ESTERI

Potenziamento di vaccinazioni e sorveglianza

La grave situazione in Ucraina ha sollecitato una risposta da parte della Regione: assistenza umanitaria secondo le direttive nazionali e potenziamento delle attività di sorveglianza e vaccinazione in previsione di fenomeni migratori che coinvolgeranno la Puglia.  Assistenza umanitaria La Puglia ha aderito alla richiesta di assistenza umanitaria avviata dal Dipartimento Nazionale inviando farmaci alla popolazione ucraina. Grazie a uno specifico accordo, i pediatri di libera scelta assisteranno gratuitamente i minori provenienti dall’Ucraina in tutti gli studi convenzionati della Regione Puglia e in eventuali centri di assistenza. Test per SARS-CoV-2 All’ingresso in Puglia è previsto un tampone antigenico o molecolare per le persone provenienti dall’Ucraina che non abbiano il modulo digitale di localizzazione dei passeggeri (dPLF) e la Certificazione verde (Green pass). Misure di prevenzione e gestione Covid All’ingresso in Puglia è previsto lo screening per SARS-CoV-2: misurazione della temperatura, intervista strutturata per identificare sintomi compatibili, contatti stretti e stato vaccinale. Nei casi di positività, contatto stretto o totale assenza di sintomi, si applicano le

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La statua del Cristo Salvatore portata al sicuro

Era dalla Seconda guerra mondiale, fanno sapere dal Comune dell’Ucraina occidentale, che non si procedeva a un’operazione del genere. La statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli è stata rimossa – insieme ad altre opere d’arte della città – e portata al sicuro in un bunker. La decisione è stata presa dalle autorità comunali, in cooperazione con le realtà del territorio, per proteggere il patrimonio architettonico e artistico della città in caso di attacco da parte delle forze russe. Era dalla Seconda guerra mondiale, fanno sapere dal Comune, che non si procedeva a un’operazione talmente massiccia. https://www.rainews.it/video/2022/03/tg2_beni-artistici-in-salvo-a-leopoli-cae14bfa-8e87-4a93-9a87-64f582c52427.html Rai News

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L’ossessione del potere rende schiavi

Nell’Angelus della prima domenica di Quaresima, Francesco riflette sul Vangelo della tentazione di Gesù nel deserto: il diavolo si presenta a volte sotto apparenti forma di bene o di motivazioni sacre. Il monito: “Il possesso delle cose, il potere, la fama, sono il veleno delle passioni in cui si radica il male”. Appello contro la “crudele” guerra in Ucraina: “Cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato e il buon senso. La Santa Sede disposta a fare tutto per la pace”. Brama e fama, avere e potere, possesso e successo. È tutto un “veleno” che rende schiavi, ossessionati, che fa vivere ingannati. Attenzione: “Bisogna vigilare!”, dice il Papa nell’Angelus della prima domenica di Quaresima, riflettendo sul Vangelo che racconta i quaranta giorni di Gesù nel deserto, tentato per tre volte dal diavolo. Lo stesso diavolo che si presenta anche a noi “con gli occhi dolci”, “con il viso angelico” e che, afferma il Pontefice nella sua catechesi, “sa persino travestirsi di

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La morte del piccolo Kirill

Non è facile decidere cosa pubblicare e cosa no nell’ampio spettro dei terrificanti scatti che arrivano ogni giorno dall’Ucraina, spesso attraverso i social media. In questi giorni passano davanti ai nostri occhi immagini terrificanti. Corpi straziati, mutilati, carbonizzati… dell’una e dell’altra parte. Militari e civili. È una macelleria. La guerra ai tempi dei social media è un corpo senza veli, nudo e crudo, a disposizione di chiunque lo voglia guardare. Niente di nuovo, per carità: le guerre, alla fine, sono tutte uguali. Orribili, da sempre. Tutte perfettamente riassunte in quella di Piero cantata da De André: due ragazzi con lo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore. E tanta, tanta paura su entrambi i fronti. Lo spettacolo osceno dei corpi straziati dalle bombe o maciullati dai proiettili che dall’inizio di questa follia vediamo sui social, perlopiù ve lo risparmiamo. Fare giornalismo in situazioni come queste è anche decidere di tracciare la sottile linea rossa in quel territorio

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Relazioni commerciali: l’analisi di arti

Relazioni commerciali della Puglia con Russia e Ucraina e assunzioni di lavoratori dei due paesi. Quali potrebbero essere le ricadute sugli scambi commerciali globali e sui movimenti dei lavoratori tra i territori interessati dalla guerra in corso? L’ARTI – Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione della Puglia ha appena pubblicato nella sua rubrica online “In Pillole” un sintetico approfondimento statistico su questi fenomeni, con l’obiettivo di ricostruirne le dimensioni per quali erano nel periodo precedente al conflitto.Vi si indagano, in particolare, l’evoluzione degli ultimi anni nell’interscambio tra la Puglia e i due Paesi e i più recenti flussi di assunzioni e movimenti di lavoratori russi e ucraini verso la regione italiana.Rispetto a entrambe le nazioni, la Puglia è stata un importatore netto tra il 2017 e il 2020. Non solo grano: oltre a cereali e ortaggi, dall’Ucraina alla Puglia transitano minerali metalliferi ferrosi mentre dalla Russia arrivano prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. La Puglia invece verso i due

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Visita del Ministro Guerini a Tolosa

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini oggi a Tolosa per una visita lampo nella quale ha incontrato il Ministro della Difesa francese Florence Parly per discutere della guerra in Ucraina e della situazione di altri quadranti geostrategici. Guerini: “In questo momento l’obiettivo è fermare questa guerra senza senso e cercare ogni mezzo pacifico per arrivare alla soluzione della crisi. Putin cessi aggressione per trovare una soluzione negoziata”. “In questo momento l’obiettivo è fermare questa guerra senza senso e cercare ogni mezzo pacifico per arrivare alla soluzione della crisi”. Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante l’incontro, che si è tenuto oggi a Tolosa, con il Ministro della Difesa francese Florence Parly. Il colloquio è stato l’occasione per approfondire la situazione attualmente in corso in Ucraina. “Putin cessi questa aggressione per trovare una soluzione negoziata” ha precisato il Ministro che ha poi aggiunto “La comunità internazionale deve rispondere in maniera ferma e coesa all’ingiustificabile decisione russa di attaccare uno stato sovrano”. Nel corso

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Cessata la collaborazione con la Russia

Sanzioni e prese di distanza, così l’Europa contrasta l’avanzata delle truppe di Mosca. L’agenzia spaziale tedesca Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (Dlr) ha annunciato la cessazione di tutte le attività di collaborazione con le istituzioni russe su progetti in corso o in fase di pianificazione “come risposta all’aggressivo attacco in Ucraina. Non ci saranno nuovi progetti o iniziative con istituzioni russe. Ove necessario, l’Ente si coordinerà con altri partner nazionali e internazionali”, scrive in una nota l’agenzia ribadendo il “proprio impegno per la pacifica coesistenza di tutte le nazioni e i popoli”. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato all’unanimità: Non ci saranno nuovi progetti o iniziative con istituzioni russe La cooperazione con le istituzioni russe sarà interrotta. Ove necessario, Dlr si coordinerà con altri partner nazionali e internazionali Così dal campo di battaglia fino allo spazio, anche il futuro della Stazione spaziale internazionale (Iss) potrebbe essere a rischio nonostante le garanzie sui prossimi cambi di equipaggio già in programma.

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Lavrov: soluzione si troverà

Colloqui attesi per le 13 ora italiana. Lavrov: sicuro che si troverà la soluzione. Le forze russe hanno preso la città di Kherson, l’esercito ucraino fa sapere che la città di Mariupol resta sotto il suo controllo. Forti esplosioni sono state udite a Kiev e in altre città dell’Ucraina nella notte dell’ottavo giorno di guerra. Secondo la Bbc, almeno quattro esplosioni si sono registrate intorno alle 3.00 ora locale nella capitale, ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. Così a Kiev nella notte sono tornate a suonare le sirene antiaeree con gli abitanti invitati a mettersi al riparo, come ha riportato l’agenzia Unian. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. “Il nemico sta cercando di sfondare”, ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco Vitali Klitschko. Ma questo è anche il giorno in cui è previsto il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina che si dovrebbero tenere, secondo quanto riferito dal capo negoziatore russo Vladimir Medinsky,

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L’aiuto di Francesco ai profughi ucraini

Attraverso l’Elemosineria Apostolica, il Papa ha fatto recapitare materiale sanitario alla basilica di Santa Sofia a Roma, punto di riferimento della comunità ucraina: qui da giorni partono camion carichi di viveri e generi di sussistenza, destinati alle persone che da giorni vivono le drammatiche conseguenze della guerra. Ci sono immagini di morte e distruzione che arrivano da giorni nelle nostre case, che feriscono e abbattono. Poi ci sono immagini di macchine cariche di aiuti, pazientemente in fila nello spiazzale della Basilica di Santa Sofia a Roma, in zona Boccea. Attendono di scaricare il materiale che hanno raccolto: vestiti, cibi in scatola, giocattoli per bambini, espressione di una vicinanza nata spontaneamente dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. La Basilica è il luogo di ritrovo della comunità ucraina, nel quale tante persone venute in Italia condividono solitudini e necessità pratiche e dove trovano una Chiesa dalle porte aperte, come ama ripetere Papa Francesco.   Qui, in mattinata, l’elemosiniere pontificio, il

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Si rischia la più grave crisi di rifugiati

Aumenta il numero di persone in fuga dal Paese devastato dal conflitto con la Russia, ad attraversare i confini soprattutto donne e bambini. Cardoletti dell’Alto Commissario Onu per i Rifugiati: l’instabilità ostacola il lavoro di aiuto. Potrebbe arrivare a oltre 4 milioni il numero di persone in fuga dall’Ucraina nelle prossime settimane. A lanciare l’allarme umanitario, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, è stato l’Alto commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, Filippo Grandi che, successivamente, su twitter ha scritto dell’esodo di “un milione di persone in sette giorni dall’Ucraina verso i Paesi vicini”. L’alto funzionario dell’Onu ha chiesto che le armi “siano messe a tacere, che il dialogo e la diplomazia abbiano successo. La pace è l’unico modo per fermare questa tragedia” Oltre la metà dei profughi che hanno finora attraversato la frontiera dell’Unione europea,  soprattutto donne e bambini, è entrata in Polonia. “Stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la più grave crisi di rifugiati in Europa”, ha quindi

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Gli ucraini soffrono sotto i bombardamenti

All’udienza generale, nel giorno in cui comincia il cammino quaresimale, si eleva la supplica per l’Ucraina: chiediamo intensamente al Signore il dono della pace. Salutando i polacchi Francesco ricorda che, per prima, questa nazione ha sostenuto l’Ucraina, aprendo confini, cuori e porte delle case agli ucraini che scappano dalla guerra. È la preghiera il solco fertile in cui seminare lo spirito di pace anche tra gli orrori della guerra. Le parole di Papa Francesco, dopo la catechesi, sono rivolte al popolo dell’Ucraina che soffre, fugge e muore tra strade polverizzate dalle bombe e dalla paura. (Ascolta il servizio con la voce del Papa) In questo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, la giornata di preghiera e digiuno per la pace si intreccia con quelle strade e con quei cuori che implorano la fine della guerra. Si intreccia anche con quanti aiutano e assistono i profughi. Ai polacchi, in particolare, il Pontefice rivolge queste parole:  Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Voi, per primi,

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Dio doni la pace

“Signore, ascolta la preghiera di coloro che soffrono e fuggono sotto il frastuono delle armi”: è l’invocazione del Papa, nel giorno della preghiera e del digiuno per l’Ucraina, a conclusione dell’omelia della Messa delle Ceneri, letta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nella Basilica di Santa Sabina, per l’inizio del tempo di Quaresima. Il Pontefice non ha potuto presiedere la celebrazione a causa di un’acuta gonalgia. O Signore, Tu che vedi nel segreto e ci ricompensi al di là di ogni nostra attesa, ascolta la preghiera di quanti confidano in Te, soprattutto dei più umili, dei più provati, di coloro che soffrono e fuggono sotto il frastuono delle armi. Rimetti nei cuori la pace, ridona ai nostri giorni la tua pace. Amen Pace in Ucraina. L’invocazione del Papa, nella giornata di preghiera e digiuno da lui promossa, risuona attraverso la voce del cardinale Pietro Parolin all’interno della Basilica romana di Santa Sabina e da qui giunge al mondo intero (Ascolta

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Le unità della NATO arrivano in Romania

Le unità della Forza di risposta della NATO sono arrivate in Romania lunedì e martedì (28 febbraio – 1 marzo 2022) per rafforzare la posizione difensiva della NATO nella parte orientale dell’Alleanza. 500 truppe francesi si sono radunate a Istres, nel sud della Francia, prima di schierarsi in Romania. Questa è la prima volta che la NATO attiva la Forza di risposta della NATO per la difesa collettiva e la deterrenza. Segue l’attivazione da parte della NATO dei suoi piani di risposta alla difesa nel mezzo della più grande crisi di sicurezza in Europa degli ultimi decenni, innescata dal massiccio potenziamento militare della Russia e dalla sua invasione dell’Ucraina. La Francia guida l’elemento più pronto di quest’anno della Forza di risposta della NATO, una forza multinazionale composta da un massimo di 40.000 membri del personale delle operazioni terrestri, aeree, marittime e speciali che la NATO può schierare con breve preavviso secondo necessità.  Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha accolto favorevolmente

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Discussione sull’attacco russo

Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha incontrato il Primo Ministro islandese Katrín Jakobsdóttir a Bruxelles per colloqui incentrati sull’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia. Il Segretario Generale ha elogiato il Primo Ministro Jakobsdóttir per il sostegno dell’Islanda all’Ucraina. “Siamo grati per i contributi che state dando alla nostra sicurezza condivisa. Sia quando si tratta di fornire supporto all’Ucraina, ma anche di attuare sanzioni e anche di chiudere lo spazio aereo islandese”, ha affermato.  L’Islanda contribuisce anche alla posizione di difesa e deterrenza della NATO ospitando una missione di polizia aerea della NATO che protegge lo spazio aereo nell’Atlantico e nell’estremo nord e schierando un esperto civile nel gruppo tattico guidato dal Regno Unito in Estonia. Il Segretario Generale Stoltenberg e il Primo Ministro Jakobsdóttir hanno anche discusso la strada per il Vertice NATO di giugno, dove i leader della NATO sosterranno il nuovo Concetto Strategico. Questo documento chiave delineerà i compiti di sicurezza fondamentali per l’Alleanza, nonché le sfide e

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Mosca attacca la torre della tv di Kiev

Nuovo attacco a Karkhiv, almeno 10 morti. Stoltenberg ribadisce: la Nato non parteciperà al conflitto. Zelensky al Parlamento europeo: “Europa, non ci abbandonare”. Minaccia alla Cattedrale di Santa Sofia: i russi potrebbero bombardarla. Suonano ancora le sirene di allarme a Kiev, dove è appena stata udita un’esplosione, secondo quanto riporta il sito del Kyiv Independent. Il sindaco della capitale, Vitalij Klyčko, poco fa aveva detto che “i nemici sono alle porte della città”. Ed è di pochi minuti fa la notizia secondo cui le forze armate russe hanno colpito la torre della tv di Kiev; i canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Mentre un altro allarme desta preoccupazione e angoscia in questi minuti: “Secondo i dati di intelligence, i russi stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia della capitale ucraina, patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. A scriverlo su Twitter è l’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede. “La Cattedrale del XI secolo, è un gioiello dell’Ucraina. Ci appelliamo ai russi, non commettete questo crimine”,

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Zelensky: “Dimostrateci che siete con noi”

In videocollegamento da Kiev alla plenaria straordinaria. La presidente Metsola: “Lavoreremo per lo status di candidato Ue dell’Ucraina”. “Non se dire buongiorno, buon pomeriggio o buona sera. Non ci riesco perché ogni giorno per qualcuno potrebbe essere l’ultimo giorno. Parlo per i miei cittadini che difendono la libertà a caro prezzo“. Sono le parole del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che si è collegato alla plenaria straordinaria di oggi del Parlamento europeo. “Questa mattina è stata tragica per noi – ha proseguito – due missili hanno colpito la città di Kharkiv che si trova alla frontiera con la federazione russa. Ieri sedici bambini sono stati uccisi. E Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari. Ma quali infrastrutture, sedici bambini sono stati uccisi dai suoi missili. Oggi diamo la nostra vita per i valori, la libertà, il desiderio di essere liberi. Stiamo rinunciando a persone migliori, quelle più coraggiose” ma “gli ucraini sono incredibili” e “sono convinto che supereremo tutto”. “La nostra

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Proseguono i negoziati sull’Ucraina

Sul tavolo negoziale si continua a trattare la tregua tra Russia e Ucraina, mentre l’assedio prosegue, con le forze russe alle porte della città di Kherson, a nord della Crimea. Una colonna di mezzi militari russi si sta avvicinando sempre più alla capitale Kiev. Il dramma dei profughi. Sessanta chilometri di blindati, tank, pezzi di artiglieria e veicoli logistici russi in marcia verso una Kiev sempre più accerchiata, e bombardata, come la base militare lungo la strada di Brovay, a 25 chilometri dalla capitale, obiettivo di un attacco aereo la notte scorsa e che è ancora in fiamme, con un imprecisato numero di vittime. Colloqui difficili La tregua è sul tavolo, dopo il primo round di negoziati tra mosca e Kiev, avviati ieri, che hanno visto Putin mettere in chiaro le richieste, riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, e neutralità di Kiev, il cui ingresso nell’unione europea, chiesto fortemente dal presidente ucraino Zelensky arriva oggi in plenaria del parlamento europeo

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India. Appello di tutte le Chiese

Le Chiese di tutte le denominazioni in India hanno esortato i fedeli a pregare per le persone che soffrono a causa della guerra in Ucraina e hanno chiesto un cessate il fuoco incondizionato. “Commossi dal dolore e dalla sofferenza del popolo ucraino causati dalla guerra, ci uniamo ai leader mondiali e alla leadership delle nostre rispettive comunioni mondiali e regionali nel chiedere un cessate il fuoco incondizionato”. È quanto si legge – riporta UCA News – nella dichiarazione congiunta rilasciata ieri, 28 febbraio, dalla Conferenza episcopale indiana (CBCI), dal Consiglio nazionale delle Chiese dell’India (NCCI), l’organo delle chiese protestanti e ortodosse, e dalla Evangelical Fellowship of India (EFI). “Sosteniamo i cittadini e gli abitanti dell’Ucraina, in particolare gli anziani, i malati, le persone con disabilità, le donne e i bambini che sono molto spesso tra i principali obiettivi della violenza e della guerra”, si legge nel testo, firmato dall’arcivescovo di Vasai, monsignor Felix Machado, segretario generale della CBCI, dal reverendo

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Koch e Ayuso: uniti al Papa in preghiera

In vista del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, i cardinali a capo del dicastero per l’Unità dei Cristiani e per il Dialogo Interreligioso rilanciano l’invito di Francesco per una Giornata di digiuno e preghiera per l’Ucraina: ci appelliamo alle coscienze con le armi di Dio per chiedere la fine della guerra ed essere solidali con chi sta soffrendo. Mentre crescono in tutto il mondo le preoccupazioni per la guerra in Ucraina, all’appello per la pace lanciato dal Papa la scorsa settimana si uniscono i cardinali Kurt Koch e Miguel Ángel Ayuso Guixot, rispettivamente presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. “Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno”, aveva detto Francesco al termine dell’udienza generale del 23 febbraio scorso, chiedendo per il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, una giornata da dedicare

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NATO: Sostegno all’Ucraina

Gli alleati della NATO stanno rafforzando il loro sostegno politico e pratico all’Ucraina mentre continua a difendersi dall’invasione su vasta scala della Russia. Migliaia di armi anticarro, centinaia di missili per la difesa aerea e migliaia di armi leggere e scorte di munizioni vengono inviate in Ucraina. Gli alleati stanno anche fornendo milioni di euro di assistenza finanziaria e aiuti umanitari, comprese forniture mediche per aiutare le forze ucraine. Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito e Stati Uniti hanno già inviato o stanno approvando consegne significative di militari attrezzature in Ucraina. L’Ucraina ha già ricevuto armi critiche, inclusi missili Javelin e missili antiaerei, dagli alleati della NATO, oltre a milioni di euro di assistenza finanziaria. Albania, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Ungheria, Islanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti offrono aiuti umanitari o aprono le frontiere ai rifugiati ucraini. Croazia, Polonia e Romania stanno già

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Francesco: il tempo della fraternità

A un anno dallo storico viaggio apostolico in Iraq, il Papa incontra i rappresentanti delle diverse Chiese cristiane e li incoraggia a mantenere viva la loro presenza, esortandoli all’unità e al dialogo con le altre religioni, che è cammino faticoso ma proteso alla pace. Una visita indimenticabile: definisce così Francesco il suo viaggio apostolico in Iraq un anno fa, ed esterna emozione e gioia parlando stamani ai rappresentanti delle diverse Chiese cristiane del Paese incontrati nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Il Papa ricorda che le terre irachene sono terre assai significative, perché quelle degli “inizi delle antiche civiltà del Medio Oriente” e della storia della salvezza, “degli inizi cristiani” e delle prime missioni e anche “terre di esuli” – come gli ebrei – o dalle quali molti cristiani sono stati costretti all’esilio a causa di persecuzioni e guerre “che si sono succedute fino ai nostri giorni”. Le vostre comunità appartengono alla storia più antica dell’Iraq e hanno conosciuto momenti veramente

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Kiev sia “città aperta”: tacciano le armi

Appello di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, perché nella capitale ucraina si cessi la violenza e perché non si violi una città “a cui oggi guarda l’umanità intera”. Si proclami Kiev “città aperta” e ci si astenga dall’uso delle armi. L’appello di Andrea Riccardi, che invoca un immediato cessate il fuoco nella capitale ucraina, lanciato tre giorni fa, continua a raccogliere adesioni. Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, nel suo manifesto, chiede di “non colpire gli abitanti con la violenza delle armi, di non violare una città a cui oggi guarda l’umanità intera”, e che si riprenda inoltre un percorso negoziale per arrivare alla pace. Kiev, si legge, “capitale di tre milioni di abitanti, in Europa, è oggi un campo di battaglia. La popolazione civile, inerme, vive in una condizione di pericolo, terrore, mentre trova riparo nei rifugi sotterranei. I più deboli, dagli anziani ai bambini, ai senza dimora, sono ancora più esposti. Ci sono già le prime

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Bisogna fermare l’escalation e trattare

Il segretario di Stato dialoga con alcuni giornalisti italiani: “Allargare il conflitto sarebbe una catastrofe gigantesca”. La propagazione del conflitto ucraino nel resto d’Europa sarebbe una “catastrofe gigantesca”, che fa rabbrividire. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, intervistato da quattro quotidiani italiani (Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa e Il Messaggero). Il cardinale chiede di evitare ogni escalation militare, di fermare le bombe e di aprire una trattativa, per la quale “non è mai troppo tardi”. Parolin ha assicurato che la Santa Sede è “pronta a facilitare il negoziato tra Russia e Ucraina”. A proposito della possibilità che il conflitto si estenda coinvolgendo direttamente altri Paesi europei a fronte dell’invio di armamenti in Ucraina, il segretario di Stato afferma: “Non oso nemmeno pensarlo. Sarebbe una catastrofe di proporzioni gigantesche, anche se, purtroppo, non è un’eventualità da escludere del tutto. Ho visto che in alcune dichiarazioni di questi giorni sono stati evocati gli incidenti che

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La fiducia non va riposta nelle armi

Sull’account Twitter @Pontifex, Francesco ricorda una frase della “Fratelli tutti” per sottolineare la brutalità della guerra e ancora una volta sceglie di comunicare sia in lingua ucraina che in lingua russa. Una candela è l’immagine scelta per accompagnare il tweet di Papa Francesco di oggi, ancora una volta anche in lingua ucraina e russa, tratto dal numero 260 dell’enciclica Fratelli tutti. “Le ragioni della pace sono più forti di ogni calcolo di interessi particolari e di ogni fiducia posta nell’uso delle armi” Insieme alla frase anche gli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina. Diplomazia e dialogo per la pace “Resistiamo in preghiera”: è il comunicato quotidiano di Sua Beatitudine Shevchuk, arcivescovo maggiore adi Kiev-Halyic, della Chiesa greco-cattolica ucraina, che parla anche di atrocità e del volto disumano di chi uccide, di una guerra sanguinosa, disumana e crudele. Ricordando che è il primo giorno di Quaresima per chi segue il calendario gregoriano, Shevchuk sottolinea che sarà un periodo molto speciale in attesa della Resurrezione.

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“Da UE rapida solidarietà a Ucraina”

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha preso parte in videoconferenza alla riunione del Consiglio affari esteri in formato difesa, indetto dall’Alto Rappresentante Ue della Politica Estera Josep Borrell, incentrato sul conflitto in Ucraina. “Siamo vicini all’Ucraina e al suo popolo. Condanniamo con fermezza, ancora una volta, l’ingiustificata aggressione russa alla sovranità ucraina, che è anche una grave minaccia alla sicurezza internazionale. L’Europa sta dimostrando concretamente questa vicinanza”. Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oggi collegato in videoconferenza con i Ministri della Difesa dell’Unione Europea per il Consiglio affari esteri in formato difesa. Il Ministro ha, inoltre, espresso apprezzamento per la decisione dell’Unione Europea di supportare la resilienza e la difesa ucraine attraverso lo European Peace Facility e ha concordato anche sull’opportunità di coordinare tutte le attività di sostegno alle Forze Armate ucraine e l’invio di materiale e equipaggiamento militare, in collaborazione con Stati Uniti e Regno Unito. “Abbiamo l’esigenza di coordinarci e di agire rapidamente” ha sottolineato il Ministro, ricordando che “anche l’Italia,

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Anche Gioia “manifesta per la pace”

“Nel corso della riunione del 26 febbraio tenutasi presso la Camera del Lavoro di Gioia del Colle le presenti associazioni, forze politiche, sindacati, comitati e liberi cittadini, di concerto con l’Amministrazione Comunale, promuovono la manifestazione cittadina per la pace che si terrà la sera del 2 marzo, con raduno ore 19.00 in Piazza Margherita di Savoia e partenza alle ore 19.30 con corteo fino a Piazza Luca D’Andrano, sulla base del presente testo condiviso che sarà letto in quell’occasione. L’Assemblea dei cittadini per la Pace di Gioia del Colle, riunitasi il 2 marzo 2022: – condanna senza riserve, l’attacco armato della Russia contro lo Stato dell’Ucraina; – invita i cittadini a non abbandonarsi alla logica della contrapposizione e di continuare, come vuole la Carta ONU, a “raggiungere con mezzi pacifici ed in conformità ai principi della giustizia e del diritto internazionale la soluzione” della controversia; – auspica che sia il “cessate il fuoco”, sia l’immediato ritiro delle truppe, possa essere accompagnato da una dichiarazione ufficiale della NATO a non porre in agenda richieste

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Chi fa la guerra dimentica l’umanità

Nel dopo Angelus, il nuovo appello del Papa per l’Ucraina: la gente comune vuole la pace ma paga sulla pelle le follie della guerra, servono corridoi umanitari per chi cerca scampo. Il ricordo dei conflitti in Siria, Etiopia e Yemen: “Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza”. Videomessaggio da Kiev dell’arcivescovo Shevchuk: abbiamo superato un’altra terribile notte. Una voce contro il frastuono dei missili, che il crepitare delle armi non sfibra. È una finestra su una grande piazza ma soprattutto sulle coscienze, quella di Francesco. Inascoltata da chi sta spargendo sangue e trasformando un pezzo di Europa in campo di battaglia, ma che non arretra: In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. E non smettiamo di parlare anzi, supplichiamo Dio più intensamente. La vera vittima, la gente Il dopo Angelus del Papa è un ritornello, che lega ormai tutti gli ultimi

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La guerra non lascia indifferenti i cassanesi

La guerra che il dittatore russo Putin ha scatenato contro l’Ucraina quattro giorni fa, non ha lasciato indifferenti i cittadini cassanesi che singolarmente, in gruppo, in paese e anche fuori hanno manifestato il proprio “no” al conflitto. “La Presidenza del Consiglio comunale di Cassano delle Murge esprime solidarietà verso i cittadini ucraini, anche nei confronti di quelli presenti sul territorio nazionale, regionale e nel comune di Cassano delle Murge”, ha scritto il un messaggio Antonia Gatti, Presidente del Consiglio Comunale di Cassano delle Murge. “Già su iniziativa di questa Presidenza, il Consiglio Comunale di Cassano delle Murge ha adottato delibere consiliari con le quali si respinge ogni tipo di violenza, da qualsiasi parte essa provenga, e si promuove la tutela dei diritti umani – ha affermato la Gatti in una nota –  Che Dio parli al cuore di chi può prendere decisioni di Pace affinché cessino immediatamente ogni azione di guerra e di violenza”. La Sindaca Maria Pia Di Medio ha ribadito: “Credo di interpretare i sentimenti

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Fermate la “guerra senza senso”

I leader della NATO riuniti virtualmente oggi (25 febbraio 2022) hanno invitato la Russia “a fermare questa guerra insensata, a cessare immediatamente il suo assalto, a ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e a tornare sulla via del dialogo e ad allontanarsi dall’aggressione”, ha affermato il Segretario della NATO Il generale Jens Stoltenberg. I leader della NATO hanno concordato la loro risposta collettiva all’invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia. Anche gli stretti partner della NATO, Finlandia, Svezia e Unione Europea, si sono uniti ai leader alleati per discutere “ la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni. “ Dichiarazione dei capi di Stato e di governo della NATO sull’attacco della Russia all’Ucraina Ci siamo incontrati oggi per discutere della più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni. Condanniamo con la massima fermezza l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, consentita dalla Bielorussia. Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente il suo assalto militare, di ritirare tutte le

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Consiglio Supremo di Difesa

Il Presidente Mattarella ha presieduto la riunione del Consiglio Supremo di Difesa Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto, al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Cons. Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Dott. Daniele Franco; il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Giancarlo Giorgetti; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Roberto Garofoli; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Consigliere per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, Dott. Francesco Saverio Garofani. Il Consiglio Supremo di Difesa esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali. La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità

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Prosegue supporto Italia alle Forze Armate Libanesi

Trasportati in Libano 2.000 litri di carbo-lubrificanti. La consegna è una delle iniziative a sostegno delle Forze Armate Libanesi (LAF) stabilite nel giugno 2021 durante una videoconferenza internazionale, alla quale parteciparono 20 paesi, oltre a ONU e UE, co-presieduta dai Ministri della Difesa di Italia e Francia. Nella serata di ieri 19 febbraio 2022 è avvenuto il primo trasporto in Libano di 2.000 litri di carbo-lubrificanti su 60.000 donati dall’ENI e trasportati dal C130 della 46^ brigata aerea di Pisa. Tali trasporti continueranno per tutto il mese di marzo. Tale consegna è una delle iniziative a sostegno delle Forze Armate Libanesi (LAF) stabilite nel giugno 2021 durante una videoconferenza internazionale, alla quale parteciparono 20 paesi, oltre a ONU e UE, co-presieduta dai Ministri della Difesa di Italia e Francia. La fornitura di mezzi e materiali è uno dei pilastri dell’impegno internazionale a sostegno del rafforzamento delle capacità delle LAF. – L’Italia supporta le Forze Armate Libanesi. Consegnati a Beirut i primi mezzi. In questo ambito la Difesa italiana, coinvolgendo

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Amazzonia: salvare le tartarughe

I cheloniani da sempre sono oggetto di caccia e sfruttamento illegali che mettono in pericolo la sopravvivenza della specie e danneggiano l’equilibrio ambientale. Il progetto “Pé-de-Pincha” dell’Università Federale dell’Amazonas in collaborazione con l’Istituto Brasiliano dell’Ambiente, cerca di sensibilizzare i “ribeirinhos”, ovvero gli abitanti dei fiumi del Nord del Brasile, a custodire queste creature. Fondamentale in questa inversione di rotta, l’apporto della Chiesa. La carne e le uova dei cheloniani amazzonici, come quella delle tartarughe e tracajás (terecay), sono da sempre molto apprezzati dall’uomo e fanno parte della dieta dei “ribeirinhos” come importante fonte di proteine, soprattutto durante la stagione secca dei fiumi. Il problema non è tanto il consumo ai fini della sussistenza ma la caccia predatoria, il commercio illegale e la vendita nei grandi centri urbani della regione, come Manaus, Santarém, Belém e Tefé. Una pratica barbara e sistematica messa a punto dai trafficanti di cheloniani, che minaccia l’estinzione di questi esemplari e provoca la distruzione del loro habitat

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Gas: il Marocco vuol diventare l’hub con l’Europa

Far diventare il Marocco da Paese importatore a Paese esportatore di energia. E’ la sfida del Re Muhammad VI che intende far ricorso a tutte le risorse del grande Paese africano per rispondere a due esigenze, parimenti importanti. La prima è la crescente domanda interna che posiziona il Marocco fra le economie a più alta crescita fra quelli della zona sahariana, grazie agli investimenti che nel corso degli anni hanno consentito alle imprese di migliorare in competitività e che oggi richiedono energia, possibilmente a basso costo. La seconda sfida è affrancarsi sempre più dai Paesi tradizionalmente punto di riferimento per l’acquisto di fonti energetiche, Algeria in primis. La “crisi del GME”, in questo senso, è stata un acceleratore nelle decisioni del Re Muhammad VI. Il gasdotto Maghreb-Europe (GME, appunto), in funzione dal 1996 e gestito dalla società di Stato algerina  Sonatrach, pompa gas naturale dall’Algeria alla Spagna lungo 1300 km. di tubazioni di cui 540 chilometri passano per il territorio

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Uniti nella fede in tutto il mondo

Anche questa estate 2021 i Testimoni di Geova tengono online i loro congressi annuali in oltre 500 lingue A tutela della salute di tutti e interrompendo una consuetudine che dura da oltre un secolo, i Testimoni di Geova hanno deciso di organizzare per la seconda volta i loro congressi annuali in modalità virtuale. Così, i circa 6.000 congressi che si sarebbero dovuti tenere in presenza in 240 paesi sono stati annullati. In Italia i Testimoni di Geova organizzano congressi dal 1925. Per 60 anni anche a Bari (il primo congresso fu organizzato nel ristorante ‘Il Transatlantico’ nel 1960) sono stati tenuti molti congressi in strutture come il Teatro Petruzzelli, lo stadio della Vittoria, lo stadio San Nicola e la Fiera del Levante, attirando negli hotel e nei ristoranti della città un gran numero di Testimoni. Nel 2020 la pandemia ha improvvisamente interrotto questa consuetudine, ma il successo di pubblico è stato assicurato proprio dalla modalità virtuale: più di 35.000 persone

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