Strage a Mariupol
Bombardato teatro usato come rifugio da centinaia di civili Secondo il vicesindaco di Mariupol Serhiy Orlov, nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. La Russia nega le accuse. Un parlamentare: in corso combattimenti, nessuno può raggiungere il teatro per portar via i sopravvissuti. Un teatro d’arte drammatica nel cuore di Maiupol, nel sud dell’Ucraina, convertito in rifugio per centinaia di civili, è stato bombardato dalle forze russe. Al momento non si conosce ancora il numero delle vittime. La conferma giunge dal vicesindaco di Mariupol Serhiy Orlov, che lo ha detto alla Bbc. Secondo Orlov nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. In una nota diffusa del Consiglio comunale della città, citato da Ukrinform si legge: “È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”. Un parlamentare che si trova nella città assediata, Serhiy Taruta, ha detto che a Mariupol sono in corso aspri combattimenti e nessuno