ESTERI

Israele e Gaza, ancora razzi nella notte

Israele ha colpito Gaza due volte, questa notte, in risposta al missile lanciato da militanti palestinesi, mentre almeno altri 4 razzi sono stati lanciati da Gaza nel territorio israeliano. Lo comunicano fonti della Difesa di Gerusalemme, specificando che tutti gli ordigni sono stati intercettati. Israele e palestinesi hanno dato vita, nelle ultime ore, alla più grande escalation armata dopo gli scontri di 11 giorni risalenti al maggio 2021.  I raid israeliani, effettuati per la seconda volta questa settimana e nuovamente a seguito di un attacco missilistico, si sono concentrati nel centro della Striscia. Tutto questo avviene dopo i violenti scontri tra palestinesi e polizia israeliana avvenuti la scorsa settimana alla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme, che hanno provocato decine di feriti e hanno fatto temere l’inizio di un nuovo conflitto, anche perché successivi a una serie di attentati terroristici registrati lo scorso mese. Non a caso in queste ore la polizia israeliana a Gerusalemme ha impedito ai manifestanti ebrei ultranazionalisti di avvicinarsi al quartiere

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Iniziata offensiva russa nel Donbass

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che è iniziata l’offensiva russa per il Donbass, intanto nella notte sono caduti ancora missili su diverse città del Paese. Sul fronte politico diplomatico si segnala la riunione in programma per oggi del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla situazione umanitaria in Ucraina, mentre Biden, in videochiamata, parlerà con gli alleati del sostegno a Kiev. Una grande parte dell’esercito russo è ormai consacrato all’offensiva nel Donbass, ha scritto il presidente ucraino Zelensky sul suo account di Telegram aggiungendo che l’Ucraina combatterà e si difenderà a prescindere dal numero di soldati russi che saranno inviati. A conferma arrivano anche le parole del governatore della regione di Lugansk che parla di “un inferno”. Bombardamenti in tutto il Paese Almeno 8 civili sono stati uccisi nei bombardamenti iniziati ieri nell’est dell’Ucraina. Missili ed esplosioni si segnalano anche nel resto del Paese, a Kharkiv e Mykolaiv, e le bombe erano precedentemente cadute su Leopoli, Dnipro, Kramatorsk e sui

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Unicef: gravi le condizioni dei bimbi ucraini

Intervistato da Vatican News, Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef per l’Italia, descrive le conseguenze della guerra sui minori. Sono circa 200 quelli rimasti uccisi dall’inizio del conflitto, 2,5 milioni gli sfollati interni. In totale 5 milioni e mezzo quelli che non frequentano più la scuola. La guerra non risparmia neppure gli edifici sacri: colpita, nella notte tra sabato e domenica, la chiesa ortodossa della Trasfigurazione dell’eparchia di Kharkiv, del Patriarcato di Mosca. Nessun ferito tra le persone che vi avevano trovato riparo dopo essere state sfollate dalle proprie case. Le bombe hanno distrutto porte e finestre del luogo di culto e danneggiato i locali vicini utilizzati per l’insegnamento religioso dei ragazzi. L’offensiva russa nel Donbass Intanto l’esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nell’est del Paese, con l’obiettivo di prendere il pieno controllo del Donbass. Nella notte si sono registrati missili su numerosi distretti orientali; Mosca riferisce di attacchi su 13 obiettivi, ma le autorità ucraine segnalano bombardamenti anche nell’ovest

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“Francesco, salva la gente a Mariupol”

Il cardinale Czerny si è fatto portavoce della lettera-appello, avuta da un giornalista in Ucraina, firmata dalle “madri, mogli e i figli” dei superstiti ancora asserragliati nella città ormai distrutta dai russi: “Il suo aiuto per la loro evacuazione sarebbe un vero atto di misericordia”. La trappola è mortale e per questo il grido di aiuto cerca di arrivare il più in alto possibile, oltre le traiettorie dei missili. Arrivare fino al Papa, “ultimo baluardo della speranza”. Sembra quasi di udire il rimbombo dell’artiglieria che martella inesorabile dietro le parole del lungo, dignitoso e disperato appello rivolto a Francesco dalle “madri, mogli e figli dei difensori di Mariupol”, come si firmano gli autori della lettera giunta in Vaticano tra le mani del cardinale Michael Czerny, che ai media vaticani sottolinea come questa “lettera indirizzata al Santo Padre dia evidenza di ciò che lui ha detto fin dall’inizio”, soprattutto durante il messaggio Urbi et Orbi di Pasqua, “quando ha parlato chiaramente della irrazionalità totale

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Idrogeno verde dal Marocco

Marocco e Germania hanno deciso il rilancio del progetto dell’idrogeno verde avviato nel 2020.  La realizzazione di questo obiettivo è stata al centro dell’incontro, nei giorni scorsi, tra il ministro degli Affari esteri marocchino, Nasser Bourita, e il ministro tedesco della Cooperazione e dello sviluppo economico, Svenja Schulze. I due ministri hanno accolto con favore il fatto che «la cooperazione tedesca allo sviluppo aspiri a sostenere, ancor più di prima, una transizione verso le energie rinnovabili in Marocco», ponendo particolare enfasi sullo «sviluppo di un’economia a idrogeno verde». Hanno riaffermato, in questa occasione, «il comune interesse ad intensificare la cooperazione in particolare in questo ambito». Ricordiamo che il 10 giugno 2020 a Berlino, Marocco e Germania hanno firmato un accordo per lo sviluppo dell’idrogeno verde. Esso prevede che il Marocco, attraverso l’Agenzia marocchina per l’Energia Solare (Masen), si unisca al ministero tedesco per la Cooperazione economica e lo Sviluppo per condurre progetti congiunti di ricerca e investimento nell’uso dell’idrogeno, che

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Esplosioni vicino al porto di Odessa

L’incrociatore Mosca della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito ieri da due missili ucraini, è stato abbandonato o è affondato. “Bucha, Mariuopol, Kramatorsk sono tutti esempi di violazioni dei diritti umani da parte della Russia in Ucraina”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, definendo “atrocità” quelle compiute da Mosca. La Russia ha minacciato di colpire i centri di comando della capitale ucraina, accusando il Paese di attacchi nel proprio territorio. “Bucha, Mariupol, Kramatorsk sono tutti esempi di violazioni dei diritti umani da parte della Russia in Ucraina”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, definendo “atrocità” quelle compiute da Mosca. A fronte dell’irritazione del Cremlino e di Pechino, e la freddezza di Macron, Biden vede ora al suo fianco il Canada: anche il premier Trudeau parla esplicitamente di genocidio in Ucraina. Gli Stati Uniti starebbero valutando la possibilita’ di inviare nei prossimi giorni un funzionario di alto livello a Kiev. Presidenza ucraina: a Mariupol

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L’accusa di Biden alla Russia

Il presidente degli Usa annuncia l’invio di oltre 700 milioni di dollari in aiuti militari al Paese. Putin alla conquista del Donbass, ma piovono le accuse di uso di armi chimiche su Mariupol. Zelensky propone uno scambio di prigionieri. Negoziati in stallo, in un “vicolo cieco”, per colpa dell’Ucraina. È così che il presidente russo attacca Kiev, responsabile, secondo Vladimir Putin, del blocco dei colloqui. La guerra quindi continuerà, annuncia, per la conquista dell’intero Donbass a protezione della popolazione russofona. Intanto da Mariupol viene fornito un primo bilancio dei morti da fine febbraio. Si parla di almeno ventimila, molti dei quali probabilmente vittime, secondo quanto riportato dai media nelle ultime 24 ore, delle armi chimiche utilizzate dalle forze russe. Una notizia che preoccupa l’Opac, l’Organizzazione per la proibizione del le armi chimiche, la cui veridicità, però, ad oggi non è ancora stato possibile accertare. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe ammesso l’impossibilità, al momento, di una indagine completa sulla

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Francesco: la pace di Gesù

“Ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua”. All’udienza generale il Papa riflette sul “modo” di Dio di pensare la pace, radicalmente diverso dalla visione del mondo che cerca di costruirla con la forza: la guerra è sempre “un’azione umana per portare all’idolatria del potere” In quell’ora Gesù disse: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”: queste parole, riportate dall’evangelista Giovanni, sono al centro della catechesi di Papa Francesco nell’ultima udienza generale prima di Pasqua. Gesù capovolge gli schemi umani, la mentalità del mondo che crede di ottenere la pace attraverso la forza e con atti di conquista, proponendo al contrario la tenerezza, il perdono, l’amore al prossimo. Una pace ” mite e coraggiosa” che è vera liberazione dal male. Inevitabile il riferimento alla guerra in corso in Ucraina che, come

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New York: spari nella metropolitana

Non si conosce ancora la dinamica dell’attentato a colpi d’arma da fuoco che ha ferito 13 persone nell’area della metropolitana – forse all’interno o all’altezza delle uscite – delle stazioni nel quartiere di Brooklyn a New York. La polizia controlla l’area di Sunset Park, vicino alla metro, completamente bloccata. Elicotteri delle forze dell’ordine sono in volo sulla città statunitense. Diversi spari sono stati esplosi nella mattinata locale di oggi in una stazione della metro di New York a Brooklyn e diverse persone risultano ferite, almeno 13. Lo riferisce il dipartimento dei vigili del fuoco della città, spiegando che gli agenti hanno risposto a una segnalazione di fumo nella stazione lungo la 36esima strada, nella zona di Sunset Park e hanno trovato diverse persone colpite da spari. Secondo fonti delle forze dell’ordine di New York, l’uomo che ha sparato nella metropolitana è stato visto mentre lanciava un ordigno prima di aprire il fuoco. Al momento però nonsono stati rinvenuti ordigni esplosivi attivi,

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Attacco alla Caritas di Mariupol

Tagle: è tempo di mettere fine a questa violenza. Il presidente di Caritas Internationalis esprime dolore e tristezza per la morte di due operatrici della Caritas ucraina e dei loro familiari e rinnova un accorato appello per la fine della guerra. “Questa drammatica notizia lascia la famiglia delle Caritas inorridita e scioccata. Ci uniamo nel dolore e nella solidarietà alla sofferenza delle famiglie e dei nostri colleghi di Caritas Ucraina che stanno vivendo questa tragedia”. Con queste parole, il segretario generale di Caritas Internationalis, Aloysius John, esprime il cordoglio per la morte di due collaboratrici di Caritas Ucraina a Mariupol. Secondo fonti della Caritas locale, il 15 marzo scorso un carro armato russo ha sparato dei colpi contro il centro Caritas di Mariupol, uccidendo le due collaboratrici e cinque dei loro familiari che si erano rifugiati nell’edificio. La tragica notizia è emersa solo ieri. “Abbiamo bisogno della vostra solidarietà e delle vostre preghiere per le famiglie delle vittime”, ha detto il presidente di Caritas Ucraina, Tetiana

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Guerini incontra il Ministro Kishi

Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha incontrato quest’oggi a Tokyo, nel corso di una visita di Stato in Giappone, il suo omologo nipponico, Nobuo Kishi. Guerini: “Tra Italia e Giappone rapporti dalle radici profonde, cementati dai comuni valori di libertà, democrazia e garanzia dello stato di diritto: principi da difendere con una adeguata capacità di deterrenza. Le grandi nazioni democratiche devono, infatti, farsi carico di tutelare i principi cardine dell’ordinamento internazionale. Sulla libertà di navigazione, medesima sensibilità tra i due Paesi”. “I nostri Paesi sono legati da rapporti che affondano le proprie radici nel tempo e che sono oggi cementati da un’ampia comunanza di valori, a partire da quelli fondamentali di libertà, democrazia e garanzia dello stato di diritto”. Così il Ministro italiano della Difesa, Lorenzo Guerini, dopo aver espresso al collega Nobuo Kishi soddisfazione per un incontro proficuo, avvenuto finalmente di persona a seguito di due anni di limitazioni dovute alla pandemia. “Si tratta di valori irrinunciabili, che però non rappresentano, purtroppo, una

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Donbass: nuova fase della guerra

La Russia conta su un terreno più favorevole, su rifornimenti più facili, sul sostegno di parte della popolazione. L’Ucraina cerca armi migliori. La Russia punta a conquistare la metà del Donbass che non fa parte delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lubiansk che ha riconosciuto il 22 febbraio e quella per questi territori si annuncia come la più grande delle battaglie dall’inizio dell’invasione.  La televisione russa ha mostrato carri armati e unità di artiglieria russe, sia quelle ritirate dalle zone attorno alla capitale sia altre finora non dispiegate, che convergono a nord della città di Izyum, dove si combatte da giorni e Mosca conta di sfondare grazie ai nuovi rinforzi, in direzione di Slomviansk e di Kramatorsk, la città dove venerdì è stata colpita la stazione ferroviaria uccidendo oltre cinquanta civili in fuga. Kiev cerca di mantenere alta l’allerta parlando a più riprese di offensiva imminente o già iniziata. In realtà non si può escludere che Mosca necessiti di più tempo, anche di qualche settimana, per

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Le suore ucraine aprono le porte agli sfollati

Il monastero nei Carpazi è un simbolo di resilienza: costruito dopo l’indipendenza dell’Ucraina, il precedente era stato chiuso dai sovietici. A Hoshiv, tra le antiche foreste di faggi dei Carpazi, a un centinaio di chilometri da Leopoli nell’ovest dell’Ucraina un tranquillo monastero si è trasformato in un rifugio per una decina di bambini sfollati con le loro famiglie a causa della guerra. Le suore della Congregazione greco-cattolica delle Sorelle della Sacra Famiglia, hanno accolto circa 40 persone in fuga dai combattimenti nell’Ucraina orientale e centrale. Il suono del canto degli uccelli e il mormorio delle preghiere sono un sollievo per Ryma Stryzhko, 59 anni, che viene da Kharkiv. “Sembrava che gli aerei volassero in mezzo alla casa. E si poteva sentire il rumore dei bombardamenti”, ricorda. Spesso doveva nascondersi dietro le auto quando era costretta a uscire per andare a comprare il pane o le medicine. “Dopo quello che abbiamo visto, (il monastero) è un paradiso”. Il monastero è di

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Gas russo, botta e risposta con l’Italia

Intanto l’Algeria diventa il nostro primo fornitore La reazione di Mosca alle parole del titolare della Farnesina sul “possibile ricatto russo” e la controrisposta. “È l’Unione Europea a minacciare la Russia con nuove sanzioni e il rafforzamento della sua presenza militare alle frontiere, mentre Mosca, malgrado la pressione delle sanzioni, rispetta tutti i suoi obblighi sulle forniture di gas e non intraprende attività simili”, ha chiarito la portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo ha annunciato attraverso il suo canale Telegram, commentando le parole del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. Zakharova ha reagito alle dichiarazioni del titolare della Farnesina, secondo il quale l’accordo sul gas in Algeria consentirebbe di “rispondere a un possibile ricatto russo“. Il capo della diplomazia italiana “ha confuso le cose, come sempre. Non è la Russia che ricatta l’Unione Europea con le forniture di gas. È l’Unione Europea che ricatta la Russia con sanzioni e minacce di nuove restrizioni, aumentando le forze armate

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Ucraina, attacchi ad est

Oggi a Mosca il cancelliere austriaco per trovare vie di pace Si intensifica l’offensiva di Mosca sulle regioni orientali dell’Ucraina, mentre nella capitale russa è previsto l’incontro di Karl Nehammer con il presidente Putin per aprire nuove opportunità di dialogo che portino alla fine delle ostilità. Questa notte gli allarmi antiaerei sono scattati nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Ternopil, Volyn, Zakarpattia, Sumy e altre città, mentre a Mariupol, nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno conquistato nuovo territorio. Ma gli ucraini – si stimano circa 3mila combattenti – continuano a difendere il porto principale e l’acciaieria Azovstal. Intanto il Comando dell’Aeronautica militare di Kiev fa sapere che sono stati abbattuti un aereo e quattro elicotteri russi, ma si temono nuove offensive nell’est del Paese e azioni provocatorie nell’area della Moldova occupata. Diplomazia austriaca a lavoro Sul fronte diplomatico, oggi si recherà a Mosca, per incontrare il presidente Vladimir Putin, il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Sarà il primo leader europeo

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Zelensky: “La Russia ci ha torturato…”

Ma noi vogliamo la pace Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha rilasciato ieri un’intervista all’AP in cui ha dichiarato di essere completamente dedicato a conseguire la pace nonostante le atrocità compiute dalle forze russe, di cui il mondo è venuto a conoscenza in questi giorni.. Zelensky è apparso nei consueti abiti militari che hanno contribuito a costruire di lui l’immagine di combattente, leader del suo popolo; e lo ha fatto nel complesso degli uffici presidenziali a Kiev, circondati da sacchi di sabbia. Il volto teso, tirato. “Nessuno vuole negoziare con una persona o persone che hanno torturato questa nazione. È tutto comprensibile. E come uomo, come padre, lo capisco molto bene, ma non vogliamo perdere opportunità, se le abbiamo, per una soluzione diplomatica”. Volodymyr Zelensky Analizzando la situazione militare ha riconosciuto alle forze che difendono il Donbass e la città portuale Mariupol un ruolo molto importante, tenendo impegnate nel combattimento molte delle forze nemiche. È proprio sul fronte orientale che il presidente aspetta una nuova ondata di scontri, in seguito alla riorganizzazione dell’esercito russo

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“Inizi una tregua pasquale per la pace”

Un forte appello per la cessazione delle ostilità nel cuore dell’Europa: Francesco rivolge il suo pensiero ad “una guerra che ogni giorno ci pone davanti agli occhi stragi efferate e atroci crudeltà compiute contro civili inermi”. Sottolinea che cercando di vincere “alla maniera del mondo si perde soltanto”. L’invito è a fermare le armi, unicamente per far prevalere “il bene della gente”. Con un richiamo all’Annunciazione e alla consapevolezza che “nulla è impossibile a Dio”, Papa Francesco chiede di “far cessare una guerra di cui non si vede la fine, una guerra che ogni giorno ci pone davanti agli occhi stragi efferate e atroci crudeltà compiute contro civili inermi”. Lo fa prima della recita dell’Angelus, al termine della celebrazione in Piazza San Pietro della Domenica delle Palme:  Siamo nei giorni che precedono la Pasqua. Ci stiamo preparando a celebrare la vittoria del Signore Gesù Cristo sul peccato e sulla morte. Sul peccato e sulla morte, non su qualcuno e contro qualcun

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Bombardati i civili in fuga

La stazione ferroviaria della città di Kramatorsk è stata colpita da un missile a corto raggio: il bilancio è di almeno 52 morti e più di 100 feriti. La città si trova nel Donbass, dove si sta concentrando l’offensiva russa. Intanto, l’Ue approva ufficialmente il quinto pacchetto di sanzioni su Mosca, ma l’embargo sul petrolio non è in agenda. Vite spezzate, mentre erano in fuga dalla loro città alla ricerca di pace. Sono almeno 52 i morti ed oltre il doppio i feriti della strage avvenuta venerdì alla stazione di Kramatorsk, non lontano da Donetsk. La città dell’Ucraina orientale da giorni stava registrando un numero massiccio di partenze. A metà mattinata, un missile è caduto tra i civili. La tv Ukraine 24 ne ha pubblicato l’immagine, a cui sono seguiti i video di numerosi inviati internazionali. Sul missile si vede la scritta in russo “per i bambini”. Mosca nega la responsabilità dell’attacco e punta il dito contro Kiev, che replica accusando i

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Visita del Ministro Guerini in Turchia

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini si è recato a Istanbul per una serie di incontri con gli omologhi turco, Hulusi Akar, e britannico, Ben Wallace, culminati in un summit trilaterale. “L’aggressione russa all’Ucraina ci pone di fronte a sfide securitarie inedite. La coesione tra i partner NATO è quindi essenziale per la salvaguardia degli equilibri globali e l’Italia lavora per renderla ancora più solida”. “Impossibile, oggi, non pensare a Kramatorsk, da cui provengono drammatiche immagini di nuove vittime civili. Chiaramente, si tratta di crimini contro l’umanità di cui qualcuno dovrà rispondere. Ciò che sta avvenendo in Ucraina è fonte per noi di grande preoccupazione. La reazione della comunità internazionale è stata rapida e decisa, ferma in una condanna unanime, e deve continuare a esserlo. Dobbiamo proseguire nel sostegno alla resistenza ucraina: non lasceremo solo un popolo vittima di così grandi sofferenze. E nel contempo lavorare a un negoziato sincero, trasparente e giusto”. Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nell’ambito

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“Sepolti in fretta per nasconderli ai cani”

Il racconto alla tv ucraina del sindaco della cittadina teatro del massacro. L’ambasciatore russo Anatoly Antonov: “Kiev paga gli ucraini 25 dollari a persona per fare la scena e passare per vittime”. “Fino a ieri sera erano 320 i civili trovati uccisi. Gli specialisti stanno ora lavorando sui corpi: specialisti forensi, agenti delle forze dell’ordine, ma il numero di corpi scoperti cresce ogni giorno. Si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile, quando non c’erano bombardamenti, seppellire i corpi. La gente cercava diseppellire i morti in modo che i cani non li portassero via. Quasi nel 90 per cento dei casi sono ferite da proiettili, non schegge”. Lo afferma il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk in un’intervista alla tv ucraina Dw.  Alla domanda su dove sono stati trovati i cadaveri, il sindaco spiega che “sono stati trovati tre luoghi a Bucha: il territorio dell’impresa Ukragrosnab, dove gli invasori russi hanno scaricato i corpi delle persone con le  mani legate come legna da ardere. Poi le

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Esportazioni e importazioni diminuite

Ucraina, esportazioni diminuite di due volte e importazioni di tre volte in un mese di conflitto. A marzo, l’Ucraina ha esportato 1,1 milioni di tonnellate di mais, 309 mila tonnellate di grano, 118 mila tonnellate di olio di girasole, 40 mila tonnellate di semi di soia. 4 volte in meno rispetto a febbraio. Nel marzo 2022, le esportazioni di merci ucraine sono diminuite della metà, le importazioni più di tre volte.  Le esportazioni di metalli e prodotti agricoli sono state particolarmente colpite, mentre le esportazioni di una serie di beni lavorati sono rimaste praticamente invariate rispetto al periodo prebellico.  Le esportazioni dell’Ucraina a marzo sono state di 5,97 milioni di tonnellate per un valore di 2,7 miliardi di dollari. Mentre a febbraio lo stato ha esportato 13,1 milioni di tonnellate di merci per un valore di 5,3 miliardi di dollari. Attualmente, le principali voci di esportazione sono minerali, mais, ferroleghe e petrolio. Le esportazioni di metalli sono diminuite in modo

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Nuove sanzioni per Mosca

Mantenere le sanzioni e rafforzare la nostra difesa: questa la linea della Nato sul conflitto in corso. Zelensky definisce ‘efficaci’ le misure di isolamento economico verso la Russia ma insiste nel fare di più. Coprifuoco di una settimana a Gostomel dove sembrano essere scomparse 400 persone. Continua la polemica sulla strage di Bucha. La Nato avverte: ‘Dobbiamo essere pronti ad un lungo confronto con la Russia, per questo dobbiamo mantenere le sanzioni e rafforzare la nostra difesa’. Intanto, circa 1.700 rifugiati ucraini sono arrivati a Tijuana, in Messico sperando di riuscire a entrare negli Stati Uniti.  Strage a Bucha, Cremlino: ‘mostruosa messinscena’ Anche vicino San Diego si spingono i profughi ucraini, qui si attrezzano palestre per accoglierli. Sul terreno continuano i pesanti combattimenti nell’Est dell’Ucraina e Kiev invita i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare. A Mariupol i soldati russi avrebbero allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi. Dalla capitale arriva la denuncia

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Sport Senza Frontiere

Favorire l’integrazione dei minori scappati dall’orrore della guerra attraverso la pratica sportiva, l’amicizia e il “fare squadra”. E’ l’impegno di Sport Senza Frontiere che dal 2011 sostiene la crescita di ragazzi in condizioni di svantaggio sociale. In occasione della Giornata internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace 2022, l’organizzazione lancia l’iniziativa “Sport di Prima Accoglienza” e una campagna raccolta fondi per quanti vorranno contribuire al progetto. Lo sport può esercitare nel mondo una forte influenza nel favorire la riconciliazione e promuovere società più pacificate, per questo Sport Senza Frontiere vuole essere in prima fila nella battaglia per i diritti e per l’accoglienza. Nell’attuale contesto caratterizzato dalla guerra in Ucraina e dall’arrivo anche in Italia dei profughi, l’associazione si è mobilitata attraverso uno specifico programma per sostenere i bambini e i ragazzi giunti tramite i corridoi umanitari.  “Sport di Prima Accoglienza” è il nome dell’intervento attivo già a Roma, Milano e Napoli, ma che si diffonderà presto in tutta Italia,

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A Bucha crudeltà sempre più orrende

Il Papa, al termine dell’udienza generale, stigmatizza il “massacro” nella cittadina ucraina, a pochi chilometri da Kiev, da dove sono state diffuse fotografie e informazioni su cadaveri di civili per strada. Il Pontefice ribadisce l’appello a “fermare il rumore delle armi”, poi mostra una bandiera arrivata proprio da Bucha e accoglie sul palco dell’Aula Paolo VI un gruppo di bambini giunti ieri dall’Ucraina: “È duro essere sradicati dalla propria terra”. Un “massacro” dinanzi al quale sale un grido al cielo: “Si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione”. Francesco parla con tono grave in Aula Paolo VI. Davanti agli occhi ha le immagini degli oltre 70 cadaveri di civili sparpagliati per strada, con le mani legate dietro la schiena, a Bucha, cittadina ucraina a una sessantina di chilometri da Kiev, le cui foto sono state diffuse dalle autorità locali insieme alla denuncia di fosse comuni. Fotogrammi di orrore che hanno indignato

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Onu impotente nella guerra in Ucraina

“La logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi”: così Francesco nella catechesi all’udienza generale dedicata al viaggio a Malta. Malta – dice – rappresenta il diritto e la forza delle Nazioni piccole che dovrebbero portare avanti la logica del rispetto e della libertà, opposta alla colonizzazione dei più potenti. Ripercorre il suo viaggio apostolico a Malta, Papa Francesco, nell’udienza generale di oggi. E richiama, ancora una volta, le parole con le quali l’evangelista Luca, negli Atti degli Apostoli, descrive il modo in cui Paolo, naufragato nell’isola, venne accolto: “con rara umanità”. Parole che il Papa ha scelto come motto del suo pellegrinaggio, “perché indicano la strada da seguire non solo per affrontare il fenomeno dei migranti”, ma più in generale perché il mondo diventi più fraterno, più vivibile”, “e si salvi da un ‘naufragio’ che minaccia tutti noi, che stiamo – come abbiamo imparato – sulla stessa barca”. Domina la logica degli

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Come aiutare i rifugiati

La guerra in Ucraina ha  evidenziato alle coscienze collettive  le atrocità della guerra, le perdite multiple a cui è esposto chi è costretto a fuggire  dalla propria terra e  dagli affetti,  per cercare protezione e riparo  in terra straniera. Oggi c’è maggiore  consapevolezza  circa la particolare condizione di vulnerabilità  di bambini e ragazzi soli, senza riferimenti di adulti significativi, cosiddetti minori stranieri non accompagnati (MSNA),  allontanati dagli scenari di guerra nella speranza  di proteggerli salvando loro la  vita, ma al tempo stesso esponendoli  ai grandi pericoli di essere vittime della tratta e di  organizzazioni criminali, esposti  allo sradicamento culturale, affettivo  e sociale. La lezione appresa in questi anni è che l’accoglienza va declinata  con l’inclusione,  non può prescindere  dal tutelare  il diritto di bambini, bambine, adolescenti  e famiglie  all’ascolto e alla partecipazione attiva ai processi di tutela e cura che li riguardano, in uno scambio dinamico con i diversi contesti  di vita.  In linea con questa visione, il Coordinamento la

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“Assassini che cancellano le loro tracce”

A Mariupol “i russi usano forni crematori mobili per bruciare i corpi e coprire i crimini di guerra” Su Telegram la denuncia del Municipio della città portuale: “Assassini che cancellano le loro tracce” A Mariupol i soldati russi hanno allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei crimini contro i civili. Lo riferisce il Comune di Mariupol su Telegram, citato da Unian. Secondo testimoni oculari l’esercito di Mosca avrebbe reclutato “terroristi locali” e di Donetsk in forze speciali per fare il “lavoro sporco”, ossia raccogliere e bruciare i corpi”. “Gli assassini stanno coprendo le loro tracce. I crematori mobili russi hanno iniziato a operare a Mariupol. Dopo il genocidio avvenuto a Bucha, che ha avuto risonanza a livello internazionale, la massima leadership russa ha ordinato la distruzione di qualsiasi prova dei crimini del suo esercito a Mariupol”, si legge nella nota. E ancora “i russi hanno trasformato Mariupol in un campo di sterminio.

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Artigianato “made in Puglia”

E’ iniziato, venerdì 1° aprile 2022, il progetto di Confartigianato Imprese Lecce dedicato al TOUR DELL’ABITARE: è fra le prime attività di valorizzazione turistica finanziate dall’Avviso pubblico di Pugliapromozione Educational Tour di quest’anno. Attraverso il racconto dei prodotti della creatività artigianale dell’entroterra salentina, il press tour creerà di fatto un nuovo itinerario turistico dedicato al capitale umano: il nostro saper fare! Le proposte progettuali da inviare entro il 1° luglio devono riguardare press tour da svolgersi tra il 1° ottobre e il 15 dicembre. Per chiarimenti su contenuti e documentazione da presentare, i proponenti potranno inviare una mail all’indirizzo educational@aret.regione.puglia.it. AVVISO PUBBLICO (CALL) PER L’ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE FINALIZZATE ALLA CREAZIONE DI UN ELENCO DI EDUCATIONAL TOUR, FAM TRIP, PRESS TOUR E BLOG TOUR DA REALIZZARE PER LA PROMOZIONE DELLA PUGLIA. ANNUALITA’ 2022 L’ARET Pugliapromozione intende realizzare iniziative di ospitalità ed educational tour per giornalisti, troupe televisive, radiofoniche e cinematografiche, buyer, tour operator e agenti di viaggio, MICE manager, wedding planner

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Colpito un ospedale a Mykolaiv

Zelensky parla all’Onu Sulle stragi di civili a Bucha, l’intervento oggi del presidente ucraino Zelensky al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. A Mykolaiv diverse le vittime in un ospedale pediatrico colpito dalle bombe. In tutto il Paese stamattina sono suonate le sirene d’allarme. Dopo la visita ieri alla città di Bucha, teatro delle stragi di civili che hanno scosso l’opinione pubblica e dove è stata trovata anche una camera di tortura, con i cadaveri di 5 persone con le mani legate dietro la schiena, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato che oggi si rivolgerà al Consiglio di sicurezza Onu per denunciare uccisioni indiscriminate da parte dei russi anche in altre città liberate. “Attualmente, nella sola Bucha, sono state uccise e torturate più di trecento persone, ha affermato Zelensky in un video notturno, aggiungendo che il numero delle vittime potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in altre città liberate”. Mosca respinge le accuse: “Sono solo una provocazione, una messa in

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Bruxelles: i ministri degli esteri della NATO

I ministri degli Esteri della NATO, riuniti a Bruxelles questa settimana (6-7 aprile 2022), parleranno dell’invasione brutale e non provocata dell’Ucraina da parte del presidente Putin. Gli alleati stanno rafforzando il loro sostegno al diritto dell’Ucraina di difendersi, anche con armi anticarro, sistemi di difesa aerea e altre attrezzature, nonché maggiore assistenza umanitaria e aiuti finanziari. “Mosca non rinuncia alle sue ambizioni in Ucraina. Ora assistiamo a un significativo movimento di truppe che si allontanano da Kiev, per riorganizzarsi, riarmarsi e rifornirsi, e spostano la loro attenzione verso est”, ha affermato oggi (5 aprile 2022) il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg prima della riunione. “Prendere di mira e uccidere i civili è un crimine di guerra. Tutti i fatti devono essere accertati e tutti i responsabili di queste atrocità devono essere assicurati alla giustizia”, ​​ha aggiunto Stoltenberg, commentando le immagini orribili di civili assassinati a Bucha e in altri luoghi. Ai ministri degli esteri della NATO si uniranno i loro omologhi provenienti da Ucraina,

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“Si processi la Russia per crimini di guerra”

Il presidente ucraino, rivolgendosi in video collegamento da Kiev al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha affermato che “Mosca porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra”. “Dovete garantire la sicurezza, ma non lo state facendo. Dove sono le garanzie delle Nazioni Unite?” È con queste ed altre domande che il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sottolineando che “i militari russi e i loro comandanti devono essere processati per crimini di guerra”.  La strage di Bucha è solo un esempio: ci sono tante città con orrori simili, ha spiegato il capo di Stato ucraino chiedendo all’Onu di intraprendere azioni immediate contro la Russia. Un Paese, ha aggiunto, che “porta avanti azioni terroristiche”. Serve un tribunale sul modello di Norimberga, ha poi detto Zelensky, per processare i crimini in Ucraina. Agghiaccianti immagini sulla guerra Il presidente ucraino ha proposto di organizzare una conferenza di pace a Kiev

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Papa Francesco a Malta

Il vento della gioia e della “rara” umanità per sconfiggere i venti di guerra. I due giorni di Papa Francesco a Malta, un commento del direttore de L’Osservatore Romano. A Malta soffia forte il vento. Non è un caso che nelle antiche mappe la rosa dei venti fosse collocata proprio all’altezza di questa piccola isola nel cuore del Mediterraneo. Lo ha ben raccontato il nostro giornale venerdì scorso, introducendo il viaggio del Papa e ricordandoci come i nomi stessi dei venti principali prendano lo spunto dalla posizione dell’isola: il Libeccio, che viene dalla Libia, lo Scirocco, dalla Siria, il Grecale e così via… In questi due giorni di viaggio i venti sono stati clementi, presenti ma lievi, dolci, smentendo anche le previsioni meteorologiche.  Eppure sono stati giorni “pieni di vento”, di venti diversi, anzi opposti. C’è un vento della gioia e dell’accoglienza, il vento che ha portato il Papa con la sua visita. Francesco ha ricordato infatti innanzitutto la gioia che

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Il Papa: “Non impariamo”

Il Papa: “Non impariamo, siamo innamorati delle guerre e dello spirito di Caino” Nel dialogo con i giornalisti sul volo di ritorno da Malta Francesco ha risposto a domande sulla possibilità di un viaggio a Kiev e sull’orrore della guerra. “Non impariamo! Che il Signore abbia pietà di noi, di tutti noi, tutti siamo colpevoli!”. Papa Francesco con i giornalisti sul volo di ritorno da Malta, dopo aver ricordato ciò che lo ha colpito dell’accoglienza dell’isola, torna a parlare della guerra. Andrea Rossitto (TVM) Grazie per la sua presenza a Malta. La mia domanda è sulla sorpresa di questa mattina in cappella dove è sepolto San Giorgio Preca: cosa l’ha motivata a fare questa sorpresa ai maltesi e cosa si ricorderà di questa visita a Malta. E poi la sua salute come va? L’abbiamo vista in questo viaggio molto intenso. È andata bene diciamo. Grazie mille. La mia salute è un po’ capricciosa, ho questo problema al ginocchio che tira

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“Sarà un viaggio breve, ma bello”

Iniziato il 36.mo viaggio apostolico. L’Airbus di Ita Airways atterrato alle 9.50, dopo circa un’ora e mezza di volo. Telegramma al presidente Mattarella: “Mi reco in visita in un Paese di luminosa bellezza”. Il saluto ai giornalisti, ai quali il Papa ha detto che è una proposta sul tavolo un eventuale viaggio a Kiev. Grande l’attesa nell’isola per il pellegrinaggio. La forte brezza del Mediterraneo ha accolto l’arrivo di Papa Frangisku – questo il suo nome nella lingua locale – a Malta, l’arcipelago scelto da Jorge Mario Bergoglio come meta del 36.mo viaggio apostolico del pontificato. Un pellegrinaggio di meno di quarantott’ore “breve, ma bello”, come ha affermato lo stesso Pontefice in aereo, dove, salutando i cronisti al suo seguito, ha detto che è una proposta sul tavolo l’idea di un viaggio a Kiev.  Papa Francesco in aereo con i giornalisti che lo accompagnano nel viaggio a Malta L’arrivo a Malta Tra oggi e domani, Francesco visiterà La Valletta, Rabat, Floriana e l’isola di

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Sulle orme di San Paolo

Il Papa affida a Maria il suo pellegrinaggio a Malta. Ieri sera, come alla vigilia di ogni suo viaggio apostolico, Papa Francesco si è recato nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore per pregare la Vergine Maria e venerare la sacra icona di Maria Salus Populi Romani. Ha affidato alla protezione della Madre di Dio il suo pellegrinaggio numero 36 fuori dall’Italia. Nel pomeriggio di venerdì 1 aprile, Papa Francesco si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare davanti all’icona della Vergine Salus Populi Romani e affidarle il suo prossimo viaggio a Malta, il 36.mo fuori dall’Italia. Al termine della preghiera ha fatto rientro in Vaticano. Il programma: due giorni intensi e 5 discorsi In due giorni, a Malta, il Papa pronuncerà cinque discorsi, a partire da quello sabato mattina al palazzo del Gran Maestro alla Valletta rivolto alle autorità maltesi e al corpo diplomatico, cui seguirà l’incontro di preghiera al Santuario mariano di Ta’Pinu nell’isola di

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Ascolto e vicinanza del Papa

Francesco stamani ha ricevuto un gruppo di circa 20 indigeni canadesi. L’incontro segue quello di lunedì scorso con Métis ed Inuit. Domani in udienza riceverà tutti e tre i gruppi. “Un clima di ascolto e di vicinanza” è quello che ha contraddistinto l’incontro di stamani, alle ore 10.30, tra Papa Francesco e un gruppo di circa 20 indigeni delle First Nations, dal Canada, accompagnato da alcuni vescovi canadesi. A riferirlo un comunicato della Sala Stampa Vaticana. Nella mattinata di domani, primo aprile, è prevista l’udienza del Pontefice con i tre gruppi: First Nations, Métis ed Inuit. Al termine del colloquio con il Papa, il gruppo di indigeni, vestiti in costume tradizionale, ha incontrato la stampa fuori da piazza San Pietro per raccontare i dettagli della mattinata. “È un giorno speciale”: ha esordito Gerald Antonie, capo regionale degli indigeni delle First Nations, confermando che Papa Francesco ha ascoltato le loro parole. “Quanto accaduto non sarebbe dovuto succedere – ha proseguito –

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