ESTERI

Il Papa: la Chiesa ha bisogno di guarigione

Madri e nonne aiutano a risanare le ferite Francesco partecipa con gli indigeni al pellegrinaggio al Lac Ste. Anne, dove celebra una liturgia della Parola. Sulle rive di questo luogo ritenuto sacro, il Pontefice chiede la guarigione del passato segnato dai “terribili effetti della colonizzazione” e dal “dolore di tante famiglie”, ma anche la guarigione di un presente che vede anziani abbandonati e giovani “anestetizzati”. Un pensiero alle anziane a cui è stato “impedito di trasmettere la fede nella loro lingua e cultura”. Si presenta come “un pellegrino”, Francesco, sulle rive del Lac Ste. Anne, quello che i Nakota Sioux chiamano Wakamne, “Lago di Dio”, e il popolo Cree “Lago dello Spirito”. In queste torbide acque sacre, meta da secoli di pellegrinaggi delle popolazioni autoctone del Canada che vi si bagnano per invocare dalla madre di Maria la guarigione del corpo, anche il Papa, venuto a celebrare una Liturgia della Parola, implora da Dio la guarigione. La guarigione della memoria, di un

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Guerini: “Italia chiara su suo posizionamento”

“Penso che sicuramente l’Italia in questa situazione di crisi internazionale molto profonda abbia innanzitutto posto con chiarezza qual è il suo posizionamento” sulla crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervenendo alla conferenza della Fondazione Med-Or dal titolo ‘Ucraina e mediterraneo. C’è un filo rosso?’. “Sicuramente l’Italia ha posto con chiarezza qual è la sua posizione, nella consapevolezza che l’aggressione della Russia all’Ucraina rappresentasse una minaccia per la sicurezza globale”, ha proseguito Guerini, sottolineando che nella fase precedente all’ “aggressione russa”, l’Italia è stata “protagonista” sul piano diplomatico, sia bilaterale che multilaterale, del “tentativo di aprire una discussione con la Russia che potesse avere come effetto la possibilità che la minaccia non si concretizzasse”. E’ necessario far comprendere all’Europa” che in Africa “si giocano  questioni fondamentali per la sicurezza, il contrasto al terrorismo, la stabilità, la crescita e lo sviluppo”, ha continuato il ministro della Difesa. “Se c’è un luogo in cui l’Europa misura l’ambizione di

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“Russia ha perso 40mila soldati in guerra”

La Russia ha perso in guerra quasi 40mila soldati da quando ha avviato l’operazione di invasione dell’Ucraina. A dichiararlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: “Per quattro mesi, lo stato russo non ha fornito ai suoi cittadini alcuna informazione sulle perdite del contingente di occupazione. Silenzio totale. Nulla è stato pubblicato o detto in numerose interviste e discorsi a livello politico e militare. Tuttavia, questo numero è già quasi di 40mila, ovvero il numero di persone che l’esercito russo ha perso dal 24 febbraio. E altre decine di migliaia di persone sono state ferite”, ha affermato il capo dello stato ucraino. Zelensky ha chiesto inoltre all’Occidente di imporre un nuovo round di sanzioni a Mosca dopo l’annuncio di ulteriori tagli alle forniture di gas russo all’Europa. Il presidente ha sottolineato come sia ora “chiaro a tutti” che la Russia sta tenendo l’Europa in ostaggio e usando il colosso energetico statale Gazprom per rendere questo inverno “il più duro” per

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Libano, sistema idrico in bilico

Milioni di persone in pericolo Evitato il collasso delle infrastrutture, ma i servizi di approvvigionamento rimangono precari. La preoccupante analisi dell’UNICEF sulla situazione nel Paese che – tra crisi energetica, pandemia, siccità e la passata esplosione di Beirut – mette a rischio la salute della popolazione. L’Avsi in Libano: “sfiducia nel futuro”. “Struggling to keep the taps on” (“Lottando per tenere i rubinetti aperti”) è il nuovo rapporto dell’UNICEF che fotografa la situazione in Libano, dove già nello scorso anno si erano avvertite delle forti ripercussioni sulle infrastrutture di base, impossibilitate a dare garanzie alla popolazione. Il crollo economico del Paese, già accentuato dall’impatto della pandemia da Covid-19 e dalle conseguenze delle esplosioni di Beirut del 2020, è stato aggravato dall’aumento dei prezzi globali del petrolio. In un contesto di inflazione vertiginosa, i fornitori del servizio pubblico non sono stati in grado di mettere a disposizione acqua a sufficienza a causa della crisi energetica, ma non solo, a questo si

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Ucraina, Kiev: morti 39.700 soldati Russia

Ammonterebbero a 39.700 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco della Russia all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 39.700 uomini, 1730 carri armati, 3950 mezzi corazzati, 876 sistemi d’artiglieria, 257 lanciarazzi multipli, 116 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 222 aerei, 188 elicotteri, 2832 autoveicoli, 15 unità navali e 719 droni. Ucraina: “Distrutto posto di comando della Russia nel sud” L’esercito ucraino ha distrutto un posto di comando russo e depositi di munizioni nell’Ucraina meridionale. Lo ha annunciato il comando operativo ‘Sud’ delle forze armate ucraine, citato su Twitter dal ‘Kyiv Independent’, secondo cui nell’attacco sono stati uccisi

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Caldo killer, 1.700 morti

Caldo killer, 1.700 morti in Spagna e Portogallo nel 2022 Caldo rovente in tutta Europa. “Quest’anno abbiamo già assistito a più di 1.700 decessi solo in Spagna e Portogallo”, fa sapere l’Oms Europa sottolineando che “il cambiamento climatico non è un fenomeno nuovo”. E le conseguenze del climate change “stanno crescendo anno dopo anno con esiti disastrosi”, afferma il direttore regionale dell’agenzia, Hans Kluge. “Il calore estremo uccide”, avverte, ricordando che “negli ultimi decenni centinaia di migliaia di persone sono morte”.   Adesso però “gli incendi boschivi, ben noti per gli effetti disastrosi nell’Europa meridionale, si stanno osservando fino alla Scandinavia – sottolinea Kluge – A Londra, questa settimana, 41 case sono andate distrutte per incendi”. Oltre ai roghi, “l’esposizione al calore estremo spesso esacerba problemi di salute preesistenti. Il colpo di calore e altre gravi forme di ipertermia causano sofferenza e morte prematura”, con “bambini e anziani particolarmente a rischio”.  L’Oms Europa – spiega l’agenzia in una nota –

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Bombe e grano: le due facce del conflitto

Le armi non tacciono in Ucraina: il bombardamento russo che ha colpito la città di Toretsk, nella regione orientale di Donetsk, ha provocato almeno sei morti. A Washington, il Segretario di Stato Blinken ha ribadito l’aiuto a Kiev, ricevendo la moglie del presidente Zelensky, attesa mercoledì dalla first lady alla Casa Bianca. Intanto, in Iran giornata di colloqui con il presidente russo Putin e quello turco Erdogan che in un bilaterale parlano anche della questione grano. In Ucraina, un bombardamento russo ha colpito la città di Toretsk, nella regione orientale di Donetsk, provocando la morte di almeno sei persone. A Washington, il segretario di Stato Blinken ha ribadito l’aiuto a Kiev, ricevendo ieri la moglie del presidente Zelensky, Olena, che domani incontrerà la first lady alla Casa Bianca. A Teheran, Putin e Erdoğan Intanto, oggi in Iran sono attesi il presidente russo Putin e quello turco Erdoğan. A Teheran, oltre all’incontro con il presidente iraniano Ebrahim Raisi, è previsto un bilaterale

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JLo e Ben Affleck si sono sposati a Las Vegas

I Bennifer hanno detto sì. Le star di Hollywood Jennifer Lopez e Ben Affleck si sono sposate a Las Vegas. Lo ha confermato la stess JLo. “Ce l’abbiamo fatta. L’amore è bellissimo. L’amore è gentile. E si scopre che l’amore è anche paziente. Paziente da vent’anni”, ha scritto la star sul suo sito web dedicato ai fan OntheJLo riferendosi al fatto che il primo fidanzamento della coppia era naufragato prima delle nozze nel gennaio 2004. La notizia del ritorno di fiamma tra i due, l’estate scorsa, aveva mandato in visibilio i fan, con gli scatti romantici dei due tra una vacanza in barca sulle coste italiane e il red carpet percorso mano nella mano alla Mostra del cinema di Venezia. Sul sito web OntheJLo, l’attrice e cantante ha raccontato di essere volata a Las Vegas con Affleck sabato e di aver fatto la fila per una licenza di matrimonio insieme ad altre quattro coppie. “Avevano ragione quando dicevano, ‘all you

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Peskov: “Finirà quando obiettivi raggiunti”

Non c’è una data precisa per la fine dell’”operazione militare speciale” della Russia in Ucraina. A ribadirlo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che l’operazione si concluderà quando “tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti”. “L’aspetto essenziale non è il tempo ma l’efficacia”, ha dichiarato Peskov in un’intervista rilasciata ai media iraniani. La priorità è distruggere i missili a lungo raggio in dotazione dell’esercito ucraino e annullare la loro capacità di artiglieria, ha aggiunto dal canto suo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu durante un incontro con le truppe schierate in Ucraina e in particolare con il gruppo ‘Vostok’. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Tass, sottolineando che la priorità segnalata da Shoigu riguarda l’eliminazione della minaccia ucraina al Donbass. Ucraina, Ue cerca intesa su sostegno militare a Kiev Nel Consiglio Affari Esteri di oggi “vedremo come continuare a sostenere l’Ucraina”. I ministri “discuteranno l’aumento del sostegno militare” a Kiev. “E sono sicuro che troveranno un accordo politico su

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“Concordato centro coordinamento a Istanbul”

Grano Ucraina, Turchia: “Concordato centro coordinamento a Istanbul” E’ stato concordato di istituire un centro di coordinamento a Istanbul nel corso della riunione sullo sblocco delle esportazioni del grano ucraino che si è tenuta nella metropoli sul Bosforo fra le delegazioni militari di Mosca, Kiev e Ankara, che media insieme a rappresentanti dell’Onu. Lo ha annunciato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, citato dall’agenzia di stampa Anadolu.  Secondo Akar, nel corso della riunione si è raggiunto “un consenso sui controlli congiunti ai porti di partenza e destinazione e sulla sicurezza delle navi lungo le rotte di trasferimento”. Inoltre la prossima settimana le delegazioni ucraina e russa si incontreranno nuovamente in Turchia e “tutti i dettagli saranno esaminati e sarà siglato il lavoro svolto”.  L’intesa raggiunta a Istanbul è “un passo rilevante” per contrastare l’emergenza alimentare e “spero” che la prossima settimana possa essere siglato l’accordo “finale”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, commentando l’esito dei

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“Fucilazione per mercenari condannati”

“I mercenari stranieri” che sono stati condannati a morte nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, nell’Ucraina orientale, saranno “fucilati” se i loro appelli contro la sentenza saranno respinti. Lo ha dichiarato il leader separatista filo-russo, Denis Pushilin, citato dall’agenzia Sputnik. “Tutti gli stranieri hanno presentato appello e siamo in attesa del verdetto del tribunale”, ha detto, precisando che la sentenza, se verrà confermata, sarà eseguita “tramite fucilazione”. Le parole di Pushilin si riferiscono a due cittadini britannici e a un marocchino catturati mentre combattevano al fianco delle forze di Kiev a Mariupol e successivamente condannati a morte. Donetsk, terzo cittadino Usa in mano ai filo-russi C’è un terzo cittadino americano, Suedi Murekezi, in mano ai filo-russi a Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo denunciano gli amici e i familiari di Murekezi, 35 anni, sostenendo che l’uomo è stato catturato a giugno a Kherson, nell’Ucraina meridionale, dove viveva da oltre due anni. Ora Murekezi si trova nella stessa prigione dove sono detenuti altri due

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Vertice in Turchia sulla questione del grano

A Istanbul è in programma una riunione tra rappresentanti di Mosca, di Kiev e dell’Onu, con l mediazione turca. Per il ministro degli Esteri ucraino l’accordo è vicino. In Ucraina continua a salire il bilancio delle vittime del bombardamento russo su Chasiv Yar, nella regione del Donbass. Sono almeno 45 i morti. Intanto potrebbe risolversi la crisi del grano. Al via oggi in Turchia un incontro tra una delegazione russa e una e ucraina, alla presenza dei rappresentanti delle Nazioni Unite, sulla questione delle esportazioni di cereali attraverso il Mar Nero.  Otto navi straniere sono già arrivate nei porti ucraini per caricare il frumento prima che marcisca a causa del caldo, ma per la Russia è prioritario “controllare e perquisire le navi” ed evitare quello che ha definito “il contrabbando di armi”. L’Ucraina, da parte sua, si è detta “favorevole alla soluzione della questione del rilascio di cereali ucraini sotto l’egida dell’Onu”. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato

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Twitter fa causa a Elon Musk

Twitter ha intentato una causa contro Elon Musk per costringere il miliardario a mantenere la sua promessa di acquistare la società, primo passo legale in quello che dovrebbe essere uno dei processi aziendali di più alto profilo nella storia recente. Lo riporta il Washington Post. Per mesi Musk ha minacciato pubblicamente di abbandonare la vendita dell’influente social network. La scorsa settimana ha annunciato che stava “risolvendo” l’accordo perché Twitter non gli aveva fornito informazioni sufficienti su spam e bot. Ora il giudice di un tribunale specializzato in affari nel Delaware deve determinare se l’uomo più ricco del mondo può uscire dall’accordo da 44 miliardi di dollari, nonostante un contratto lo vincoli a completare l’acquisizione. Twitter, la società: “Musk rispetti accordo” Le azioni di Twitter affondano in borsa dopo che Elon Musk ha annunciato che avrebbe ritirato l’accordo da 44 miliardi di dollari per acquistare la piattaforma, accusando il social media di non aver fornito informazioni sufficienti sul numero di spam

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Cesvi: emergenza cibo e acqua

Kenya, Etiopia e Somalia Aumento del prezzo dei prodotti alimentari, siccità, conflitti armati e conseguenze della pandemia di Covid-19 stanno trascinando alcuni Paesi più poveri dell’Africa orientale nella carestia. L’allarme è lanciato dalla Fondazione Cesvi – Cooperazione e Sviluppo, che parla di segnali di una vera e propria crisi umanitaria. “Tutto intorno a me mi ricorda la carestia e la fame. È per colpa loro che io non ho più né un marito, né dei figli. Sogno il momento in cui avrò anche solo un pasto certo al giorno”. È la drammatica testimonianza di Nawoi raccolta da Fondazione CESVI nel villaggio di Nasuroi, in Kenya, dove l’organizzazione, per supportare la popolazione, ha attivato progetti di sviluppo agricolo e pastorale e per la salute materna e infantile. L’insicurezza alimentare ha raggiunto livelli drammatici in tutto il Corno d’Africa (Etiopia, Kenya e Somalia): 20 milioni di persone potrebbero trovarsi ad affrontare alti livelli di insicurezza alimentare acuta entro il mese di settembre a causa di una siccità eccezionalmente persistente. In particolare, solo

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“Troppe vittime, Russia difficoltà reclutamento”

“La carenza di personale delle forze armate russe potrebbe costringere la Difesa russa a ricorrere al reclutamento non tradizionale di risorse militari, fra le quali personale dalle prigioni russe per la compagnia militare privata Wagner”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, spiegando questa eventuale mossa come “una difficoltà nel sostituire il numero significativo di vittime” della Russia nella guerra in Ucraina. Secondo il ministero della Difesa britannica, aggiunge il rapporto, “le truppe russe continuano a ottenere piccoli guadagni territoriali nell’oblast di Donetsk con la Russia che afferma di aver preso il controllo della città di Hryhorivka. Le forze russe continuano anche il loro assalto lungo la principale rotta di rifornimento E-40, verso le città di Slovyansk e Kramatorsk”. “È probabile – conclude il rapporto – che le forze russe mantengano la pressione militare sulle forze ucraine mentre si raggruppano e si ricostituiscono per ulteriori prossime offensive”. Ucraina, Russia: “Rischio scontro tra potenze nucleari per colpa Usa” “Washington ed i suoi

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Visco avverte: “Senza gas russo è recessione in Italia”

Ormai è una certezza. Se venisse a mancare il gas russo, l’Italia vivrebbe due anni di recessione. Il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, parlando all’assemblea dell’Abi, ipotizza le conseguenze di una chiusura totale dei rubinetti da parte di Mosca: “In uno scenario avverso caratterizzato da un arresto delle forniture” di gas dalla Russia “dal terzo trimestre di quest’anno, solo parzialmente sostituite da altre fonti, il prodotto registrerebbe una contrazione nella media del biennio 2022-23, per tornare a crescere nel 2024”. Al deterioramento del quadro macroeconomico, dice il numero uno di Via Nazionale, “contribuirebbero le ricadute dirette di tale interruzione sui settori a più elevata intensità energetica, ulteriori rialzi nei prezzi delle materie prime, un più deciso rallentamento del commercio estero, un peggioramento della fiducia e un aumento dell’incertezza”. Visco parla delle previsioni sbagliate e delle correzioni necessarie. “Lo scorso gennaio ci attendevamo una espansione del prodotto superiore al 3 per cento nella media del biennio 2022-23”, ha ricordato il governatore,

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“Io obiettivo dei russi, costretto a vivere nei boschi”

Ucraina, governatore Luhansk “Sono un obiettivo dei russi. Non posso stare sempre in un unico rifugio, e per questo sono costretto a cambiare luogo continuamente, a non rivelare dove sono, a dormire in seminterrati o nei boschi”. A rivelarlo all’Adnkronos, in un’intervista da una località segreta dell’Ucraina, è il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai. “Ho avuto conferme di essere obiettivo dei russi da diverse fonti -dice spiegando di avere il tempo a disposizione contingentato, anche per questo motivo- Ci sono informazioni, sia della polizia ucraina che da articoli usciti nei media russi, che sono nelle mire da parte dei militari di Kadyrov sia quelli della compagnia privata Wagner, che vogliono catturarmi”. Haidai spiega di non essere l’unico governatore nel mirino delle milizie russe: “Qualsiasi governatore risponde di molte questioni, deve prendere molte decisioni che dipendono da lui, tra cui l’evacuazione, gli aiuti umanitari. Neutralizzare i governatori porta molti vantaggi al nemico”. Una vita sospesa sul filo del pericolo,

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Boris Johnson pronto a dimettersi dalla guida dei Tory

Secondo la Bbc un nuovo primo ministro dovrebbe entrare in carica “in autunno”. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha deciso di dimettersi e lo farà oggi. Lo annunciano diversi media britannici, che riferiscono anche di un colloquio con la regina Elisabetta II. La Bbc precisa che un nuovo primo ministro dovrebbe entrare in carica “in autunno”. Johnson si dimetterà dalla carica di leader conservatore e continuerà a ricoprire la carica di Primo Ministro fino all’autunno. Quest’estate – sottolinea la stessa fonte – si svolgerà una corsa alla leadership dei conservatori e un nuovo primo ministro sarà in carica in tempo per la conferenza del partito Tory di ottobre. La decisione dopo l’uscita di decine di ministri e collaboratori, oltre 50, che hanno lasciato il proprio incarico nel governo in polemica con il premier a causa di una serie di scandali. Vari ministri stamattina avevano annunciato le dimissioni: il ministro per l’Irlanda del Nord Brandon Lewis, secondo il quale l’esecutivo colpito dallo scandalo è ormai

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“Punire Russia è minaccia per umanità”

”L’idea di punire il Paese che ha il maggiore potenziale nucleare è di per sé assurda. E potenzialmente minaccia l’esistenza dell’umanità”. Così il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia Dmitry Medvedev ha criticato su Telegram la possibilità che un tribunale internazionale possa giudicare la Russia per le azioni commesse in Ucraina. ”Ho definito pazzo qualsiasi tentativo di creare tribunali o tribunali per le cosiddette indagini sulle azioni della Russia. Queste proposte sono giuridicamente nulle”, ha aggiunto. Contestando gli Stati Uniti, l’ex presidente russo ha quindi elencato una serie di ”guerre fallimentari americane”. ”Vietnam e Corea, Jugoslavia e Iraq, Cuba, Afghanistan e Siria sono ben consapevoli di quanto siano disastrose le conseguenze di tali invasioni: l’elenco è lungo e costantemente aggiornato. L’America ha ucciso più di 20 milioni di persone in 37 paesi dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo uno studio pubblicato su Global Research. Pensateci: più di 20 milioni!”, ha dichiarato. Ucraina: “Morti 36.500 soldati Russia” Sono

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Se Putin chiude i rubinetti?

Per la prima volta è stato detto in maniera esplicita. L’Europa si deve preparare all’eventualità che la Russia tagli “completamente” le forniture di gas, perché “Vladimir Putin continua ad usare l’energia come un’arma”. Non è un’opinione secondaria ma l’annuncio della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, che apre uno scenario finora considerato come ipotesi estrema. Il passo successivo fatto da Von der Leyen riguarda le conseguenze di questa presa di coscienza. “La Commissione sta lavorando a un piano di emergenza: presenteremo questo piano e gli strumenti necessari entro la metà di luglio. Gli Stati membri hanno i rispettivi piani nazionali di emergenza già in vigore. Questo è positivo, ma servono un coordinamento europeo e azione comune”. Il primo tema che si pone riguarda il ritardo accumulato in questi mesi. Le pressanti richieste del premier Mario Draghi perché si riunisse un Consiglio straordinario già prima dell’estate assumono già il sapore del rimpianto rispetto a quanto si poteva anticipare e

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Ucraina: la situazione in Donbass

Adesione di Svezia e Finlandia alla Nato Ancora il Donbass al centro del conflitto in Ucraina. Le forze si Mosca avanzano nella regione orientale russofona, mentre Kiev ammette le difficoltà nell’organizzare la resistenza. Intanto Svezia e Finlandia hanno firmato i protocolli di adesione alla Nato, mentre non tace la voce di chi vuole la pace: imminente a Kiev la marcia per la fine della guerra organizzata da Progetto Mean. Il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta propone una via alternativa in concomitanza con la fase di stallo della diplomazia. Lunedì 11 luglio è stata convocata a Kiev una marcia per chiedere, attraverso una massiccia presenza internazionale, l’immediato cessate il fuoco, ma anche l’avvio di un’azione umanitaria più ampia, coordinata e a lungo termine. Tutto questo mentre in Ucraina continua a infuriare la guerra: in Donbass, in particolare, le forze russe, dopo aver assunto il controllo di Lugansk, puntano ora su Sloviansk, altra città strategica per l’accesso alla costagià sottoposta a pensanti

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Libia: nuove proteste a Tripoli

L’Onu chiede calma Dopo l’assalto al parlamento cirenaico a Tobruk venerdì scorso bloccate molte strade alla periferia della capitale per la protesta contro il taglio alla corrente elettrica. Il segretario delle Nazioni Unite Guterres condanna le violenze e auspica moderazione da parte delle forze dell’ordine. Nuove proteste in Libia a Tripoli e in altre città del Paese come Beni Walid e Misurata contro il deterioramento delle condizioni di vita simboleggiate dal taglio della corrente elettrica che, in pieno calore estive, manca per un tempo medio di dodici ore al giorno. Una situazione che ha esacerbato, dopo undici anni di guerra, la situazione della popolazione, che chiede anche le dimissioni della classe politica, ancora divisa tra il governo di Tripoli e quello di Tobruk, nell’est del Paese. In piazza soprattutto giovani I manifestanti sono per lo più giovani che, a volto coperto, hanno bruciato pneumatici e fermato molte strade, soprattutto nella cintura periferica di Tripoli e nella strada costiera che collega

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Ucraina, Kiev: “Morti 35.450 soldati Russia”

Ammonterebbero a 35.450 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco della Russia all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 35.450 uomini, 1572 carri armati, 3720 mezzi corazzati, 781 sistemi d’artiglieria, 246 lanciarazzi multipli, 103 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 185 elicotteri, 2598 autoveicoli, 14 unità navali e 640 droni. Ucraina, nuovi raid e missili Russia: vittime Almeno 20 persone sono state uccise e 59 ferite a seguito dell’attacco di lunedì al centro commerciale di Kremenchuk, in Ucraina. “Volevano uccidere quante più persone possibile in una città pacifica, in un normale centro commerciale”, ha detto il presidente

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Nato: ok a ingresso di Svezia e Finlandia

Il vertice Nato di Madrid si è aperto con il via libera allo storico ingresso dei due Paesi scandinavi nell’Alleanza Atlantica dopo che la Turchia ha ritirato il suo veto. Sempre ieri si è chiuso l’incontro del G7 in Germania, dove i leader hanno promesso nuove sanzioni a Mosca e un impegno senza temine a sostegno dell’Ucraina. Intanto sul terreno è salito a 20 il bilancio dei morti dell’attacco missilistico contro. Sono giornate molto intese sul fronte diplomatico per l’orizzonte della guerra in Ucraina. I leader del G7 hanno chiuso il vertice di Elmau, in Germania, e si sono detti uniti nel sostenere il governo e il popolo ucraino, promettendo costi economici severi e immediati contro Mosca. “Siamo d’accordo sul fatto che Putin non deve vincere questa guerra”, ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. I capi di Stato e di governo hanno riaffermato l’impegno a eliminare gradualmente la dipendenza dei sette Paesi dall’energia russa e hanno rinnovato la richiesta

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Strage di immigrati in Texas

Trovati 46 corpi a bordo di un camion abbandonato a San Antonio Secondo quanto riferito da alcune fonti al New York Times, si tratta del peggiore incidente riguardante i migranti degli ultimi anni. Il Governatore del Texas, Greg Abbott: “Questi morti sono di Biden” Sono 46 le persone che sono state trovate morte all’interno di un rimorchio abbandonato nel Southwest Side di San Antonio, in Texas. Altre 16 persone, tra cui quattro bambini, invece – che si trovavano sempre a bordo del mezzo – si trovano ora in ospedale per essere sottoposte alle dovute cure mediche. Le vittime sarebbero migranti entrati illegalmente negli Stati Uniti. Il Capo della polizia riferisce che al momento sono state fermate tre persone. Tra loro, forse, anche l’uomo che guidava il mezzo e a cui gli agenti stanno dando la caccia. Il sindaco di San Antonio, Ron Nirenberg, ha affermato: “E’ una tragedia. Ci sono 46 persone che avevano una famiglia e cercavano una vita migliore”, ha

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Quella campanella di scuola che non suona più

Per milioni di bambini l’educazione è un diritto negato da guerre e povertà. Dall’Ucraina allo Yemen, dal Corno d’Africa sconvolto dalla siccità all’Afghanistan dove i talebani negano l’istruzione alle ragazze, un’intera generazione di giovani ha smesso di andare a scuola. Troppo spesso, in situazioni di crisi, l’istruzione è tra i primi servizi a essere sospesi e tra gli ultimi a riprendere. Quante emozioni in questi giorni di esami di maturità. Per chi li vive da protagonista, ma pure per chi li ha vissuti molti anni prima e puntualmente, in questo periodo dell’anno, torna con la memoria a quell’esperienza che ha rappresentato un passaggio fondamentale nel cammino verso l’età adulta, quella delle scelte decisive. Per due anni, a causa della pandemia da Covid-19, gli esami di maturità hanno subito in Italia uno stravolgimento con la cancellazione delle prove scritte. Sono invece tornate quest’anno – non senza qualche polemica da parte di alcuni gruppi studenteschi – a sottolineare la spinta verso il

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Afghanistan, terremoto di magnitudo 6.1

Almeno 900 morti Oltre 600 i feriti ma i numeri sono destinati a salire. La violenta scossa nella notte nella parte sud est del Paese, al confine con il Pakistan. Una scossa di magnitudo 6.1 ha colpito ieri sera il sud est dell’Afghanistan al confine con il Pakistan.  Sono almeno 900 i morti accertati finora ma il numero è verosimilmente destinato a crescere, così come quello dei feriti, almeno 600. “Chiediamo alle agenzie umanitarie di fornire soccorsi immediati alle vittime del terremoto per prevenire una catastrofe umanitaria”, ha twittato il portavoce del governo, Bilal Karimi.  La scossa, secondo l’Istituto geofisico statunitense (Usgs), è stata registrata a 44 km a sudovest di Khost, vicino al confine con il Pakistan, a sud di Kabul. L’epicentro è stato individuato a una profondità di circa 51 chilometri, secondo quanto riporta lo US Geological Survey. Le aree colpite sono i distretti di Barmala, Ziruk, Naka e Gayan nella provincia di Paktika. Le immagini condivise sui

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USA: Primo ok del Senato alla stretta sulle armi

Con 64 voti favorevoli e 34 contrari, primo via libera dal Senato Usa alla proposta di legge bipartisan per una stretta sulle armi, dopo le stragi di Uvalde e Buffalo. I promotori del testo sperano nell’approvazione definitiva entro la fine di questa settimana per poi trasmettere il provvedimento alla Camera. Con un primo voto procedurale la proposta di legge bipartisan per una stretta sull’uso delle armi da fuoco ha ricevuto l’ok del Senato. Già sabato potrebbe già arrivare il voto definitivo che consentirebbe il passaggio alla Camera.  La riforma più significativa dal 1994 Il testo, composto di 80 pagine, è frutto di una mediazione tra tra democratici e repubblicani e prevede un rafforzamento dei controlli sui precedenti penali per gli acquirenti under 21, 11 miliardi di dollari di finanziamenti per la salute mentale e 2 miliardi per i programmi di sicurezza nelle scuole. Il piano mette in campo anche finanziamenti per incentivare gli Stati a implementare le red flag laws,

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A Severodonetsk la battaglia per il Donbass

“Le operazioni militari russe a Severodonetsk continuano con un’elevata intensità di artiglieria e bombardamenti aerei”. Lo ha detto Roman Vlasenko, capo dell’amministrazione militare del distretto di Severodonetsk, aggiungendo che “la zona industriale e gli edifici residenziali vicini vengono bombardati, mentre proseguono i combattimenti in città”. “Ci sono informazioni – ha detto Vlasenko nel corso della maratona informativa quotidiana sulla tv nazionale – secondo cui praticamente tutte le riserve russe nei territori temporaneamente occupati sono impiegate in prima linea. Siamo nel pieno della battaglia per il Donbass”. Intanto le autorità dell’autoproclamata repubblica di Lugansk hanno assicurato che più di 20 civili hanno lasciato l’impianto chimico di Azot. Secondo il rappresentante dell’autoproclamata repubblica di Lugansk a Mosca, Rodion Miroshnik, gli sfollati sono stati messi in salvo, mentre la partenza del resto dei civili e la deposizione delle armi da parte dei militari ucraini è complicata dai continui bombardamenti della città. “Mentre le forze alleate si spostano nelle aree attorno all’Azot – ha

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Blocco Kaliningrad, Russia minaccia

“Revoca o reagiremo” La Russia si riserva il diritto di agire in difesa dei propri interessi, nel caso in cui la Lituania non revocherà il blocco al transito delle merci tra Kaliningrad ed il resto della Federazione. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Mosca, nella quale si dà conto della convocazione dell’incaricata d’affari lituana Virginia Umbrasene, alla quale è stata espressa “la forte protesta in connessione con un bando imposto da Vilnius senza una precedente notifica alla Russia sul transito ferroviario di un’ampia gamma di beni verso la regione di Kaliningrad attraverso il territorio della Lituania”.   “E’ stata chiesta l’immediata cancellazione di queste restrizioni”, si legge nella nota, nella quale si avverte che “finché non riprenderà pienamente il transito commerciale tra la regione di Kalinigrad ed il resto del territorio russo attraverso la Lituania, la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali”.   Secondo quanto denunciato poco prima

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Gas Russia: a cosa serve un tetto Ue al prezzo

Se ne parla ormai da mesi. Con maggiore insistenza da quando si è capito che la guerra in Ucraina sarebbe durata a lungo. Il tetto europeo al prezzo del gas è una misura indispensabile per fermare la corsa al rialzo delle quotazioni ma è anche uno strumento importante per affermare una posizione netta, e univoca, dell’Europa nella guerra del gas che Putin sta combattendo con quotidiane restrizioni alle forniture di Gazprom. Mosca chiude a suo piacimento i rubinetti per alzare la pressione e aumentare la sua capacità negoziale, già forte visto il ricatto sul grano, fermo nei porti ucraini, e l’andamento del conflitto sul campo. E serve una risposta che possa arginare il costo enorme che si sta pagando. Sono questi i principali argomenti che ha usato il premier Mario Draghi per portare dalla sua parte il presidente francese Emmauel Macron e, soprattutto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Anche sul treno di ritorno da Kiev, dove i tre leader hanno

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Macron perde la maggioranza

Francia, è un terremoto politico: Macron perde la maggioranza, Le Pen mai così in alto Il partito del presidente perde circa 120 deputati. “La sconfitta di Macron è totale, non c’è nessuna maggioranza”, ha esultatato Mélenchon, per Marine Le Pen accreditata di almeno 85 deputati: “E’ il gruppo più numeroso della nostra storia”. Irisultati del secondo turno delle elezioni legislative per la nuova Assemblea nazionale scuotono la Francia. E’ durissima la sconfitta per il presidente Emmanuel Macron che non ha trovato alle urne la maggioranza “solida” che aveva auspicato. Lo spettro di un quinquennio nato morto questo è quello che potrebbe attendere la Francia, scrive oggi Le Figaro. I risultati finali secondo un conteggio completo da parte di AFP consegnano a Ensemble! di Emmanuel Macron solo 245 seggi, numeri che vanno al di sotto della maggioranza assoluta di 289 necessaria per governare con tranquillità. Segue Nupes (il cartello delle sinistre guidato da Jean-Luc Melenchon) con 135 seggi e Rassemblement National di Marine Le Pen che ha

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I leader europei a Kiev per tentare la pace

Nella capitale ucraina arrivano Macron, Draghi e Scholz per trovare una soluzione al conflitto. Lunga telefonata tra Mosca e Pechino nel giorno del 69esimo compleanno del leader cinese. Ancora parole di vicinanza con l’appello al mondo a non dimenticare il popolo dell’Ucraina che sta affrontando un martirio. Le parole risuonano da San Pietro e sono quelle di Papa Francesco al termine dell’Udienza generale di ieri, mercoledì. Una corsa contro il tempo Intanto la mediazione diplomatica europea assume sempre più le sembianze di una corsa contro il tempo, questa volta affrontata in treno: a bordo, il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz e il premier italiano Draghi con destinazione Kiev, guardando a Mosca e a una via d’uscita da una guerra che continua da quasi 4 mesi. Pechino e Mosca al telefono Proprio ieri il presidente Macron ha affermato che il leader ucraino Zelensky e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia. Mentre Vladimir Putin e Xi Jinping rendono nota

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Gas Russia, Putin sta chiudendo i rubinetti?

Due indizi ancora non fanno una prova. Ma manca poco. La domanda che ricorre, in queste ore, è se Putin stia utilizzando i rubinetti del gas esportato dalla Russia come ulteriore arma di pressione verso l’Europa. La risposta arriverà solo con le prossime mosse, che diranno se le avvisaglie di queste ore diventeranno una strategia. Come sembra probabile. Ieri Gazprom ha annunciato la riduzione di oltre il 40% la sua capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania, tramite il gasdotto Nord Stream, e oggi ha comunicato a Eni una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Un portavoce del gruppo ha riferito all’Adnkronos che “le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate” e che Eni “sta costantemente monitorando la situazione”. Se arrivano rassicurazioni dai canali istituzionali, “non c’è alcuna indicazione al momento di rischi sulle forniture energetiche” ha detto Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, arrivano anche le

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Ucraina: Zelensky chiede più armi

Per gli Usa siamo in una fase decisiva In un video, ieri sera, il presidente ucraino ha rinnovato l’appello ai partner a fornire più materiale bellico. Al centro dei combattimenti ancora la città di Severodonetsk. La difesa del Donbass è “vitale” per Kiev perché il suo esito “darà un’indicazione” della continuazione della guerra con la Russia: lo ha affermato ieri sera il presidente ucraino Zelensky. nel suo discorso video quotidiano alla nazione. “Nell’ultimo giorno nella battaglia del Donbass non ci sono stati cambiamenti drastici, ha aggiunto, i combattimenti più feroci, si sono svolti a Severodonetsk e in tutte le città e comunità vicine” e “sfortunatamente, ci sono state perdite dolorose”. Si attende l’evacazione degli stabilimenti Azot a Severodonetsk Poi il presidente ha rinnovato la richiesta di armi pesanti e di sistemi anti missile moderni. Da parte sua Mosca annuncia di essere pronta ad aprire oggi un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili chiusi da settimane nello stabilimento Azot a Severodonetsk, mentre sulla questione

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Sudan: nuovi scontri tribali in Darfur

Almeno cento le vittime delle violenze tra gruppi arabi e africani, in una regione tormentata dal 2003. Oltre venti villaggi bruciati mentre si chiede aiuto internazionale. Nuove violenze hanno colpito le popolazioni della regione del Darfur, in Sudan. Oltre cento persone sono state uccise negli ultimi giorni a causa di scontri tribali. A riferirlo è l’Unhcr e alcuni capi tribù locali. Le violenze sono scoppiate per una disputa di terre tra tribù di origine araba e quelle di origine africana a Kulbus, nel Darfur occidentale. Almeno 20 villaggi incendiati  Le milizie arabe locali hanno attaccato vari villaggi nell’area, costringendo migliaia di persone a fuggire. Secondo uno dei capovillaggio almeno 62 corpi sono stati trovati carbonizzati nei 20 villaggi incendiati dai miliziani. 117 le vittime stimate. Molte le persone che restano disperse, almeno cinquemila gli sfollati, mentre gli aggressori hanno preso possesso delle risorse idriche, aggravando la situazione umanitaria. Le autorità governative hanno dispiegato soldati nella zona, con gli scontri che

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