ESTERI

Erdogan: “Occidente provoca Russia”

“Non approvo l’approccio dell’Occidente rispetto alla guerra Russia-Ucraina. L’Occidente segue una politica che si basa sulla provocazione”. Si è espresso così il leader turco, Recep Tayyip Erdogan, in dichiarazioni riportate dall’agenzia ufficiale turca Aanadolu. “La guerra non finirà tanto presto. A chi prende la Russia alla leggera, dico che si sbaglia – ha incalzato Erdogan da Belgrado – La Russia non è un Paese da sottovalutare”. Secondo le accuse di Erdogan, i Paesi occidentali “provocano” la guerra Russia-Ucraina con la fornitura di armi. “Si dice che vengano mandate armi, mandano tutti i pezzi che hanno in Ucraina”, ha incalzato, senza indicare esplicitamente alcun Paese. “Non si possono ottenere risultati finché si cerca di mantenere questa guerra con le provocazioni”, ha proseguito durante una conferenza stampa con il presidente serbo, Aleksandar Vucic. E secondo Erdogan, che si riferisce alla crisi energetica, l’ “errore” dell’Europa è stato “sottovalutare” la Russia. “Nel momento in cui tutti la attaccano, la Russia userà tutti i

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Sanzioni, Putin: “Minacciano economia globale”

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato i paesi occidentali di condurre politiche che “minano le fondamenta del sistema economico globale” nel quadro caratterizzato dalle sanzioni adottate nei confronti di Mosca. Il numero 1 del Cremlino, come riferiscono i media russi, sostiene che “l’inflazione in Russia è in calo, mentre è in aumento nei paesi occidentali”. Intanto, Putin si prepara ad aprire un nuovo fronte economico: dopo il gas, il grano. Il presidente russo ha annunciato l’intenzione di discutere con il leader turco Recep Tayyip Erdogan la possibilità di limitare l’esportazione di grano e cibo dall’Ucraina all’Europa, “poiché non viene inviato ai paesi più poveri che ne hanno bisogno”. “Abbiamo fatto di tutto per garantire che il grano ucraino venisse esportato – ha detto Putin alla sessione plenaria dell’Eastern Economic Forum (Wef) a Vladivostok – Lo abbiamo fatto insieme alla Turchia. Se escludiamo la Turchia come paese intermediario, quasi tutto il grano esportato dall’Ucraina non viene inviato ai paesi in

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Gb, Truss: Con alleati difenderemo libertà nel mondo

(Adnkronos) – Primo discorso al Paese da Downing Street per il nuovo Primo ministro britannico Liz Truss, che si è detta “onorata” dell’incarico ricevuto “in questo momento cruciale per il nostro Paese”. “Insieme ai nostri alleati difenderemo la libertà e la democrazia in tutto il mondo” perché “non possiamo avere sicurezza in casa senza sicurezza all’estero”, ha quindi assicurato, per poi anticipare: “Già questa settimana affronterò il problema delle bollette”. Annunciando un “piano audace” per far crescere l’economia attraverso il taglio delle tasse, Truss ha quindi affermato che farà in modo che le “persone non avranno bollette del gas e della luce che non possono permettersi”, sottolineando di voler agire “fin dal primo momento sulla crisi energetica”. Una tempesta “violenta” si sta abbattendo sul Paese, ma “la supereremo” perché “i cittadini britannici sono più forti” e “insieme possiamo ricostruire la nostra economia e diventare la Gran Bretagna moderna e brillante che possiamo essere”, le parole del Primo ministro, che ha

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Germania, rinviata chiusura due centrali nucleari

(Adnkronos) – Due delle ultime tre centrali nucleari tedesche verranno lasciate in stand by fino ad aprile 2023, invece di essere chiuse entro la fine dell’anno, com’era originariamente previsto. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Robert Habeck, di fronte al rischio di penuria di energia provocata dalla crisi del gas russo. Le due centrali – Isar II in Baviera e Neckarwestheim nel land sud occidentale del iBaden-Wuerttemberg – verranno mantenute come riserva nel caso siano necessarie per stabilizzare la fornitura di energia elettrica questo inverno nel sud della Germania, ha spiegato il ministro. Tutte e tre le ultime centrali nucleari rimaste in funzione in Germania dovevano chiudere entro la fine dell’anno nell’ambito del programma di transizione energetica stabilito dal precedente governo di Angela Merkel. Ora almeno due serviranno come riserva, dopo che Mosca ha praticamente tagliato tutte le forniture di gas alla Germania, in quella che appare una rappresaglia per il sostegno di Berlino all’Ucraina di fronte all’invasione russa.

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“Forniture riprenderanno con stop sanzioni”

(Adnkronos) – I problemi con le forniture di gas all’Europa tramite Nord Stream persisteranno fino a quando non saranno revocate alla Russia le sanzioni che impediscono la manutenzione dei gasdotti. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la decisione russa di chiudere i flussi. “I problemi di pompaggio del gas sono nati a causa delle sanzioni introdotte dai Paesi occidentali contro il nostro Paese e diverse aziende”, ha dichiarato all’agenzia Interfax. “Non ci sono altri motivi che potrebbero aver causato questo problema di pompaggio”, ha aggiunto. L’OFFERTA DELL’UCRAINA – “L’esportazione di elettricità dall’Ucraina può sostituire volumi significativi di gas russo, attualmente importato in Europa”. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal su Telegram dopo un incontro con il vicepresidente della Commissione europea Marosh Šefčovych a Bruxelles, aggiungendo che “attualmente, la capacità commerciale è di 300 MW, mentre il potenziale delle nostre esportazioni è fino a 2.000 MW. Prevediamo di aumentare il volume delle esportazioni di

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Il Papa: la soluzione attraverso il dialogo

Ampia intervista concessa da Papa Francesco l’11 agosto scorso a TVI/CNN Portogallo e in onda integralmente questa sera. Tra i temi affrontati, la Gmg del 2023, la guerra in Ucraina, il ruolo della donna nella Chiesa, i casi di abusi in ambito ecclesiastico. Gabriella Ceraso – Città del Vaticano Il dialogo è difficile ma solo col dialogo, che si apprende in famiglia, si può andare avanti. È mettere da parte l’istinto e ascoltare: solo chi è puro istinto, come gli animali, non sa dialogare. Lo dice il Papa, parlando della guerra in Ucraina, nell’intervista rilasciata a Maria João Avillez l’11 agosto scorso a TVI/CNN Portogallo in cui annuncia il colloquio telefonico che avrebbe avuto il giorno successivo, il 12 agosto, con il presidente ucraino Zelensky. Alla domanda su un eventuale viaggio a Kiev, riferisce il consiglio espresso in quei giorni dal medico in relazione alla sua difficoltà di viaggiare fino alla sua visita in Kazakhstan in programma dal 13 al 15 settembre: “Ora

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Stanno funzionando le sanzioni alla Russia?

L’economia di Putin è paralizzata (Adnkronos) – Stanno funzionando le sanzioni alla Russia? Sì, perché l’economia di Putin è paralizzata. La risposta, netta, arriva da uno studio della Yale School of management – Chief Executive Leadership Institute. Lo cita in un tweet Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente della Bocconi University School of management, convinto che “chi sostiene che le sanzioni non abbiano effetto sulla Russia è totalmente ignorante in economia e in palese malafede geopolitica”. Il riferimento è al dibattito che ha animato anche la discussione tra i leader al Forum di Cernobbio e contiene una risposta implicita alla posizione sostenuta dal numero della Lega, Matteo Salvini: “Le sanzioni non stanno facendo male alla Russia, vanno ripensate”.  Il lavoro confezionato a Yale è costruito attraverso una meticolosa e capillare analisi di tutti i dati e le informazioni disponibili. “Il nostro team di esperti, usando documenti in lingua russa e fonti di dati dirette, inclusi quelli sui consumi ad alta frequenza,

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Centrale rischia di violare standard sicurezza

(Adnkronos) – “A partire dalle 10,00 di oggi, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente controllata dalla Russia, opera con il rischio di violare le norme di sicurezza antincendio e radiazioni”. Lo riporta su Telegram Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese, aggiungendo che “al momento, rimane in funzione solo la sesta unità elettrica, che fornisce elettricità al sistema energetico dell’Ucraina e soddisfa le esigenze della centrale nucleare di Zaporizhia”. “La missione dell’AIEA presso la centrale nucleare di Zaporizhia – scrive Energoatom – continua il suo lavoro. L’Ucraina invita la comunità internazionale ad adottare urgentemente misure per la smilitarizzazione della centrale di Zaporizhzhia il prima possibile, il ritiro di tutto il personale militare russo dal territorio dello stabilimento e dalla città di Energodar e il ripristino completo della centrale nucleare sotto il controllo dell’Ucraina per il bene della sicurezza del mondo intero”.

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Zelensky: “Russia prepara colpo decisivo”

(Adnkronos) – Nella guerra energetica contro l’Europa, la Russia si prepara a infliggere “un colpo decisivo”. E’ l’allarme, lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha esortato i Paesi europei a una maggiore unità per contrastare Mosca.  “La Russia sta cercando in questi giorni di aumentare ancora di più la pressione energetica sull’Europa, le forniture di gas attraverso Nord Stream 1 sono state completamente interrotte – ha detto Zelensky nel suo videomessaggio serale -. La Russia vuole distruggere la vita normale di ogni europeo, in tutti i Paesi del nostro continente”. Dinanzi a questa minaccia, secondo il presidente ucraino, gli europei devono coordinare meglio le loro contromisure e aiutarsi a vicenda. LA GIORNATA AL FRONTE – “Continuano gli aspri combattimenti in molte aree del fronte, nella regione di Kharkiv, nel sud e nel Donbass”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video messaggio serale. “A Zelenodolsk i russi hanno ucciso un bambino di 9 anni”, ha scritto

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Sottomarino nucleare russo in acque italiane

(Adnkronos) – Un sottomarino nucleare russo si troverebbe nelle acque italiane, fra Malta e la Sicilia. Secondo il media NavalNews, si tratterebbe di un sottomarino d’attacco probabilmente dotato di missili da crociera. Non è chiaro da quanto tempo il sottomarino operi nell’area, ma secondo la testata online potrebbe essere stato dislocato per sostituire l’incrociatore russo Marshal Ustinov che ha lasciato il Mediterraneo il 24 agosto. “Al momento non è noto di che tipo di sottomarino si tratti – scrive NavalNews -. Siamo sicuri che sia a propulsione nucleare. La Russia ha già schierato sottomarini a propulsione nucleare nel Mediterraneo, ma non di frequente. Nel contesto attuale, è legato alla guerra in Ucraina. E anche alle recenti tensioni fra Serbia e Kosovo”. Secondo la testa BlackSeaNews, si tratterebbe del sottomarino K-266 Orel, uno dei sottomarini Oscar II ancora in servizio nella Flotta del Nord russa. Questo mezzo è stato modernizzato nel 2017 per i missili Onyx. Ieri, per diverse ore, nell’area

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Russia avverte: “Usa quasi parte della guerra”

(Adnkronos) – Gli Stati Uniti sono ormai vicinissimi a essere parte del conflitto in Ucraina, ”c’è solo una linea sottilissima” che li separa. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, mettendo in guardia Washington dal compiere ”azioni provocatorie, come la fornitura di armi più aggressive e di maggiore gittata” all’esercito ucraino. ”C’è una linea molto sottile che separa gli Stati Uniti dal diventare parte attiva nel conflitto in Ucraina”, ha detto. Continua intanto la missione degli ispettori Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha oggi avvertito che le provocazioni delle Forze armate ucraine alla centrale costituiscono una “vera minaccia” di catastrofe nucleare in Europa, per la quale ha avvertito che “tutta la responsabilità” ricadrà su kiev in caso di un possibile incidente. Shoigu ha evidenziato che, nonostante l’arrivo allo stabilimento della missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), composta da 14 membri, le forze ucraine hanno bombardato sia il

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Tetto al prezzo del gas, il ricatto di Mosca può finire

(Adnkronos) – Se ne parla da mesi, soprattutto da quando è stato evidente che la guerra in Ucraina sarebbe durata a lungo. Ora il tetto europeo al prezzo del gas importato dalla Russia diventa un’opzione più concreta. La tensione sta salendo e sta maturando la consapevolezza che sia l’unica strada percorribile per fermare una corsa che rischia di mettere in ginocchio l’economia continentale. Nonostante il ricatto di Mosca sia sempre sul tavolo e nonostante i toni non siano stati mai così espliciti. Nello scambio tra la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, “credo fermamente che sia arrivato il momento di fissare un tetto massimo al prezzo sul gas russo diretto in Europa” e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Dmitry Medvedev, il gas russo “non ci sarà in Europa se l’Ue deciderà di introdurre un price cap” c’è la sintesi migliore di una partita che può essere arrivata al suo momento decisivo. Come sostiene da

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Russia: “Tetto a prezzo gas? Lo venderemo altrove”

(Adnkronos) – Un tetto massimo al prezzo del petrolio, come proposto dagli Stati del G7, causerà una “destabilizzazione” dei mercati dell’energia e spingerà Mosca a vendere “altrove” il suo greggio. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui le misure anti-russe, ovvero le sanzioni, “hanno portato a una crisi molto profonda” e a una situazione in cui gli europei “stanno comprando, spesso dagli Stati Uniti, gas liquefatto per molti soldi, completamente ingiustificati. Le società statunitensi stanno diventando più ricche mentre i contribuenti europei stanno diventando più poveri”. Definendo “assurda” l’idea di un price cap sul petrolio, Peskov ha sottolineato che “la Russia sta valutando tutte le opzioni”, evocando “scenari alternativi” per le sue vendite. “Semplicemente con questi principi non di mercato non interagiremo con loro”, ha spiegato il portavoce, riferendosi ai Paesi che aderiranno alla proposta di un tetto massimo sul prezzo. Rispondendo quindi alla domanda su dove Mosca intenda destinare il petrolio invenduto, Peskov ha affermato: “Verso direzioni

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Gas Russia, von der Leyen: “Tetto al prezzo”

E’ arrivato il momento di stabilire un tetto al prezzo del gas che arriva dalla Russia, via pipeline, in Europa. A sottolinearlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rimarcando la necessità di contrastare quelli che ha indicato come i tentativi del presidente russo, Vladimir Putin, di manipolare il mercato dell’energia europeo. “Credo fermamente che sia arrivato il momento di fissare un tetto massimo al prezzo sul gas russo diretto in Europa”, ha detto von der Leyen ai giornalisti a margine di un incontro dei deputati conservatori nella città di Murnau, in Baviera. Russia: “Niente petrolio a chi vuole tetto al prezzo”  La Russia cesserà di fornire petrolio e prodotti petroliferi ai paesi che imporranno un tetto al presso del petrolio russo, ha minacciato ieri il vice premier russo Alexander Novak, citato dall’agenzia stampa Tass. Secondo Novak, il ‘price cap’ è una “assoluta assurdità” che rischia di “destabilizzare” il mercato petrolifero. Scholz  E’ ”irresponsabile” rinunciare del tutto al

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“Ucraina pronta ad aumentare export elettricità”

“L’Ucraina è pronta ad aumentare l’export di elettricità verso l’Europa, ma per questo è importante che l’impianto nucleare di Zaporizhzhia rimanga connesso alla rete ucraina. La presenza russa nell’impianto ci impedisce di contribuire a risolvere la situazione dell’energia in Europa. Il nostro export di energia potrebbe ridurre la pressione di Mosca sull’Europa e sull’Italia. Nonostante tutte le difficoltà, possiamo contribuire a soddisfare almeno l’8% dei consumi di elettricità dell’Italia”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in video collegamento in apertura del forum The European House – Ambrosetti in corso a Cernobbio, sul lago di Como. Inoltre, ha aggiunto, l’Ucraina “può diventare un green hub per l’Europa e sostituire le energie sporche della Russia. Abbiamo un grande potenziale per sviluppare le energie rinnovabili e l’idrogeno verde”. “Bisogna aumentare la pressione sulla Russia per disinnescare il ricatto nucleare” dell’occupazione della centrale di Zaporizhzhia. “Non possiamo aspettare il disastro per prendere delle decisioni” ha sottolineato Zelensky. La centrale di Zaporizhzhia, “la

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Russia: “Niente petrolio a chi vuole tetto al prezzo”

(Adnkronos) – La Russia cesserà di fornire petrolio e prodotti petroliferi ai paesi che imporranno un tetto al presso del petrolio russo. Lo ha detto il vice premier russo Alexander Novak, citato dall’agenzia stampa Tass. Secondo Novak, il ‘price cap’ è una “assoluta assurdità” che rischia di “destabilizzare” il mercato petrolifero. E’ ”irresponsabile” rinunciare del tutto al gas russo. Ne è convinto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che afferma: ”Non credo sia responsabile farlo da soli”. Tuttavia la Germania è preparata a gestire il fatto che la Russia possa chiudere da un momento all’altro i rubinetti del gas, ha precisato. ”Anche se la situazione dovesse farsi davvero difficile, supereremo l’inverno”, ha detto Scholz. Il colosso russo Gazprom, nel periodo gennaio-agosto, secondo i dati preliminari, ha ridotto la produzione di gas del 14,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 288,1 miliardi di metri cubi. Le esportazioni di gas verso paesi non Csi negli 8 mesi sono diminuite del 37,4% (di

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Putin: “E’ enclave antirussa che va eliminata”

(Adnkronos) – L’Ucraina “è un’enclave antirussa” che va eliminata. Il presidente russo Vladimir Putin, parlando da Kaliningrad, dove è stato in visita, lo ha definito come “uno degli obiettivi dell’operazione militare speciale, lanciata oltre sei mesi fa”. “E’ per questo che il nostro popolo sta combattendo lì – ha detto Putin, incontrando gli allievi di una scuola navale -. Stiamo proteggendo i residenti del Donbass e la Russia stessa”. Il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine alle sue forze armate di occupare l’intera regione di Donetsk, nel sudest dell’Ucraina, entro il 15 settembre. “I russi continuano a mantenere i territori occupati degli oblast di Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv e stanno anche cercando di creare condizioni favorevoli per la ripresa dell’offensiva”, ha affermato il vice comandante del direttorato dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine, Oleksii Hromov. ”Le forze di occupazione russe stanno nuovamente modificando i loro piani e le loro azioni in conformità con l’ordine di

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“Il progetto della Russia non deve diventare realtà”

(Adnkronos) – “Il progetto della Russia sull’Ucraina non deve diventare una realtà. Per questo non dovete rimanere in silenzio rispetto alla guerra che è stata scatenata contro l’Ucraina: noi siamo le vittime di un’aggressione spaventosa”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio trasmesso questa sera alla cerimonia di inaugurazione della 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. E proprio al mondo del cinema, si è rivolto Zelensky: “Di questa guerra contro di noi, contro il popolo ucraino, si deve parlare ovunque. Non rimanete in silenzio su questa guerra”. “Restare in silenzio significa dimenticare i nomi dei nostri morti”, ha aggiunto il presidente ucraino dopo che sullo schermo del Palazzo del Cinema è stato proiettato un lungo elenco di deceduti durante il conflitto bellico.

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A Zaporizhzhia per evitare disastro nucleare

(Adnkronos) – Missione “tecnica” alla centrale di Zaporizhzhia per impedire un disastro nucleare. Lo ha detto il Segretario generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi che sta guidando il team di ispettori nel sud est dell’Ucraina. Attualmente i 14 membri dell’Aiea si trovano nella città di Zaporizhzhia, a 55 chilometri dalla centrale nucleare più grande d’Europa. Normalmente ci vogliono un paio di ore per raggiungere la centrale nucleare da Zaporizhzhia, ma non è chiaro quanto tempo ci metteranno gli ispettori data la complessità sul campo e la difficoltà ad attraversare zone controllate dai russi. “Passeremo lì qualche giorno”, ha detto il capo dell’Aiea e della missione, Rafael Grossi, prima di lasciare Kiev con la speranza di colloqui con lo staff ucraino dell’impianto durante la visita. “Stiamo andando in un territorio occupato e questo richiede garanzie esplicite, non solo da parte russa”, ma anche ucraina, ha detto, prima della partenza su un convoglio di dieci mezzi bianchi con

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Mattarella: “Gli europei gli sono debitori”

Morto Gorbaciov, Mattarella: “Gli europei gli sono debitori” “Scompare una figura che ha profondamente segnato la storia europea e gli equilibri mondiali nell’ultimo scorcio del ventesimo secolo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla scomparsa di Mikhail Gorbaciov.   “Statista insigne, sin dal momento della sua elezione alla guida dell’U.R.S.S. Gorbaciov ha suscitato in patria e all’estero importantissime aspettative di cambiamento. Ha perseguito con tenacia l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e di dischiudere alla comunità internazionale prospettive di pace e di collaborazione che sarebbero state inimmaginabili senza il suo fondamentale contributo, come poi riconosciuto con l’assegnazione del Premio Nobel per la pace”.  “In lui convivevano sincero attaccamento alle proprie radici e capacità di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, con il coraggio della consapevolezza che la preservazione della pace rappresentasse il valore più alto e la chiave di volta per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Il debito nei suoi confronti

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Pakistan, più di 1.160 morti per inondazioni

Continua ad aggravarsi il bilancio delle devastanti inondazioni che hanno colpito il Pakistan. Il bilancio aggiornato, ma sempre provvisorio, della National Disaster Management Authority (Ndma) parla di almeno 1.162 morti da metà giugno, compresi 384 bambini e 231 donne. In tutto il Paese, che ha dichiarato lo stato d’emergenza e chiesto aiuti, sarebbero oltre 33 milioni le persone colpite e centinaia di migliaia di persone vivono in condizioni disperate senza generi alimentari, acqua potabile, senza un riparo né medicine. Milioni di ettari terreni coltivati sono stati sommersi dall’acqua, con la distruzione di risaie, campi di pomodori, cotone e altre coltivazioni. Persi oltre 730.000 capi di bestiame. Più di un milione le case danneggiate, così come oltre 5.000 chilometri di strade e 243 ponti. Secondo le autorità, le perdite per l’economia pakistana, già in difficoltà, ammontano a circa dieci miliardi di dollari. Intanto i prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle. Stanno arrivando gli aiuti internazionali. La situazione ha spinto

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Gorbaciov, Biden: “Leader raro e lungimirante”

Un “leader raro” con una “lungimiranza straordinaria”. Joe Biden ricorda Mikhail Gorbaciov, morto ieri. “Quando salì al potere, la Guerra Fredda durava da quasi 40 anni e il comunismo da ancora più tempo, con conseguenze devastanti” e “pochi funzionari sovietici di alto livello avevano il coraggio di ammettere che le cose dovevano cambiare”, si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. “Ha lavorato con il presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi” e, “dopo decenni di brutale repressione politica, ha sposato riforme democratiche”. “Ha creduto nella glasnost e nella perestroika non come semplici slogan, ma come la strada per la popolazione dell’Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazioni”, prosegue, parlando di “un leader raro, con l’immaginazione di vedere che un futuro diverso era possibile e il coraggio di rischiare la sua intera carriera per realizzarlo”. “Il risultato è stato un mondo più sicuro e una maggiore libertà per milioni di persone”. Biden ricorda

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Gorbaciov, Berlusconi: “Uomini liberi in lutto”

Campione di democrazia che cambiò la storia “Tutti gli uomini liberi stasera sono in lutto, se n’è andato un campione della democrazia. Michail Gorbaciov è un uomo che ha cambiato la storia del 20° secolo. Pur essendo cresciuto all’interno dell’apparato comunista ed avendone raggiunto i vertici, ha avuto la lucidità, l’onestà intellettuale e il coraggio politico di porre fine al sistema totalitario sovietico e di scegliere la strada della democrazia e del rispetto della sovranità dei popoli”. Così Silvio Berlusconi sui social ricorda Gorbaciov.  “Si è illuso che il sistema comunista fosse riformabile dall’interno, ma ha saputo accettare la volontà dei popoli che ha portato al crollo all’Unione Sovietica. Grazie a lui e a Ronald Reagan si è conclusa la divisione dei mondo in blocchi, e si è avviato un processo di avvicinamento della Russia non più comunista all’Occidente. Un processo al quale anch’io ho collaborato da Presidente del Consiglio italiano e che si è drammaticamente interrotto negli ultimi anni.

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Gorbaciov, l’ultimo papa laico dell’Urss

Mikhail Sergeevich Gorbaciov è stato l’ultimo segretario generale del Partito comunista sovietico e ultimo Presidente dell’Urss. Il suo nome rimane associato alle due parole con cui cercò, senza riuscirci, di riformare il sistema: Glasnost e Perestroika, trasparenza e ricostruzione. Innescò l’opposto: dopo la breve parentesi dei primi anni Novanta, in Russia le dinamiche delle elite al potere rimangono opache, come in molte delle altre repubbliche, e il sistema sovietico si sbriciolò in poche settimane nel 1991, sotto i suoi occhi impotenti. E’ rimasto per i russi colui che ha distrutto l’Unione sovietica. In Occidente è stato amato, prima di essere dimenticato: sia per il pubblico che per la classe politica dei diversi Paesi ha rappresentato il primo leader sovietico in apparenza decifrabile. Ma non ha saputo trasformare il suo ruolo nella storia in esperienza e narrazione condivisa con i suoi compatrioti, cosa che invece è riuscita benissimo all’attuale inquilino del Cremlino Vladimir Putin che deplorò, senza citare Gorbaciov, il crollo

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Salvini: “Sanzioni a Russia vanno ripensate”

 “Il povero Di Maio che dice che sono un agente russo, si preoccupi di garantire le azioni italiane all’estero” il sistema delle sanzioni “va ripensato, con le sanzioni che abbiamo fatto i russi guadagnano, allora cambiamo sanzioni e sanzionati, l’Europa sta sanzionando se stessa”. Così Matteo Salvini, ospite di Porta a Porta, sul tema delle sanzioni alla Russia. Ma la priorità oggi per Salvini “sono le bollette di luce e gas, rischiamo una strage di posti di lavoro, qualche mio collega segretario di partito non lo ha capito, troviamo modo di mettere sul tavolo 30 miliardi. Domani riapriamo la Camera e il Senato, io ci arrivo a piedi, e approviamo un piano di guerra da 30 miliardi, che mette in sicurezza l’Italia. Poi – aggiunge con riferimento alla Ue – va bene se l’Europa ci aiuta, salvare le fabbriche italiane è un investimento per il futuro”. “Il governo italiano metta soldi subito per salvare le aziende, altrimenti ci costerà molto

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Donna condannata a 45 anni per post sui social

Arabia Saudita Una donna saudita, Nourah bint Saeed al-Qahtani, è stata condannata a 45 anni di carcere per aver scritto sui social post che “violano l’ordine pubblico” e minano “il tessuto sociale saudita”. Lo scrive il Guardian, citando l’organizzazione per i diritti umani Democrazia per il mondo arabo (Dawn), che ha visionato documenti processuali. Dawn è stata fondata dal dissidente saudita Jamal Khashoggi, barbaramente ucciso nel consolato del suo paese a Istanbul.  I documenti esaminati offrono pochi dettagli sulle accuse contro la donna, di cui non si conoscono l’età e le circostanze dell’arresto. Le autorità sembrano averla condannata “solo per aver twittato le sue opinioni”, ha commentato Abdullah Alaoudh, direttore di Dawn per la regione del Golfo. Non vi sono account di Twitter a nome della donna, ma molti sauditi usano dei nickname. Down spera che la diffusione della notizia della condanna spinga persone che conoscono Qhatani a rivelare altri dettagli sulla sua storia.   Alaoudh sottolinea anche come vi

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Usa, per oltre 40% americani guerra civile

Probabile entro 10 anni Più del 40% degli americani credono che una guerra civile sia in qualche modo probabile nei prossimi 10 anni, secondo un sondaggio di YouGov e dell’Economist, una cifra che aumenta fino al 50 per cento fra coloro che si autodefiniscono fortemente repubblicani. Domenica sera, il senatore della Carolina del Sud Lindsey Graham ha parlato di possibili “rivolte nelle strade” se Donald Trump sarà incriminato per aver trattenuto documenti classificati dopo aver lasciato la Casa Bianca, materiali recuperati dall’Fbi a casa dell’ex presidente nella perquisizione dell’8 agosto scorso.  Alle parole di Graham ha risposto Mary McCord, ex vice procuratore generale ad interim, che alla Cnn ha dichiarato che è “incredibilmente irresponsabile per un funzionario eletto fare velate minacce di violenza. Dicendo che ‘le persone sono arrabbiate, possono essere violente’, ha dimostrato che “ciò che sia Trump che Lindsey Graham sanno e cioè che la gente ascolta e si mobilita. Ciò che è successo il 6 gennaio è

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Missione Luna 2022

Guidoni: “Con Artemis nuova era esplorazione” La missione Artemis della Nasa “apre una nuova era all’esplorazione. Andiamo sulla Luna per rimanere e creare una piccola economia per sfruttare le risorse lunari”. Ad affermarlo all’Adnkronos è l’astronauta italiano Umberto Guidoni, primo europeo ad abitare nel 2001 la Stazione spaziale internazionale (Iss), commentando la Missione Artemis (che dopo lo stop di ieri dovrebbe partire il 2 o il 5 settembre), che è una sorta di prova generale senza equipaggio in attesa di imbarcare nel 2024 astronauti.   “Sarà una data storica perché si riprenderà il cammino interrotto mezzo secolo fa. In 50 anni la situazione è profondamente cambiata. Il programma Apollo rappresentava una prova di forza tra gli Stati Uniti e l’Urss. La missione Artemis, invece, vede tutta l’umanità coinvolta nell’esplorazione della Luna”, osserva Guidoni. “Oltre alla Nasa sono coinvolti numerosi Paesi” dall’Italia agli Emirati Arabi passando dal Giappone. “L’importantissima collaborazione nell’Iss continuerà anche con questa impresa ad eccezione della Russia” dopo

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Iraq, Baghdad: decine i morti, centinaia i feriti

Continua a salire il bilancio della giornata di violenze e scontri a Baghdad, capitale dell’Iraq dove da ieri è in vigore il coprifuoco. Una fonte medica irachena citata da al-Jazeera parla di almeno 30 morti e 700 feriti, compresi 110 agenti della sicurezza, negli scontri nella Zona Verde e nelle aree limitrofe della città. La giornata di ieri era iniziata con l’annuncio del “ritiro definitivo” dalla politica da parte dell’influente leader sciita iracheno, Moqtada Al-Sadr, quindi gli scontri tra i sostenitori del religioso e le forze di sicurezza irachene. Ora, secondo fonti della tv satellitare, sarebbero in corso negoziati tra funzionari governativi, leader dei sadristi e i loro rivali del Quadro di coordinamento. Un appello al dialogo è stato intanto lanciato dal ministero degli Esteri russo. “Stiamo seguendo lo sviluppo degli eventi. Ovviamente, tutti devono calmarsi e avviare un dialogo costruttivo”, ha affermato una fonte citata dall’agenzia di stampa Sputnik. L’Italia “esprime forte preoccupazione per i disordini in corso nella

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Missione Aiea a centrale da domani a sabato

 – Il team di ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è arrivato a Kiev in vista dell’inizio della missione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina. Lo ha riferito il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, citato dal Guardian. Secondo Grossi, la missione alla centrale si terrà da domani a sabato. Una missione ”necessaria”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmytri Peskov, aggiungendo che tuttavia “non stiamo parlando della possibile demilitarizzazione della zona attorno all’impianto nucleare”. Secondo Peskov ”tutte le parti devono fare pressione sull’Ucraina affinché riduca la tensione militare all’impianto che sta mettendo in pericolo l’Europa intera”, perché ”solo la pressione sull’Ucraina può ridurre la tensione militare” nella zona. Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, quella all’impianto di Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa nel sud dell’Ucraina, sarà ”la missione più difficile nella storia dell’Aiea, date le attività di combattimento intraprese dalla Federazione Russa sul campo e anche il modo palese con cui la Russia sta cercando

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Ucraina, missili Russia contro città Zaporizhzhia

La Russia ha lanciato un attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione, su Telegram. “Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime. Finora non sono stati individuati danni significativi alle infrastrutture”, ha affermato, mentre si avvicina l’inizio della missione degli esperti dell’Aiea che dovranno verificare la situazione all’interno della centrale nucleare situata a sud della città di Zaporizhzhia, a Energodar. Una missione ”necessaria”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmytri Peskov, aggiungendo che tuttavia “non stiamo parlando della possibile demilitarizzazione della zona attorno all’impianto nucleare”. Secondo Peskov ”tutte le parti devono fare pressione sull’Ucraina affinché riduca la tensione militare all’impianto che sta mettendo in pericolo l’Europa intera”, perché ”solo la pressione sull’Ucraina può ridurre la tensione militare” nella zona. Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, quella all’impianto di Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa nel sud dell’Ucraina, sarà ”la missione più difficile nella storia

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Caro energia: “Germania apre su tetto prezzo”

Un piano per mettere un freno all’impennata del costo dell’energia in Europa. Ad annunciarlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Forum Bled in Slovenia. L’Unione europea sta pianificando misure urgenti, fa sapere: “I prezzi dell’elettricità alle stelle stanno ora mettendo in evidenza, per diversi motivi, i limiti del nostro attuale disegno del mercato elettrico” che “è stato sviluppato in circostanze completamente diverse e per scopi completamente diversi”. “Ecco perché ora stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’energia elettrica”, ha aggiunto. Intanto un messaggino ai colleghi europei da parte del ministro dell’Ambiente tedesco, Robert Habeck, accende le speranze del governo italiano e, più in generale, di tutti coloro che in Europa fanno il tifo per un tetto al prezzo del gas. Nel messaggio c’è la disponibilità di Berlino di discutere, il prossimo 9 settembre, alla riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell’Energia, anche del price cap, così come

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Usa, assalto Capitol Hill

4 anni e 7 mesi a membro Proud Boys Joshua Pruitt, il militante dei Proud Boys che si è quasi trovato faccia a faccia con l’allora leader della minoranza al Senato Chuck Schumer durante l’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti il ​​6 gennaio 2021, è stato condannato a quattro anni e sette mesi di carcere per aver ostacolato la certificazione del voto del collegio elettorale che sanciva la vittoria di Joe Biden alle presidenziali. “Eri in prima linea in quella folla”, ha detto il giudice Timothy Kelly prima di emettere la sentenza, aggiungendo che le azioni di Pruitt e della folla quel giorno “hanno spezzato la nostra tradizione ininterrotta di transizione pacifica del potere”.  Secondo i pubblici ministeri, Pruitt, che si è dichiarato colpevole all’inizio di giugno di aver ostacolato un procedimento ufficiale, faceva parte di una chat dei Proud Boys in cui i membri discutevano dei piani per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. “Non intendevano solo combattere

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Stop al gas russo, Ue pronta a mercato elettrico

L’emergenza, da una parte, una riforma strutturale del mercato elettrico, dall’altra. L’Unione europea, nonostante il ritardo accumulato in questi mesi, sembra pronta a muoversi per fronteggiare le conseguenze della crisi energetica e la corsa senza freni del prezzo del gas. Due strade che portano alla riduzione dei consumi e al tetto alle quotazioni, misura invocata da tempo dal premier Mario Draghi e sui cui stanno cadendo anche le ultime resistenze tedesche, e un meccanismo che sleghi il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. La doppia manovra, che sarà all’esame della prossima riunione del Consiglio europeo, è stata anticipata nella sostanza dal presidente della Commissione Ue, Ursula Von del Leyen. La premessa è che la crisi attuale non è destinata a risolversi ma, al contrario, a complicarsi ancora. “Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo”, ha ribadito, ricordando quanto fatto finora. “Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse

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Intelligence Usa: “Kiev prepara controffensiva”

L’Ucraina ha iniziato a “dare forma a una controffensiva”. A confermarlo fonti militari americane citate da Cnn le quali confermano che le forze ucraine stanno organizzando operazioni nel sud del Paese per preparare il campo di battaglia per “una controffensiva significativa”. La controffensiva includerà operazioni di aria e di terra. Si tratta quindi della fase preliminare che consiste nel colpire sistemi d’arma, centri di comando e controllo, depositi di munizioni e altri obiettivi per preparare il terreno di battaglia. Secondo le valutazioni Usa, la Russia ha dispiegato lungo la linea del fronte meno unità di quanto si presumesse. Molte delle unità esistenti sono dispiegate con forze inferiori, alcune della metà (per numero di uomini).. E’ iniziata la controffensiva di terra delle forze ucraine per la ripresa del controllo dei territori occupati dai russi nel sudest del Paese, ha reso noto dal canto suo il comando meridionale. Il Kiev post spiega che i militari di Kiev hanno sfondato la prima linea

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Torna a Singapore l’Italian Film Festival

Torna a Singapore l’Italian Film Festival (IFF 2022) e quest’anno – dal 14 al 25 settembre – festeggia la sua ventesima edizione. E’ presentato dall’Ambasciata d’Italia a Singapore, che per l’occasione ha voluto la partecipazione – in presenza – dei Manetti Bros. (Marco e Antonio Manetti), con il loro “Diabolik” come film di apertura. “Il cinema italiano – ha dichiarato l’Ambasciatore Mario Vattani – è in rapida evoluzione, e con l’Italian Film Festival di quest’anno abbiamo voluto raccontarlo cosi’. Sara’ una selezione molto ampia degli ultimi successi del cinema italiano. Apriremo con i Manetti Bros. che verranno a Singapore. Tredici film, per quasi due settimane il pubblico di Singapore potra’ godersi il meglio del nostro cinema con azione, noir, drammatici, commedie, e abbiamo voluto anche l’horror”. In effetti il Festival di Singapore conterà su una selezione d’eccellenza – dei piu’ noti maestri italiani, da Giuseppe Tornatore a Sergio Castellitto, Mario Martone, Paolo Genovese, Dario Argento, e poi Jonas Carpignano e

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