiamo informazioni a questo riguardo. Né abbiamo da aggiungere a quanto detto in precedenza”, ha affermato il portavoce

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Ucraina, media: colloqui segreti Usa-Russia per la pace

(Adnkronos) – Colloqui segreti Usa-Russia con l’biettivo di gettare le basi per potenziali negoziati con cui porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta la Nbc News che, citando diverse persone a conoscenza dei fatti, riferisce di incontri tra un gruppo di ex alti funzionari della sicurezza nazionale americana con esponenti russi vicini al Cremlino e, tra questi, il più alto diplomatico del paese, Sergei Lavrov. L’incontro diplomatico di alto livello ‘dietro le quinte’ si è svolto ad aprile a New York e ha visto il ministro degli esteri russo impegnato in colloqui che si sono protratti per diverse ore.   All’ordine del giorno della riunione alcune delle questioni più spinose della guerra in Ucraina, come il destino dei territori controllati dalla Russia che l’Ucraina potrebbe non essere in grado di liberare, e la ricerca di una formula diplomatica che potrebbe rivelarsi accettabile per entrambe le parti. Al tavolo con Lavrov Richard Haass, ex diplomatico e presidente uscente del Council

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Ucraina, Kiev: “Putin non controlla più situazione. Russia su orlo guerra civile”

(Adnkronos) – Il presidente Vladimir Putin non controlla più la situazione e la Russia è sull’orlo della guerra civile. E’ quanto sostiene Kiev attraverso le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrilo Budanov.   Secondo quanto afferma Zelensky in una intervista alla Cnn, la catena di comando del leader del Cremlino si sta sfaldando e Putin ormai non è ben informato su quanto accade al fronte: “Riceve solo le informazioni positive”.  “Putin non controlla la situazione nelle regioni, non controlla la situazione della sicurezza. Abbiamo capito che il suo esercito è praticamente tutto in Ucraina. Ed è per questo che la Wagner si è mossa così facilmente”, dice Zelensky, riferendosi alla rivolta del 24 giugno, quando i mercenari di Evgeny Prigozhin marciarono verso Mosca fermandosi a 200 km dalla capitale.  Secondo il presidente ucraino, Putin non ha nemmeno il polso della situazione al fronte, perché “comanda i vertici e loro hanno paura di perdere

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Russia-Ucraina, cosa vuol dire il crollo del Rublo per l’economia di Mosca

(Adnkronos) – La notizia è di quelle inequivocabili. Il crollo del Rublo non solo non si arresta ma tocca oggi il livello più basso degli ultimi 15 mesi, avvicinandosi al tonfo seguito all’inizio della guerra in Ucraina. L’euro ha superato la soglia psicologica dei 100 rubli (102 per l’esattezza) per la prima volta dal marzo del 2022 e il dollaro viene scambiato per 93,3 rubli, altro livello record. Cosa vuol dire per l’economia di Mosca? E’ il segnale che un anno e mezzo di conflitto ha effettivamente messo in ginocchio il tessuto produttivo russo?     C’è una sola persona nell’establishment politico ed economico russo che per la sua storia e per il ruolo che ricopre ha ancora credibilità internazionale. La governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, citata dall’agenzia Ria Novosti, ha spiegato l’indebolimento della moneta nazionale con la forte riduzione del surplus commerciale. Per vent’anni, è riuscita a conciliare le regole del libero scambio e della globalizzazione con

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Ucraina, Zelensky: “Metà Russia con Prigozhin, l’altra metà con Putin”

(Adnkronos) – “Metà della Russia ha sostenuto Prigozhin. L’altra metà ha sostenuto Putin”. Così in un’intervista alla Cnn il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che il 50% della Russia ha appoggiato l’ammutinamento del Gruppo Wagner, poi rientrato nel giro di poco tempo.  “Alcune regioni russe nel frattempo erano in equilibrio senza sapere con certezza chi sostenere”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui quanto accaduto indica che “metà della popolazione russa ha seri dubbi” su Putin.  Putin ora cercherà di “consolidare” il suo potere una volta risolta la crisi aperta dall’ammutinamento del Gruppo Wagner, giunto a poche centinaia di chilometri da Mosca, ha poi aggiunto Zelensky.  “Farà di tutto per spezzare e annullare la fama del Gruppo Wagner e di tutto ciò che stava facendo. Prenderà le distanze da tutto e comunicherà ampiamente per unificare la società”, ha detto ancora riferendosi a Putin.  “Dopo tutti questi eventi, dov’è andato Putin? – ha aggiunto il leader ucraino – Raramente esce in strada. Lo

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Alta tensione su Zaporizhzhia, “tetto minato” ma ùRussia replica: “Sabotaggio ucraino”

(Adnkronos) – Altissima tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e scambi di accuse reciproci tra Ucraina e Russia. Dopo l’allarme lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo il quale, in base a dati di intelligence “l’esercito russo ha collocato oggetti simili a esplosivi sul tetto di diverse unità di potenza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Forse per simulare un attacco” rimarcando come ”il mondo vede, non può non vedere, che l’unica fonte di pericolo per la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la Russia e nessun altro”, arriva puntuale la replica del Cremlino che punta invece il dito proprio contro l’Ucraina.   “La situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è tesa per il rischio alto di azioni di sabotaggio da parte del regime di Kiev, azioni che potrebbero avere conseguenze devastanti”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “L’Ucraina ha già dimostrato la sua predisposizione a non tirarsi indietro da nulla”, ha aggiunto, citando la distruzione della diga

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Ucraina-Russia, “Xi avverte Putin: no a un attacco nucleare”

(Adnkronos) – No a un attacco nucleare in Ucraina. L’avvertimento è stato dato personalmente dal leader cinese Xi Jinping al presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce il Financial Times che cita funzionari dell’amministrazione statunitense, cinesi, funzionari occidentali e fonti vicine al Cremlino.  Secondo il quotidiano britannico, Xi ha consegnato il messaggio al leader del Cremlino durante una visita a Mosca lo scorso marzo. Da allora, “i funzionari cinesi si prendono privatamente il merito di aver convinto il leader russo ad abbandonare le velate minacce di usare armi nucleari contro l’Ucraina”, si legge.  Il Financial Times osserva che nelle sue dichiarazioni pubbliche la Cina si è costantemente opposta all’uso di armi nucleari in Ucraina. Ma molti alleati di Kiev dubitano delle intenzioni di Pechino, vista la partnership “senza limiti” tra Xi e Putin e la proposta del cosiddetto “piano di pace” cinese, che in gran parte ricalca le condizioni poste da Mosca.  Allo stesso tempo, gli avvertimenti di Xi a Putin

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Jenin, truppe Israele si ritirano: lancio di razzi da parte di Hamas

(Adnkronos) – Le truppe delle Forze di difesa israeliana (Idf) si sono ritirate completamente dal campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania, spiegando di aver raggiunto gli obiettivi dell’operazione. Lo ha dichiarato questa mattina il portavoce dell’Idf, il generale Daniel Hagari. Il gruppo palestinese di Hamas ha lanciato intanto questa mattina cinque razzi nel sud di Israele e l’Idf ha risposto colpendo diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza. Dopo il ritiro dal campo profughi di Jenin, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh ha condannato l’operazione di Israele a Jenin dicendo che è stata un fallimento.  “Israele ha fallito ed è stato sconfitto a Jenin”, ha detto Haniyeh, secondo Maariv. Nonostante le numerose perdite subite a Jenin, Haniyeh ha detto che questo “ha dato una lezione al nemico e gli ha fatto subire pesanti perdite”. 

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Ucraina, Zelensky a Macron: “Russia ha minato centrale Zaporizhzhia”

(Adnkronos) – La Russia prepara una provocazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove i soldati di Mosca avrebbero piazzato esplosivi. E’ l’allarme che il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha fatto scattare in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron. “Ho avvertito Emmanuel Macron, le truppe di occupazione stanno preparando pericolose provocazioni alla centrale di Zaporizhzhia. Siamo d’accordo, terremo la situazione sotto strettissimo controllo con l’Aiea”, ha detto Zelensky nel consueto messaggio serale.  “Abbiamo informazioni dalla nostra intelligence secondo cui l’esercito russo ha posizionato oggetti simili a esplosivi sul tetto di diverse unità della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Forse per simulare un attacco nella centrale”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che “l’unico pericolo per la centrale nucleare è la Russia e nessun altro”.  Il presidente ucraino ha ricordato che non c’è stata una risposta tempestiva e su larga scala all’attacco terroristico contro la centrale idroelettrica di Kakhovka. E questo potrebbe spingere Mosca a compiere una nuova azione di questo tipo. “È

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Zaporizhzhia, Russia: “Ucraina attaccherà centrale”. Kiev: “Falso”

(Adnkronos) – Le forze armate dell’Ucraina attaccheranno a breve la centrale nucleare di Zaporizhzhia “con armi ad alta precisione e droni kamikaze”. Lo ha dichiarato Renat Karchaa, consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, sul canale televisivo Rossiya 24. “Oggi abbiamo ricevuto informazioni che sono autorizzato a diffondere – ha affermato – Il 5 luglio, precisamente di notte, le forze armate ucraine tenteranno di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia utilizzando armi a lungo raggio ad alta precisione e velivoli kamikaze senza pilota”.   “Allo stesso tempo l’Ucraina prevede di sganciare dagli aerei munizioni con scorie radioattive rimosse il 3 luglio dalla centrale nucleare dell’Ucraina meridionale”, ha aggiunto Karchaa, secondo cui “il piano di riserva per il lancio di sostanze radioattive prevede l’utilizzo di un proiettile ad alta precisione Tochka-U”.  Kiev smentisce categoricamente e, a stretto giro, fa scattare l’allarme per una “possibile provocazione russa”, come rende noto il comando generale delle forze armate di Kiev. Secondo l’Ucraina, i militari russi

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Ucraina, “abbattuti 5 velivoli su suolo Russia con Patriot”

(Adnkronos) – L’Aeronautica militare ucraina ha rivendicato l’abbattimento a maggio in un solo giorno di cinque velivoli di Mosca nel territorio della Russia grazie al sistema missilistico Patriot di fabbricazione Usa. Le circostanze precise, tuttavia, non sono del tutto chiare.   Il 14 maggio l’Aeronautica ucraina aveva comunicato che il giorno precedente la Russia aveva perso tre elicotteri e due aerei nell’oblast russo di Bryansk, al confine. Un video pubblicato dalle stesse forze ucraine di recente mostra sul lato di un sistema di difesa aerea Patriot il ‘conteggio’ dei velivoli abbattuti che sembra indicare, ma non c’è certezza, che tre elicotteri e due jet sarebbero stati abbattuti il 13 maggio.   In quell’occasione i media statali russi riferirono che quattro aerei erano stati persi, anziché cinque, mentre il giornale russo Kommersant riportò che quattro velivoli – due caccia Su-34 e Su-35 e due elicotteri Mi-8 – erano stati abbattuti “quasi contemporaneamente”. 

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Ucraina, droni su Mosca: Russia accusa Usa e Nato

(Adnkronos) – Gli attacchi con droni dell’Ucraina nella regione di Mosca non sarebbero possibili senza l’aiuto di Washington e dei suoi alleati della Nato. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, dopo che stamani è stato sventato un tentativo ucraino di perpetrare un “attacco terroristico” con cinque droni contro la regione di Mosca e Novaya Moskva. “Tali attacchi non sarebbero stati possibili senza l’aiuto al regime di Kiev da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato”, ha affermato Mosca, secondo cui i Paesi occidentali “addestrano operatori di droni e forniscono informazioni di intelligence necessarie per commettere tali crimini, comprese quelle ottenute con l’aiuto di immagini satellitari civili e militari”.  “Qualcosa può volare su Mosca, succede”. L’intelligence di Kiev ironizza intanto così sui droni sulla capitale russa, senza fare tuttavia commenti sugli autori dell’attacco. “Se parliamo di Mosca, tradizionalmente non commentiamo. Ma succede. Se, per esempio, la 45esima brigata delle forze speciali ‘rusciste’ s’impegna in azioni di

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Russia, milioni di rubli sequestrati tornano a leader Wagner Prigozhin

(Adnkronos) – I 10 milioni di rubli sequestrati a Yevgeny Prigozhin sarebbero già stati restituiti al capo della Wagner, probabilmente perché “è intervenuta una forza maggiore”. Lo scrive Fontanka, un sito di notizie di San Pietroburgo, la città dove il 24 giugno la polizia, all’indomani della rivolta della Wagner, aveva sequestrato alla compagnia di mercenari casse contenenti dieci miliardi di rubli (pari a 111 milioni di dollari), centinaia di migliaia di dollari e cinque lingotti d’oro.  Gli inquirenti non volevano restituire il denaro sequestrato, ma “a giudicare dal ribaltamento, è intervenuta una forza maggiore”. A quanto si legge, i beni sono stati restituiti il 2 luglio all’autista di Prigozhin, che aveva una procura. Secondo alcune notizie Prigozhin si trovava intanto a Mosca.    

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L’effetto della sanzioni alla Russia, congelati in Italia beni per 2,3 mld

(Adnkronos) – L’effetto delle sanzioni internazionali alla Russia si fa sentire. Non solo sull’economia di Mosca ma anche sui beni detenuti in Italia, direttamente e indirettamente, da imprese e cittadini russi e bielorussi finiti nelle maglie della rete di restrizioni decise dalla Ue. Soldi, finanziamenti, immobili, auto e yacht: dall’inizio della guerra in Ucraina, e fino a dicembre 2022, sono state congelate risorse per 2,3 miliardi di euro. Il dato emerge dal Rapporto Annuale 2022 dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (Bankitalia) e sintetizza un’attività capillare, coordinata a livello internazionale, indispensabile per non vanificare l’effetto deterrente delle sanzioni e per ostacolare il tentativo di eluderle attraverso rapporti pregressi, coperture e relazioni commerciali con altri soggetti.     Al 31 dicembre 2022 risultavano congelati 182 rapporti e operazioni finanziarie intestati a 80 soggetti, dei quali oltre la metà erano indirettamente posseduti o controllati da nominativi designati, ancorché formalmente intestati a società ed enti non espressamente inclusi nelle liste della UE. L’importo

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Putin: “In corso una guerra ibrida contro la Russia”

(Adnkronos) – “È in corso una guerra ibrida contro la Russia”, ma il paese resiste alla “pressione dei paesi ostili” e continuerà a farlo in futuro. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione del Consiglio dei Capi di Stato della Shanghai Cooperation Organization (Sco), sottolineando che “il popolo russo è unito più che mai”, come dimostrato durante la ribellione del gruppo Wagner del 24 giugno.  “Ora viene condotta una guerra ibrida contro di noi, vengono utilizzate sanzioni anti-russe illegittime e senza precedenti. Vorrei sottolineare che la Russia sta resistendo con fiducia e continuerà a resistere a pressioni esterne, sanzioni e provocazioni”, ha affermato il capo dello Stato come riporta il sito web del Cremlino.  Durante l’incontro del Consiglio dei capi di Stato della SCO, Putin ha anche ricordato che “per molto tempo, fuori dai nostri confini, è stato implementato un progetto per creare uno Stato ostile, un”Anti-Russia’ nel vicino Paese dell’Ucraina”. Kiev, ha detto il leader

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Ucraina, Russia: “Intercettati e abbattuti droni nella zona di Mosca”

(Adnkronos) – Due droni sarebbero stati intercettati e abbattuti nella regione di Mosca, un terzo nella regione di Kaluga, a sudovest della capitale russa. Lo rendono noto le autorità russe. “Secondo le prime informazioni, in momenti diversi, tre droni erano diretti verso Mosca”, ha detto un portavoce dei servizi d’emergenza all’agenzia Tass, confermando che “due sono stati bloccati nell’area Novaya Moskva e un terzo nella regione di Kaluga”. Non vengono segnalati né vittime né danni. La Tass riferisce che i servizi d’emergenza sono al lavoro nella località di Valuyevo, dove sono caduti pezzi di un drone.  Gli atterraggi e i decolli all’aeroporto Vnukovo di Mosca sono stati limitati questa mattina “per motivi tecnici al di fuori del controllo dell’aeroporto”, ha dichiarato su Telegram l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, o Rosaviatsiya, citata dal Guardian.  Un certo numero di voli è stato dirottato su altri aeroporti, ha aggiunto, sottolineando che gli altri aeroporti di Mosca funzionano normalmente. Non è stato

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Ucraina, Kiev: “Russia schiera 180mila soldati a est”

(Adnkronos) – La Russia ammassa quasi 200mila uomini nell’est dell’Ucraina in una nuova fase cruciale della guerra. Secondo Kiev, Mosca ha dispiegato oltre 180mila soldati sui due principali fronti orientali, quello di Lyman-Kupiansk e quello di Bakhmut. A fornire il dato in televisione è Serhii Cherevatyi, portavoce del gruppo orientale delle forze ucraine.  “Oltre 180mila truppe sono state dispiegate nell’area di nostra responsabilità. Il fronte Lyman-Kupiansk è il più lungo e il nemico vi sta concentrando le forze. Intanto sul fronte di Bakhmut ci sono 50mila uomini”, ha affermato il portavoce, definendo lo schieramento “piuttosto massiccio”. La nuova manovra russa comprende anche unità formate con il reclutamento di detenuti.  Il fronte orientale rimane quello più caldo, come ha confermato la viceministra della Difesa, Hanna Maliar. “La situazione sta cambiando molto rapidamente”, ha detto soffermandosi in particolare su Bakhmut, che per mesi è stata al centro di feroci scontri in cui, per la Russia, ha giocato un ruolo fondamentale la Wagner

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Wagner, stop operazioni per un mese. Da Russia 17 miliardi a Prigozhin

(Adnkronos) – La Wagner ferma i reclutamenti per un mese. La compagnia di mercenari guidata da Yevgeny Prigozhin – di cui si sono perse le tracce da oltre una settimana – sospende le operazioni mentre lavora al trasferimento delle proprie attività in Bielorussia, dove dovrebbe trovarsi anche il leader, ‘esiliato’ dopo il fallimento della protesta. “Visto che temporaneamente la Wagner non partecipa all’operazione militare speciale e visto che si sta spostando in Bielorussia, sospendiamo per un mese l’attività dei centri di reclutamento regionali”, prosegue il messaggio.  Dopo la ribellione di una settimana fa, interrotta a 200 km da Mosca, emergono nuovi dettagli del rapporto finanziario tra la Wagner e Mosca. Il gruppo di Prigozhin avrebbe ricevuto dallo Stato oltre 17,5 miliardi di euro: 860 miliardi di rubli (circa 8,86 miliardi di euro) per contratti statali e 845 miliardi di rubli (circa 8,71 miliardi di euro) tramite la holding Concord per servizi forniti. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa

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Russia, potente esplosione vicino aeroporto militare nel sud del Paese – Video

(Adnkronos) – Una “potente esplosione” si è verificata nei pressi di un aeroporto militare nel sud della Russia. A riportarlo sono i media locali: secondo il canale Telegram Mash, la deflagrazione ha colpito la città portuale di Primorsko-Akhtarsk, nella regione di Krasnodar. La stessa fonte attribuisce l’esplosione all’abbattimento di un missile da parte della difesa aerea. Non ci sarebbero stati feriti.   Su Twitter, il consigliere ucraino Anton Gerashchenko ha postato un video mostrando le conseguenze dell’esplosione con il commento: “Questo è un aeroporto a partire dal quale droni e missili vengono lanciati contro l’Ucraina”.      

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Ucraina, attacco Russia con droni su Kiev: “Tutti abbattuti”

(Adnkronos) – La Russia ha lanciato un attacco notturno con droni su Kiev in Ucraina, dopo una pausa di 12 giorni. A dichiararlo un ufficiale militare ucraino, aggiungendo che i sistemi di difesa aerea hanno distrutto in via preliminare tutti gli obiettivi in avvicinamento. “Un altro attacco nemico a Kiev”, ha dichiarato Serhiy Popko, colonnello generale a capo dell’amministrazione militare di Kiev. “Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime o danni”.  I testimoni hanno riferito di aver sentito delle esplosioni simili al suono dei sistemi di difesa aerea che colpiscono gli obiettivi, ma non ci sono state informazioni immediate sulla portata dell’attacco.  L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato che l’attacco ha coinvolto otto droni Shahed di fabbricazione iraniana e tre missili da crociera, tutti abbattuti.  Il capo militare della regione, Ruslan Kravchenko, ha dichiarato che una persona è stata ferita e tre case private sono state danneggiate dalla caduta di detriti di droni. 

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Ucraina, piano svelato alla Cia: cacciare Russia e fine guerra nel 2023

(Adnkronos) – Riconquistare i territori occupati dalla Russia e poi negoziare il cessate il fuoco. E’ il piano che l’Ucraina ha illustrato alla Cia pochi giorni fa. A inizio giugno il direttore della Cia, William Burns, è stato in visita – con una missione rimasta sinora segreta – in Ucraina. In quest’occasione Kiev ha rivelato una “strategia ambiziosa” per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi e avviare negoziati per il cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno, come scrive il Washington Post.  Gli strateghi militari di Kiev hanno mostrato ottimismo rispetto all’obiettivo di riconquistare un territorio significativo entro l’autunno, spostare artiglieria e sistemi missilistici vicino alla linea di confine con la Crimea, avanzare ulteriormente nell’est del Paese e poi avviare i negoziati con Mosca per la prima volta da quando i colloqui di pace si sono interrotti nel marzo dello scorso anno.  La visita di Burns, prima della fallita rivolta di Yevgeni Prigozhin in Russia, ha

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Zaporizhzhia, Zelensky: “Russia pronta a far esplodere la centrale”

(Adnkronos) – Volodymyr Zelensky denuncia il rischio che permane alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dato che la Russia, sostiene il presidente ucraino, è tecnicamente pronta a provocare una esplosione localizzata al sito. Le forze russe hanno ridotto la loro presenza alla centrale, secondo quanto hanno reso noto i servizi di intelligence ucraini. Fra i primi a lasciare l’impianto, tre dipendenti della Rosatom incaricati di dirigere le attività della centrale occupata.   Il dispiegamento di armi nucleari in Polonia potrebbe portare il Paese a usarle, afferma il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in una intervista alla Tass. Il Premier polacco Morawiecki aveva annunciato l’auspicio di Varsavia di fare parte del programma Nuclear Sharing della Nato, in risposta al dispiegamento di testate nucleari tattiche in Bielorussia.  L’Amministrazione Biden si trova di fronte a una decisione imminente sull’opportunità di fornire all’Ucraina le controverse bombe a grappolo o cluster bomb. “Abbiamo pensato a lungo alle Dual Purpose Improved Conventional Munition”,

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Wagner e Prigozhin in Bielorussia, Zelensky: attenti a minaccia per Ucraina

(Adnkronos) – La Wagner è in Bielorussia e l’Ucraina è costretta a mobilitare uomini e risorse verso nord, per non farsi trovare impreparata dall’eventuale apertura di un nuovo fronte nella guerra con la Russia. In attesa di conoscere la sorte di Evgheny Prigozhin, leader dei mercenari sparito dalla scena dopo la marcia di sabato scorso verso Mosca e il Cremlino di Vladimir Putin, arrivano nuove news relative alle attività dei mercenari.  Una nuova immagine satellitare ad alta risoluzione ottenuta dalla Bbc rivela la presenza in Bielorussia di centinaia di nuove strutture, simili a tende, che potrebbero costituire il nuovo accampamento militare del gruppo Wagner. In particolare, le tende sono sorte nei pressi di una base militare in disuso a circa 20 chilometri dalla città di Asipovichy, un centinaio di chilometri dalla capitale Minsk.  Anche secondo i media russi, il complesso potrebbe ospitare i mercenari. Il progetto anti-disinformazione Bbc Verify ha segnalato che le oltre 300 strutture sono state certamente erette

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