ESTERI

Ucraina, Kiev: uccisi quasi 200mila soldati Russia

(Adnkronos) – Sarebbero ormai quasi 200.000, secondo Kiev, i militari russi morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, nel febbraio dello scorso anno. L’ultimo aggiornamento dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine diffuso su Facebook parla di “circa 198.260” soldati russi “eliminati” nei combattimenti dal 24 febbraio del 2022, 590 dei quali nelle ultime 24 ore.  Le forze di Kiev confermano tra l’altro la distruzione di 3.751 tank e 3.095 sistemi di artiglieria. Distrutti o abbattuti, stando al bollettino degli ucraini rilanciato da Ukrinform, 2.665 droni e 970 missili da crociera. 

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Ucraina, Podolyak: “Importante sostegno Italia, ci servono missili a lungo raggio”

(Adnkronos) – “L’Italia e la premier Meloni hanno assunto una posizione estremamente forte a sostegno dell’Ucraina. Ecco perché l’obiettivo globale della visita è quello di sottolineare personalmente l’importanza di questo sostegno”. E “sono rilevanti per noi ulteriori accordi con i colleghi italiani sulle forniture di armi, sull’assistenza per risolvere le questioni umanitarie, sulla difesa dell’Ucraina nei mercati esteri”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Mykhailo Podolyak, consigliere personale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atteso oggi a Roma.  “Meloni ha una comprensione chiara e sistematica della portata della guerra in Ucraina, ha perfettamente capito che si tratta in primo luogo di preservare un ordine mondiale stabile e di resuscitare il diritto internazionale – prosegue – Sostiene la fornitura di armi all’Ucraina. Ora abbiamo un obiettivo comune: porre fine alla guerra scatenata dalla Russia il prima possibile. E ciò sarà realizzabile solo a una condizione: che le armi necessarie siano consegnate in tempo”. E “ciò di cui l’Ucraina ha più

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Ucraina, colloquio Blinken-Kuleba: focus su controffensiva e F-16

(Adnkronos) – Colloquio telefonico nelle ultime ore tra Antony Blinken e Dmytro Kuleba. Su Twitter il segretario di Stato ha precisato di aver parlato con il ministro degli Esteri ucraino di “come gli Stati Uniti possono continuare a sostenere gli sforzi militari” di Kiev, passato più di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina. “Gli Stati Uniti sono impegnati a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha aggiunto.  Il segretario di Stato ha parlato con Kuleba dei “preparativi per la controffensiva ucraina” e del “modo in cui i contributi dei partner internazionali possono sostenerne il successo”, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato. E Blinken ha sottolineato come “la sovranità dell’Ucraina sia cruciale per la pace e la sicurezza in Europa”.  “Ho parlato con Blinken per coordinare le prossime forniture di armi – ha twittato Kuleba – e dell’istituzione del Tribunale Speciale. Ho prestato grande attenzione sull’importanza di fornire all’Ucraina gli F-16 e sui passi necessari per iniziare l’addestramento dei piloti

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Israele-Gaza, tensione resta alta

(Adnkronos) – Dopo una pausa nella notte, alle prime ore di oggi altri razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza in direzione di Israele. Le forze israeliane (Idf) hanno colpito obiettivi della Jihad Islamica palestinese e siti per il lancio di razzi. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet.  

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Bakhmut, Russia arretra: fuga o strategia, scontro Prigozhin-Mosca

(Adnkronos) – Strategia o fuga? Reparti regolari delle forze armate della Russia abbandonano posizioni a Bakhmut, lasciando il terreno all’avanzata dei soldati dell’Ucraina in una nuova fase della guerra. Il quadro cambia giorno dopo giorno nell’area della città che da mesi è il fulcro del conflitto. La Russia arretra in un contesto segnato dalle bordate che Yevgeny Prigozhin, capo dei mercenari della Wagner, continua a indirizzare verso Mosca, con destinazione ministero della Difesa. Prigozhin, che a cadenza quasi quotidiana denuncia le scarse forniture di munizioni, ora punta il dito contro la fuga – senza mezzi termini – di reparti dell’esercito.  Il ministero russo della Difesa ammette di fatto un ritiro da posizioni a Bakhmut, con una dichiarazione in cui riferisce che alcune truppe si sono riposizionate “in posizioni difensive più vantaggiose” vicino ad un bacino a nord ovest della città ucraina assediata.  Prigozhin, però, sostiene che “non si tratta di riorganizzazione ma di fuga” costata “5 km quadrati” passati sotto

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Ucraina, Zelensky: “Russi sanno di aver perso”

(Adnkronos) – “Gli occupanti russi sanno già che saranno sconfitti”. E’ quanto ha detto il presidente ucraino Zelensky nel suo discorso serale. “Nelle loro menti hanno già perso la guerra. Dobbiamo continuare a fare pressione, perché il sentimento di sconfitta li faccia fuggire, li porti a fare sbagli e provochi altre perdite tra le loro truppe”, ha detto Zelensky.   “Sono grato a tutti coloro che, nonostante le difficoltà, restituiscono la nostra terra all’Ucraina. Ci stiamo organizzando per dare ancora più armi a voi, combattenti, per riuscire a sconfiggere l’aggressore il prima possibile e a riportare la pace” aggiunge. “Gloria a tutti i nostri soldati attualmente in battaglia, nei posti di combattimento e nelle missioni di combattimento. Ringrazio tutti coloro che addestrano i nostri combattenti e chi li cura, dopo le ferite riportate sul campo di battaglia” conclude.    

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Ucraina, Sudafrica convoca ambasciatore Usa dopo accuse di invio armi a Russia

(Adnkronos) – Il governo sudafricano ha convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti, Reuben Brigety, per esprimere il proprio disappunto dopo le accuse al Paese di aver consentito l’invio di armi in Russia alla fine del 2022. Il ministero degli Esteri sudafricano ritiene che le relazioni con gli Stati Uniti siano “cordiali” e “forti”, ma vuole affrontare la questione con l’ambasciatore. E ci sarà anche un colloquio tra Naledi Pandor, ministro delle Relazioni internazionali e della cooperazione del Sudafrica, e Antony Blinken, segretario di Stato americano.   Brigety nei giorni scorsi aveva parlato di una nave russa che nel dicembre scorso aveva attraccato in una base navale di Città del Capo. “Siamo convinti che abbia caricato armi e munizioni prima di tornare in Russia” aveva accusato l’ambasciatore.  Il portavoce del ministero sudafricano, Clayson Monyela, ha sottolineato che la Commissione che supervisiona la vendita e la consegna di armi “non possiede alcun dato” della consegna alla Russia. “Se è stato commesso un reato,

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Ucraina, Medvedev: “Zelensky potrebbe suicidarsi da codardo come Hilter”

(Adnkronos) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe ”suicidarsi da codardo. Come Hitler che ingoia veleno per cani”. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, parlando del presidente ucraino come della ”creatura in verde che ha augurato la morte a tutti al Cremlino”. Medvedev ha scritto che ”chi morirà e in che modo non lo sappiamo, perché le vie del Signore sono imperscrutabili. Ma il tossicodipendente di Kiev ha solo la possibilità di scomparire con le sue stesse mani”, ”commettendo un suicidio codardo come Hitler’.  CINA – “Per il momento un incontro del genere non è in agenda” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riguardo la possibilità di un faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato cinese, Li Hui, che nei prossimi giorni sarà in missione tra Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia per colloqui sul conflitto in Ucraina. “Sarà tutto gestito a livello diplomatico”, ha aggiunto

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Ucraina, inviato speciale Cina lunedì a Kiev e poi a Mosca

(Adnkronos) – L’inviato speciale per l’Eurasia di Pechino sarà a Kiev lunedì, ha reso noto il ministero degli Esteri cinese. Proseguirà poi la sua missione in Polonia, Francia, Germania e Russia in “uno sforzo per promuovere colloqui di pace”.   La scorsa settimana, il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, in un incontro con il suo omologo russo Sergei Lavrov a Goa in India, ha annunciato la disponibilità della parte cinese a dare un reale contributo alla risoluzione della crisi ucraina. Lo ha riferito il ministero degli Esteri cinese. “La Cina promuoverà con insistenza i colloqui di pace. Siamo pronti, attraverso i contatti e il coordinamento con la Russia, a dare un contributo reale alla soluzione politica della crisi ucraina”, ha affermato il sito il ministero degli Esteri cinese. 

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Ucraina, forte esplosione a Melitopol

(Adnkronos) – Una ”forte esplosione” è stata avvertita questa mattina a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha detto il sindaco Ivan Fedorov su Telegram dicendo che ”una forte esplosione si è verificata a Melitopol. Risuonata proprio nel centro della città”. 

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Israele-Gaza, nessun razzo nella notte: cresce ottimismo per tregua

(Adnkronos) – Nessun razzo è stato lanciato, dalle 22 di ieri, dalla Striscia di Gaza verso Israele. Condizione che fa ben sperare in un accordo sul cessate il fuoco sempre più vicino dopo tre giorni di intensi scontri tra le Forze della sicurezza israeliane (Idf) e la Jihad islamica palestinese. I razzi erano stati lanciati dalla Striscia di Gaza in risposta ai raid aerei dell’esercito israeliano contro obiettivi della Jihad Islamica.  Il Times of Israel scrive che nella notte sono continuati i negoziati per un cessate il fuoco con la mediazione egiziana, dopo che sembravano sul punto di collassare. La parte egiziana si è detta ottimista sull’esito dei colloqui. Ma l’alto dirigente della Jihad Islamica Ihsan Ataya ha frenato questa mattina l’entusiasmo egiziano dicendo che ”non può fornire garanzie” perché Israele mostra ”scarso impegno”.  Intanto nella notte il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un incontro con i vertici dell’Idf a Tel Aviv. Al termine dell’incontro i media in

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Ucraina, possibile visita lampo di Zelensky a Roma

(Adnkronos) – Una visita lampo a Roma, sabato, per incontrare la premier Meloni, il presidente della Repubblica Mattarella e il Papa. Questa, riferiscono diverse fonti qualificate, sarebbe la tappa inserita nell’agenda del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che potrebbe arrivare in Italia domani per poi ripartire per la Germania, prima a Berlino per vedere il cancelliere Scholz e il presidente Steinmeier, poi ad Aquisgrana per ricevere il premio Carlo Magno.  Se da Palazzo Chigi al momento non arriva alcuna conferma, è intanto certo che Meloni aveva già invitato Zelensky a Roma: la prima volta lo scorso 21 febbraio, durante la sua visita a Kiev; la seconda volta lo scorso 26 aprile, in occasione della Conferenza di Roma sulla ricostruzione a cui Zelensky aveva partecipato in video collegamento. In entrambe le occasioni, il capo della resistenza ucraina aveva assicurato la sua presenza, presto, nella capitale italiana.   Anche dal Quirinale al momento mancano conferme ufficiali e si tratta solo di un’ipotesi, così

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Ucraina, padre Caprio: “Incontro Papa-Zelensky è l’avvio di una mediazione”

(Adnkronos) – L’incontro tra il Papa e il presidente ucraino Zelensky, dato come “possibile” tra due giorni in Vaticano, è “sicuramente” l’avvio della mediazione per arrivare ad un cessate il fuoco dopo oltre un anno di guerra in Ucraina. Lo sottolinea all’Adnkronos don Stefano Caprio, grande esperto di Russia. “La diplomazia della Santa Sede – osserva padre Caprio – lavora molto spesso in accordo con la diplomazia italiana. Sicuramente c’erano contatti di nunzi e ambasciatori e poi di personalità eminenti, penso a qualche cardinale. I contatti tra il Vaticano e il Patriarcato di Mosca poi sono tantissimi: sono tanti anni che tanti di noi, io per primo, li conosciamo dal primo all’ultimo. Non posso dire di avere fatto parte di una missione segreta ma mi sono tenuto in contatto con tante persone”.   Che potrebbe dire il Papa a Zelensky? “Il Papa ha sempre detto chiaramente che il primo punto è smettere di sparare, poi smettere di armare, e accettare

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Russia, Navalny torna in cella di isolamento

(Adnkronos) – Alexei Navalny è stato di nuovo messo in cella di isolamento, solo 11 ore e mezzo dopo esserne uscito. Per la 15esima volta dal gennaio del 2021, da quando è detenuto. “Ieri alle otto di sera mi hanno rilasciato dalla cella di isolamento. Questa mattina alle 9.30 ero di nuovo lì”, scrivono i suoi collaboratori. Motivo della punizione: “Non ha consegnato il lavoro correzionale” e “non ha tratto le giuste conclusioni per lui”. Ha trascorso in cella di isolamento, due metri per tre, senza poter ricevere visite o acquistare cibo oltre a quello del tutto insufficiente a cui ha diritto, 165 giorni in totale.    

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Ucraina, ecco i missili Gb a lungo raggio: cosa sono gli Storm Shadow

(Adnkronos) – L’arsenale dell’Ucraina si arricchisce di una nuova, potente arma. Si tratta dei missili a lungo raggio Storm Shadow inviati dal Regno Unito a Kiev. Una vera e propria svolta per il Paese in guerra con la Russia, soprattutto in vista della annunciata controffensiva. Come spiega la Cnn, i missili sono sviluppati congiuntamente da Gran Bretagna e Francia e hanno capacità stealth che li rendono invisibili ai radar. Normalmente vengono lanciati da aerei e hanno una gittata fino a 250 km, in grado di colpire dunque in profondità nei territori ucraini occupati dai russi.  Questi missili sono “una vera svolta dal punto di vista della gittata” e offrono a Kiev una capacità che gli ucraini chiedevano fin dall’inizio della guerra, ha spiegato una fonte militare americana alla Cnn. Attualmente le armi fornite dagli Usa a Kiev hanno una portata di circa 78 km. E’ chiaro dunque il salto di qualità rappresentato da missili con gittata di 250 km, anche

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Ucraina, “Gb ha fornito missili a lungo raggio a Kiev”. La replica di Mosca

(Adnkronos) – Il Regno Unito ha fornito all’Ucraina missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow, facendo fare un salto di qualità all’arsenale di Kiev in vista dell’attesa controffensiva. Lo riferisce la Cnn, citando diverse fonti occidentali. Sviluppati congiuntamente da Gran Bretagna e Francia, questi missili hanno capacità stealth che li rendono invisibili ai radar. Normalmente vengono lanciati da aerei e hanno una gittata fino a 250 km, in grado di colpire dunque in profondità nei territori ucraini occupati dai russi.  Questi missili sono “una vera svolta dal punto di vista della gittata” e offrono a Kiev una capacità che gli ucraini chiedevano fin dall’inizio della guerra, ha spiegato una fonte militare americana alla Cnn. Attualmente le armi fornite dagli Usa a Kiev hanno una portata di circa 78 km. E’ chiaro dunque il salto di qualità rappresentato da missili con gittata di 250 km, anche se non si arriva alla portata di quasi 300 km dei missili terra-terra Atacms,

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Ucraina-Russia, Trump: “Con me alla Casa Bianca guerra chiusa in 24 ore”

(Adnkronos) – “Io chiudo la guerra in 24 ore”. Così Donald Trump torna a ripetere che con lui alla Casa Bianca la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata o avrebbe avuto una rapida soluzione. “Io voglio che tutti smettano di morire, stanno morendo russi ed ucraini, voglio che smettano di morire”, ha detto durante la ‘town hall’ trasmessa la notte scorsa dalla Cnn dal New Hampshire, uno dei primi stati dove si voterà il prossimo anno per le primarie.   Pressato dalle domande della moderatrice Kaitlan Colins, l’ex presidente non ha voluto dire però se crede che l’Ucraina debba vincere, affermando di non “ragionare nei termine di vittoria o sconfitta”. “Io ragiono nei termini di trovare una soluzione così fermiamo l’uccisione di tutte queste persone”, ha aggiunto Trump, passando poi a criticare Joe Biden per aver mandato troppi aiuti militari all’Ucraina.   “Stiamo dando via così tanto equipaggiamento, al momento non abbiamo munizioni rimaste per noi”, ha detto ancora l’ex

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Ucraina, cosa sta succedendo a forze Russia intorno a Bakhmut

(Adnkronos) – La scarsa capacità di combattimento russa nelle battaglie logoranti nell’area di Bakhmut rende le forze di Mosca vulnerabili agli attacchi ucraini. Lo sottolinea l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto di oggi sulla guerra in Ucraina.  “L’apparente impiego da parte del comando militare russo di elementi di una formazione che ha subito due sconfitte consecutive sull’asse di Bakhmut, insieme a elementi del gruppo Wagner già logorati, probabilmente offre alle forze ucraine opportunità di successo in contrattacchi limitati”, affermano gli analisti del think tank americano, facendo riferimento a “filmati diffusi il 9 e il 10 maggio, che mostrano che le forze ucraine probabilmente hanno condotto con successo limitati contrattacchi a nord del villaggio di Khromovye (a ovest di Bakhmut) e a nord-ovest di Bila Hora (a sud-ovest di Bakhmut) e hanno ottenuto piccoli successi in queste aree”.  “Fonti ucraine – aggiunge l’Isw – hanno affermato il 9 maggio che le forze ucraine hanno distrutto la 6a

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Ucraina, fonti Usa: “Wagner ha ancora munizioni a Bakhmut”

(Adnkronos) – “Le forze affiliate a Wagner, la principale organizzazione paramilitare russa, continuano a detenere la maggior parte del territorio nella città ucraina orientale di Bakhmut e possiedono notevoli scorte di munizioni nonostante alcune perdite”. Lo scrive il sito ‘Politico’, citando due alti funzionari statunitensi.  Lunedì il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin è apparso in una serie di video sui social minacciando di ritirare completamente i suoi soldati da Bakhmut a causa della carenza di munizioni. Successivamente, aveva dichiarato che il ministero della Difesa russo aveva assicurato che avrebbe inviato risorse aggiuntive in prima linea.  Le dichiarazioni hanno suscitato speculazioni secondo cui i combattenti di Wagner potrebbero presto abbandonare del tutto Bakhmut, creando potenzialmente un’apertura per l’avanzata delle forze ucraine. 

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Ucraina, Cremlino: “Operazione speciale molto difficile ma continua”

(Adnkronos) – L’operazione speciale russa in Ucraina è “molto difficile” ma andrà avanti. Lo ha ammesso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista alla tv bosniaca, citata dalla Tass: “L’operazione militare speciale continua. Questa è un’operazione molto difficile e, naturalmente, alcuni obiettivi sono stati raggiunti in un anno”. Peskov ha rivendicato che le forze russe “sono riuscite a colpire un bel po’ la macchina militare ucraina…questo lavoro continuerà”. 

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Mo, nuovo raid aereo Israele: ucciso un leader Jihad

(Adnkronos) – L’ersercito israeliano ha annunciato la morte di un altro leader della Jihad islamica in un raid aereo condotto contro la città di Khas Younis, nel sud della Striscia di Gaza, nell’ambito dell’operazione ‘Scudo e freccia” già costata la vita a diversi membri del gruppo armato palestinese. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane, la vittima di oggi è Ali Ghali, comandante delle forze responsabili della Jihad del lancio di razzi. Con lui sono rimasti uccisi altri due militanti che si nascondevano insieme a lui in un rifugio.  “Ghali – hanno scritto in un tweet le Forze di difesa israeliane – era una figura centrale della Jihad islamica ed era responsabile del recente lancio di razzi contro Israele”. La morte del comandante è stata confermata dal braccio armato della Jihad, le Brigate al Quds, in una nota: “Ali Ghali, comandante dell’unità del lancio dei razzi, è stato assassinato nel sud della Striscia di Gaza insieme ad altri martiri”. 

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Ucraina, Kiev avanza a Bakhmut. Zelensky: “Ci riprenderemo tutto”

(Adnkronos) – Ci riprenderemo ogni pezzo di territorio che la Russia ha sottratto al nostro Paese. Ad assicurarlo il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky mentre i suoi soldati in prima linea avrebbero guadagnato territorio vicino a Bakhmut.”Non lasceremo un solo pezzo della nostra terra al nemico, la tirannia non regnerà da nessuna parte”, ha detto Zelensky nel suo discorso video notturno. “Dobbiamo riportare la libertà, la sicurezza e l’Europa in tutto il territorio ucraino”, ha detto ancora.  Il suo discorso è arrivato ore dopo che le truppe ucraine, impegnate in pesanti combattimenti per il controllo della regione orientale del Donestk, hanno dichiarato di aver respinto le truppe russe fino a 2 chilometri in alcune località vicino a Bakhmut. “Stiamo conducendo efficaci contrattacchi”, ha dichiarato mercoledì sera su Telegram Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine.  Syrskyi ha affermato che le unità delle truppe mercenarie russe Wagner schierate a Bakhmut sono state sostituite in alcune sezioni da unità dell’esercito russo regolare.

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Bakhmut, Ucraina avanza. Prigozhin ora preoccupa Mosca

(Adnkronos) – A Bakhmut, la città dell’est dell’Ucraina che da mesi è il fulcro della guerra, la situazione sta cambiando e rischia di capovolgersi. La Russia, e in particolare i mercenari della Wagner, sembrano in difficoltà secondo le news delle ultime ore. Le forze di Kiev guadagnano terreno e riconquistano posizioni. L’Ucraina rivendica la riconquista di un’area larga 3 chilometri e profonda 2,6 chilometri grazie ad un’azione che avrebbe inflitto perdite ingenti al nemico.  Sull’altro versante del fronte, viene descritto un quadro allarmante. Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, afferma che i suoi mercenari rischiano di finire accerchiati a Bakhmut. “A causa della riduzione del personale, la Wagner è stata costretta a cedere i fianchi ai militari. C’è un rischio che la Wagner venga accerchiata a Bakhmut a causa del fallimento dei fianchi…. Senza munizioni, il ‘tritacarne’ funzionerà nella direzione opposta: le forze ucraine distruggeranno la Wagner”, scrive Prigozhin, con l’ennesimo messaggio estremamente critico nei confronti dei vertici militari di

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Ucraina, Prigozhin: “Wagner ha ricevuto solo 10% munizioni a Bakhmut”

(Adnkronos) – Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, è tornato a lamentarsi con il ministero russo della Difesa del fatto che i suoi mercenari non stanno ancora ricevendo abbastanza munizioni a Bakhmut, nell’Ucraina orientale. In un audio diffuso su Telegram, Prigozhin ha affermato che il ministero della Difesa – che ha promesso di garantire a tutte le unità combattenti le risorse di cui hanno bisogno – ha tenuto lunghe riunioni sulla questione delle forniture di proiettili, ma che non c’è stata ancora alcuna svolta.  “Non stiamo ricevendo abbastanza munizioni, stiamo ricevendo solo il 10%”, ha riferito Prigozhin, sottolineando che i suoi uomini stanno comunque continuando ad avanzare a Bakhmut. 

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Ucraina, Nato: “Il Golia russo sta vacillando, aumentare sforzi”

(Adnkronos) – Il “Golia russo sta vacillando. E questo perché Davide ha dimostrato un’immensa capacità di recupero e una brillantezza tattica, con il sostegno di 50 nazioni in tutto il mondo”. Lo ha detto il Presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, aprendo il Comitato militare nella sessione dei Capi di Stato Maggiore della Difesa, a Bruxelles. “Le discussioni di oggi si concentreranno innanzitutto sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La Russia è nel 15esimo mese di quella che pensavano sarebbe stata una guerra di 3 giorni”, ha aggiunto Bauer annunciando lo “sviluppo piani regionali e più truppe in tutta l’alleanza”.  “Si tratta – ha spiegato – di piani geograficamente specifici che descrivono come difenderemo i luoghi chiave e rilevanti della nostra alleanza contro le due minacce descritte nel Concetto Strategico e nella Strategia militare della Nato, ossia la Russia e i gruppi terroristici: i piani regionali richiederanno un Modulo Forze Nato migliorato per produrre più

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Ucraina, Kuleba: “Questa controffensiva potrebbe non essere l’ultima”

(Adnkronos) – “Non pensate a questa controffensiva come all’ultima, perché non sappiamo cosa ne verrà fuori. Se riusciremo a liberare i nostri territori con questa controffensiva, allora alla fine direte sì, è stata l’ultima, ma se no, allora significa che dobbiamo prepararci per la prossima controffensiva”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Bild.   A una domanda su quali richieste avanzerebbe alla Germania, Kuleba ha risposto: “Da un punto di vista tattico, ovviamente, si tratta di armi, perché per vincere la guerra servono armi, armi e ancora armi. La Germania ne ha molte, e molto dipende dalla Germania. Perché avete un’industria degli armamenti molto sviluppata, con Rheinmetall come una sorta di titano dell’industria degli armamenti in Europa e probabilmente nel mondo. Abbiamo bisogno di munizioni di artiglieria, soprattutto a lungo raggio. Abbiamo bisogno di veicoli corazzati, abbiamo bisogno di sistemi antiaerei, tutto questo è presente in Germania ed è stato fornito dalla

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Ucraina, Kiev: reggimento Azov avanza a Bakhmut

(Adnkronos) – Il reggimento Azov dell’esercito ucraino sta avanzando a Bakhmut, la città dell’Ucraina orientale sotto assedio da mesi. Lo riferisce l’emittente pubblica Suspilne citando il comandante di Azov, secondo il quale ”a Bakhmut i combattenti della terza brigata delle forze armate ucraine sono avanzati di 2,6 chilometri durante l’assalto alle posizioni russe negli ultimi due giorni e hanno sconfitto due compagnie della 72esima brigata della Federazione Russa”.  Intanto “un drone nemico” è stato abbattuto nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina, dalle forze di difesa aerea di Mosca. Lo ha scritto il governatore regionale, Roman Starovoyt, su Telegram affermando che ”i detriti sono caduti sul villaggio di Tolmachevo. Nessuno è rimasto ferito”, ma sono state danneggiati un gasdotto e una casa. 

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Ucraina, Gb pronta a inserire Wagner in lista terroristi a fianco di Isis e al-Qaeda

(Adnkronos) – La Gran Bretagna è pronta a inserire formalmente il gruppo di miliziani Wagner nella lista delle organizzazioni terroristiche, a fianco di al-Qaeda e dello Stato Islamico (Isis). Lo scrive il Times citando una fonte del governo britannico e parlando di una misura per esercitare ulteriore pressione nei confronti della Russia. La decisione sarebbe ”imminente” e dovrebbe essere formalizzata nelle prossime settimane, aggiunge la fonte.  Allo stesso modo i 331 deputati francesi hanno votato all’unanimità una risoluzione per chiedere all’Unione europea che il gruppo Wagner sia inserito nella sua lista di organizzazioni terroristiche.  Queste misure renderebbero un reato penale appartenere al gruppo guidato da Yevgeny Prigozhin, partecipare alle sue riunioni, incoraggiarne il sostegno o portare il logo del gruppo in pubblico. Previste anche sanzioni finanziarie nei confronti del gruppo, che avrebbe quindi difficoltà a raccogliere fondi, prosegue il Times.  La risoluzione votata dal Parlamento francese ha invece lo scopo di ”rafforzare gli strumenti giuridici contro il gruppo Wagner. Aggiungerlo

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Ucraina, Usa: “Kiev ha tutto per attaccare e riprendere territori”

(Adnkronos) – L’Ucraina ha tutte le risorse necessarie per condurre la controffensiva e riconquistare i territori occupati dalla Russia in oltre 14 mesi di guerra: è il messaggio che ha inviato il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Hanno ciò di cui hanno bisogno per continuare ad avere successo nel riconquistare il territorio che è stato preso con la forza dalla Russia negli ultimi 14 mesi”, ha detto Blinken in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri britannico James Cleverly.  “Non è solo una questione di armi, ma di l’addestramento”, ha aggiunto Blinken. “Dobbiamo essere sicuri che gli ucraini possano mantenere i sistemi che forniamo loro, ed è importante, ovviamente, che abbiano i piani giusti, ancora una volta, per avere successo”.  Gli Stati Uniti intanto hanno annuncato un nuovo pacchetto di armi per l’Ucraina per un valore di 1,2 miliardi di dollari. Il pacchetto “riafferma l’incrollabile sostegno Usa per l’Ucraina, rafforza la sua difesa aerea e sostiene le

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Ucraina, ucciso giornalista Afp

(Adnkronos) – “Siamo sconvolti nell’apprendere della morte oggi del video giornalista dell’Afp Arman Soldin nell’est dell’Ucraina. Tutti i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari”. Lo riferisce l’account Twitter della France Presse.  Secondo l’agenzia, il 32enne reporter bosniaco è morto nella zona di Chasiv Yar colpita dal lancio di razzi. Soldin, riferisce l’Afp, aveva iniziato la sua carriera all’Afp a Roma prima di trasferirsi a Londra nel 2015. A settembre dello scorso anno era stato nominato video coordinator per l’Afp in Ucraina.     

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Russia, Lukashenko salta pranzo al Cremlino: motivi di salute

(Adnkronos) – Aleksandr Lukashenko non avrebbe partecipato al pranzo offerto al Cremlino da Vladimir Putin ai leader dei sette Paesi della Csi che avevano accettato il suo invito a Mosca, per partecipare oggi alle cerimonie per la Giornata della Vittoria. Una foto dell’evento, pubblicata da Anton Gersashenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, su Twitter indica solo cinque ospiti seduti al tavolo, oltre al presidente russo, nessuno dei quali, per corporatura, sembra il presidente bielorusso.   Citando canali Telegram russi, Gerashenko sostiene che Lukashenko ha lasciato Mosca in anticipo per ragioni di salute ed è arrivato in aeroporto in ambulanza. Lukashenko aveva deposto, insieme agli altri leader stranieri, corone di fiori e fiori alla Tomba del milite ignoto, alle pendici del Cremlino, come ha reso noto l’agenzia bielorussa Belta, senza precisare altro, e come dimostrano le foto dell’evento pubblicate sul sito del Cremlino.   Fonti non ufficiali hanno aggiunto tuttavia che Lukashenko, che ha 68 anni e già durante la

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Ucraina, “Gran Bretagna si prepara a invio di missili a lungo raggio”

(Adnkronos) – La Gran Bretagna, che rivendica di essere in anticipo rispetto agli alleati nell’invio di nuovi sistemi di arma in Ucraina, ora appare pronta a consegnare e Kiev i missili a lungo raggio che gli Stati Uniti da tempo si rifiutano di inviare. A rivelarlo è il Washington Post. In un bando di gara pubblicato la scorsa settimana all’International fund for Ukraine, un gruppo di Paesi dell’Europa settentrionale che ha predisposto un meccanismo per l’invio delle armi, il ministero della Difesa britannica ha chiesto “manifestazioni di interesse” per l’invio di missile con una gittata di oltre 300 chilometri.   Fonti britanniche spiegano che la decisione finale comunque non è stata ancora presa, rifiutandosi di confermare il tipo e la quantità di armi che vengono prese in considerazione e neanche i tempi per l’invio. Ma l’avviso di gara appare come un consistente passo avanti di Londra riguardo all’invio di questo tipo di missili le cui specifiche e capacità sembrano corrispondere

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Ucraina-Russia, Guterres: “Pace ora non è possibile”. Kiev “sorpresa”

(Adnkronos) – “Purtroppo al momento non sono possibili negoziati di pace. Entrambe le parti sono convinte di poter vincere”. E’ racchiuso in queste parole il pessimismo sulle prospettive di pace, nell’immediato, del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, passato più di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, teatro dell’invasione russa. La Russia “al momento non è pronta al ritiro dai territori occupati – ha detto a El País -. E io credo che l’Ucraina speri di respingerli”. Guterres ritiene comunque “molto basso” il rischio di uso di armi nucleari. “L’iniziativa cinese è stata molto importante per sottolineare che l’escalation nucleare è inaccettabile”, ha riconosciuto. E in questo momento gli sforzi sono incentrati sul “dialogo con entrambe le parti per risolvere i problemi concreti”. Si lavora alla proroga dell’accordo sul grano che terminerà il 18 maggio e a una “riunione a Istanbul con le quattro parti”, Russia, Ucraina, Onu e Turchia.  Sorpresa per le parole del segretario generale delle

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Ucraina, Prigozhin: “Unità russa fuggita da Bakhmut, munizioni non arrivano”

(Adnkronos) – ”Un’unità dell’esercito russo è fuggita da Bakhmut”, la città dell’Ucraina orientale dove da mesi le forze armate di Mosca e il gruppo paramilitare Wagner combattono contro l’esercito di Kiev. E’ l’accusa del leader e fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, che torna a puntare il dito contro Mosca. ”Il ministero della Difesa della Federazione Russa non ha mai fornito a Wagner le munizioni promesse”, ha affermato, aggiungendo: ”Ci è arrivato solo il 10 per cento delle munizioni richieste”.  Prigozhin in un videomessaggio ha quindi ribadito la volontà di abbandonare l’epicentro dei combattimenti se non dovessero essere soddisfatte le richieste fatte nei giorni scorsi. ”La questione delle munizioni deve essere risolta” perché ”gli ucraini lanceranno una controffensiva a breve”, ha avvertito.  Secondo il capo del gruppo Wagner, ”lo Stato russo non è in grado di difendere il Paese” e la leadership dell’esercito di Mosca sta cercando di ”ingannare” il presidente russo Vladimir Putin. ”Un soldato non può morire per la

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Kim e il messaggio a Putin: “Russia prevarrà sugli imperialisti”

(Adnkronos) – La Russia “prevarrà” sugli “imperialisti”. Parola del leader nordcoreano Kim Jong-un, che – riporta l’agenzia Kcna – ha inviato un messaggio al presidente russo Vladimir Putin con “auguri calorosi” al capo del Cremlino, “all’esercito e alla popolazione” della Russia per “la battaglia sacra per realizzare la giustizia internazionale e difendere la pace globale contro le pratiche arroganti e arbitrarie degli imperialisti”.  Mentre a Mosca si tiene la parata militare della Giornata della Vittoria, Kim si congratula con Putin e il messaggio, riporta ancora la Kcna, esprime la convinzione che “il popolo russo” avrà la meglio su “tutte le sfide e le minacce da parte delle forze ostili” e prevarrà, “come sempre, nella strada per garantire la sovranità e la dignità del Paese e la stabilità della regione sotto la guida del presidente russo”. 

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