ESTERI

Ucraina, Zelensky: “Se non fermiamo Putin ci sarà Terza Guerra Mondiale”

(Adnkronos) – “Se non fermiamo Putin, altro che Unione Europea. Ci sarà la Terza Guerra Mondiale”. E’ lo scenario che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky delinea in un’intervista a Porta a Porta rispondendo alle domande sull’evoluzione della guerra tra Ucraina e Russia. “Quando lui invaderà la Polonia, gli Stati Baltici, nessuno riuscirà a fare nulla, bensì tutti entreranno nella guerra. Tutti. Anche l’Italia, la Francia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, tutti gli stati membri della Nato saranno costretti a entrare in guerra per dimostrare che la Nato esiste davvero”, dice Zelensky.  “Se qualcuno dei leader degli stati Nato non vorrà entrare in guerra -aggiunge Zelensky- le loro società non glielo consentiranno. Gli diranno: ma ci avete mentito, in tutti questi anni non c’è stata nessuna sicurezza nel mondo, Lei è bugiardo e Lei si è arreso, e quando da Lei è arrivato lo stivale russo si è alzato le mani. Perciò ci sarà la Terza Guerra Mondiale, se le società di

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Ucraina, Consiglio Difesa: “Aggressione Russia attentato a ordine mondiale”

(Adnkronos) – “Ferma condanna dell’aggressione della Federazione russa all’Ucraina, violazione gravissima del diritto internazionale e inaccettabile attentato all’ordine mondiale basato su regole di convivenza pacifica e dialogo nel segno del multilateralismo”. Lo ha ribadito il Consiglio supremo di Difesa, riunitosi nel pomeriggio al Quirinale sotto la presidenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.  Durante la riunione è stata appunto esaminata “la situazione della guerra in Ucraina” e si è discusso “delle conseguenze che, a quasi undici mesi dall’inizio, sta producendo sia in termini di equilibri geopolitici generali sia di effetti complessivi sull’Italia”.   Il Consiglio “ha condiviso la necessità che l’Italia – in piena adesione alle decisioni assunte nelle sedi Nato e Unione europea e nelle forme stabilite, secondo la Costituzione, dal Governo e dal Parlamento – continui a sostenere il popolo ucraino nella difesa del proprio territorio e della propria sovranità, così come la necessità di adoperarsi per favorire ogni opportunità propizia all’avvio di negoziati tra le parti per

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Pil Russia, la versione di Putin e quella dei dati: i conti non tornano

(Adnkronos) – Quanto stanno pesando le sanzioni internazionali e quanto ha perso, veramente, l’economia della Russia, dall’invasione dell’Ucraina a oggi? Su questo punto si dibatte da mesi, con una certezza che viene prima di qualsiasi considerazione: i conti non tornano, almeno rispetto ai numeri che continua a fornire Mosca.   Nella versione rilanciata oggi da Vladimir Putin, il Pil della Russia sarebbe calato nel 2022 solo del 2,5 per cento. Le parole che arrivano dal Cremlino sono ovviamente intrise di propaganda. “Secondo i dati del ministero per lo Sviluppo economico, il Pil della Russia è sceso solo del 2,1 per cento fra gennaio e novembre, quando si prevedeva, anche fra i nostri economisti, per non parlare di quelli all’estero, di un calo del 10 per cento, del 15 o perfino del 20. Per l’intero 2022 è invece atteso un calo del 2,5 per cento”, ha affermato in una riunione in video conferenza dedicata all’economia.   Il deficit della Russia, pari

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Russia, Putin: “Pil sceso solo del 2,5%, aumentata produzione petrolio”

(Adnkronos) – Il Pil della Russia è calato nel 2022 solo del 2,5 per cento. Lo ha rivendicato il presidente Vladimir Putin sottolineando che era invece previsto un crollo del 20. “Secondo i dati del ministero per lo Sviluppo economico, il Pil della Russia è sceso solo del 2,1 per cento fra gennaio e novembre, quando si prevedeva, anche fra i nostri economisti, per non parlare di quelli all’estero, di un calo del dieci per cento, del 15 o perfino del 20. Per l’intero 2022 è invece atteso un calo del 2,5 per cento”, ha affermato in una riunione in video conferenza dedicata all’economia. Il deficit della Russia, pari al 2,3 per cento del Pil, è il più contenuto fra i Paesi G20. “Le dinamiche in corso sono migliori di quanto molti esperti avessero previsto”, ha aggiunto. Il complesso militare industriale, ha proseguito il presidente, ha preso slancio e continua ad aumentare la sua capacità. Le imprese del settore hanno

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Ucraina-Russia, Kiev: “Oltre 9mila civili uccisi da inizio guerra”

(Adnkronos) – Sono più di 9mila i civili che sono rimasti uccisi in Ucraina da quando, lo scorso 24 febbraio, la Russia ha iniziato la sua invasione. Lo ha dichiarato il capo dello staff presidenziale ucraino Andriy Yermak intervenendo al World Economic Forum a Davos, precisando che tra le vittime si contano 453 bambini. Ieri l’ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani aveva parlato di circa 7mila vittime civili nella guerra in Ucraina.  Yermak ha quindi accusato la Russia di aver commesso “80mila crimini” e ha promesso che ”non dimenticheremo un singolo atto di tortura o di vita che è stata presa”. Ribadendo la volontà dell’Ucraina di creare un tribunale speciale internazionale per giudicare i leader politici russi, Yermak ha detto che ”ogni criminale verrà riconosciuto responsabile”. 

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Guerra Ucraina, Zelenska: “A un certo punto dovremo pronunciare parola fine”

(Adnkronos) – “Ad un certo punto dovremo pronunciare la parola fine per questa guerra”, “in modo da permettere alla nostra gente sparsa per il mondo di tornare a casa, a padri, madri e figli di rientrare dal fronte, alle famiglie di riunirsi”. A dichiararlo è stata Olena Zelenska, intervenendo al World Economic Forum di Davos. “L’unità è ciò che riporta la pace”, ha aggiunto.   “Oggi vorrei consegnare ai miei colleghi alle mie controparti del Forum lettere del presidente ucraino dirette al presidente della Confederazione svizzera, Alain Berset, alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, al presidente cinese Xi Jinping in cui è scritto – in tutte – che se la gente si unisce può smuovere anche le montagne. E noi crediamo che il mondo si unirà per la pace. L’Ucraina ha già ricevuto risposte positive da molti capi di stato sulla disponibilità a lavorare insieme sulla formula della pace”. 

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Ucraina, Zelensky: “Russia prepara nuova fase, servono nuove armi”

(Adnkronos) – La Russia sta preparando una nuova fase della guerra, l’Ucraina ha bisogno di nuove armi e ringrazia la Gran Bretagna per l’ultimo pacchetto di aiuti. E’ il quadro che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky delinea nel suo consueto messaggio su Telegram, evidenziando in particolare “quello che è successo” nella regione di “Dnipro”, dove decine di civili sono morti nel raid condotto da Mosca contro un edificio residenziale. Zelensky sottolinea “che la Russia stia preparando un nuovo tentativo di prendere l’iniziativa nella guerra” e fa notare ancora una volta “il fatto che la natura dei combattimenti sul fronte richieda nuove soluzioni nell’approvvigionamento della difesa”. In sostanza, dice il presidente, “tutto ciò sottolinea solo quanto sia importante coordinare i nostri sforzi, di tutti i membri della coalizione di difesa dell’Ucraina e della libertà. E accelerare il processo decisionale”.  Più aiuti, quindi, e più adatti ad una fase cruciale del conflitto. “Oggi, un buon esempio viene dalla Gran Bretagna. È stato

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Ucraina, le mosse della Russia: ipotesi e strategie per i prossimi 6 mesi

(Adnkronos) – Il Cremlino sta probabilmente cercando di “condurre un’azione decisiva nei prossimi sei mesi” per riprendere il sopravvento in Ucraina, dopo una serie di fallimenti e controffensive ucraine riuscite. Lo ha riferito l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo ultimo aggiornamento, aggiungendo che “la Russia non è riuscita a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi principali in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala nel febbraio dello scorso anno. Le forze russe non sono riuscite a catturare Kiev nei primi giorni dell’invasione, così come l’intero oblast di Luhansk e Donetsk e hanno liberato più del 50% del territorio occupato dalla Russia da febbraio, inclusa Kherson, l’unica capitale regionale che la Russia è riuscita a conquistare”.   “Anche la campagna della Russia di prendere di mira le infrastrutture critiche dell’Ucraina in inverno nel tentativo di demoralizzare gli ucraini è stata un fallimento e per molti versi ha generato più sostegno alla causa dell’Ucraina”, ha detto ancora

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Ucraina, Russia: “Carri armati forniti a Kiev da Occidente bruceranno”

(Adnkronos) – Le forniture occidentali di veicoli corazzati pesanti all’Ucraina non sono in grado di cambiare la situazione sul campo e “questi carri armati sono in fiamme” e continueranno a “bruciare”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che sabato il governo britannico ha annunciato l’invio dei suoi Challenger alle forze di Kiev.   “Niente può cambiare questa situazione”, ha detto il portavoce del Cremlino, commentando l’intenzione di alcuni Paesi europei di fornire all’Ucraina i loro tank. “Questi carri armati sono in fiamme e bruceranno proprio come il resto – ha aggiunto – Gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti”.  Peskov ha poi sostenuto che la strage del palazzo di Dnipro distrutto in un attacco aereo è stata “causata dalla difesa ucraina”. ”Alcuni rappresentanti ucraini hanno affermato che, in realtà, questa tragedia è stata il risultato dell’azione dei missili di difesa aerea”, ha affermato Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti.  Intanto l’agenzia di stampa Tass, citando

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Ucraina, al via esercitazioni militari aeree congiunte Russia-Bielorussia

(Adnkronos) – Le forze armate della Russia e quelle della Bielorussia hanno avviato esercitazioni aeree congiunte. Lo ha affermato il ministero della Difesa bielorusso spiegando che le esercitazioni, definite “di natura difensiva”, dureranno fino al primo febbraio. Come si legge sull’account Telegram del ministero della Difesa bielorusso, unità delle forze aerospaziali russe sono arrivate negli aeroporti della Bielorussia nella notte. ”Oggi è iniziata un’esercitazione di volo tattico congiunta delle unità aeronautiche delle forze armate della Repubblica di Bielorussia e della Federazione Russa, che fanno parte della componente aeronautica del raggruppamento regionale di truppe”, si legge in una nota.  ”Una suddivisione della 120esima brigata meccanizzata delle guardie separate ha iniziato a svolgere una serie di compiti di addestramento al combattimento”, spiega il ministero. ”Durante l’esercitazione di volo tattico saranno coinvolti tutti gli aeroporti e i campi di addestramento dell’aeronautica e delle forze di difesa aerea delle forze armate della Bielorussia”, ha aggiunto il ministero in una nota. 

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Ucraina, sale a 35 morti bilancio raid Russia su Dnipro

(Adnkronos) – E’ salito a 35 morti il bilancio dell’attacco missilistico della Russia che ha colpito un condominio a Dnipro, in Ucraina. Lo ha confermato su Telegram il governatore regionale di Dnipro Valentyn Reznichenko. ”L’operazione di soccorso e di salvataggio a Dnipro stanno andando avanti da almeno 40 ore. Di notte, i soccorritori hanno estratto altri morti dal condominio distrutto da un missile russo”, ha detto Reznichenko, aggiungendo che ”in questo momento, l’attacco del nemico è costato la vita a 35 abitanti dell’edificio. Tra loro ci sono due bambini”. Il governatore ha poi aggiunto che ”39 persone sono state salvate e 75 sono state ferite. Tra i feriti si contano 14 bambini”.  Resta invece ”ignoto il destino di altri 35 abitanti dell’edificio. Continua la ricerca delle persone sotto le macerie”.  Il raid ha completamente distrutto circa 72 appartamenti, mentre altri 230 sono stati danneggiati. L’edificio è stato colpito durante il decimo attacco missilistico su vasta scala della Russia contro le

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Si apre forum Davos, tra incertezze guerra Ucraina e crisi energetica

(Adnkronos) – Si apre oggi a Davos il Forum economico mondiale (Wef), in un momento di incertezze internazionali, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica e alla minaccia di recessione. Come esprime lo stesso titolo scelto – ‘La cooperazione in un mondo frammentato’- dell’appuntamento annuale dell’elite globale di leader del mondo del business, politici ed economisti.   Tra i protagonisti della scena internazionale sono attesi il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, affiancata dal suo vice Valdis Dombrovskis, e la Presidente del Parlamento Roberta Metsola. Attesi anche il Commissario per gli affari economici Paolo Gentiloni e il Commissario per il bilancio Johannes Hahn.   Secondo quanto annunciato finora, nella delegazione italiana vi sarebbe solo un esponente del governo, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Sul fronte economico molta attesa per la presidente della Banca centrale europea, la francese Christine Lagarde e per la Presidente del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva.   In tutto

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Ucraina, Zelensky: “Dateci armi per fermare terrore Russia”

(Adnkronos) – “Il terrore russo può essere fermato, servono le armi che aspettiamo”. E’ il messaggio che Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, invia alla fine di una giornata drammatica per il paese. La Russia ha lanciato una serie di attacchi missilistici. I raid in particolare hanno provocato almeno 9 morti a Dnipro, dove è stato colpito un palazzo. “La Russia ha lanciato un altro pesante attacco missilistico sulle città dell’Ucraina. Kiev, Kharkiv, Odessa, Kryvy Rih, Dnipro, Vinnytsia, Ladyzhyn, Burshtyn, Khmelnytsky e altre città sono state colpite dai terroristi. Nella città di Dnipro, un edificio residenziale è stato distrutto in questo attacco russo. Decine di feriti sono stati salvati e vengono curati. Non sappiamo ancora quante persone ci siano sotto le macerie, il numero delle vittime aumenta di ora in ora”, dice Zelensky. “Degli oltre trenta missili lanciati contro l’Ucraina durante la giornata, più di 20 sono stati abbattuti. Questo significa che centinaia di vite sono state salvate. Purtroppo, anche le infrastrutture

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Ucraina, Russia avverte: “Invio carri armati Gb provocherà escalation”

(Adnkronos) – L’invio di carri armati britannici Challenger 2 all’Ucraina non aiuterà le forze militari di Kiev ma provocherà un’escalation delle operazioni di combattimento e più vittime “anche fra i civili”, si legge in un comunicato dell’ambasciata russa a Londra.   Di segno opposto la convinzione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che ha ringraziato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, per aver deciso di fornire alle sue forze i carri armati da combattimento Challenger 2. “Il sostegno sempre forte del Regno Unito ora è impenetrabile e pronto per le sfide. In un colloquio con il primo ministro, Rishi Sunak, ho ringraziato per le decisioni che non solo ci rafforzeranno sul campo di battaglia, ma invieranno anche il segnale giusto ad altri partner”, ha dichiarato Zelensky su Twitter. 

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Ucraina-Russia, Zelensky: “Battaglia per Soledar continua”

(Adnkronos) – “La dura battaglia per Donetsk continua. La battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per altre città e villaggi nell’est del nostro paese continua”. L’Ucraina non considera perduta Soledar: il presidente Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio su Telegram, fa il punto sugli ultimi sviluppi della guerra. La Russia rivendica la conquista della città, in un quadro in cui anche le milizie della Wagner reclamano un ruolo centrale. Per Kiev, però, la partita non è chiusa. “Sebbene il nemico abbia concentrato le sue maggiori forze in questa direzione, i nostri soldati stanno proteggendo la nazione. Ringrazio ogni soldato, sergente e ufficiale di brigata e di altre unità dell’esercito che svolgono con coraggio e fermezza i loro compiti”, dice Zelensky, che si sofferma poi su singoli reparti.  “Grazie ai combattenti dell’unità Kraken per azioni decisive per colpire il nemico nella regione di Soledar. Grazie ai soldati della Legione Internazionale del GUR MO e all’unità Shaman, che difendono coraggiosamente Bakhmut”,

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“Russia ha distrutto 4 Bradley Usa”, la fake news di Mosca – Video

(Adnkronos) – La Russia rivendica di aver distrutto in Ucraina anche 4 Bradley “prodotti negli Stati Uniti”. I veicoli da combattimento, però, non sono stati ancora inviati da Washington. Le parole del generale Igor Konasenkov, capo del Dipartimento dell’informazione e delle comunicazioni esterne del ministero della Difesa russo, non sfuggono su Twitter a chi analizza il bollettino di Mosca e ne evidenzia le incongruenze. 

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Russia, un’altra crepa nel regime

(Adnkronos) – Una nuova crepa si è aperta, sotto gli occhi di tutti, nel regime in Russia. Dopo lo scontro in atto fra i mercenari di Evgheny Prigozhin e i militari inquadrati nei ranghi, riconfermato nei giorni scorsi nella Soledar assediata dai russi, con il portavoce della Presidenza russa Dmitry Peskov che ha per due volte corretto le parole del fondatore della Wagner.   Oggi sempre Peskov, corregge il Presidente della Duma, Vyacheslav Volodin e boccia la sua idea di introdurre un provvedimento per introdurre la confisca dei beni per chi ha lasciato la Russia, critica il goveno o discredita le forze militari. Il tema di restrizioni per coloro che hanno lasciato la Russia “è pertinente molto complesso” e bisogna fare attenzione, ha aggiunto, a “non aprire un vaso di Pandora”. “I nemici sono nemici, dobbiamo combatterli, ma gli altri sono nostri cittadini e devono rimanere tali”, ha spiegato, lanciando un sassolino nell’ingranaggio fino a ora perfetto e oliatissimo che

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Russia, Cremlino pensa a presidenziali 2024: cosa farà Putin, lo scenario

(Adnkronos) – Il Cremlino ha iniziato i preparativi per la campagna per le elezioni presidenziali del 2024 nel clima di enorme incertezza dovuto all’”operazione militare speciale” in Ucraina, i cui obiettivi saranno espansi nei prossimi mesi, e sulla candidatura di Vladimir Putin, su cui l’apparato di politica interna della presidenza russa scommette, come ha scritto il quotidiano Kommersant.   I funzionari per la politica interna del Cremlino hanno quindi iniziato a discutere con esperti delle linee guida della sua campagna. “Le basi della componente ideologica non sono ancora chiare, anche se si presume che sarà basata sul tema dell’unità”, precisano le fonti di Kommersant.   In autunno sono in programma in Russia, e nelle regioni annesse dell’Ucraina, elezioni regionali, considerate come “test” del voto del prossimo anno. Le elezioni regionali e quelle presidenziali si terranno nel quadro di “condizioni speciali”, quindi delle sanzioni occidentali senza precedenti, social network banditi e il nuovo gruppo di elettori dei veterani di guerra. “Quest’anno

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Ucraina, esercitazioni Russia-Bielorussia: cosa si sa

(Adnkronos) – “Le esercitazioni russo-bielorusse, che inizieranno il 16 gennaio sul territorio della Repubblica di Bielorussia, non devono essere percepite come una minaccia diretta di un nuovo attacco a Kiev”. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Serhiy Popko.  “La leadership militare e politica dell’Ucraina – ha aggiunto – non esclude tentativi di una nuova ondata offensiva nemica. Secondo i dati dell’intelligence, la Russia sta preparando una nuova mobilitazione. Inoltre, 150.000 persone precedentemente mobilitate sono già in formazione nei campi di addestramento”.  “L’Ucraina in modo indipendente e con l’aiuto dei partner monitora costantemente – dice ancora il capo dell’amministrazione militare di Kiev – la situazione sui fronti e i preparativi della Russia per un’eventuale nuova offensiva. Nel frattempo, il 16 gennaio, sul territorio della Bielorussia inizieranno esercitazioni di volo congiunto e tattiche dell’esercito bielorusso e russo. Ma queste esercitazioni non devono essere percepite come una minaccia diretta di un nuovo attacco a Kiev o attacchi missilistici

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Ucraina-Russia, Kiev: “Notte di scontri a Soledar”

(Adnkronos) – E’ stata ”una notte calda” a Soledar nel Donbass, in Ucraina orientale, dove ”sono continuati i combattimenti” tra le forze di Kiev e quelle inviate dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha scritto su Telegram la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, spiegando che i russi hanno spostato “quasi tutte le forze principali nella direzione di Donetsk e mantengono alta l’intensità dell’offensiva” nella città strategica. La situazione ”di guerra è difficile”, ha proseguito Maliar, ma le truppe ucraine ”stanno cercando coraggiosamente di mantenere le posizioni”. 

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Ucraina, Kiev: “740 soldati Russia uccisi in un giorno”

(Adnkronos) – La Russia ha perso nell’ultimo giorno 740 uomini, facendo salire a 114.130 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.   Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 114.130 uomini, 3.098 carri armati, 6.167 mezzi corazzati, 2.086 sistemi d’artiglieria, 437 lanciarazzi multipli, 218 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 286 aerei, 276 elicotteri, 4.833 autoveicoli, 17 unità navali e 1.865 droni.  

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Russia, la moglie di Navalny: “E’ molto malato, curatelo”

(Adnkronos) – I sostenitori e i familiari di Alexei Navalny hanno affermato di essere sempre più preoccupati per la salute del 46enne dissidente russo che sta scontando una condanna a nove anni in una colonia penale a nord-est di Mosca. Navalny ancora una volta non ha potuto partecipare a un’udienza in tribunale perché era troppo malato per farlo, ha scritto la sua portavoce Kira Yarmysh su Twitter.  L’avvocato di Navalny aveva recentemente affermato che il suo assistito, che si trova in una cella di isolamento, soffriva di febbre, brividi e tosse, ma gli era stata negata l’assistenza medica. La moglie di Navalny, Yulia Navalnya, ha fatto appello alla direzione del carcere di Melekhovo, a circa 260 chilometri dalla capitale russa, affinché gli venissero somministrate delle medicine. “Sei anche umano?” ha scritto Navalnya su Instagram. “Quando torni a casa dal lavoro, sicuramente i genitori, i bambini ti stanno aspettando a casa. Cosa ti passa per la testa, come vivi quando ti

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Ucraina-Russia, Kiev teme attacco da Bielorussia: i segnali

(Adnkronos) – La minaccia di un attacco della Russia all’Ucraina dalla Bielorussia, con lancio di missili, diventa sempre più concreta. Lo stato maggiore ucraino delinea un quadro sempre più allarmante, sulla base dei segnali raccolti nelle ultime ore. Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto che le sue forze siano “pronte sia al confine che nelle regioni” vicino alla Bielorussia. I vertici militari di Kiev evidenziano che la scorsa settimana sono stati trasferiti 10 elicotteri Mi-8 e Mi-24 nella base Machulyshchy in Bielorussia. L’Ucraina non esclude che Mosca e Minsk decidano il trasferimento di altri mezzi in un quadro complesso: missili e droni non sono l’unica minaccia, visto che va considerata anche l’ipotesi di raid aerei.  “Siamo costantemente in contatto con partner stranieri. In particolare, con partner dagli Usa e dalla Polonia. Anche la nostra intelligence è costantemente al lavoro. Attualmente, le unità delle forze armate della Repubblica di Bielorussia, che sono schierate lungo il confine confine, non sono cambiati né

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Ucraina, Soledar resiste. Russia: “Controlliamo zona ovest”

(Adnkronos) – Ci sono ancora “piccole sacche di resistenza” ucraina nella città orientale di Soledar, a pochi chilometri da Bakhmut, nella regione di Donetsk. Lo hanno annunciato fonti militari dell’amministrazione filo-russa della regione. “I nostri ragazzi continuano a schiacciare il nemico in questi luoghi. In generale, l’operazione sta andando bene e la periferia occidentale di Soledar è già completamente sotto il nostro controllo”, ha dichiarato Andrei Bayevsky, un esponente militare dell’amministrazione. Le autorità ucraine, dal canto loro, hanno negato che la città sia caduta in mano russa, sostenendo che nella zona proseguono “aspri combattimenti”.  Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che “a Soledar è stato fatto un immenso sforzo e tali azioni sono state eroiche e di sacrificio, come in molte altre aree in cui le operazioni offensive sono in corso e proseguiranno”. Ma “è troppo presto per fermarsi o di sfregarsi le mani”, ha aggiunto, dopo che ieri il capo dei mercenari della Wagner Evgheny Prigozhin

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Ucraina, Soledar: Pentagono non conferma controllo Russia

(Adnkronos) – Le autorità statunitensi non dispongono di dati che confermino che la città ucraina di Soledar, a pochi chilometri da Bakhmut, sia completamente sotto il controllo delle forze russe. A dichiararlo è stato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, spiegando che sono in corso “scontri in evoluzione nell’area” e parlando di un “contesto molto fluido” con “combattimenti davvero violenti”, che “non consentono di confermare le notizie” in arrivo.   Allo stesso modo, il segretario alla Difesa ha assicurato che il suo dipartimento è “concentrato sul fare tutto il possibile per aiutare a garantire che gli ucraini abbiano le capacità necessarie a riuscire “negli sforzi a difesa del loro territorio sovrano”. “Ci hanno sentito dire più e più volte che sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario, e da tutto quello che posso vedere da parte dei nostri alleati e partner, anche loro pensano la stessa cosa”.  Il gruppo di mercenari Wagner aveva confermato martedì che la

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Ucraina, Zelensky: “Russia non ha preso Soledar, battaglia in corso”

(Adnkronos) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nega che Soledar sia stata catturata dai russi e parla di propaganda di Mosca per sostenere la mobilitazione militare. “Ora lo stato terrorista e i suoi propagandisti cercando di pretendere che una parte della nostra città di Soledar, completamente distrutta dagli occupanti, sia un loro successo. Lo presenteranno, e lo stanno già facendo, alla loro società in modo da sostenere la mobilitazione e dare speranza a chi sostiene l’aggressione. Ma i combattimenti continuano. La direzione di Donetsk sta tenendo. E facciamo di tutto, senza fermarci nemmeno un giorno, per rafforzare la difesa ucraina”, ha detto Zelensky nel discorso video serale, secondo quanto riportano i media ucraini.   Già lo stato maggiore di Kiev aveva spiegato che la battaglia per Soledar è ancora in corso, respingendo le rivendicazioni di una conquista russa della città. “Il nemico focalizza i suoi sforzi per cercare di riconquistare completamente la regione di Donetsk, conducendo operazioni in direzione di

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Ucraina-Russia, Putin punta su generale Gerasimov: l’analisi

(Adnkronos) – Vladimir Putin schiera il generale Valeri Gerasimov alla guida dell”operazione speciale’ in Ucraina. Mosca cambia il comandante nella guerra con una decisione che, ovviamente, finisce sotto i riflettori. L’avvicendamento, con l’accantonamento del generale Surovikin dopo poco più di 3 mesi, “indica la crescente gravità della situazione che sta affrontando la Russia”, scrive su Twitter l’intelligence militare britannica, sottolineando che la scelta non verrà accolta con favore dagli ultranazionalisti.  La nomina di Gerasimov “è un significativo sviluppo nell’approccio del presidente russo Vladimir Putin alla gestione della guerra. Il dispiegamento del capo di stato maggiore come comandante di teatro è un indicatore della crescente gravità della situazione che la Russia sta affrontando, e una chiara ammissione che la campagna non è all’altezza degli obiettivi strategici russi”, nota l’intelligence britannica.  “Il passo sarà probabilmente accolto con estremo malcontento da gran parte della comunità ultranazionalista e dei blogger militari, che hanno sempre più preso di mira Gerasimov per la cattiva conduzione della

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Ucraina, Russia sceglie Gerasimov generale ‘retrocesso’

(Adnkronos) – Si è spenta velocemente la stella del generale Sergei Surovikin anche se l’Armageddon che il suo nome prometteva è stato, in parte, realizzato, con i bombardamenti a tappeto delle infrastrutture civili ucraine iniziati poche ore dopo, il 10 ottobre, il suo arrivo al comando due giorni prima. Ma per Valery Gerasimov, il capo di Stato maggiore che assume l’incarico, le cose non appaiono rosee. La nomina ufficializzata oggi dal ministro della Difesa Sergei Shoigu è “una sorta di retrocessione, quantomeno un calice amaro”, ha commentato Mark Galeotti, analista specializzato negli apparati di sicurezza russi. D’ora in poi sarà lui a essere il diretto responsabile di quello che avviene sul teatro di battaglia.   Il generale Surovikin, reduce dalla devastante campagna aerea contro Aleppo che aveva coordinato come comandante delle unità aerospaziali – ha resistito solo poco più di tre mesi al comando dell’operazione speciale di Mosca in Ucraina. Nominato poco dopo il bombardamento del ponte di Crimea, all’inizio

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Russia-Cina, i dubbi di Pechino: “Putin è matto”

(Adnkronos) – La Cina pianifica di riorientare la sua politica estera per prendere le distanze dalla Russia nel timore di un declino dell’economia e del potere politico di Mosca in seguito della disastrosa operazione in Ucraina, hanno spiegato al Financial Times diverse fonti a Pechino.   Anche se nel loro ultimo colloquio a dicembre Xi Jinping e Vladimir Putin hanno concordato di continuare a rafforzare le relazioni bilaterali, cresce ai vertici politici del Partito comunista la diffidenza per il Presidente russo.   “La decisione dell’invasione è stata presa da un gruppo ristretto di persone. La Cina non deve limitarsi a seguire la Russia. Putin è matto”, ha spiegato un esponente cinese.   Nel loro incontro del 4 febbraio dello scorso anno, Putin, emerge dalle interviste raccolte dal quotidiano britannico, avrebbe informato Xi che la Russia “non escludeva adottare tutte le misure possibili se i separatisti dell’Est dell’Ucraina avessero attaccato il territorio russo provocando disastri umanitari”. L’incapacità dell’intelligence di Pechino di

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Ucraina, Gerasimov nuovo comandante forze ‘operazione speciale’ Russia

(Adnkronos) – Il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, è stato nominato nuovo comandante delle forze russe nell’”operazione speciale” in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu.  Gerasimov prende il posto di Sergei Surovikin, che resta come suo vice, insieme al comandante delle forze di terra, Oleg Salyukov, e al vice capo di stato maggiore Alexei Kim, precisa Ria Novosti. L’aumento del livello di comando è associato, si precisa, all’espansione della portata degli obiettivi. E all’organizzazione di una più stretta integrazione fra i diversi rami delle truppe, per migliorare tutti i tipi di supporto e l’efficacia del comando e del controllo dei raggruppamenti di forze.  

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Ucraina-Russia, Duda: “Polonia fornirà tank Leopard a Kiev”

(Adnkronos) – Il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato che Varsavia invierà all’Ucraina una compagnia di tank Leopard “nell’ambito della coalizione internazionale”. Lo ha scritto su Twitter la presidenza polacca, dopo che Duda ha incontrato oggi a Leopoli il collega ucraino Volodymyr Zelensky e quello lituano Gitanas Nauseda.   Kiev chiede insistentemente la fornitura di tank pesanti Leopard di fabbricazione tedesca. Finora la Germania ha risposto negativamente, nel timore di alimentare un’escalation in Ucraina, ma il tema è ormai sul tavolo. La Polonia ha bisogno del permesso di Berlino per poter esportare i Leopard, dato che sono stati prodotti in Germania. Una compagnia di tank equivale a circa dieci carri armati.  “Oggi posso dire parole importanti per la nostra difesa, per la nostra difesa comune – sia dell’Ucraina che dell’intera Europa. Queste parole sono carri armati. Mi congratulo per questa decisione presa dalla Polonia, da Andrzej Duda e dal governo polacco”, ha detto dal canto suo Zelensky aggiungendo: “Ringrazio la

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Gasparri-Calenda, botta e risposta su guerra di Crimea e Unità d’Italia

(Adnkronos) – ‘Ping pong parlamentare’ di botta e risposta innescato durante le dichiarazioni di voto sul dl armi a Palazzo Madama tra Maurizio Gasparri e Carlo Calenda. Dopo un primo battibeccare in Aula lo scontro si è consumato sui social. Pomo della ‘discordia’ la conoscenza storico-geopolitica dell’Ucraina.   “Oggi Gasparri, in risposta al mio intervento, ha voluto mostrare la sua profonda conoscenza della storia moderna, citando la famosa guerra di Crimea del 1861. Il busto di Cavour è caduto dal piedistallo”, ha twittato il leader di Azione a termine lavori, dopo un primo qui pro quo con il senatore di Forza Italia durante il suo intervento. “Sono lieto di avere costretto Carlo Calenda ad aprire un libro per scoprire cosa fosse stata la guerra di Crimea a cui partecipò il Regno di Sardegna. Ma forse si è limitato a consultare Wikipedia. Lui i libri non sa manco cosa siano”, ha replicato su Twitter il vicepresidente del Senato.   Ma Calenda

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Ucraina, Russia: “Pronti a negoziati”

(Adnkronos) – ”La Russia è pronta a risolvere attraverso i negoziati il problema dell’Ucraina” perché ”raggiungere gli obiettivi in modo pacifico è l’opzione preferibile”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso della conferenza stampa quotidiana.   “La Russia è sempre stata pronta a risolvere i problemi attraverso i negoziati e il presidente Putin ha ripetutamente affermato che manteniamo ancora aperta questa disponibilità”, ha affermato Peskov. ”Naturalmente, il raggiungimento dei nostri obiettivi con mezzi pacifici, politici e diplomatici è l’opzione preferita. Ma in un ambiente in cui le leggi dell’Ucraina proibiscono al suo presidente di condurre qualsiasi contatto con noi o una sorta di dialogo con noi, in condizioni in cui gli occidentali non sono ovviamente inclini a concedere a Kiev alcuna flessibilità in materia, non ci sono prospettive”, ha detto Peskov. 

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Ucraina, Kiev: “112.960 militari Russia uccisi da inizio guerra”

(Adnkronos) – La Russia ha perso nell’ultimo giorno 590 uomini, facendo salire a 112.960 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.   Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 112.960 uomini, 3.094 carri armati, 6.159 mezzi corazzati, 2.078 sistemi d’artiglieria, 437 lanciarazzi multipli, 217 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 285 aerei, 275 elicotteri, 4.826 autoveicoli, 17 unità navali e 1.862 droni.  

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Ucraina, Zelensky: “Non ci sarà Terza Guerra Mondiale”

(Adnkronos) – ”E’ chiaro chi vincerà in Ucraina”, dove ”la guerra non è ancora finita”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio in videoconferenza alla cerimonia di assegnazione dei Golden Globe. ”Non ci sarà una Terza Guerra Mondiale”, ha aggiunto Zelensky, dicendo che ”la situazione sta cambiando” in Ucraina.   “La prima guerra mondiale ha causato milioni di vittime. La seconda guerra mondiale ne ha causate decine di milioni. Non ci sarà una terza guerra mondiale, non è una trilogia”, ha detto Zelensky sostenendo che con l’aiuto del mondo libero “l’Ucraina fermerà l’aggressione russa sulla nostra terra”.  Nel suo discorso video trasmesso nella notte, Zelenskiy ha poi annunciato di aver tolto la cittadinanza a quattro personalità politiche, tra cui il politico filorusso Viktor Medvedchuk che è stato trasferito in Russia l’anno scorso nell’ambito di un accordo per lo scambio di prigionieri. “Ho deciso di revocare la cittadinanza a quattro persone: Andriy Leonidovych Derkach, Taras Romanovych Kozak,

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