ESTERI

Da Erdogan aspettiamo proposte su negoziati

(Adnkronos) – La Russia si aspetta che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nell’incontro di domani ad Astana con Vladimir Putin, esponga formalmente proposte su possibili negoziati tra Mosca e l’Occidente. Lo ha annunciato oggi Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente russo alla vigilia dell’incontro in Kazakistan dei due leader. “I turchi stanno offrendo la loro mediazione. Se ci saranno colloqui, molto probabilmente saranno sul loro territorio: a Istanbul o ad Ankara”, ha detto Ushakov, aggiungendo che “Erdogan probabilmente proporrà qualcosa di ufficiale. Ci attende una discussione molto interessante e, spero, utile”, ha concluso. E la mediazione turca finora “qualche successo l’ha registrato”, ricorda in un’intervista all’Adnkronos Carlo Marsili, ex ambasciatore in Turchia: dall’accordo sull’esportazione del grano ucraino allo scambio di prigionieri, e Ankara può “convincere la parte russa ad andare al negoziato con meno pretese di quelle che può avere”, afferma. Secondo il diplomatico però ora Putin deve fare “qualche passo indietro” e accettare che si

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Putin: “Pronti a fornire risorse anche subito”

Putin sfida l’Europa: “Pronti a fornire risorse anche subito” L’aumento dei prezzi dell’energia non è legato all’operazione militare speciale in Ucraina ma alle “le politiche dell’Occidente”. La Russia è pronta a fornire risorse energetiche all’Europa, anche questo autunno e inverno, ha affermato ricordando che “la palla è dalla loro parte”. Così il presidente russo Vladimir Putin sfida l’Ue intervenendo alla quinta edizione del Russian Energy Week International Forum.  ”La Russia manterrà la produzione di petrolio al livello attuale fino al 2025″, ha affermato Putin senza menzionare le perdite all’oleodotto che attraverso la Polonia porta il petrolio dalla Russia all’Europa.  E’ in corso una crisi acuta dell’economia mondiale e del settore dei combustibili e dell’energia, ha affermato Putin, denunciando come causa “l’instabilità dei prezzi, gli squilibri del mercato e le azioni sovversive di singoli attori del mercato guidati dalle loro ambizioni geopolitiche”.   Il Presidente russo ha quindi sollecitato una comunicazione diretta e aperta. “Gli europei fanno scorte di legna per

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Raizes Teatro vola in Senegal

‘Antigone-from Italy to Africa’ Raizes Teatro, la compagnia di Palermo diretta da Alessandro Ienzi, vola in Senegal al Festival di Kaffrine, dove presenterà “Antigone – from Italy to Africa”, un riadattamento della performance nata nel corso del laboratorio Theater for Democracy finanziato dalla European Youth Foundation del Consiglio d’Europa, con la partecipazione di Global Campus of Human Rights, L’Alloro Fest e Centro Valdese La Noce. Oltre ad Alessandro Ienzi, Valentina Calandriello, e Francesco Campolo, saranno aggregati alla compagnia i tre partecipanti al corso, residenti a Palermo, che hanno mostrato maggior interesse e propensione per il legame tra arti e diritti umani: Dalila D’Agostino, Benedetto Perrone e Cristina Napoli. I tre giovani, che stanno già producendo le loro personali campagne di promozione e tutela dei diritti attraverso le arti, saranno protagonisti a Kaffrine e poi nella rassegna teatrale che avrà luogo in Piazza Noce, nel capoluogo siciliano, nei prossimi mesi; infine, il 10 dicembre 2022, per la Giornata Internazionale dei Diritti

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Kiev: “Morti 63.380 soldati Russia da inizio guerra”

Sarebbero 63.380 i soldati morti tra le fila della Russia russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 63.380 uomini, 2.505 carri armati, 5.181 mezzi corazzati, 1.507 sistemi d’artiglieria, 355 lanciarazzi multipli, 182 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 268 aerei, 235 elicotteri, 3.927 autoveicoli, 15 unità navali e 1.129 droni. Adnkronos

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Ucraina, Orban: “Trump è la speranza per la pace”

“La speranza per la pace si chiama Donald Trump”. Assist di Viktor Orban, da Berlino, all’ex presidente americano, suo grande alleato ideologico, che da giorni continua ad affermare che servono negoziati immediati di pace per fermare il conflitto in Ucraina, che gli “errori” di Joe Biden rischiano di trasformarsi in una Terza Guerra Mondiale. E si offre, neanche tanto velatamente, come l’unico, data la sua relazione con Vladimir Putin, in grado di gestire questi negoziati. “Gli ucraini hanno risorse senza fine perché le ricevono dagli americani”, ha detto ancora il premier ungherese, nella tavola rotonda ospitato dalla rivista Cicero e dal giornale Berliner Zeitung, non nascondendo le sue critiche alla gestione di Biden che, secondo lui, non è un interlocutore credibile per i negoziati dal momento che “si è spinto troppo in là” affermando che Putin non può rimanere al potere. Le dichiarazioni alla tavola rotonda non sono state le uniche esternazioni di sostegno a Trump fatte da Orban –

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Stoltenberg: “Russia debole, Putin sta fallendo”

Il presidente russo Vladimir Putin “sta fallendo in Ucraina. I tentativi di annessione” alla Russia di alcune province, “la mobilitazione parziale” dei riservisti e la “sfrenata retorica nucleare” rappresentano “l’escalation più significativa dall’inizio della guerra” e non sono altro che “il segno che questa guerra non sta andando come previsto” da Mosca. Ad affermarlo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, alla vigilia della ministeriale Difesa dell’Alleanza atlantica. “Quello che abbiamo visto ieri – prosegue – è un segno di debolezza. Stanno perdendo sul campo di battaglia”, non hanno “alternative”, e quindi “rispondono con attacchi indiscriminati sui civili. Perdono terreno e devono ricorrere al lancio di missili contro obiettivi civili”, conclude. Con la ministeriale Difesa di domani, la Nato “aumenterà il sostegno all’Ucraina, perché si possano continuare a difendersi e a liberare i territori” occupati dai russi. “L’Ucraina ha una marcia in più ora e continua a fare progressi significativi, mentre la Russia ricorre sempre

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Militari italiani sostengono Croce rossa libanese

Continuano le attività di supporto sanitario che il Contingente italiano in Libano porta avanti da tempo a favore della popolazione locale. Grazie al contributo di alcuni donatori nazionali – la Croce Rossa Italiana, l’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate e l’Unione Nazionale Sottufficiali d’Italia – sono stati consegnati alla Croce Rossa libanese della sede di Tiro letti da ospedale, carrozzine ad auto spinta e da transito, oltre ad un ingente quantitativo di dispositivi sanitari di protezione individuale. Queste donazioni sono state coordinate dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV) e si inquadrano nell’ambito di intervento per il supporto essenziale all’ambiente civile nel settore salute, costituendo un ulteriore aiuto per il contrasto alla pandemia da Covid-19 che da tempo l’Italia e UNIFIL (la United Nation Interim Force in Lebanon) conducono per arginare il Coronavirus. Nel corso della cerimonia di consegna, presente anche il sindaco di Tiro Hassan Dbouk, la direttrice del presidio sanitario Aousayan Siklawi Ajami

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Mosca: “Pace difficile se Usa appoggiano Kiev”

(Adnkronos) – “Più Washington appoggerà l’atteggiamento militante di Kiev, non prevenendo, ma incoraggiando gli attacchi terroristici dei sabotatori ucraini, più problematico sarà trovare soluzioni diplomatiche”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, replicando alle affermazioni del portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. Ribadendo che la Russia è “aperta alla diplomazia” e che “le condizioni sono note”, Zakharova ha sostenuto che “segnali contraddittori” continuano ad arrivare dall’amministrazione Biden, in cui “le speculazioni sulla ‘minaccia nucleare russa’ si alternano alle assicurazioni dell’interesse degli Stati Uniti per una rapida soluzione pacifica del conflitto in Ucraina”. Secondo la portavoce, “dietro questi falsi appelli alla pace non c’è altro che ipocrisia e un tentativo camuffato di continuare a combattere per infliggerci una ‘sconfitta strategica’ “.

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Zelensky sente Biden: “Difesa aerea è la priorità”

(Adnkronos) – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di aver avuto una conversazione “produttiva” con il presidente americano, Joe Biden. “La difesa aerea è attualmente la priorità numero una nella nostra cooperazione in materia di difesa”, ha spiegato Zelensky su Twitter dopo il colloquio. “Abbiamo anche bisogno della leadership degli Stati Uniti con una posizione dura del G7 e con il supporto alla nostra risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, ha aggiunto. “Gli occupanti non possono opporsi a noi sul campo di battaglia ed è per questo che ricorrono al terrore” ha dichiarato Zelensky, poi, su Telegram, annunciando che tutto quello che è stato distrutto oggi nell’attacco dei “terroristi russi” sarà “ricostruito”. “E’ solo questione di tempo” avverte. Zelensky ha quindi invitato la popolazione a prestare attenzione agli allarmi aerei in quanto c’è ancora una situazione di “pericolo”, aggiungendo che “l’Ucraina non si fa intimidire” da queste azioni e “non può essere fermata”.

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Ucraina, missili russi su Kiev

In un giorno bruciati più di 100 mln di dollari   (Adnkronos) – Il costo di una guerra è sempre un dato accessorio. Perché deve restare il costo in termini di vite umane la priorità di ogni ragionamento e perché è difficilmente quantificabile la somma di prezzi da pagare per danneggiare, fino a distruggere, il territorio nemico. Vale ovviamente anche per la guerra in Ucraina e per le spese che stanno affrontando la Russia da una parte e l’Ucraina, sostenuta dal fronte occidentale, dall’altra.   C’è però un parametro che può aiutare a comprendere quanto sia insensata, anche da un punto di vista economico, un’azione come quella di oggi, con il bombardamento insistito e continuato delle città ucraine da parte dei russi. Sono stati utilizzati 83 missili negli attacchi. Considerando un costo che oscilla tra 1 e 2 milioni di euro per ogni missile, e facendo una media, si può arrivare facilmente a sostenere che solo per i missili siano

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I segreti del raid Russia in Ucraina

Missili, droni e piano attacchi La Russia pianificava i raid che ha condotto questa mattina contro diverse città dell’Ucraina già da giorni, dai primi di ottobre. Lo ha denunciato l’intelligence militare di Kiev, secondo cui le truppe russe “avevano ricevuto istruzioni dal Cremlino per preparare massicci raid missilistici contro infrastrutture civili in Ucraina il 2 e 3 ottobre scorsi”. Quindi, è il sottinteso, prima dell’attacco al ponte di Kerch, in Crimea, colpito due giorni fa e la cui responsabilità Mosca ha attribuito agli ucraini.  “Le unità militari dell’aviazione strategica e a lungo raggio hanno ricevuto l’ordine di prepararsi per attacchi missilistici massicci. Sono stati identificati come obiettivi gli oggetti delle infrastrutture civili critiche e le aree centrali delle città ucraine densamente popolate”, si legge in una nota.  Kiev accusa inoltre la Russia di aver usato nel suo raid di questa mattina droni iraniani lanciati non solo dalla Crimea ma anche dalla Bielorussia. “Il nemico ha usato droni iraniani, modello Shahed-136,

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Attacco con armi nucleari tattiche, noi pronti

Nordcorea, Kim: “Test simulano attacco con armi nucleari tattiche, noi pronti” I recenti test missilistici della Corea del nord dimostrano la capacità del paese di effettuare attacchi con armi nucleari tattiche. Lo ha annunciato il leader nordcoreano Kim Jong un, precisando che le sue forze “sono assolutamente pronte a colpire e distruggere bersagli in qualunque momento a partire da qualunque postazione”. Le esercitazioni, ha quindi ammonito, “sono ovviamente un avvertimento e una chiara dimostrazione” indirizzati ai nemici del Paese.   I test – ha annunciato oggi la Kcna – sono una risposta alle esercitazioni navali congiunte Stati Uniti-Corea del sud. Di recente le manovre sono riprese, con la partecipazione di Stati Uniti e Giappone e il dispiegamento della portaerei USS Ronald Reagan nelle acque al largo della costa orientale della Corea del sud, una mossa che ha fatto infuriare Pyongyang. Per risposta, la Corea del nord “ha deciso di organizzare manovre che simulano una vera guerra”, ha ancora affermato l’agenzia

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Iran, hackerati canali tv Stato

Khamenei in fiamme e foto ragazze uccise   (Adnkronos) – Un’immagine della Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, in fiamme e con un mirino impresso sul volto è stata brevemente trasmessa sabato sera su due canali della tv di Stato iraniana Irib.   Durante l’attacco hacker, firmato dal gruppo Edalat-e Ali (La giustizia di Ali), sono state mostrate anche delle ragazze uccise durante le proteste antigovernative delle ultime settimane. “Il sangue dei nostri giovani è sulle tue mani”, è il messaggio diffuso dagli hacker con un chiaro riferimento a Khamenei. Nel messaggio c’era anche un invito a unirsi alle manifestazioni e a “ribellarsi”. 

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Ponte Crimea, Nyt: “007 Ucraina dietro esplosione”

(Adnkronos) – L’intelligence ucraina ha avuto un ruolo decisivo nell’esplosione che ha colpito il ponte di Kerch, che collega la Crimea alla Russia, provocando un incendio sull’infrastruttura. Lo ha riferito un funzionario ucraino al New York Times, confermando quanto sostenuto dalla Russia. Secondo la fonte, rimasta anonima a causa del divieto del governo di parlare dell’esplosione, gli 007 di Kiev hanno orchestrato l’esplosione, utilizzando un camion-bomba guidato attraverso il ponte. Intanto, il ministero dei Trasporti russo rende noto che al momento regolare il traffico ferroviario lungo il ponte. “Attualmente, i treni merci e passeggeri a lunga percorrenza si muovono lungo il ponte di Crimea secondo l’orario standard”, si legge nella nota in cui precisa che il traffico passeggeri lungo le linee suburbane sarà ripristinato alle 19 (le 18 in Italia). Da Mosca, intanto, arriva il messaggio di Dmitry Peskov. Lo stop all’acquisto di gas russo avrà “nei prossimi 10-20 anni conseguenze disastrose” per l’economia dell’Europa dice il portavoce del Cremlino

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Gas Russia, Peskov…

Gas Russia, Peskov: “Stop avrà conseguenze disastrose per Europa”   (Adnkronos) – Lo stop all’acquisto di gas russo avrà “nei prossimi 10-20 anni conseguenze disastrose” per l’economia dell’Europa. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al programma ‘Mosca. Cremlino. Putin’ in onda sul canale Russia 1.  “Gli europei continuano a ripetere come un mantra che è necessario sbarazzarsi della dipendenza dalla Russia per le risorse energetiche, petrolio e gas”, ha detto Peskov, secondo cui il fatto che Russia e Europa avevano reciproci interessi, una nel vendere il gas l’altra ad acquistarlo, teneva i rapporti in “equilibrio”, mentre ora gli americani si stanno “sfregando le mani”.  Secondo il portavoce, gli Stati Uniti “guadagnano un sacco di soldi perché vendono benzina a prezzi 3-4 volte più costosi di quanto potremmo fare noi. E gli europei pagano, privando così la loro economia di competitività. La produzione sta morendo. La deindustrializzazione sta arrivando. Tutto questo, e probabilmente nei prossimi 10-20

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Armi all’Ucraina, Russia: “Non superate linea rossa”

(Adnkronos) – La fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev da parte dall’Occidente è una linea rossa per la Russia. Mosca, dopo l’esplosione e l’incendio sul ponte di Kerch tra Crimea e Russia, accende i riflettori sul potenziale punto di non ritorno nella guerra con l’Ucraina. Lo fa attraverso le parole di Aleksei Polishchuk, direttore del secondo dipartimento per la Csi presso il ministero degli Esteri russo, in un’intervista all’agenzia di stampa Tass. “Per quanto riguarda le cosiddette linee rosse, le abbiamo già delineate. Si tratta, in primis, della fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev”, dice Polishchuk. I danni riportati dal ponte di Kerch sembrano destinati a condizionare le operazioni militari russe nel sud dell’Ucraina. “L’entità dei danni” alla linea ferroviaria “è incerta, ma qualsiasi grave interruzione alla sua capacità avrà molto probabilmente un impatto significativo sulla capacità della Russia, già provata, di sostenere le sue forze nell’Ucraina meridionale”, sostiene l’intelligence

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Nordcorea, altri 2 missili nel Mar del Giappone

(Adnkronos) – La Corea del Nord ha effettuato un altro test missilistico, il 25esimo da inizio anno, lanciando due missili balistici nel Mar del Giappone. Lo hanno riferito i governi di Tokio e Seul, precisando che entrambi i missili sono caduti fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone dopo aver percorso circa 350 chilometri a un’altitudine massima di 100 chilometri. Dalla fine di settembre, fa notare l’agenzia Kyodo, la Corea del Nord ha condotto test a un ritmo mai visto prima. Prima dell’escalation delle ultime settimane, il regime di Pyongyang non aveva lanciato missili per quasi quattro mesi. “Dobbiamo continuare a monitorare da vicino le azioni provocatorie future”, ha commentato il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ai giornalisti nella città di Suzuka, nel Giappone centrale, mentre il vice ministro della Difesa giapponese, Toshiro Ino, ha dichiarato che i lanci di missili nordcoreani “minacciano la pace e la sicurezza della nostra nazione, della regione e della comunità internazionale quindi li condanniamo

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Kiev: “Grandi e vere minacce di un disastro nucleare”

(Adnkronos) – “Ci sono grandi e vere minacce di un nuovo disastro nucleare”. Il nuovo allarme arriva dall’arcivescovo maggiore di Kiev nel suo videomessaggio. “Durante la giornata di ieri la terra ucraina ha sempre tremato a causa di attacchi delle armi russe di vario genere che il nemico ha inflitto alle nostre città e villaggi. Su tutta la linea del fronte sono in corso pesanti battaglie sanguinose. Ma il cuore ci duole soprattutto per la città di Zaporizhzhia che nel corso della giornata è stata vittima di vari attacchi e colpi russi. Il nemico – spiega Shevchuk- sta cercando di intimidire questa città che è stata già annessa alla Federazione Russa in contumacia minacciando quelle persone che la difendono con coraggio. La nostra Kharkiv ha tremato sotto i colpi russi. Il nemico ha attaccato il centro della città distruggendo uno degli ospedali della città di Kharkiv. In fiamme è il centro urbano“. ”Incessanti attacchi russi contro la centrale nucleare di

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Germania, ferrovie paralizzate

“E’ stato un sabotaggio”   (Adnkronos) – Ferrovie paralizzate per ore oggi nel nord della Germania a causa di un sabotaggio. I cavi delle linee sono stati tranciati, ha reso noto la polizia federale, sottolineando di aver identificato due scene del crimine, una nel distretto berlinese di Hohenschoenhausen e l’altro nel land del Nord Reno Westfalia.   Gli inquirenti sono al lavoro e “al momento, si può ritenere che vi è stata una interferenza esterna mirata ai cavi della Deutsche Bahn”, ha detto un portavoce della polizia, riferendosi alle ferrovie tedesche.   In precedenza il ministro dei Trasporti Volker Wissing aveva parlato di un sospetto sabotaggio in due luoghi, che ha bloccato stamane per alcune ore il traffico ferroviario a Berlino e in parti della Germania settentrionale. Il danno è stato poi riparato.   “Cavi essenziali per le operazioni ferroviarie sono stati deliberatamente e volutamente tagliati”, ha detto il ministro. Anche la compagnia ferroviaria ha affermato che il motivo del

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Crimea, Putin firma decreto per rafforzare sicurezza

(Adnkronos) – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per rafforzare le misure per la sicurezza del ponte di Kerch, così come del gasdotto e del ponte della rete elettrica che uniscono la Crimea alla Russia. Lo scrive la Tass, dopo che questa mattina una potente esplosione ha gravemente danneggiato il ponte fra la Crimea e la Russia. Il decreto precisa che la sicurezza del ponte viene affidata ai servizi dell’Fsb, eredi del Kgb. “L’Fsb avrà poteri per organizzare e coordinare misure protettive per la via di trasporto sul ponte di Kerch”, oltre che per il gasdotto e il ponte per l’energia elettrica fra la Crimea e la Russia, riferisce il testo del decreto. Finora la sicurezza del ponte era suddivisa fra tre entità, ha spiegato il deputato russo Alexander Chinstein: il ministero della Difesa monitorava lo spazio aereo, la guardia nazionale Rosgvardya si occupava della sorveglianza marittima e il ministero dei Trasporti controllava il traffico automobilistico e

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Nordcorea lancia altro missile balistico

(Adnkronos) – Per la settima volta in due settimane, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico verso le acque della sua costa orientale. Il lancio è stato confermato da una dichiarazione del governo giapponese, mentre l’agenzia stampa sudcoreana Yonhap ne ha dato notizia citando fonti militari. Non sono stati resi noti dettagli sul tipo di missile e fino a dove abbia volato. il lancio è avvenuto ore dopo la conclusione di manovre navali congiunte fra Stati Uniti e Corea del Sud, a cui ha partecipato la portaerei americana a propulsione nucleare USS Ronald Reagan. L’amministrazione nordcoreana per lo spazio aereo ha giustificato oggi i lanci di missili come misure di autodifesa contro gli Stati Uniti. Tali lanci, si legge sull’agenzia di stato nordcoreana Kcna, non rappresentano una minaccia nei confronti dei paesi vicini. Martedì la Corea del Nord ha lanciato un missile a medio raggio sopra il Giappone per la prima volta in cinque anni, in un’azione condannata

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Ponte Crimea, Kiev: “Esplosione per conflitto…”

(Adnkronos) – Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podoliak descrive l’esplosione sul ponte di Crimea come “una manifestazione del conflitto fra forze di sicurezza russe” che “si sta intensificando” e sta andando “fuori dal controllo del Cremlino”. “Per quanto riguarda il ponte di Kerch, questa è una specifica manifestazione del conflitto fra il Servizio di Sicurezza Federale e il gruppo Wagner da una parte e dall’altra il ministero della Difesa e lo stato maggiore”, ha detto Podolyak a Ukrainska Pravda, tracciando lo scenario di uno scontro fra due campi: uno con i servizi d’intelligence e la compagnia di mercenari Wagner, e l’altro con i vertici della Difesa. “Senza dubbio stiamo assistendo all’inizio di un ampio processo negativo su larga scala in Russia. Il controllo fra le forze di sicurezza è precipitato, sono scoppiati seri conflitti fra i servizi speciali russi, ciascuno sta cercando persone da incolpare per le sconfitte militari, e vogliono riformare il circolo ristretto di Putin e prendere altre

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Arresti militari a Mosca segnale di sfaldatura

(Adnkronos) – “Se la notizia dovesse essere confermata sarebbe un segnale molto importante di una possibile sfaldatura, se non frattura, all’interno della macchina militare russa”. Lo afferma all’Adnkronos il generale Riccardo Marchiò, ex comandante dell’Allied Joint Force Command Brunssum, in merito alla notizia secondo la quale per l’intelligence di Kiev numerosi arresti di militari sono in corso a Mosca. “Certo bisognerebbe capire a che livello siano gli arresti – prosegue Marchiò – comunque questo dimostrebbe che ci sono delle fratture, cosa comprensibile perché da quando è iniziata la guerra Putin ha ‘licenziato’ e cambiato un gran numero di ufficiali. Anche recentemente ha sostituito altri ufficiali e immagino questo non giovi al morale del comparto militare russo”. “Notizia che inoltre arriva in un momento in cui la situazione non è favorevole alle forze russe e questo potrebbe aggravare lo stato di malessere tanto da portare a defezioni o anche a delle proteste, manifestazioni di dissenso sempre più forti. Chiaramente – aggiunge

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Crimea, le minacce di Medvedev in caso di attacco

(Adnkronos) – “In caso di attacco alla Crimea, arriverà il giorno del giudizio”. Dopo l’esplosione e l’incendio sul ponte di Kerch, che collega la Crimea alla Russia, tornano d’attualità le parole pronunciate 3 mesi fa da Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. In un incontro con i veterani della Grande Guerra Patriottica a Volgograd, Medvedev aveva commentato le intenzioni di Kiev di “continuare la campagna ‘fino all’ultimo ucraino’”, che avrebbe portato, secondo l’ex presidente russo, al crollo del regime politico esistente. “Questo nonostante stiano cercando di reagire – aveva affermato – e alcuni esaltati pagliacci sanguinari che di tanto in tanto spuntano lì con alcune dichiarazioni stiano anche cercando di minacciarci, ad esempio con l’attacco alla Crimea e così via”. “A questo proposito – aveva aggiunto – voglio dire che è abbastanza ovvio che comprendano le conseguenze di tali affermazioni e le conseguenze, che se succede qualcosa del genere, per tutti loro arriverà immediatamente un

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Ponte Crimea, Ucraina ‘festeggia’ con francobollo

(Adnkronos) – Le poste ucraine emetteranno un nuovo francobollo dedicato al ponte di Crimea danneggiato oggi da un’esplosione e da un incendio. Lo ha annunciato il direttore generale di Ukrposhta Ihor Smelyanskyi su Telegram. “Non vi auguro buona giornata perché è già splendida. Il ponte di Kerch è andato”, il tweet di Smelyanskyi. Il francobollo comprende l’immagine di due persone che ricordano la celeberrima posa di Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic. Il francobollo è abbinato ad una busta che raffigura la Crimea impegnata a distruggere le manette usate dalla Russia.

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Ponte Crimea, esplosione cambia la guerra

(Adnkronos) – Il ponte di Kerch, che collega Crimea e Russia, danneggiato da un’esplosione e da un incendio. L’evento cambia lo scenario della guerra nel sud dell’Ucraina, con nuovi problemi logistici e di rifornimento per Mosca: raggiungere le truppe e trasferire mezzi ed equipaggiamenti nell’Ucraina meridionale diventa ancor più complicato, proprio mentre le forze armate di Kiev rivendicano successi nell’avanzata verso Kherson. Il ponte, il più lungo d’Europa con i suoi 19 km, è stato danneggiato nel tratto stradale e in quello ferroviario. Immagini diffuse su Telegram e sui social mostrano una parte della carreggiata collassata in mare. Secondo la Russia, l’incendio è stato provocato dall’esplosione di un camion, che avrebbe provocato la morte di 3 persone. Immediatamente, il collegamento stradale e ferroviario è stato interrotto: stop ai pullman e ai treni. Secondo i media di Mosca, i collegamenti verranno ora garantiti dai traghetti che partiranno da Krasnodar per arrivare in Crimea. COSA DICE L’UCRAINA – L’Ucraina non ha ufficialmente

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Ucraina: “Fosse comuni e centinaia di morti”

(Adnkronos) – Nel sud dell’Ucraina le Forze Armate di Kiev hanno liberato 2.400 chilometri quadrati di territori occupati dalla Russia in precedenza. Lo ha affermato Kyrylo Tymoshenko, numero due dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in dichiarazioni riportate dalla Cnn. Secondo Tymoshenko, nella regione di Kherson, sono stati liberati sei insediamenti nell’omonimo distretto e 61 in quello di Beryslav. Intanto, i cadaveri di 534 civili sono stati rinvenuti nei territori liberati nelle ultime settimane. Sono 447 i corpi trovati dai soldati ucraini nell’area di Izyum. “Abbiamo trovato i corpi di 534 civili nei territori liberati”, ha detto Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia regionale di Kharkiv. Trovati, in particolare, i corpi di 226 donne e 19 tra bambini e ragazzi. Circa 200 sepolture e una fossa comune sono state scoperte nella città orientale ucraina di Lyman, recentemente liberata dalle truppe di Kiev. Nel riferirne, il governatore militare della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko – che ha pubblicato le

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Gas: “Proposte concrete nelle prossime settimane”

(Adnkronos) – La Commissione Europea presenterà “proposte concrete” per contenere i rialzi dei prezzi del gas naturale nelle “prossime settimane”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al termine del Consiglio Europeo informale a Praga. Nel vertice, spiega, “la discussione si è focalizzata sugli alti prezzi del gas”. Si è parlato di “negoziare un corridoio per avere prezzi decenti dai nostri fornitori affidabili, di come limitare i prezzi sul mercato del gas nel suo complesso e di come contenere l’influenza del gas nella formazione del prezzo dell’elettricità. Tutto questo è stato discusso nell’ottica di avere nell’ambito della roadmap proposte concrete, che arriveranno nelle prossime settimane”. In vista dell’inverno 2023-24, ha avuto “largo sostegno” l’idea di avviare “acquisti congiunti” di gas, per evitare che i Paesi membri “competano gli uni con gli altri”, spingendo i prezzi al rialzo. “Oggi, nel settimo mese della guerra in Ucraina, siamo meglio preparati per il prossimo inverno rispetto a prima”. Se

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Russia, cancella Natale: servono soldi per guerra

(Adnkronos) – Le autorità di San Pietroburgo hanno annunciato l’annullamento degli eventi previsti per festeggiare il Natale e hanno precisato che destineranno questi fondi all’acquisto di equipaggiamenti militari per le truppe della Russia destinate all’Ucraina. “In una riunione del governatore Alexander Beglov con i membri del governo cittadino – ha comunicato l’Amministrazione Comunale – è stata presa la decisione di annullare gli eventi festivi precedentemente pianificati in occasione del nuovo anno. I fondi risparmiati verranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature aggiuntive per volontari e mobilitati”. Pertanto, secondo l’agenzia di stampa russa Tass, quest’anno i tradizionali concerti non si terranno in Piazza del Palazzo o in via Nevsky, così come i fuochi d’artificio o il ricevimento di beneficenza nel Palazzo di Tauride. Tuttavia, le autorità di San Pietroburgo hanno confermato che si terranno le attività di Capodanno per i bambini e per le famiglie. San Pietroburgo aderisce così all’analoga decisione recentemente annunciata dalle autorità di Leningrado, regione di cui fa parte

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Zelensky: Siamo sull’orlo di un disastro nucleare

“Siamo sull’orlo di un disastro nucleare a causa della conquista da parte delle truppe russe dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia”. A sottolinearlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel discorso rivolto via collegamento video ai leader europei a Praga. AIEA – E’ atteso già oggi, intanto, l’arrivo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia di un nuovo gruppo di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), composto da quattro persone. Lo ha annunciato Vladimir Rogov, membro del consiglio direttivo dell’amministrazione filo-russa della regione di Zaporozhzhia, all’agenzia Sputnik. “Un gruppo di esperti dell’Aiea sta venendo a farci visita. Oggi arriveranno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e sostituiranno i due specialisti di Spagna e Romania”, ha detto Rogov, riferendosi ai due esperti che da alcune settimane si trovano nell’impianto per monitorare la situazione. BOMBE SU PALAZZI ZAPORIZHZHIA – E’ salito ad almeno 11 morti il bilancio del bombardamento di ieri contro due palazzi a Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito la protezione civile

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Peskov: “Divergenze nella cerchia di Putin”

Ci sono state “divergenze” e discussioni intorno a Vladimir Putin quando il presidente russo si è trovato di fronte a decisioni cruciali come quella della mobilitazione “parziale”, passati più di sette mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha ammesso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “C’è disaccordo su questi momenti. Alcuni pensano dovremmo agire in modo differente – ha detto al Washington Post -, ma questo rientra nel normale processo di lavoro”. E sulle divergenze all’interno della cerchia ristretta di Putin, ha risposto: “Ci sono discussioni di lavoro, sull’economia, sulla gestione dell’operazione militare. Ci sono discussioni sul sistema d’istruzione. Fa parte del normale processo di lavoro e non è un segnale di spaccature”. Secondo informazioni ottenute dall’intelligence Usa, ha scritto il Post, all’interno della cerchia ristretta di Putin c’è una persona che nelle ultime settimane avrebbe manifestato direttamente al capo del Cremlino il proprio disaccordo sulla gestione della guerra in Ucraina, un’informazione che è stata ritenuta tanto significativa da essere inclusa

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Ucraina,”Entro fine anno il Donbass sarà liberato”

Ucraina, vicepremier Vereschuck: “Entro fine anno il Donbass sarà liberato e restituito a confini 24 febbraio” “Se tutto andrà secondo i nostri piani, speriamo che entro fine anno il Donbass verrà liberato e restituito ai confini precedenti il 24 febbraio. Cioè, libereremo i territori conquistati dai russi dal 24 febbraio in poi”. Lo annuncia all’Adnkronos Iryna Vereschuck, vice premier ucraina con delega al Ministero per la reintegrazione dei territori occupati che aggiunge: “Parlando del Donbass, tutto dipenderà dall’artiglieria a lungo raggio che sarà a nostra disposizione e di cui abbiamo estremo bisogno”.  La vice premier spiega: “La guerra nel Donbass dura da 8 anni. Lì, il nemico ha delle postazioni ben fortificate. L’artiglieria a lungo raggio ci occorre per prevenire l’arrivo dei nuovi convogli con le armi e di personale effettivo”. “In generale – constata – posso dire che il governo è soddisfatto della controffensiva militare. Per esempio, il mio ministero si occupa tra l’altro degli assegni sociali da distribuire

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Kiev crea rischi per uso armi distruzione di massa

Kiev sta creando i rischi perché vengano usate armi di distruzione di massa, come dimostra anche la dichiarazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sugli attacchi “preventivi” della Nato alla Russia. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante una riunione del partito di governo Russia Unita, secondo quanto riferito dall’agenzia Sputnik. “Non possiamo passare sotto silenzio le azioni incaute del regime di Kiev, che punta a creare rischi che vengano usate vari tipi di armi di distruzione di massa”, ha detto Lavrov, secondo cui l’appello di Zelensky è “un’altra prova delle minacce che provengono dal regime di Kiev per neutralizzare le quali è stata lanciata un’operazione militare speciale”. Riferendosi quindi alla riunione della Comunità politica europea, Lavrov ha affermato che l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha “orgogliosamente annunciato che sta iniziando il processo di formazione di una struttura di sicurezza senza la partecipazione della Russia. In generale, (gli europei, ndr) semplicemente ballano sulle

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Biden: “C’è rischio Armageddon nucleare”

Per il presidente degli Stati Uniti il mondo corre il più alto rischio di “Armageddon” dalla crisi dei missili di Cuba del 1962. Joe Biden ha parlato in occasione di una raccolta fondi, riferendosi alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin “non sta scherzando”, ha aggiunto, quando parla di usare potenzialmente armi nucleari, biologiche o chimiche. La Russia ha recentemente annesso quattro regioni ucraine, con una mossa che ha violato il diritto internazionale, e Putin ha detto che Mosca avrebbe visto gli attacchi ucraini a quelle regioni come attacchi alla Russia stessa e avrebbe usato tutti i mezzi per difenderle. Da tempo Washington avverte Mosca che l’uso di armi nucleari avrebbe gravi conseguenze. La Casa Bianca, tuttavia, non ha commentato pubblicamente quali potrebbero essere queste conseguenze. Il governo statunitense ha inoltre dichiarato di non aver visto alcun passo concreto della Russia verso l’uso di armi nucleari. La crisi dei missili di Cuba è considerata da molti

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Nato, Erdogan: Svezia ha terroristi in Parlamento

(Adnkronos) – Finché in Svezia “le organizzazioni terroristiche manifesteranno nelle strade e i terroristi sederanno in Parlamento, non ci sarà un atteggiamento positivo” della Turchia nei confronti di Stoccolma, che ha fatto richiesta di adesione alla Nato. Lo ribadisce il presidente turco Recep Tayyip  Erdogan, in conferenza stampa a Praga. UCRAINA – Durante i colloqui con gli altri leader europei nella Comunità Politica Europea, ha detto Erdogan, “ho attirato l’attenzione sul fatto che una pace equa non avrà alcun perdente”. “La peggior pace sarà sempre molto meglio della guerra”, aggiunge. GRECIA – “Non parliamo solo della Grecia, ma qualsiasi Paese ci disturbi o ci attacchi, la nostra risposta sarà sempre che potremmo arrivare all’improvviso nel cuore della notte”. Erdogan all’inizio di settembre aveva detto che l’esercito turco sarebbe arrivato “di notte”, se la Grecia non avesse cessato di “militarizzare” le isole vicine al territorio della Turchia, cosa che Ankara considera una minaccia. Quelle dichiarazioni di Erdogan, ribadite questa sera a

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Possiamo usare armi nucleari se minaccia diretta

(Adnkronos) – La Russia può “usare le armi nucleari se si crea una minaccia diretta all’esistenza del nostro Stato”. Sono le parole dell’ambasciatore russo a Roma, Sergey Razov, a Porta a Porta. ”Come ha detto il presidente Putin, difenderemo il nostro territorio con tutti i mezzi e con tutte le forze a nostra disposizione”, ha detto Razov, sottolineando che ”abbiamo una dottrina militare e in questa si indica molto chiaramente quando è possibile l’uso delle armi atomiche da parte nostra. Una di queste occasioni è in caso di aggressione alla Federazione russa”. ”Non abbiamo intenzione di partecipare a questa escalation”, da parte russa ”non c’è alcuna minaccia e non c’è alcun ricatto. Abbiamo vari tipi di armamenti, tutto il resto sono speculazioni dell’Occidente e dei mass media”. ”Possiamo usare le armi nucleari se si crea una minaccia diretta all’esistenza del nostro Stato”, ha proseguito. ”Come ha detto il presidente Putin, difenderemo il nostro territorio con tutti i mezzi e con tutte le forze

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