ESTERI

Strage a Mariupol

Bombardato teatro usato come rifugio da centinaia di civili Secondo il vicesindaco di Mariupol Serhiy Orlov, nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. La Russia nega le accuse. Un parlamentare: in corso combattimenti, nessuno può raggiungere il teatro per portar via i sopravvissuti. Un teatro d’arte drammatica nel cuore di Maiupol, nel sud dell’Ucraina, convertito in rifugio per centinaia di civili, è stato bombardato dalle forze russe.  Al momento non si conosce ancora il numero delle vittime.  La conferma giunge dal vicesindaco di Mariupol Serhiy Orlov, che lo ha detto alla Bbc. Secondo Orlov nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. In una nota diffusa del Consiglio comunale della città, citato da Ukrinform si legge: “È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”. Un parlamentare che si trova nella città assediata, Serhiy Taruta, ha detto che a Mariupol sono in corso aspri combattimenti e nessuno

Leggi di più...

La NATO risponde con velocità e unità

I ministri della Difesa della NATO si sono incontrati mercoledì (16 marzo 2022) per affrontare le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, compreso il sostegno degli alleati all’Ucraina e le misure per rafforzare la difesa collettiva della NATO per la sicurezza a lungo termine. Ai ministri si sono dapprima raggiunti i partner della NATO Finlandia, Svezia, Georgia e Unione Europea, e hanno ricevuto un briefing dal ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov sulla situazione in Ucraina. ” Abbiamo tutti reso omaggio al coraggio del popolo ucraino e delle forze armate ucraine “, ha affermato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.  I ministri hanno convenuto che il sostegno della NATO all’Ucraina deve continuare, anche con forniture militari, aiuti finanziari e aiuti umanitari. ” La NATO sta rispondendo a questa crisi con velocità e unità “, ha affermato il Segretario generale, aggiungendo che i leader della NATO si incontreranno la prossima settimana per un vertice straordinario della NATO.  I ministri hanno anche affrontato misure per rafforzare la sicurezza collettiva

Leggi di più...

La Chiesa usi la lingua di Gesù

Videochiamata del Papa con Kirill: la Chiesa usi la lingua di Gesù non quella della politica Francesco, ha informato il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, ha avuto un colloquio nel primo pomeriggio con il Patriarca di Mosca per parlare della guerra in Ucraina: come pastori del popolo “dobbiamo unirci nello sforzo di aiutare la pace, di aiutare chi soffre”. Insieme per “fermare il fuoco” della guerra in Ucraina, perché chi ne “paga il conto” è “la gente, sono i soldati russi mandati a morire bombardando, ed è chi viene bombardato e muore”. È un passaggio della videochiamata che il Papa ha avuto nel primo pomeriggio con il Patriarca ortodosso di Mosca Kirill, affiancati rispettivamente dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, e dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del Dipartimento di Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca. Eccezionale importanza dei negoziati Il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei

Leggi di più...

L’Italia accoglie gli ucraini

Si allarga a macchia d’olio e capillarmente l’accoglienza dei profughi dell’Ucraina. Mobilitati anche i piccoli centri abitati come Cerchio, nell’Abruzzo marsicano, che ha accolto oltre 50 ragazzi e adulti. Il sindaco Gianfranco Tedeschi: è la cosa più bella che ho fatto in tanti anni da amministratore. Aumenta il flusso dei profughi che lasciano l’Ucraina per fuggire dalla violenza della guerra. Si tratta per lo più di donne e minori, dato che gli uomini sono costretti a rimanere nel Paese per fronteggiare l’avanzata russa. Inizialmente accolti nelle nazioni confinanti, ora l’accoglienza viene offerta anche più lontano, come l’Italia. Bella e toccante l’esperienza del comune abruzzese di Cerchio, nella Marsica. Circa 1600 gli abitanti che si sono messi a disposizione dell’amministrazione locale per ospitare oltre 50 ucraini, per lo più ragazzi dagli 11 ai 14 anni. A loro sono stati dati alloggio, beni di prima necessità, cure e anche quei beni immateriali come la vicinanza e l’affetto, fondamentali per quietare le paure

Leggi di più...

“Ferma la mano di Caino”

Il Papa riflette sul futuro dell’umanità nell’udienza generale, durante la quale prega per l’Ucraina recitando un’accorata a preghiera scritta dall’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia: “Perdonaci, Dio, se continuiamo a uccidere nostro fratello”. In mattinata l’incontro a San Pietro con degli studenti di Milano, ai quali chiedeva di rivolgere un pensiero ai bambini ucraini “sotto le bombe”. In un mondo in cui uomini e donne vivono “sotto pressione”, nella proiezione di un futuro fatto di macchine e robot che regalano l’illusione di una “giovinezza eterna”, si fa strada l’idea “di una catastrofe finale che ci estinguerà”: “Quello che succede con un’eventuale guerra atomica”, dice il Papa durante la sua catechesi nell’udienza generale, in riferimento alle ripetute minacce nucleari emerse in questi oltre venti giorni di guerra in Ucraina. Lo scenario è apocalittico, ma sembra diffondersi sempre di più tra la gente comune: “Il ‘giorno dopo’ – se ci saranno ancora giorni ed esseri umani – si dovrà ricominciare da zero. Distruggere tutto

Leggi di più...

Unione e Solidarietà

Consiglio Atlantico dei Ministri della Difesa della NATO Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha partecipato a Bruxelles al Consiglio Atlantico dei Ministri della Difesa della NATO, presieduto dal Segretario Generale Jens Stoltenberg. Guerini: “L’unione e la solidarietà sono la forza dell’Alleanza, il tentativo russo di dividerci non ha avuto successo. Putin voleva meno NATO e ha ora più NATO” “Da questa sede esce messaggio molto chiaro di una rafforzata sicurezza sul fianco orientale dell’Alleanza. Italia continua a fare la sua parte e promuove sempre ogni forma di dialogo possibile che ponga fine all’aggressione russa in Ucraina”. “L’unione e la solidarietà sono la forza dell’Alleanza, il tentativo russo di dividerci non ha avuto successo. Voleva meno NATO e ha ora più NATO.” Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso del Consiglio Atlantico dei Ministri della Difesa NATO a Bruxelles, presieduto dal Segretario Generale Jens Stoltenberg. Nella sessione di apertura, allargata a Ucraina, Georgia, Finlandia, Svezia e Unione Europea, si è discusso dell’aggressione russa all’Ucraina. Nel pomeriggio il focus

Leggi di più...

Il pericolo è la tratta di persone

Le diocesi moldave e romene stanno lavorando per proteggere i soggetti più deboli. Soggetti italiani ed europei si aggirano attorno alle dogane in cerca di donne sole. La Chiesa collabora con le istituzioni locali per evitare questo traffico. Sulla tragedia dell’Ucraina ora si allunga l’ombra della tratta di persone. La maggior parte dei tre milioni di profughi è fatta da donne sole con bambini. Lo abbiamo visto a Palanca in Moldavia, a Sighet e a Siret in Romania, valichi di frontiera dove ogni giorno arrivano migliaia di persone in fuga dalla guerra. Le diocesi della zona stanno allestendo gruppi di lavoro per evitare che questo turpe traffico si sommi alla guerra scatenata dalla Russia. Mediamente, ogni giorno, in Moldavia e Romania entrano non meno di 12.000-15.000 persone, e i trafficanti, purtroppo, si sono già fatti vivi. Don Lodeserto: in Moldavia la Chiesa lavora per evitare questo traffico Una donna di 20-25 anni da sola con bambino, disperata perché non sa

Leggi di più...

Kiev sempre più accerchiata

Ancora una notta di paura a Kiev, dove hanno suonato le sirene antiaeree. Almeno tre deflagrazioni sono avvenute in una zona residenziale della città. A Mariupol la situazione è sempre più drammatica. È stato intanto un nulla di fatto ai colloqui Usa-Cina ieri a Roma. Almeno tre deflagrazioni sono avvenute in una zona residenziale della capitale nella notte tra lunedì e martedì. Nei video diffusi sui social si vede nella capitale un palazzo di dieci piani in fiamme. Kiev, dunque, continua ad essere colpita, ma il presidente ucraino Zelensky non si arrende: “Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi dico che se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità”, dice in un video alle truppe di Mosca, parlando in russo. “In 19 giorni – aggiunge – l’esercito russo ha avuto più perdite che nelle due sanguinose guerre in Cecenia”. Numeri diversi quelli di Mosca, che avrebbe inoltre

Leggi di più...

La solidarietà vince la guerra

L’accoglienza dei rifugiati tra Ucraina e Polonia. In Ucraina con le Misericordie d’Italia abbiamo incontrato i rifugiati ospitati in un centro della diocesi di Leopoli ed il sindaco della città. Servono medicinali, intimo per donna e bambini, cibo. Soldi per mantenere in funzione i servizi essenziali per la vita della città di Leopoli. Con noi, l’arcivescovo, mons. Mokrzychi e il sindaco Sadovyy. Lungo la strada tra il confine polacco e Leopoli, poco fuori il centro abitato, troviamo un centro polivalente dell’arcidiocesi della città, con il seminario, la scuola di teologia, una residenza per sacerdoti e religiosi, la mensa. Nei locali della struttura sono ospitate decine di rifugiati, donne con bambini in attesa di lasciare il Paese e anziani. Dormono con materassi per terra curati da alcune dottoresse che li sostengono con medicinali e un supporto psicologico. La solidarietà del Papa “Siamo molto grati a Francesco”, ci dice l’arcivescovo di Leopoli monsignor Mieczyslaw Mokrzychi, che incontriamo nel centro con i rifugiati, “che dall’inizio

Leggi di più...

Riunione straordinaria della Nato

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha presentato in anteprima l’incontro straordinario di questa settimana dei ministri della Difesa della NATO in una conferenza stampa martedì (15 marzo 2022). “I ministri della Difesa della NATO si incontreranno domani in un momento decisivo per la nostra sicurezza”, ha affermato. “La brutale invasione dell’Ucraina da parte del presidente Putin sta causando morte e distruzione ogni giorno; ha sconvolto il mondo; e ha scosso l’ordine internazionale. Il segretario generale Stoltenberg ha evidenziato la partnership di lunga data della NATO con l’Ucraina e il forte sostegno degli alleati a Kiev nell’attuale crisi: “ Per molti anni, gli alleati della NATO hanno addestrato decine di migliaia di truppe ucraine. Molti di loro ora stanno combattendo in prima linea. Gli alleati hanno anche fornito quantità significative di equipaggiamento critico, comprese armi anticarro e di difesa aerea, droni, munizioni e carburante. L’Ucraina ha un diritto fondamentale all’autodifesa, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite; e gli alleati e i partner della NATO continueranno ad aiutare l’Ucraina

Leggi di più...

Visita del Ministro Guerini in Tunisia

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, in Tunisia in occasione della XXIII^ edizione della Commissione Militare Mista (CMM) italo-tunisina, ha incontrato il Presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs Saïed, e il Ministro della Difesa tunisino, Imed Memmich. Guerini: “Mar Mediterraneo sempre al centro, geopoliticamente strategico e rappresenta il principale collante tra Italia e Tunisia”. “La cooperazione tra i nostri due Paesi è fondamentale per la sicurezza dell’area mediterranea e non solo.”  Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso dell’incontro con il Presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs Saïed. Guerini, oggi a Tunisi, in occasione della XXIII edizione della Commissione Militare Mista (CMM) italo-tunisina, ha incontrato il Presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs Saïed, e il Ministro della Difesa tunisino, Imed Memmich, con i quali ha interloquito sullo stato della cooperazione militare tra i due Paesi e sulla situazione regionale, con particolare riferimento alla Libia e al Sahel. Con il collega tunisino Memmich ha inoltre approfondito gli aspetti legati alla cooperazione industriale tra Italia e Tunisia. “La Tunisia e l’Italia“ ha detto Guerini “hanno un’autentica vocazione all’amicizia reciproca, in virtù

Leggi di più...

Simbolo di Mariupol

Ucraina: è morta con il suo bambino la donna incinta Sono diventate il simbolo della guerra in Ucraina le donne in gravidanza che scappano dai bombardamenti dell’ospedale di Mariupol. Purtroppo per una di loro e il suo bambino non c’è stato nulla da fare. Secondo i media internazionali, sarebbe morta la donna incinta fotografata distesa su una barella ferita e in gravi condizioni mentre veniva evacuato l’ospedale di Mariupol. La foto che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti, è diventata il simbolo della guerra e dei bombardamenti contro i civili, insieme a quella della blogger Marianna Podgurskaya, anche lei incinta.  Purtroppo, nonostante il rapido intervento dei medici, per la ragazza in barella e il suo bambino, non c’è stato nulla da fare.  Ha partorito, invece, la sera del 10 marzo, dando alla luce una bambina, la blogger ucraina, Marianna Podgurskaya, fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie.

Leggi di più...

Ucraina, il doppio binario

I negoziati tra Kiev e Mosca e il vertice in Italia tra Usa e Cina In queste ore la diplomazia è al lavoro per tentare la mediazione sulla guerra in Ucraina. Due i fronti aperti: sono iniziati e in corso, infatti, i negoziati in video conferenza tra le delegazioni di Ucraina e Russia, mentre a Roma è cominciato alle 10,30 l’incontro tra i delegati di Usa e Cina, Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.  Negoziati Kiev-Mosca Secondo Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, ci sarebbero dei cambiamenti nei colloqui ritenendo la posizione di Mosca più costruttiva di quanto non lo fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi“, ha detto a a Radio 4’s Today, secondo quanto riportala Bbc.  “Le parti stanno esprimendo attivamente le proprie specifiche posizioni. La comunicazione è trattenuta ma è difficile. La ragione della

Leggi di più...

Cold Response in Norvegia

Gli alleati della NATO dimostrano forza e unità con l’esercitazione Cold Response in Norvegia. Decine di migliaia di soldati provenienti da tutta Europa e dal Nord America si stanno addestrando insieme in condizioni climatiche difficili come parte dell’esercitazione norvegese Cold Response 2022. L’esercitazione è difensiva e pianificata da tempo e dimostra la capacità della NATO di rispondere in modo decisivo a qualsiasi minaccia, da qualsiasi direzione. All’esercitazione partecipano circa 30.000 soldati provenienti da 27 nazioni, inclusi i partner stretti della NATO Finlandia e Svezia, oltre a circa 220 aerei e più di 50 navi. L’esercitazione mostra la capacità della NATO di schierare decine di migliaia di forze nell’estremo nord, mentre allo stesso tempo la NATO sta rafforzando la parte orientale dell’Alleanza per proteggere la NATO da qualsiasi aggressione. Cold Response offre agli alleati e ai partner della NATO l’opportunità di allenarsi insieme in condizioni di tempo freddo su terreni difficili. Cold Response si occupa di uno scenario immaginario in cui la Norvegia viene

Leggi di più...

Protesta dei colossi contro la guerra in Ucraina

Dopo McDonald’s e Coca Cola, anche i colossi della birra e Sony sospendono le vendite in Russia Carlsberg e Heineken si uniscono alla protesta contro la guerra in Ucraina. Stop alle vendite sul mercato russo dei colossi per l’equipaggiamento pesante Caterpillar e Deere & Company. Sony blocca l’invio di PlayStation. Ha fatto il giro del mondo la notizia della chiusura temporanea di 850 ristoranti McDonald’s in Russia, nonostante la catena di fast food abbia garantito lo stipendio ai suoi 62 mila dipendenti. Una presa di posizione per la pace in Ucraina alla quale si erano unite, fermando le vendite, anche Starbucks e multinazionali di peso come Coca Cola, Pepsi, Samsung, Paypal, Zara, Microsoft, Lamborghini. A due settimane dai combattimenti l’attesa di un possibile assalto alle grandi città ucraine, accerchiate dalle truppe di Mosca, e le avanzate militari sostenute dall’aviazione, lasciano tracce degli orrori del conflitto. In questo stallo, tra pesanti sanzioni e il rischio default, le proteste economiche e commerciali nelle città russe,

Leggi di più...

L’appello per la pace di Karina Samoylenko

Ballerina con mamma ucraina e padre russo: Dal teatro partenopeo parte una campagna di solidarietà per i profughi ucraini attraverso un video virale. Si è presentata come va in scena. In body e tulle, chignon per i capelli e sguardo dritto davanti al suo pubblico. Ma anziché ballare, questa volta Karina Samoylenko, ha raccontato la sua storia. Il video, apparso sui canali social del Teatro San Carlo dove la ballerina lavora nel corpo di ballo, ha fatto in breve tempo il giro dei social e di lei hanno parlato giornali e tv. Karina è nata in Toscana, a Viareggio, classe 1996. E oggi, più che mai con la guerra tra Russia e Ucraina, si sente chiamata in causa, come spiega nel suo video https://twitter.com/teatrosancarlo/status/1501309725325017091?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1501309725325017091%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.rainews.it%2Farticoli%2F2022%2F03%2Flappello-per-la-pace-di-karina-samoylenko-ballerina-con-mamma-ucraina-e-padre-russo-3dbc364e-cd54-43f5-bc5b-cec5c3cfaea0.html Karina, con madre ucraina e padre russo, è: “La dimostrazione di quanto può nascere dall’amore di questi due Paesi”. I suoi genitori sono ora nei rispettivi paesi natali. Sua madre si trova a Zaparosie, in Ucraina, il

Leggi di più...

“Un bluff russo, segnale di debolezza”

Il presidente ucraino invoca la “Grande guerra patriottica — proprio come quella che l’Unione sovietica combatté contro Hitler”. “Credo che la minaccia di guerra nucleare non sia altro che un bluff. Una cosa è agire da assassino criminale, un’altra è scegliere il suicidio”, è il giudizio di Volodymyr Zelensky in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera. “L’utilizzo di armi nucleari significa la fine per tutte le parti in causa, non solo per chi schiaccia il bottone per primo”, ha sottolineato. “A mio avviso, le minacce di Putin sono un segnale di debolezza. Ricorre alla minaccia delle armi nucleari perché i suoi piani non stanno funzionando. Sono certo che la Russia è ben consapevole delle conseguenze catastrofiche di qualunque tentativo di far uso delle armi nucleari”, ha precisato ancora il presidente ucraino. L’obiettivo di Putin “è quello di dividere e lacerare l’Europa, come sta facendo con l’Ucraina. Ascoltate quello che dice la propaganda russa. Lo predicano persino dalle loro chiese, che bisogna conquistare

Leggi di più...

L’Eni sospende l’acquisto del petrolio di Mosca

Sono ancora garantiti i contratti di fornitura già in corso, ma l’Eni non sottoscriverà nuovi contratti con la Russia negli anni a venire. “Eni ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia”. Lo ha annunciato un comunicato della società, aggiungendo che segue da vicino le vicende per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas. L’Eni non interromperà dunque i contratti e le forniture in corso, ma non saranno sottoscritti nuovi contratti per gli anni a venire.  Non vuol dire ancora chiudere i rubinetti degli oleodotti, fermare l’import di petrolio, ma dare un primo segnale a Mosca. Una strategia che va nella direzione di quanto già sta facendo Washington, che ha annunciato martedì scorso lo stop immediato delle importazioni di petrolio russo. Ma per gli Usa emanciparsi dal petrolio russo non è un grande problema, poiché l’import di petrolio equivale a solo il 3 per cento del loro fabbisogno energetico. Per l’Europa, e per l’Italia, la

Leggi di più...

Kuleba vede Lavrov: “Nessun progresso”

“Pronto a negoziare ancora, l’Ucraina non si arrenderà” È il primo incontro a questo livello da quando è iniziato il conflitto in Ucraina il 24 febbraio scorso. Il ministro ucraino Dmytro Kuleba ha deplorato la mancanza di progressi su un cessate il fuoco nel suo Paese durante i colloqui con il suo omologo russo Sergei Lavrov nel sud della Turchia, ad Antalya.  “Abbiamo parlato di un cessate il fuoco – ha dichiarato alla stampa Dmytro – ma non sono stati compiuti progressi in questa direzione – aggiungendo – che però con Lavrov hanno deciso di continuare i colloqui in questa forma”. “La sua narrazione sull’Ucraina è difficile. Io ho fatto del mio meglio per trovare una soluzione diplomatica alla tragedia umanitaria che sta avvenendo sul campo di battaglia e nelle città assediate”, ha spiegato Kuleba, dicendosi “pronto a continuare l’impegno per porre fine alla guerra e alle sofferenze dei civili”. LaPresseIl ministro russo Sergej Lavrov Sergej Lavrov ha incontrato i giornalisti: “Non abbiamo attaccato in Ucraina.

Leggi di più...

Le guerre sono contro i bambini

L’odio dei grandi non risparmia i piccoli. Il bombardamento russo di un ospedale pediatrico in Ucraina mostra l’atrocità di tutte le guerre. I bambini continuano a soffrire e morire in tante parti del mondo, come in Siria, Yemen, Etiopia, Mali e altrove. Erode è sempre vivo e uccide senza pietà. Le guerre colpiscono tutti, ma le vittime principali sono sempre i bambini. Il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol è uno dei tanti esempi della disumanità della guerra. L’innocenza sgomenta degli occhi dei piccoli di fronte al mistero del male conosciuto troppo presto rivela tutta l’atrocità dei conflitti. La cattiveria dei grandi non risparmia i bambini. La Bibbia ci mostra fino a dove possa arrivare l’odio degli adulti contro il nemico: “Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra” (Salmo 137). I bambini sono tutti uguali, in Ucraina come in Etiopia, in Siria come nello Yemen o in Afghanistan, in Mali, nel Myanmar e come in tutte le guerre

Leggi di più...

Accordo per un cessate il fuoco fino alle 21

Zaporizhzhya sotto il controllo russo. Sirene antiaeree a Kiev. Dieci morti a Severodonetsk. Morti due bimbi nati nel 2021 nella città di Malyn. Previsti 6 corridoi umanitari. Colloquio telefonico Draghi-Macron. Cina contro Usa e Nato. Il quattordicesimo giorno della guerra in Ucraina inizia con le sirene antiaeree risuonate in diverse città dell’Ucraina. Scattati gli allarmi per gli attacchi aerei a Kharkiv e Vinnytsia, dove i residenti sono stati invitati a raggiungere i rifugi. Identica la situazione a Kiev. “Tutti subito nei rifugi”, ha diramato l’allarme su Telegram il capo dell’amministrazione regionale della capitale Oleksiy Kuleba. Intanto si stringe la morsa attorno alla città simbolo della lotta, Kiev, anche se dal lato est le truppe di Mosca sarebbero ancora a circa 60 km di distanza, molto più distanti della colonna militare in stallo a nord. Secondo gli Usa i russi sarebbero apparentemente “demoralizzati” e afflitti da problemi logistici e di sostentamento. Il Pentagono sostiene che “gli invasori” stanno continuando a trovare una forte resistenza da parte

Leggi di più...

Stati Uniti: stop a petrolio e gas russo

Nuove misure contro l’economia russa a due settimane dall’inizio della guerra. Il presidente ucraino Zelensky alla Camera dei Comuni cita Shakespeare: “Essere o non essere? Essere! Vogliamo esistere”. Prosegue senza sosta la fuga dei rifugiati verso l’Europa. Mentre gli Stati Uniti annunciano misure straordinarie contro l’economia russa, siamo giunti al quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina: le sirene anti aeree si sono fatte sentire stamattina a Kiev e dintorni, avvertendo i cittadini di recarsi nei rifugi il prima possibile sotto la minaccia di nuovi attacchi missilistici. Secondo il Pentagono, nella giornata di ieri le truppe russe hanno visto uno stallo delle operazioni a nord di Kiev, mentre nell’Ucraina meridionale hanno fatto qualche progresso. Stando alla difesa americana, i russi stanno cercando di attaccare la capitale ucraina anche da est, ma si trovano ancora a circa 60 chilometri di distanza, molto più quindi dell’altra colonna di mezzi militari ferma a nord. A rallentare le operazioni anche il fattore meteo, oltre ai rifornimenti

Leggi di più...

Ok del Segretario generale della NATO

Il Segretario generale della NATO accoglie con favore il ruolo guida del Canada nella risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Oggi (9 marzo 2022), il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg è intervenuto alla Conferenza di Ottawa sulla sicurezza e la difesa organizzata dalla Conferenza delle associazioni di difesa. Il segretario generale Stoltenberg ha evidenziato il continuo sostegno del Canada all’Ucraina. “ Per molti anni avete contribuito a rafforzare le forze armate e le istituzioni ucraine, anche con l’addestramento di decine di migliaia di soldati ucraini, molti dei quali sono oggi in prima linea. Hai anche fornito all’Ucraina centinaia di milioni di dollari di supporto e attrezzature essenziali. Siamo tutti ispirati dal modo in cui le forze ucraine stanno coraggiosamente resistendo all’invasione russa; e il sostegno del Canada ha contribuito a renderlo possibile ”, ha affermato. ” Il Canada sta anche dando un contributo significativo al più grande rafforzamento della nostra difesa collettiva dalla fine della Guerra Fredda “, ha aggiunto il Segretario generale. “ Ieri sono stato con il Primo Ministro

Leggi di più...

Putin non ha mai smesso di fare la guerra

Da quando è al potere il Presidente russo ha usato i conflitti per regolare le relazioni internazionali con i paesi confinanti e con l’Occidente. Ci si interroga molto sulle motivazioni che hanno spinto Vladimir Putin a invadere l’Ucraina. C’è chi lo prende per pazzo. Non ci sono risposte facili, può aiutare però a farsi un’idea ripercorrere i 23 anni che ha trascorso al potere: quel che emergerà è che è passato da una guerra all’altra, letteralmente dal primo giorno che divenne premier, il 9 agosto 1999. Da allora la guerra è stata la lingua con cui ha regolato le sue relazioni internazionali, tanto con le repubbliche ex-sovietiche confinanti, tanto con l’Occidente. Il racconto inizia nell’estate 1996, quando il 43enne ex tenente colonnello dei servizi segreti sovietici (Kgb) ed ex vicesindaco di San Pietroburgo Vladimir Putin arrivò a Mosca per coprire la carica di capo delegato del dipartimento per la gestione della Proprietà presidenziale. La Federazione Russa non se la passava granché bene. Boris Eltsin, il primo presidente dopo

Leggi di più...

Evacuazioni a Sumy e Irpin.

Bombe su Mariupol Atteso annuncio di nuove sanzioni Usa e Gb. Colloquio tra Scholz, Macron e Xi: sostegno a negoziati per soluzione diplomatica. Nella notte esplosioni nel porto di Odessa e bimbi tra i morti nei raid su Sumy. Èscattato alle 9, ora locale (le 8 italiane), il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy secondo l’accordo siglato ieri a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella Russa dopo il flop dei corridoi umanitari che ieri non hanno avuto alcun esito. Kiev e Mosca hanno raggiunto un accordo oggi confermato lungo il corridoio umanitario Sumy – Poltava – Nord-est ucraino. Il corridoio umanitario per evacuare i civili da Sumy “è operativo” e la situazione all’uscita della città del Nord Est occupata dai russi è “calma”. Lo ha dichiarato il governatore della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. Ci sono stati momenti di tensione quando un gruppo di soldati russi su un

Leggi di più...

Zelensky: “Resto a Kiev e non mi nascondo”

“Questo conflitto scatenerà la guerra mondiale” dice il presidente, che torna a parlare dal suo ufficio per la prima volta dallo scoppio delle ostilità. Su Crimea e Donbass con la Russia “possiamo trovare un compromesso, non un ultimatum”. Il presidente ucraino ha pubblicato molti videomessaggi dall’inizio del conflitto militare, ma questo è il primo seduto alla scrivania: “Resto a Kiev, non mi nascondo. E non ho paura di nessuno”, ha detto. Intanto Zelensky ha promesso che le città distrutte dalle bombe russe saranno ricostruite, e ha richiamato in patria i soldati ucraini dispiegati nelle operazioni internazionali di peacekeeping. In un’intervista televisiva ha poi ammonito: “Questo conflitto non finirà così, scatenerà la guerra mondiale”. Zelensky nella serata di ieri ha rilasciato anche un’intervista al programma World News Tonight della ABC, lanciando un monito a tutto il pianeta: “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”, ha detto il presidente ucraino. Zelensky ha aggiunto anche che il presidente russo Vladimir Putin è un criminale

Leggi di più...

Russia tiene in ostaggio 300mila civili Mariupol

Corridoi umanitari aperti dalle 8 italiane a Mariupol e Irpin. Xi Jinping oggi a colloquio con Macron e Scholz. Nella notte esplosioni nel porto di Odessa e bimbi tra i morti nei raid su Sumy. E’scattato alle 9, ora locale (le 8 italiane), il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy secondo l’accordo siglato ieri a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella Russa dopo il flop dei corridoi umanitari che ieri non hanno avuto alcun esito. Kiev e Mosca hanno raggiunto un accordo oggi confermato lungo il corridoio umanitario Sumy-Poltava – Nord-est ucraino. Le prime operazioni dell’evacuazione dalla città di Sumy sono iniziate, ci sono autobus con la croce rossa pronti a partire e delle persone che salgono a bordo. In attesa del quarto round di incontri gli attacchi russi non si sono fermati, sono continuati nella notte. Le forze russe hanno lanciato un attacco

Leggi di più...

L’artista di Mykolaiv disegna con i bambini

“Da quando è scoppiato il conflitto, lo faccio online. Cerco di farli sognare”, dice Rosa Budarina. Il laboratorio e la scuola d’arte a Mykolaiv, erano il suo vanto. Trascorreva lì, Rina Budarina, la maggior parte del tempo, ad insegnare ai bambini a dipingere. Le foto postate sui social – fino a tre settimana fa – la ritraggono sorridente, circondata dai suoi piccoli allievi, muniti di pennelli e tempere. Poi, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, l’attacco della Russia all’Ucraina. E tutto è cambiato. La sua città, non lontano da Odessa, non è stata risparmiata dai bombardamenti che hanno portato morte e devastazione: la paura ha così il posto dell’allegria e della spensieratezza. Ma nonostante la drammatica situazione, Rina ha continuato ad insegnare ai ‘suoi’ bambini: “Da quando è scoppiato il conflitto, lo faccio online. Cerco di farli sognare”, dice l’artista ucraina. E aggiunge: “Hanno tra i 7 e gli 11 anni, dipingiamo quasi tutti i giorni, il

Leggi di più...

Ucraina: migliaia in fuga dalla guerra

Le porte aperte della Moldavia E’ un flusso ininterrotto di profughi che preme sulla frontiera, in parte diretto altrove in parte senza una meta. Ore di fila prima di superare i confini della piccola Repubblica e poi l’arrivo nei campi di accoglienza. Dagli organismi della Chiesa e le ong un contributo fondamentale. Il racconto dell’esodo da uno dei nostri inviati. Suor Iuliana, quella notte in cui la Russia cominciò a bombardare Odessa, pensava che fossero i tuoni di un temporale. La religiosa abita a Chisanau, la capitale della Moldavia, a circa 100 chilometri in linea d’aria dalla città ucraina. Le bombe cadevano così forte che era impossibile non sentirle. Adesso assieme alle consorelle ospita famiglie di rifugiati ed è testimone della sofferenza che porta con sé chi è stato costretto a lasciare la propria casa in Ucraina. È a Chisanau dal 2009, suor Rosetta Benedetti, missionaria della Provvidenza. La sua è una testimonianza che viene dal cuore, ci dice come queste

Leggi di più...

Ucraina: donne esempio di speranza e amore

La giornata internazionale della donna 2022 è segnata dalla guerra in Ucraina, dove migliaia di donne sono costrette a fuggire. La giornata internazionale della donna quest’anno non può non guardare il coraggio, la forza, la prova sopportata in Ucraina, dove le donne sono costrette a lasciare le proprie case, per proteggere i figli. Donne che pregano. Donne che decidono di rimanere al fianco dei propri mariti per resistere ai carri armati che avanzano e ai razzi che esplodono. Donne che allattano tra le macerie e sotto il tiro dei mortai, donne che soccorrono, preparano il cibo, che danno alla luce la vita, nuova speranza, aspettando ore alle frontiere. Donne alla guida di auto e camion, perché la nazione è sotto attacco. Donne in marcia con le poche cose raccolte, tra freddo e neve. Donne che perdono la vita, che sono violentate, bambine colpite da bombe e proiettili. Chi può accettare tutto questo orrore? Fuori dall’Ucraina altre raccolgono aiuti, lavorano in

Leggi di più...

Croce Rossa in Ucraina

La più grande emergenza umanitaria dei prossimi anni. Circa 18 milioni di persone sono state colpite dal conflitto e ci sono intere città senza i servizi elettrici e idrici. Si chiede di rispettare lo spazio per gli aiuti sanitari. Della Longa: “L’emergenza durerà a lungo, bisogna garantire accesso alla sanità e alla scuola a tutti i profughi che stanno arrivando nei Paesi europei”. Circa due milioni di rifugiati sono entrati dall’Ucraina nell’Ue in 12 giorni. Lo stesso numero di persone che è stato ricevuto nei confini dell’Unione complessivamente nel 2015 e 2016. Circa un milione in Polonia, quasi mezzo milione in Romania, 170mila in Ungheria, 130 mila in Slovacchia, ha riferito la Commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo. Crescono i bisogni della popolazione La situazione che si è venuta a creare è stata definita dal presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca come la più grande emergenza umanitaria che

Leggi di più...

Lettonia: la NATO è unita

Martedì (8 marzo 2022) il Segretario generale della NATO ha incontrato il presidente Egils Levits a Riga all’inizio di una visita in Lettonia. Hanno discusso della brutale invasione russa dell’Ucraina, del suo impatto umanitario e delle implicazioni per la sicurezza euro-atlantica. ” Questa è la crisi dei rifugiati in più rapida crescita in Europa dalla seconda guerra mondiale “, ha affermato il Segretario generale. Ha preso atto delle notizie credibili di civili che sono stati presi di mira durante l’evacuazione e ha sottolineato che prendere di mira i civili è un crimine di guerra. ” Abbiamo bisogno di veri e propri corridoi umanitari che siano pienamente rispettati “, ha affermato. Il Segretario Generale ha anche elogiato gli alleati per aver sostenuto l’Ucraina, imposto costi alla Russia e rafforzato la presenza della NATO nell’est, inviando un chiaro messaggio che la NATO difenderà e proteggerà ogni centimetro del territorio alleato.  Il Segretario generale ha inoltre visitato il gruppo tattico multinazionale della NATO a guida canadese a Camp Ādaži, insieme al

Leggi di più...

Cina: “Pronti a un ruolo di mediazione”

L’amicizia con la Russia è solida come una roccia. Le dichiarazioni del ministro degli Esteri cinese Wang Yi. “La Cina è pronta per avere un ruolo costruttivo nella crisi in Ucraina e a lavorare con la comunità internazionale per una necessaria mediazione”. Lo ha dichiarato questa mattina Wang Yi, ministro degli Esteri del governo capitanato da Xi Jinping, durante la conferenza stampa annuale a margine dei lavori dell’Assemblea nazionale del popolo, il Parlamento cinese. Ma il ministro, conosciuto per le doti di negoziatore, ha anche ribadito come “l’amicizia con la Russia sia solida come una roccia”. Quella della Cina, insomma, non è ancora la presa di posizione invocata da più parti nelle ultime settimane e, di certo, non di ferma condanna alla Russia. Al massimo interpretabile come proposta di interpretare il ruolo di mediazione con la chiara “preferenza” per l’area putiniana con la quale, ha esplicitato Wang Yi, insiste una “amicizia duratura” anche se, ha affermato “bisogna prevenire una crisi

Leggi di più...

Fine guerra se l’Ucraina accetta le richieste

In mattinata apertura corridoi umanitari ma Kiev si oppone: “No a sbocchi verso Bielorussia e Russia”. Draghi-von der Leyen: si a nuove sanzioni. Iniziati i negoziati a Belovezhskaya Pushcha presso la Hunter’s House, dove si è svolto il round precedente. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Il 28 febbraio sono iniziati i negoziati tra i rappresentanti di Russia e Ucraina al confine ucraino-bielorusso. Il secondo round di questi negoziati si è svolto il 3 marzo. Il negoziatore russo Vladimir Medinsky riferendosi ai corridoi: “Sfortunatamente, nessuno di loro lavora pienamente al momento. La nostra parte sta monitorando ognuno di questi corridoi usando droni, i nazionalisti impediscono ai civili di lasciare la città”. Alle 10.30 ora di Washington, le 16.30 in Italia, Joe Biden discuterà gli ultimi sviluppi di Russia e Ucraina in video conferenza con Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson. Lo rende noto la Casa Bianca, precisando che il presidente farà la video teleconferenza della Situation Room. La Nato è

Leggi di più...

Se la Russia vuole vincere la guerra…

…deve fare la pace La guerra sta devastando l’Ucraina: ci sono tante vittime, di cui molti bambini, c’è tanta distruzione. Ma anche la Russia pagherà a caro prezzo le conseguenze di questo crudele conflitto. Se i russi si arrendessero alla pace sarebbe una grande vittoria per loro e per tutta l’umanità. Se la guerra della Russia contro l’Ucraina continua, forse perderemo tutti, ma la sconfitta russa sarà devastante. Se il Cremlino andrà avanti nell’invasione, andrà indietro nella storia. La Russia vincerà solo se si arrenderà alla pace. Quasi tutto il mondo oggi è contro il regime russo. Nel Paese l’informazione libera è stata eliminata. Molti russi credono che sia in corso “un’operazione speciale” per liberare l’Ucraina dai nazisti – chi parla di invasione rischia fino a 15 anni di carcere – molti russi aderiscono alle iniziative di solidarietà per i profughi ucraini, ritenendo che siano in fuga per colpa del cattivo regime di Kiev. Non sanno che l’esercito russo è

Leggi di più...

Ucraina, Borrell: “5 milioni di rifugiati”

“Se continuano i bombardamenti” “Finora, in una settimana, sono arrivati 1,5 milioni di rifugiati”, ha spiegato Borrell. “Sono numeri ben maggiori rispetto alle crisi afghana e quella siriana”, ha spiegato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera. “Se i bombardamenti continuano in questo modo, a colpire le città in modo indiscriminato, ci possiamo attendere cinque milioni di rifugiati. Ci sarà un grande problema. Avremo bisogno di più scuole, più centri di accoglienza, più di tutto. Bisogna mobilizzare tutte le risorse dell’Ue per aiutare i Paesi che sono al confine”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri dello Sviluppo a Montpellier. “Finora, in una settimana, sono arrivati 1,5 milioni di rifugiati”, ha spiegato Borrell. “Sono numeri ben maggiori rispetto alle crisi afghana e quella siriana”, ha aggiunto. Ricordiamo che Bruxelles ha messo sul tavolo 90 milioni di euro per l’assistenza umanitaria immediata. Poi attiverà una piattaforma di solidarietà per gestire l’accoglienza.

Leggi di più...