ESTERI

Prezzo gas, lontano accordo Ue su tetto.

I Paesi membri dell’Ue sono lontani dal trovare un accordo sul tetto al prezzo del gas naturale. Sul tema dell’energia, intanto, contatti tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. CONSIGLIO ENERGIA – Il tetto al prezzo del gas, in Ue, appare lontano nonostante 15 Stati, tra cui Italia e Francia, abbiano inviato una lettera alla commissaria all’Energia Kadri Simson chiedendole di studiare un price cap sul metano importato in Ue da tutti i fornitori, non solo su quello proveniente dalla Russia. “Non siamo neanche lontanamente vicini ad un consenso sul price cap”, spiega una fonte diplomatica Ue in vista del Consiglio Energia straordinario che si riunisce oggi a Bruxelles. Per la fonte, “è meglio concentrarci sulle cose che ci uniscono, non su quelle che ci dividono”. Discutere di price cap, sostiene, è “uno spreco di tempo”, poiché alcuni Paesi sono nettamente contrari, dato che “siamo nazioni civili, affidabili e che rispettano lo

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Oggi le annessioni. Zelensky: “Fermare Putin”

La Russia formalizza oggi l’annessione dei territori dell’Ucraina dove sono appena andati in scena i referendum. Il presidente Vladimir Putin oggi firmerà i trattati con i leader delle autoproclamate Repubbliche di Luhansk e Donetsk nonché delle regioni di Kherson e Zaporozhzhia. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che Putin terrà un discorso, previsto per le 14 italiane. I leader delle autorità filorusse sono arrivati ieri a Mosca per chiedere l’adesione alla Russia. I referendum sono considerati una farsa dall’Ucraina e dalla comunità internazionale. “Non c’è posto” per le annessioni “nel mondo moderno”, dice il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “È un’escalation pericolosa”, afferma Guterres aggiungendo che “qualsiasi decisione di procedere con l’annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia non avrà alcun valore legale e merita di essere condannato”. Le annessioni, afferma, sono contrarie “a tutto ciò per cui la comunità internazionale si batte”. Gli Stati Uniti non riconosceranno mai le rivendicazioni territoriali della Russia sul

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Ian, uragano riprende forza dopo Florida

(Adnkronos) – Ian riprende forza e da tempesta tropicale si avvia a tornare allo status di uragano dopo aver devastato aree della Florida. Il National Hurricane Center ha segnalato nella mattinata americana raffiche di vento a circa 110 km orari. Ian si muove verso nord e secondo le previsioni dell’NHC dovrebbe arrivare nella giornata di venerdì in South Carolina con le caratteristiche tipiche di un uragano di categoria 1. “Questo potrebbe essere l’uragano più letale nella storia della Florida”, ha detto intanto il presidente americano Joe Biden parlando dalla sede della Federal Emergency Management Agency (Fema), che ha il compito di assistere gli stati e gli individui in tempi di crisi. Biden ha quindi annunciato che si recherà in Florida ”non appena le condizioni lo permetteranno”. Biden, si legge nella nota, ha avuto un colloquio telefonico con il commissario della contea di Lee Cecil Pendergrass. In particolare, il presidente americano ha promesso aiuti per il ripristino dell’elettricità, per la ricostruzione

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Ucraina, dagli Usa Himars e radar: aiuti per 1,1 mld

(Adnkronos) – Il Pentagono ha annunciato altri aiuti militari dagli Usa all’Ucraina per un valore di 1,1 miliardi di dollari. Nel nuovo pacchetto da impiegare nella guerra contro la Russia, si legge in una nota del dipartimento della Difesa americano, sono inclusi diciotto lanciarazzi Himars e “munizioni associate”, 150 veicoli Humvee, 40 camion e 80 rimorchi per “trasportare attrezzature pesanti”, radar aggiuntivi per gli aerei senza pilota. Gli Stati Uniti hanno impegnato “più di 16,2 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza dell’Ucraina” dall’inizio dell’invasione russa a febbraio, ricorda il Pentagono. “Oggi il dipartimento della Difesa americano ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno alla sicurezza da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina. Avremo altri 18 Himars, altro equipaggiamento cruciale che avvicinerà la vittoria. Una decisione molto tempestiva che dimostra che il ricatto russo non funziona. Grazie al presidente degli Stati Uniti e a tutti i nostri amici americani”, scrive su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’annuncio di

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Nord Stream, Mosca apre inchiesta per terrorismo

(Adnkronos) – L’Ufficio del procuratore in Russia ha reso nota l’apertura di una inchiesta per terrorismo internazionale in relazione ai danni provocati da esplosioni ai gasdotti Nord Stream, rende noto l’agenzia turca Anadolu. In Svezia i Servizi di sicurezza (Sapo) subentrano alla polizia nelle indagini sulla perdita di gas dei due gasdotti Nord Stream e aprono una inchiesta per sabotaggio aggravato in relazione alle esplosioni e quindi alle fughe di metano nel Mar Baltico. La decisione è stata presa perché quanto accaduto “può essere riconducibile a un reato grave che può, almeno in parte, essere diretto contro gli interessi nazionali svedesi”. “Non si può escludere che una potenza straniera sia dietro” quanto accaduto. La Sapo, insieme alla procura, ha in seguito precisato che l’inchiesta è attualmente aperta per “sabotaggio aggravato”. Dalla Germania la ministra della Difesa, Christine Lambrecht, ha annunciato oggi che la Marina tedesca parteciperà all’inchiesta sul presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel mar Baltico.

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Usa, Uragano Ian verso la Florida

Biden: “Rischio letale, evacuate” Dopo essersi abbattuto su Cuba, lasciando l’Isola completamente senza energia elettrica e uccidendo 2 persone, l’uragano Ian ora diretto verso le coste della Florida si è rafforzato, passando dalla categoria 3 alla categoria 4, con venti fino 225 chilometri orari. Lo ha comunicato il National Hurricane Center. Milioni di persone sono state esortate a evacuare le loro abitazioni per la potente tempesta che potrebbe causare inondazioni catastrofiche e pericolose mareggiate. Ian dovrebbe abbattersi nella penisola della Florida oggi pomeriggio, colpendo nelle aree fra Sarasota e Port Charlotte.   “Questa tempesta è incredibilmente pericolosa, un rischio letale”. Così Joe Biden ha esortato i residenti della Florida che abitano lungo il percorso dell’uragano Ian ad “obbedire a tutte le indicazioni delle agenzie per le emergenze, non date nulla per scontato, fidatevi del loro giudizio non del vostro: lasciate le vostre abitazioni se è stato ordinato”.   Biden ha detto di aver approvato ogni richiesta fatta dalla Florida “per

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Aumentati sforzi per segnali attacco nucleare

L’intelligence Usa, insieme a quelle degli alleati, stanno aumentando gli sforzi per individuare qualsiasi mossa o comunicazione dei militari russi che possa segnalare un eventuale ordine da parte di Vladimir Putin per il ricorso a armi nucleari nel conflitto con l’Ucraina. E’ quanto scrive Politico, citando diverse fonti dell’intelligence che esprimono però anche il timore che “qualsiasi indicazione che l’imprevedibile leader russo abbia deciso di scatenare l’impensabile, in un disperato tentativo di riconquistare l’iniziativa o ricattare la comunità internazionale, potrebbe arrivare troppo tardi”. La maggior parte dei caccia, dei missili convenzionali e dei lanciatori di razzi, possono anche essere armati con più piccoli ordigni tattici nucleari. Si tratta di armi destinate a un uso mirato sul campo di battaglia piuttosto che come armi strategiche, come i missili balistici intercontinentali, per i quali ci sono dei segnali rivelatori riscontrabili dal monitoraggio delle agenzie di intelligence, come la mobilitazione delle loro unità. Quindi, salvo che Putin o suoi comandanti non decidano di

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Russia: “Cominciato l’addestramento dei riservisti”

(Adnkronos) – E’ iniziato l’addestramento dei riservisti, coinvolti nella mobilitazione parziale, annunciata dal presidente russo Vladimir Putin per arruolare nuove truppe da inviare in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca spiegando che l’addestramento è in corso in tutta la Russia, compresa la regione di Rostov al confine con l’Ucraina, la penisola di Crimea annessa con referendum nel 2014 e nell’exclave di Kaliningrad. Intanto il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha avvertito che le autorità russe stanno raccogliendo dati sui residenti della città per avviare la mobilitazione di massa. Questa informazione è confermata dal movimento di resistenza locale. Il consigliere del sindaco ha dichiarato che il processo di reclutamento può iniziare già dal 10 ottobre. “Ieri, 27 settembre, il nostro movimento di resistenza – ha affermato Andryushchenko – ha avuto accesso ai documenti delle autorità di occupazione di Mariupol, che testimoniano l’inizio della raccolta dei dati delle persone per la creazione di liste per

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Polonia e Bulgaria: “Lasciate la Russia”

(Adnkronos) – I governi di Bulgaria e Polonia chiedono a propri cittadini di lasciare la Russia con urgenza, nel timore che possa diventare più difficile varcare i confini della Federazione con la chiusura di accessi a causa dell’aumento dei russi che fuggono dalla mobilitazione di massa. Con un comunicato il ministero degli Esteri di Sofia ha esortato ad “evitare di recarsi in Russia e raccomandato a cittadini bulgari che si trovano in Russia di considerare la possibilità di lasciare il Paese al più presto possibile, usando i mezzi di trasporti attualmente a disposizione”. Il ministero degli Esteri polacco ha fatto una simile esortazione ai propri cittadini in Russia: “In caso di un drastico deterioramento della situazione di sicurezza, la chiusura dei confini o altre imprevedibili circostanze, l’evacuazione potrebbe essere significativamente difficile e persino impossibile”. “Raccomandiamo ai cittadini polacchi che rimangono in Russia – conclude – di lasciare il territorio della Federazione usando ogni mezzo commerciale e privato a disposizione”.

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Merkel: “Putin su armi nucleari va preso sul serio”

(Adnkronos) – Le dichiarazioni di Vladimir Putin vanno prese sul serio. L’avvertimento arriva dall’ex cancelliera tedesca Angela Merkel a commento della minaccia del presidente russo di utilizzare armi nucleari in caso di attacco contro l’integrità territoriale della Russia nel quadro della guerra in Ucraina. “Bisogna prendere sul serio le sue parole”, ha detto Merkel, che ha chiesto di “non minimizzarle fin dall’inizio come se fossero un bluff” e di “affrontarle seriamente”, secondo quanto riporta la radio tedesca Rnd. “Questo non è un segno di debolezza o di pacificazione, ma un segno di saggezza politica, una saggezza che aiuta a mantenere un margine di manovra o, cosa almeno altrettanto importante, a raggiungerlo”, ha spiegato l’ex cancelliere. Putin ha avvertito la scorsa settimana, dopo aver annunciato il decreto “mobilitazione parziale”, del possibile uso di “ogni mezzo” in caso di “minaccia all’integrità territoriale” russa, sottolineando che “non si tratta di un bluff”, commenti che hanno innescato un’ondata di critiche da parte della comunità

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Usa: “Americani lascino Russia immediatamente”

“I cittadini americani non devono recarsi in Russia, e chi già vi si trova in viaggio o è residente dovrebbe partire immediatamente mentre rimangono disponibili limitate opzioni di voli commerciali”. E’ questo il ‘security alert” pubblicato oggi sul suo sito dell’ambasciata di Washington a Mosca, in cui si avvisa come dopo che “il governo russo ha iniziato a mobilizzare i suoi cittadini nell’esercito a sostegno dell’invasione in Ucraina, la Russia potrebbe rifiutarsi di riconoscere la doppia cittadinanza per americani, negare loro accesso all’assistenza consolare, impedire loro di lasciare la Russia e arruolare cittadini con doppia cittadinanza”. Alert analogo è stato inviato dai governi di Bulgaria e Polonia che chiedono ai propri cittadini di lasciare la Russia con urgenza, nel timore che possa diventare più difficile varcare i confini della Federazione con la chiusura di accessi a causa dell’aumento dei russi che fuggono dalla mobilitazione di massa. Con un comunicato il ministero degli Esteri di Sofia ha esortato ad “evitare di

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Cina, Xi Jinping riappare in pubblico

Cancellate voci di colpo di Stato Il leader cinese Xi Jinping ha fatto la sua prima apparizione pubblica da quando è tornato da un vertice in Uzbekistan il 16 settembre, cancellando in tal modo ogni speculazione su un presunto colpo di stato. Ieri Xi ha visitato una mostra a Pechino sui traguardi della Cina durante il suo decennio al potere. Nel telegiornale serale dell’emittente statale Cctv, Xi è apparso mentre indossava una mascherina e osservava gli schermi alla Beijing Exhibition Hall, dove erano presenti molte sue foto. Era accompagnato dal premier Li Keqiang e da altri leader, inclusi tutti i membri del Comitato permanente del politburo del Partito Comunista.  La visita in Uzbekistan è stata il primo viaggio di Xi all’estero dopo quasi 1.000 giorni dall’inizio della pandemia. La sua assenza in pubblico, al suo ritorno, aveva destato a un turbinio di voci online, che sostenevano che fosse stato rovesciato in un colpo di Stato militare e posto agli arresti

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Ucraina, Kiev: “Morti 58.150 soldati Russia”

Ammonterebbero a 58.150 le perdite fra le fila della Russia dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 58.150 uomini, 2.312 carri armati, 4.889 mezzi corazzati, 1.381 sistemi d’artiglieria, 331 lanciarazzi multipli, 175 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 262 aerei, 224 elicotteri, 3.742 autoveicoli, 15 unità navali e 989 droni. Adnkronos

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Russia nega di aver chiesto estradizione cittadini

(Adnkronos) – Il ministero della Difesa di Mosca ha negato le notizie secondo cui funzionari russi avrebbero chiesto ai governi di Georgia, Kazakistan ed altri stati di estradare in Russia i cittadini che stanno riparando in quei paesi per sfuggire alla mobilitazione annunciata dal presidente Vladimir Putin. Il ministro dell’Interno del Kazakistan, Marat Akhmetzhanov, ha chiarito ai giornalisti che verranno estradati dal suo paese unicamente i responsabili di reati riconosciuti come tali anche in Kazakistan e che figurino su una lista di ricercati dalle autorità internazionali. Il ministro – sottolinea il Guardian che riporta la notizia citando il think tank americano Isw – non ha esplicitamente confutato la voce relativa alle richieste di estradizione avanzate da Mosca. Mosca, secondo il think tank con sede a Washington Institute for the Study of War nella sua ultima analisi della situazione nel Paese, sta intanto “creando le condizioni necessarie alla mobilitazione o coscrizione forzata dei civili ucraini nelle aree della parte orientale del

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Retorica nucleare Russia va presa sul serio

(Adnkronos) – “Qualsiasi uso di armi nucleari è totalmente inaccettabile” e la Russia deve sapere che “una guerra nucleare non può essere vinta”. Ma “quando vediamo che la Russia usa la retorica nucleare, dobbiamo prenderla sul serio”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parlando nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in un incontro organizzato dall’S&D. In precedenza Stoltenberg ha parlato con il presidente ucraino Volodymir Zelensky, a cui ha precisato che “gli alleati della Nato sono fermi nel loro sostegno per la sovranità e il diritto all’auto difesa dell’Ucraina”. “I vergognosi referendum organizzati dalla Russia non sono legittimi e sono una clamorosa violazione del diritto internazionale. Questi territori sono ucraini”, ha scritto in un tweet. Dal canto suo Zelensky ringrazia Stoltenberg di aver condannato con forza i referendum illegali russi, degli sviluppi attuali sul campo di battaglia e di ulteriore supporto dei Paesi alleati alle forze ucraine.

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Casa Bianca guarda con ansia all’ascesa di Meloni

(Adnkronos) – “Il terremoto in Italia ha provocato tremori avvertiti fino alla Casa Bianca”. E’ quanto scrive Politico della reazione a Washington alla vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche 2022, “che aumenta i timori di una nuova svolta a destra nel continente che affronta difficoltà economiche e guarda con nervosismo alla guerra che si svolge sul suo fronte orientale”. Una vittoria che “è stata accolta con preoccupazione all’interno dell’amministrazione del presidente Biden”, aggiunge il noto sito di informazione politica Usa, sottolineando che questa preoccupazione rimane “riservata”, mentre nelle dichiarazioni pubbliche arrivate ieri da Casa Bianca e dipartimento di Stato si esprime “fiducia nel fatto che l’Italia rimarrà un solido partner dell’Occidente”. A preoccupare la Casa Bianca è il fatto che la vittoria della destra in Italia confermi “un preoccupante trend nel continente, che ha portato alla vittoria della destra in Svezia, Ungheria e i progressi fatti in nazioni come la Francia”. E il timore è che questo possa intaccare

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Ucraina, esperti alla Cnn: “Osservatori? No, attivisti”

(Adnkronos) – I cittadini stranieri, tra cui 13 italiani, che il governo russo presenta come osservatori internazionali sui referendum bollati da Kiev come “farsa” stanno svolgendo “attivismo politico” e violando le regole di base dell’osservazione elettorale. Lo sostengono esperti della materia citati dalla Cnn. “Quello che fanno è un’attività politica mascherata da osservazione elettorale”, ha dichiarato Anton Shekhovtso, esperto della Piattaforma europea per le elezioni democratiche (Epde), ong tedesca sostenuta dall’Unione europea. Secondo l’Epde, che promuove le migliori pratiche per lo svolgimento e il monitoraggio delle elezioni, un osservatore non dovrebbe mai estrapolare dall’esperienza individuale un giudizio complessivo sul voto. “Stando qui, posso vedere con i miei occhi che le persone votano volontariamente”, ha di recente dichiarato alla Tass un “osservatore tedesco”, il dirigente della società energetica tedesca Energie Waldeck-Frankenberg, Stefan Schnaller. “Gli osservatori non possono valutare correttamente le elezioni quando non sono membri di una missione di osservazione a lungo termine e quando fanno dichiarazioni pubbliche basate solo sulla

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Gas, la strategia della tensione russa

(Adnkronos) – Non ci sono le prove, almeno non ancora. Ma l’ipotesi che il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream sia un’azione russa alimenta la tesi che quella di Mosca sia un’accurata strategia della tensione sul gas, per far tornare a salire il prezzo e continuare a mettere pressione all’Europa in vista dell’inverno. L’obiettivo è almeno parzialmente centrato visto lo strappo delle quotazioni sopra i 200 megawattora, con una chiusura a 186 megawattora, al mercato di Amsterdam. “Tre eventi di questo tipo non succedono in un giorno, è chiaro che si tratta di un atto di sabotaggio”, sintetizza all’Adnkronos Simone Tagliapietra, senior fellow del think tank bruxellese Bruegel, parlando delle tre esplosioni che hanno danneggiato le due infrastrutture nel mar Baltico, intorno all’isola danese di Bornholm. E diventa difficile ipotizzare che il sabotaggio sia opera di altri. Nonostante il consueto rimpallo di responsabilità che si innescherà, non ha dubbi il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak: “Le fuoriuscite di gas dal Nord

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Nord Stream, sub o sottomarino ipotesi esplosioni

(Adnkronos) – Le perdite di gas a Nord Stream 1 e Nord Stream 2, nel mar Baltico, potrebbero essere conseguenza di esplosioni provocate da sommozzatori o da un sottomarino. A quanto apprende l’Adnkronos, lo ipotizzano fonti di intelligence occidentale, che stanno monitorando la situazione, dopo che ieri è stata registrata una improvvisa perdita di pressione nei gasdotti, a seguito di un danneggiamento avvenuto nella zona economica esclusiva danese, vicino all’isola di Bornholm. Le fonti rilevano che, nell’ambito dell’attività di ricerca e monitoraggio del web, è emersa la presenza del sottomarino russo nucleare SSN classe Oscar II “Belgorod”, al momento operativo nel Mar Bianco. Questo lascerebbe supporre che possano essere stati utilizzati dei veicoli subacquei autonomi attraverso un sottomarino ospite, che potrebbe essere il Belgorod. Le stesse fonti notano che un nuovo centro per lo sviluppo di veicoli sottomarini, appartenente alla Marina militare russa, si trova a San Pietroburgo e questi potrebbero essere adatti per colpire obbiettivi in profondità. E sommozzatori

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Vaticano: “Minaccia armi atomiche è ripugnante”

(Adnkronos) – Un mondo “vicino all’abisso di una guerra nucleare”. A ribadirlo, come riporta Vatican News, è il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto ieri alle Nazioni Unite in un incontro ad alto livello per la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari. La minaccia dell’uso di questo tipo di armi nel conflitto in Ucraina, che ha riportato, ha detto, la guerra in Europa ad una dimensione mai vista da generazioni è “ripugnante”. Quella nucleare, ha sottolineato il cardinale Parolin, è una minaccia incombente che ha implicazioni devastanti per tutta l’umanità e dimostra che l’obiettivo di una definitiva eliminazione delle armi atomiche, come ha scritto il Papa nella Fratelli tutti, è “sia una sfida sia un imperativo morale e umanitario”. Tuttavia, sottolinea il porporato, le azioni degli Stati che detengono un arsenale nucleare sono ben lontane dal favorire un esito di questo tipo, perché ampliando e modernizzando le loro armi atomiche continuano a fare affidamento sulla deterrenza atomica,

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Ucraina, 10mila russi al giorno in fuga verso Georgia

(Adnkronos) – Migliaia di cittadini russi, fino a 10mila al giorno, stanno cercando di entrare in Georgia e oggi circa 5.500 veicoli, tra cui circa 3.600 auto, sono stati bloccati al confine a sud di Vladikavkaz. Secondo Tbilisi, il numero di russi in arrivo ogni giorno è quasi raddoppiato da quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione di centinaia di migliaia di riservisti lo scorso 21 settembre. “Quattro o cinque giorni fa arrivavano ogni giorno in Georgia 5.000-6.000 russi. Il numero è aumentato fino a circa 10.000 al giorno”, ha dichiarato il ​​ministro dell’Interno Vakhtang Gomelauri. La Georgia e la vicina Armenia, che non richiedono visti per i russi, sono una delle principali destinazioni per i russi in fuga fin dall’inizio della guerra il 24 febbraio. Il Cremlino non ha informazioni sul numero dei russi che avrebbero lasciato il Paese dopo l’annuncio sulla mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina dal 21 settembre scorso. Lo ha chiarito

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Gas, lettera Italia e altri 12 Paesi a Ue per tetto

(Adnkronos) – L’Italia e altri 12 Paesi Ue scrivono una lettera alla Commissione europea per chiedere di stabilire un tetto al prezzo di tutte le importazioni di gas sul mercato comunitario e non solo su quello proveniente dalla Russia, al fine di “attenuare la pressione inflazionistica” e fornire un quadro preciso “nel caso di possibili tagli alle forniture”. Oltre all’Italia, la lettera, elaborata su iniziativa del Belgio, è firmata dai ministri dell’Energia di Spagna, Portogallo, Grecia, Polonia, Italia, Malta, Romania, Croazia, Lituania, Slovenia, Slovacchia, Lettonia. In essa si sollecita alla Commissione la presentazione di una proposta sul tetto al prezzo del gas nell’Ue, “non limitato a giurisdizioni specifiche”, in vista del Consiglio dell’energia del prossimo 30 settembre, per poi elaborare una proposta legislativa. I 13 Paesi chiedono inoltre che tale norma sia disegnata in modo tale da “garantire la sicurezza delle forniture e il libero flusso di gas all’interno dell’Europa”, riducendone al contempo la domanda. Gli Stati membri propongono inoltre

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Washington Post ‘apre’ a Meloni: “Paure esagerate”

(Adnkronos) – Le paure in Europa e Stati Uniti nei confronti di Giorgia Meloni, per “i legami storici del suo partito con il neofascismo e per le lodi al premier ungherese Viktor Orban sono esagerate, ma nessuno dovrebbe sottovalutare il desiderio della leader populista per cambiamenti politici ed economici significativi”. In un lungo editoriale dedicato al voto in Italia, il Washington Post ‘apre’ a Giorgia Meloni, sottolineando anzitutto che “l’Italia non è l’Ungheria, ha media fortemente liberi ed è una democrazia occidentale da quasi 80 anni”. “Inoltre – sostiene il quotidiano americano – il partito della Meloni non ha mai intrapreso una crociata contro la democrazia liberale come hanno fatto Mussolini o anche Orban. Fdi non vuole porre fine alla democrazia, vuole rispettare le tradizioni nazionali dell’Italia e ripristinare le libertà economiche del Paese”. Forte del 26% ottenuto alle elezioni, Meloni “ha tutti gli incentivi per discostarsi dal recente passato italiano”. “Farlo non sarà facile”, riconosce il “Washington Post”, secondo

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Pnrr, Ue verso ok a seconda rata da 21 miliardi

(Adnkronos) – La Commissione europea è pronta a dare il via libera alla seconda rata di finanziamenti per l’Italia da 21 miliardi di euro dal Recovery fund. Da Bruxelles sta per arrivare la valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata da Roma a fine giugno, che certifica il raggiungimento dei 45 obiettivi previsti nel Pnrr per il primo semestre del 2022. La Commissione europea valuta attentamente la capacità del governo e delle Amministrazioni centrali e locali di rispettare gli impegni presi sia in termini quantitativi (obiettivi) sia qualitativi (traguardi), evidenziando i passi significativi compiuti nell’attuazione del Pnrr. In particolare, informa Palazzo Chigi, entro il 30 giugno 2022 sono state realizzate importanti riforme come quella che introduce la nuova sanità territoriale, il completamento della riforma della pubblica amministrazione, le norme in materia di appalti pubblici e le riforme per il sistema dell’istruzione. Tra gli investimenti, sono stati assegnati i fondi per le riqualificazioni e valorizzazione dei territori, per il rilancio dei borghi

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Nord Stream: “Danni senza precedenti a impianto”

(Adnkronos) – Danni “senza precedenti” a tre linee offshore dei sistemi di gasdotti Nord Stream 1 e 2. E’ quanto denuncia l’operatore della rete, aggiungendo che è impossibile stabilire quando verrà ripristinata la capacità funzionale del sistema. Secondo le autorità danesi e svedesi, i gasdotti Nord Stream che collegano la Russia alla Germania – fuori servizio a causa della guerra in Ucraina – sono stati entrambi improvvisamente colpiti da perdite, molto rare e inspiegabili, nel Mar Baltico. Copenaghen ha immediatamente messo in allerta le sue infrastrutture energetiche, mentre le autorità danesi hanno anche innalzato il livello di vigilanza del loro settore dell’elettricità e del gas al livello arancione, il secondo più alto. Misure concrete per aumentare la sicurezza delle fabbriche e degli impianti dovranno essere messe in atto dalle aziende del settore. Le autorità tedesche devono ancora commentare. Ma secondo una fonte vicina al governo, citata dal quotidiano berlinese Tagesspiegel, “tutto va contro l’ipotesi di una coincidenza”. “Non possiamo immaginare

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Shinzo Abe, funerali di Stato e proteste in piazza

(Adnkronos) – Sono iniziati i funerali di Stato per Shinzo Abe, l’ex premier giapponese ucciso lo scorso 8 luglio. Migliaia le persone che partecipano alla cerimonia funebre, con più di 700 sono gli ospiti stranieri che sono arrivati per l’evento, inclusi circa 50 leader di stato attuali o precedenti. Massiccia la presenza delle forze di sicurezza, con oltre mille soldati che svolgeranno compiti cerimoniali. Il primo ministro Fumio Kishida ha ricevuto le ceneri contenute in una scatola cerimoniale e le ha consegnate agli ufficiali militari che le hanno posto nel centro della sala. Fuori, però, non mancano le proteste, perché circa il 60 per cento della popolazione si dice contraria ai funerali di Stato. Decine di manifestanti si sono radunati nelle aree circostanti l’arena del Budokan per esprimere la loro insoddisfazione per l’evento. In particolare contestano il costo del funerale, che si stima raggiunga 1,67 milioni di yen, pari a circa 11,4 milioni di dollari che secondo i manifestanti potrebbero

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Per Russia, soldati sono carne da cannone

“La Russia spinge i propri soldati verso la morte. La mobilitazione serve solo a fornire carne da cannone ai comandanti”. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, nel consueto messaggio serale affidato a Telegram torna a esprimersi sulla mobilitazione ordinata da Vladimir Putin: la Russia punta a richiamare almeno 300.000 riservisti per la guerra contro Kiev. “Nonostante l’evidente insensatezza della guerra per la Russia e la perdita di iniziativa degli invasori, il comando dell’esercito russo spinge” i soldati “ancora verso la morte. I continui tentativi dell’offensiva russa nella regione di Donetsk passeranno sicuramente alla storia delle guerre come uno dei più cinici omicidi dei propri soldati”, dice Zelensky. “Quando assistiamo a tutto questo, quando vediamo questi attacchi, ci rendiamo conto una volta ancora che la mobilitazione russa sia un semplice tentativo di fornire ai comandanti sul terreno un flusso costante di ‘carne da cannone’. Semplicemente, non c’è altro significato nella mobilitazione russa”, afferma ancora. Secondo Zelensky, i russi “si sono resi conto che

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In Ungheria un referendum su sanzioni Russia

Il premier ungherese Viktor Orban anticipa, all’agenzia russa Tass, la convocazione in Ungheria di un referendum sulle sanzioni Ue contro la Russia. “Le sanzioni sono state introdotte in maniera non democratica, perché sono state decise dai burocrati di Bruxelles ma a pagarne il prezzo sono gli europei. Abbiamo bisogno di conoscere l’opinione della gente. Per la prima volta in Europa, in Ungheria chiederemo l’opinione della gente sulle sanzioni. Organizzeremo una consultazione nazionale in cui gli ungheresi saranno in grado di esprimere la loro opinione, di dire se le sostengono e se sono favorevoli all’introduzione di altre misure”, ha affermato Orban, precisando di essere favorevole a “colloqui di pace immediati e a un cessate il fuoco” fra Russia e Ucraina. (Adnkronos)

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Erdogan lavora a incontro Putin-Zelensky

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua a lavorare per arrivare a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa al Japan National Press Club a Tokyo dicendo che ”il nostro obiettivo è quello di riunire i due leader per garantire che le decisioni siano prese al livello di leader. Il mondo intero paga il prezzo della guerra”. “Anche i leader che vogliono che la guerra continui devono essere persuasi. Come Turchia, non abbiamo perso la speranza, continueremo i nostri sforzi”, ha aggiunto. Da parte sua, il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan Ibrahim Kalin, ha chiarito che la Turchia non riconoscerà i referendum che si stanno tenendo nei territori dell’Ucraina conquistati dai russi. Ankara ”riconosce l’integrità territoriale dell’Ucraina e del suo popolo”, ha sottolineato. “Non riteniamo corretti i tentativi di referendum unilaterale, non riconosciamo il referendum in Crimea e il

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Russia, oltre 2.300 arresti di protestanti

Più di 2.300 persone sono state arrestate a causa delle proteste registrate in Russia a seguito della mobilitazione militare decretata dal presidente Vladimir Putin il 21 settembre. Secondo l’organizzazione Ovd-Info l’annuncio della mobilitazione di massa per la guerra in Ucraina ha anche innescato numerosi tentativi da parte di cittadini russi di trasferirsi nei paesi vicini per evitare di essere inviati al fronte. Voci critiche nei confronti del governo Putin accusano il Cremlino di cercare di mobilitare soprattutto uomini provenienti dalle aree più povere e remote del Paese. Soltanto domenica, almeno 101 persone sono state arrestate nella città di Makhachkala, in Daghestan, nel sud-ovest del Paese, durante una nuova protesta contro il provvedimento. Diversi media russi hanno condiviso video attraverso i social network che mostrano discussioni tra manifestanti e agenti di polizia. Da quando è iniziata l’offensiva militare contro Kiev, i militari della regione del Daghestan hanno subito pesanti perdite. Le autorità regionali hanno dichiarato che solo gli uomini con “addestramento

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“Usa in contatto con Russia su minacce nucleari”

Antony Blinken ha affermato che Washington è stata in contatto negli ultimi mesi con il Cremlino per affrontare le minacce nucleari nel corso della guerra della Russia contro l’Ucraina. “È molto importante che Mosca ci ascolti e sappia che le conseguenze di una guerra nucleare sarebbero terribili”, ha affermato il segretario di Stato degli Stati Uniti in un’intervista alla Cbs, aggiungendo: “Siamo stati molto chiari con i russi, sia in pubblico che in privato”. “Abbiamo sentito molta retorica irresponsabile da Vladimir Putin – ha detto ancora Blinken – ma siamo concentrati sul fare in modo che tutti possiamo agire in modo responsabile”. Riguardo la guerra, il segretario di Stato ha dichiarato che “se la Russia smette di combattere, la guerra è finita. Se l’Ucraina smette di combattere, l’Ucraina è finita. Il presidente Biden sta facendo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a difendersi e facciamo tutto il possibile per riunire altri paesi per fare pressione sulla Russia, siamo anche

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Russia, sparatoria in una scuola: 6 morti e 20 feriti

Sei persone sono rimaste uccise e altre 20 sono rimaste ferite in una sparatoria nella scuola n. 88 di Izhevsk. Lo ha riferito l’ufficio stampa del ministero dell’Interno della repubblica russa dell’Udmurtia, che su Telegram ha precisato che “la polizia ha trovato il corpo dell’uomo che ha aperto il fuoco. Secondo quanto riferito, si sarebbe suicidato. Al momento, si sa che sei persone sono morte e circa 20 ferite per le sue azioni, ma il numero delle vittime è in corso di aggiornamento”, In precedenza, il presidente dell’Udmurtia, Alexander Brechalov, aveva affermato che era stato ucciso un dipendente della scuola e che fra le vittime c’erano anche alcuni bambini. Adnkronos

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Onda d’urto che volta pagina nella storia europea

Giorgia Meloni è ”la prima donna a ricoprire la carica di premier” in Italia e ”la prima ad avere radici post fasciste”. Scrive così il New York Times nel suo articolo di apertura sulle elezioni che si sono svolte in Italia, affermando che ”domenica l’Italia ha voltato la pagina della storia europea eleggendo una coalizione di estrema destra guidata da Giorgia Meloni, la cui lunga storia di attacchi all’Unione Europea, ai banchieri internazionali e ai migranti ha seminato preoccupazione per l’affidabilità della nazione nell’alleanza occidentale”. Riguardo alla politica estera, il Nyt scrive che Meloni è ”una forte sostenitrice dell’Ucraina”, ma nonostante questo ”i suoi partner della coalizione ammirano profondamente il presidente russo, Vladimir Putin e hanno criticato le sanzioni contro la Russia”. Il giornale allarga poi lo spazio all’Europa e afferma che ”la vittoria” di Meloni in Italia, ”in un’elezione con un’affluenza inferiore al solito, arriva quando i partiti che in precedenza erano tabù ed erano emarginati per le loro

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Turchia-Grecia, tensioni su isole Mar Egeo

(Adnkronos) – La Turchia accusa la Grecia di aver schierato dei blindati militari nelle isole smilitarizzate del Mar Egeo. I droni militari turchi, secondo l’agenzia di stampa turca Anadolu che cita fonti militari, sarebbero in possesso di video che mostrerebbero che la Grecia sta schierando veicoli militari corazzati sulle isole dell’Egeo con status non militarizzato, violando così il diritto internazionale. I video mostrerebbero l’arrivo di veicoli blindati donati dagli Stati Uniti sulle isole di Lesbo e Samo. Nello specifico, sarebbero arrivate due navi che avrebbero sbarcato 23 veicoli corazzati tattici per Lesbo e altri 18 a Samo tra il 18 e il 21 settembre. Il ministro degli Esteri greco, Nikos Dendias, ha assicurato in un’intervista pubblicata questa domenica dal quotidiano ‘Kathimerini’ che le divergenze tra Grecia e Turchia potrebbero risolversi se Ankara accettasse la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

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Zelensky: “Minaccia nucleare di Putin forse reale”

(Adnkronos) – La minaccia dell’uso di armi nucleari da parte del presidente della Russia, Vladimir Putin “forse ieri era un bluff. Ora, potrebbe essere una realtà”. Ad affermarlo, intervistato da Cbs, è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Ha preso di mira e occupato la nostra centrale nucleare e la città di Enerhodar. Questa centrale nucleare ha sei reattori”, ricorda il presidente ucraino. “Diversi giorni fa, i russi hanno iniziato a sparare ad un’altra centrale nucleare, quella di Pivdenna. Il missile ha colpito l’area che si trovava a 300 metri dalla centrale nucleare. Nell’impianto sono state distrutte porte e finestre. Quindi” Putin “vuole spaventare il mondo intero. Questi sono i primi passi del suo ricatto nucleare. Non credo che stia bluffando. Dobbiamo continuare a fare pressione su di lui e non permettergli di continuare”, spiega Zelensky. “Voglio ringraziare il presidente Biden per la decisione positiva che è già stata presa, e il Congresso degli Stati Uniti. Abbiamo ricevuto i Nasams, i

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Iran, proteste per Mahsa: uccisa Hadis Najafi

(Adnkronos) – Aveva venti anni Hadis Najafi. E come migliaia di altre ragazze e donne iraniane era scesa in piazza per protestare contro la morte di Mahsa Amini, di due anni più grande di lei, morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale a Teheran con l’accusa di aver indossato male il velo islamico. Aveva venti anni Hadis Najafi e mentre manifestava in piazza nella città di Karaj è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco. La polizia ha infatti deciso di usare la linea dura per sedare le proteste e ha sparato contro le manifestanti. Sui social, la sorella denuncia che contro Hadis sono stati sparati sei colpi d’arma da fuoco alla testa, al collo, al torace e all’addome. Sempre sui social in queste ore sono state diffuse immagini della ragazza sorridente e un ultimo video che la ritrae mentre si raccoglie i capelli biondi in una coda prima di unirsi alle manifestazioni. Un’ultima foto, del suo volto insanguinato,

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