ESTERI

Usa, sparatoria al luna park: panico a Pittsburgh

(Adnkronos) – Tre persone sono rimaste ferite, tra cui due adolescenti di 15 anni, in seguito a una sparatoria in un luna park vicino a Pittsburgh, negli Stati Uniti. Lo riporta l’emittente Abc citando la polizia e spiegando che la sparatoria è avvenuta di fronte a una giostra. La sparatoria ha scatenato il panico tra i frequentatori del parco divertimenti Kennywood nel sobborgo di West Mifflin a Pittsburgh. Diverse persone sono rimaste ferite a causa del fuggi fuggi della folla, ha detto la polizia precisando che alcune di loro sono rimaste calpestate dalla folla. Il sovrintendente di polizia della contea di Allegheny Christopher Kearns ha spiegato che l’aggressore ha estratto una pistola e ha iniziato a sparare dopo un diverbio. Le persone ferite da chi ha sparato sono appunto due quindicenni e un uomo di 39 anni, tutti colpiti alle gambe e curati in ospedale. Le loro condizioni sono stabili. Testimoni hanno detto all’Abc che a sparare sarebbe stato un

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Sarà una catastrofe se Russia userà armi nucleari

(Adnkronos) – Ci saranno conseguenze “catastrofiche” se la Russia decide di usare un’arma nucleare in Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. “Se la Russia oltrepasserà questa linea ci saranno conseguenze catastrofiche per la Russia. Gli Stati Uniti risponderanno in modo decisivo. Ora, attraverso i canali privati, abbiamo spiegato in modo più dettagliato esattamente cosa significherebbe”, ha detto Sullivan intervistato dalla Nbc. “Vogliamo stabilire il principio che ci saranno conseguenze catastrofiche, ma non impegnarci in un gioco retorico di occhio per occhio”, ha quindi aggiunto in una intervista all’Abc. ”I russi devono capire che ci stiamo preparando per ogni evenienza e faremo il necessario per dissuadere la Russia dal fare questo passo. E se lo fanno, risponderemo in modo decisivo”, ha detto Sullivan. Gli Stati Uniti imporranno ulteriori sanzioni economiche contro la Russia se il Cremlino andrà avanti con i suoi referendum “farsa” nei territori dell’Ucraina occupati dalle forze russe. Nei prossimi

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Cina, il mistero del golpe a Xi

Spopola sui social ma non trova conferma   (Adnkronos) – La notizia di un presunto colpo di Stato in Cina, con il presidente Xi Jinping agli arresti domiciliari, spopola sui social media. Su Twitter l’hashtag Xi e #ChinaCoup sono di tendenza, ma dal governo di Pechino non arriva alcuna conferma e sui media cinesi la notizia non compare. Per molti siti Internet si tratterebbe di notizie infondante che fanno parte di una cospirazione anti Xi. Secondo migliaia di utenti sui social, non confermati, l’organizzazione del golpe da parte dell’Esercito popolare di liberazione cinese sarebbe iniziata mentre Xi si trovava a Samarcanda, in Uzbekistan, per partecipare al vertice della Sco, l’Organizzazione della cooperazione di Shanghai. E secondo alcune fonti sarebbe in qualche modo collegata alla condanna a morte dell’ex vice ministro della pubblica sicurezza cinese Sun Lijun con l’accusa di corruzione.  Il primo a diffondere la notizia del presunto golpe è stato un account Twitter, New Highland Vision, che conta oltre

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Ucraina, Kiev: “Attacchi Russia in tutto il Paese”

(Adnkronos) – La Russia continua a distruggere le infrastrutture e le case dei civili. C’è una minaccia di attacchi aerei e missilistici sull’intero territorio dell’Ucraina. Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armata ucraine sulla sua pagina Facebook, comunicando che “nelle ultime 24 ore, gli invasori russi hanno lanciato 7 missili e 22 attacchi aerei, hanno sparato più di 67 proiettili contro siti militari e civili sul territorio dell’Ucraina, violando le norme del diritto internazionale umanitario. Sono 35 i civili feriti”. “Gli occupanti – si legge continuano a concentrare i loro sforzi sui tentativi di occupare completamente la regione di Donetsk e mantenere i territori conquistati, oltre a interrompere le azioni attive delle forze di difesa in determinate direzioni. Sparano alle posizioni delle nostre truppe lungo la linea di contatto, effettuano ricognizioni aeree e cercano di ripristinare le posizioni perse in determinate direzioni”. Più di 35 insediamenti sono stati colpiti da attacchi nemici. Tra questi anche la città di Zaporizhzhia.

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Nordcorea, Pyongyang lancia missile balistico

(Adnkronos) – La Corea del Nord ha lanciato nelle prime ore di oggi un missile balistico non identificato nel Mar del Giappone. Lo riferisce il ministero della Difesa sudcoreano. Una fonte militare consultata dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha affermato che il missile è stato lanciato da un’area interna. Questa esercitazione dell’esercito nordcoreano – la quinta da quando l’amministrazione Yoon Suk Yeol è entrata in carica nel maggio di quest’anno – è avvenuta due giorni dopo l’arrivo nell’area di una portaerei americana a propulsione nucleare per esercitazioni. La portaerei statunitense Ronald Reagan è arrivata venerdì nella città portuale sudorientale di Busan per le sue prime esercitazioni congiunte con le truppe sudcoreane in cinque anni. Seoul aveva precedentemente rilevato segnali che il Nord si stava preparando a lanciare un missile balistico da un sottomarino al largo delle sue coste.

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Zelensky ai russi: Putin vi manda a morire, disertate

(Adnkronos) – Vladimir Putin “vi manda a morire”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio “in russo per i russi”, si esprime così dopo la mobilitazione ordinata dal Cremlino: almeno 300.000 riservisti destinati a combattere nella guerra in Ucraina. ”Non è un caso che la mobilitazione criminale dichiarata dalla Russia sia stata immediatamente definita una tomba dagli stessi cittadini russi. I comandanti russi non si preoccupano della vita dei russi: devono solo riempire gli spazi vuoti lasciati dai soldati russi morti, feriti, fuggiti o catturati”, dice Zelensky. ”Chi riempirà questi posti, al vostro governo non importa”, ma ”per voi è arrivato il momento chiave: in questo momento si sta decidendo se la vostra vita finirà”, aggiunge il presidente ucraino. ”Non ricevere una convocazione è meglio che morire in una terra straniera come criminale di guerra. E’ meglio scappare dalla mobilitazione criminale che essere paralizzati e poi rispondere davanti al tribunale per aver partecipato a una guerra di aggressione. Arrendersi

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Ucraina, Lavrov: “Russofobia grottesca”

(Adnkronos) – ”In Occidente c’è una russofobia grottesca”. Quello che gli occidentali vogliono fare ”non è sconfiggerci. Vogliono toglierci dalle cartine, cancellarci dalle mappe”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu a New York. ”Ricordiamoci che le Nazioni Unite non sono state create per portarci in paradiso, ma per salvarci dall’inferno” dice, citando l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld. In merito a Taiwan ”gli Stati Uniti stanno giocando con il fuoco” dice Lavrov che avanza, poi, una richiesta. India e Brasile, chiede, siano candidati a essere membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La loro presenza nell’Onu è ”un segno di democrazia”, ha aggiunto Lavrov. “Cerchiamo di rendere più democratico il Consiglio di sicurezza ampliando la rappresentanza dei paesi dell’Asia e dell’Africa. Sosteniamo la candidatura di India e Brasile per un seggio permanente”, ha affermato Lavrov sostenendo che “i colleghi occidentali sono molto aggressivi nell’imporre la loro visione della

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Iran, 739 arresti tra manifestanti per Mahsa

(Adnkronos) – Oltre 700 persone sono state arrestate solo nella provincia di Gilan, nel nord dell’Iran, dall’inizio delle proteste contro la morte di Mahsa Amini, la ragazza iraniana di 22 anni deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale a Teheran con l’accusa di aver indossato male il velo. Lo ha riferito il capo della polizia della provincia che si affaccia sul Mar Caspio, il generale Azizollah Maleki. Il generale ha annunciato nello specifico “l’arresto di 739 rivoltosi, tra cui 60 donne”. Ma la protesta non si placa, anzi, si allarga. Anche nella città di Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno, le donne sono scese in piazza oggi per denunciare ”il regime iraniano” e ”la repressione”. Circa trecento le manifestanti che hanno scandito in curdo ”Abbasso la dittatura” e ”Donna, vita e libertà” radunandosi di fronte agli uffici delle Nazioni Unite a Erbil. Alcune di loro hanno dato fuoco al velo islamico. ”Sostenete il popolo iraniano”, ”Le persone vengono uccise per

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Russia, subito cittadinanza per militari stranieri

(Adnkronos) – Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato oggi una nuova norma che consente agli stranieri che prestano servizio nell’esercito russo di richiedere ed ottenere in tempi rapidi la cittadinanza anche se non in possesso di un permesso di residenza. L’emendamento alla Legge sulla cittadinanza della Federazione russa riguarda i militari di nazionalità straniera che abbiano firmato un contratto di almeno un anno con le Forze armate del paese. Altre riforme sono state approvate nell’ambito del codice penale: a partire da ora e per quanto riguarda determinati reati, averli commessi nei periodi di mobilitazione o legge marziale costituirà un’aggravante. I militari che si rifiutano di prendere parte alle ostilità potranno essere puniti anche con 15 anni di reclusione. Chi invece si consegna al nemico volontariamente rischia fino a 10 anni di carcere.

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Kadyrov: “Putin mobiliti agenti forze di sicurezza”

(Adnkronos) – Invece dei riservisti, la Russia potrebbe mobilitare la metà degli agenti delle forze di sicurezza del Paese: sarebbero capaci “di demolire qualunque esercito occidentale”. L’idea è di Ramzan Kadyrov, il leader ceceno che ha impegnato le proprie forze sul campo nella prima fase della guerra in Ucraina, e che ieri si è scagliato contro i cittadini russi in fuga per evitare la mobilitazione. Su Telegram, Kadyrov ha sottolineato che la forze di sicurezza “hanno un buon addestramento fisico e sono abili con le armi”. Per questo sarebbe opportuno mobilitare quelle agenzie, ivi comprese le unità speciali. “Si tratta di cinque milioni di persone circa che rispondono regolarmente ai requisiti fisici richiesti. Se si lascia il 50% dei dipendenti ai loro incarichi ufficiali, l’altra metà demolirà qualunque esercito occidentale”. “La Russia è un Paese enorme, e ci sono tante risorse che la Nato e l’Occidente si stancherebbero di contare. Ci sono molte più risorse militari di quanto si potrebbe

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Ucraina. Biden: “Referendum sono farsa”

(Adnkronos) – E’ di un morto e sette feriti il bilancio di un attacco lanciato nella notte dalla Russia contro la città di Zaporizhzhia, vicino alla quale sorge la più grande centrale nucleare di Europa. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Independent. Secondo il governatore, un razzo russo ha colpito una zona residenziale, provocando un incendio in un palazzo. Biden: “Referendum farsa, lavoriamo per sanzioni aggiuntive a Russia” Gli Stati Uniti “non riconosceranno mai” i territori dell’Ucraina che la Russia intende annettersi con referendum “farsa”. A ribadirlo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, mentre proseguono le operazioni di voto nelle zone del Donbass, di Kherson e Zaporizhzhia. “I referendum della Russia sono una farsa, un pretesto falso per tentare di annettere parti dell’Ucraina con la forza, in flagrante violazione del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Biden in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca. Il presidente degli Stati

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Putin, mondo non gli farà usare armi nucleari

(Adnkronos) – C’è “un rischio di catastrofe nucleare” in quella centrale occupata dai russi da diverse settimane. A lanciare ancora una volta l’allarme sulla situazione nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista concessa a diverse testate, tra cui ‘Ouest-France’. Putin ha nuovamente minacciato mercoledì di ricorrere alle armi atomiche ma “il mondo non glielo consentirà”, dice Zelensky, ammettendo che “nessuno sa ciò che Putin farà domani. Per lui, dire la verità o mentire è più o meno la stessa cosa”. “Ieri Putin ha detto che voleva una soluzione diplomatica, oggi avvia la mobilitazione, domani dirà di volere un dialogo”. Per Zelensky “non sarà un accordo che funzionerà con la Russia ma la capacità di rispondere con la forza. Bisogna dar prova di forza, isolare la Russia”. I russi “non comprendono ciò che può accadere loro se verranno in Ucraina”, aggiunge il presidente ucraino incoraggiando i cittadini russi a manifestare in piazza dopo il varo

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Putin vuole mobilitare 1,2 milioni di persone

(Adnkronos) – Sono 1,2 milioni le persone che la Russia vuole mobilitare per andare a combattere in Ucraina, malgrado il ministro della difesa abbia parlato di 300mila uomini. Lo scrive il sito indipendente russo Meduza, citando fonti vicine ad un ministero del governo di Mosca. Le autorità “raccomandano di mantenere al minimo il reclutamento” nelle capitali delle regioni russe, ma di prendere gli uomini “nelle zone rurali, dove non ci sono media, nessuna opposizione, e più sostegno (alla guerra)”, riferiscono le fonti. A Mosca si prevede di prelevare 16mila persone, a San Pietroburgo 3.200. Com’è noto, il decreto di mobilitazione parziale comprende un paragrafo secretato, il numero 7, dove sarebbe menzionato il numero di riservisti da richiamare alle armi. Il ministro della Difesa ha parlato di 300mila uomini e il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha smentito ieri le notizie apparse su Novaya Gazeta che parlavano di un milione di persone. Intanto a Mosca, almeno in linea teorica, vengono considerati

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Ucraina, al via referendum per annessione a Russia

(Adnkronos) – Le province di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, che rappresentano circa il 15 per cento del territorio dell’Ucraina, si preparano oggi a tenere referendum per l’adesione alla Russia. Le urne resteranno aperte fino al 27 settembre. L’Ucraina e i suoi alleati della comunità internazionale hanno già parlato di referendum farsa chiarendo che non verranno riconosciuti sul piano legale e politico. Il voto si svolgerà “porta a porta e nelle comunità per motivi di sicurezza”, ha scritto la Tass, alla vigilia del voto. In queste regioni sono in corso combattimenti, le forze ucraine stanno avanzando sul territorio, una parte della popolazione è fuggita e l’altra è sottoposta a occupazione militare russa. Ai referendum si cercherà di far votare anche minorenni di 13-17 anni, compresi ragazzi provenienti dagli orfanatrofi, per ampliare il numero dei votanti, secondo i servizi di sicurezza ucraini, citati da Ukrainska pravda. “Per poter rafforzare il controllo sull’affluenza, i minori dovranno essere accompagnati ai seggi dai genitori,

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Ue: “Von der Leyen non è intervenuta su voto Italia”

(Adnkronos) – Le parole pronunciate ieri dalla presidente Ursula von der Leyen rispondendo agli studenti dell’università di Princeton, nel New Jersey, sul voto in Italia “parlano da sole. E’ assolutamente chiaro che la presidente non è intervenuta nelle elezioni italiane: quando ha parlato degli strumenti a disposizione” per intervenire nel caso in cui le cose prendano una direzione indesiderata “ha fatto riferimento a procedure in corso in altri Paesi dell’Ue, e dunque stava evidenziando il ruolo della Commissione come guardiana dei trattati, in particolare nel campo del rispetto dello Stato di diritto”. Lo dice il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Ieri la presidente ha ribadito una posizione che era già stata espressa dal commissario alla Giustizia, Didier Reynders, che ha la competenza in materia, il quale aveva sottolineato che la Commissione dispone dei mezzi necessari per contrastare eventuali deviazioni dallo Stato di diritto negli Stati membri, dal ricorso alla Corte

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Non trovano vena condannato, sospesa esecuzione

(Adnkronos) – In Alabama è stata sospesa l’esecuzione di un condannato per la difficoltà di trovare la vena in cui iniettare il cocktail letale. La decisione è stata persa dal Corrections Commissioner, John Hamm, quando è stato chiaro che non si sarebbe potuta concludere l’esecuzione, come previsto, entro la mezzanotte. Il condannato Alan Miller aveva già atteso per tre ore che arrivasse l’esito dell’ultimo ricorso alla Corte Suprema. “A causa di restrizioni di tempo dovute al ritardo della sentenza della Corte, l’esecuzione è stata sospesa una volta che è stato stabilito che non si sarebbe potuto avere accesso alle vene del condannato entro la scadenza del mandato di morte”, ha dichiarato Hamm ammettendo che “la ricerca della vena sta prendendo più tempo di quanto previsto”. Miller è stato così riaccompagnato nella sua cella regolare. Il rinvio arriva dopo le polemiche dello scorso luglio in Alabama provocate dall’esecuzione di un altro condannato a morte, Joe Nathan James, durata tre ore sempre

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California, dal 2027 defunti trasformati in concime

(Adnkronos) – A partire dal 2027, la California potrà avvalersi di un nuovo metodo di sepoltura: il compost umano. Il governatore Gavin Newsom ha infatti firmato un disegno di legge per regolamentare quella che viene chiamata riduzione organica naturale (NOR) in cui il corpo viene scomposto nel suolo. La California si unirà così ad altri quattro stati del paese – Washington, Colorado, Oregon e Vermont – nel consentire il compostaggio umano. Secondo Cristina Garcia, tra i sostenitori della nuova normativa, si tratta di un’alternativa ecologica più rispettosa e più economica delle tradizionali opzioni di fine vita. “Incendi, siccità estrema, ondate di calore ci ricordano che il cambiamenti climatico è in atto e dobbiamo fare tutto il possibile per limitare le emissioni di metano e anidride carbonica”, scrive in un tweet. “Quando abbiamo una bara e la mettiamo nel terreno, ci sono molte sostanze chimiche che vengono rilasciate e spesso finiscono nella nostra acqua”, ha detto Garcia. “Quando facciamo la cremazione

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Ucraina: inchiesta Onu conferma crimini guerra

(Adnkronos) – La commissione d’inchiesta creata dalle Nazioni Unite per far luce sulle violenze in Ucraina ha confermato che, dall’invasione russa lo scorso 24 febbraio, ”sono stati commessi crimini di guerra”. Lo ha detto il capo della commissione d’inchiesta indipendente Erik Mose riferendo al Consiglio per i diritti umani. Tra i crimini citati ci sono stupri, torture e attacchi indiscriminati. In particolare, ha aggiunto Mose, i bambini sono stati violentati, torturati e confinati illegalmente. La commissione proseguirà quindi a esaminare i trasferimenti forzati e le adozioni. ”Abbiamo avuto prove evidenti di esecuzioni commesse dalle forze russe e che illustreremo successivamente”, ha spiegato, aggiungendo che la Russia si è rifiutata di collaborare. “Siamo rimasti colpiti dal gran numero di esecuzioni nelle aree che abbiamo visitato”, ha detto Mose. Le indagini sono state condotte nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy.

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Ucraina-Russia, Mosca: “Ecco chi non sarà reclutato”

(Adnkronos) – La Russia non chiamerà a combattere in Ucraina chi lavora, “con istruzione superiore”, nei settori dell’high tech, della finanza e della comunicazione. Lo ha reso noto un comunicato del ministero della Difesa a precisazione del decreto firmato mercoledì da Vladimir Putin. “Per assicurarci l’operatività di alcune industrie high tech, e del sistema finanziario della Federazione Russa – si legge in un comunicato – è stato deciso di non reclutare cittadini con alto livello di istruzione e di specializzazione che lavorano in organizzazioni accreditate operanti nel settore dell’informazione tecnologica” degli operatori di telecomunicazione, nel campo dell’informazione, dei media e “delle organizzazioni che garantiscono la stabilità del sistema dei pagamenti nazioni e delle infrastrutture del mercato finanziario”.

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Frase su Putin estrapolata da intera intervista

(Adnkronos) – “Bisogna ascoltare tutta l’intervista e non estrapolare una frase con la quale si sintetizzava un’analisi di quello che accadeva a Mosca, non quello che pensava Berlusconi. La posizione è molto chiara, non c’è possibilità di dibattito con la Federazione Russa, la Russia ha invaso l’Ucraina, la condanna è netta, totale, non può essere cambiata la posizione. Noi stiamo dalla parte della Nato, dell’Occidente, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti”. Così Antonio Tajani, coordinatore nazionale e vicepresidente di Forza Italia, rispondendo a Napoli a una domanda sulle affermazioni di Silvio Berlusconi ieri a Porta a Porta, dove ha sostenuto che Putin sia stato spinto a invadere l’Ucraina per mettere “persone perbene” a Kiev. “La condanna è chiara, non ci sono dubbi – ribadisce Tajani – noi stiamo contro l’invasione dell’Ucraina, la condanniamo, abbiamo votato tutti i testi a sostegno dell’Ucraina compreso l’invio delle armi, quindi non ci sono dubbi sul posizionamento internazionale di Forza Italia. Questo è chiaro e

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Ue, ira Salvini: “Da von der Leyen squallida minaccia”

(Adnkronos) – “Per me è una squallida minaccia, una invasione di campo non richiesta, la signora rappresenta tutti gli europei, non solo quelli di sinistra”. Così Matteo Salvini, ospite di Mattino 5 su Canale 5, torna sulle parole di Ursula von der Leyen, che ieri ha parlato di “strumenti come nel caso di Polonia e Ungheria” se l’Italia andrà “in una direzione difficile” dopo le elezioni. “Presenteremo mozione di censura a Bruxelles contro la signora”, aggiunge. “E’ bullismo istituzionale”, attacca il leader della Lega. “I pochi soldi che ci sono, perché il governo non avrà soldi per tutti, vanno prima agli italiani, prima ai pensionati italiani, ai disabili italiani e se a Bruxelles qualcuno pensasse di tagliare i fondi che spettano all’Italia perché la Lega vince le elezioni, allora ci sarebbe da ripensare anche a questa Europa, a cui chiedo protezione e non minacce vergognose”, continua. “I soldi dell’Europa sono soldi dei paesi e sono soldi degli italiani – spiega

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Zelensky ai russi: “Protestate contro mobilitazione”

(Adnkronos) – Un appello a “protestare” contro la mobilitazione parziale, ordinata dal presidente Vladimir Putin, è stato rivolto ai russi in un videomessaggio dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Cinquantacinquemila soldati russi sono morti in questi sei mesi di guerra. Decine di migliaia sono feriti e mutilati. Ne volete di più? No? Allora protestate. Reagite”, ha detto Zelensky, sottolineando che le uniche opzioni che i soldati russi hanno per sopravvivere sono “scappare o arrendersi”. KULEBA – La decisione del presidente russo Vladimir Putin di mobilitare parzialmente i riservisti delle forze armate, dichiara il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, è “un’ammissione di sconfitta”. “Putin ha annunciato una mobilitazione, ma quello che ha veramente annunciato davanti al mondo intero è stata la sua sconfitta”. “Puoi arruolare 300mila o 500mila persone, ma non vincerai mai questa guerra”, ha detto Kuleba nel corso del suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York. Il capo della diplomazia ucraina ha quindi sottolineato

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Russia, “ma dove andiamo?”: ubriachi e arrabbiati

(Adnkronos) – “Cosa andiamo a fare? Dove andiamo? E chi c…. lo sa…”. Vladimir Putin ha ordinato la mobilitazione di 300.000 russi per la guerra in Ucraina. E sui social si moltiplicano i video che documentano le partenze dei coscritti. In particolare, il giornalista bielorusso Tadeusz Giczan propone una serie di clip che offrono dettagli sulla situazione. Un video mostra decine di uomini, presumibilmente in una pausa del viaggio di trasferimento, totalmente ubriachi: “Cosa andiamo a fare? Dove andiamo? E chi lo sa…”, dice un giovane. Un altro filmato mostra tensioni in un centro di arruolamento in Dagestan, dove un civile si oppone alla mobilitazione: “Dobbiamo combattere per il futuro? Non abbiamo nemmeno il presente, di quale futuro state parlando?”.

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Zelensky e Usa inseguono vittoria militare distruttiva

(Adnkronos) – “La logica di Zelensky e di Washington è di voler inseguire una vittoria militare distruttiva della Russia, questa è un’escalation militare”. Così Giuseppe Conte, leader del M5S, ospite di Piazzapulita su La7. “Il negoziato di pace o si è convinti di farlo o non si è convinti – continua Conte – Mi sembra che nel fronte occidentale è prevalsa la linea che si va verso l’escalation militare. Vogliamo tentarlo seriamente con sforzi diplomatici o no? Se fossi presidente del Consiglio, la prima cosa che farei è di chiamare gli altri leader, informando Washington ovviamente, e attorno a un tavolo chiedere dove stiamo andando. Non si parla più di negoziato di pace?”. “Ho sempre sottolineato, sottoscritto e rilanciato le sanzioni ma ho sempre, però, anche detto che le sanzioni non sono un fine ma un mezzo per cercare di recuperare un dialogo e non isolare la Russia”, ha aggiunto. “Non voteremo a favore” sull’invio delle armi perché “non hanno

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Guerra, Lavrov: “Occidente è parte del conflitto”

(Adnkronos) – “L’obiettivo degli Stati occidentali è ovvio, non lo nascondono e lo dichiarano: prolungare il più possibile le ostilità, nonostante le vittime e le distruzioni, per esaurire e indebolire la Russia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, intervenendo oggi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Una tale linea significa la diretta il coinvolgimento dei paesi occidentali nel conflitto ucraino, li rende partecipi – ha aggiunto secondo quanto riporta la Tass – Anche l’incitamento deliberato a questo conflitto da parte dell’Occidente collettivo rimane impunito”. All’Onu, a margine dell’Assemblea generale, Lavrov ha incontrato il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, come riferisce su telegram il ministero degli Esteri russo, che posta anche una foto della stretta di mano.

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Referendum annessioni: al voto anche ragazzini

(Adnkronos) – Il voto ai referendum per l’annessione alla Russia delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk, oltre che delle regioni di Kherson e Zaporzhzhia, si svolgerà da domani nei seggi e proseguirà poi fino al 27 “porta a porta e nelle comunità per motivi di sicurezza”. Lo scrive la Tass, alla vigilia del voto considerato una farsa, in regioni dove sono in corso combattimenti, le forze ucraine stanno avanzando sul territorio, una parte della popolazione è fuggita e l’altra è sottoposta a occupazione militare russa. Ai referendum si cercherà di far votare anche minorenni di 13-17 anni, compresi ragazzi provenienti dagli orfanatrofi, per ampliare il numero dei votanti, secondo i servizi di sicurezza ucraini, citati da Ukrainska pravda. “Per poter rafforzare il controllo sull’affluenza, i minori dovranno essere accompagnati ai seggi dai genitori, i tutori o i rappresentanti dei cosiddetti orfanatrofi dei territori temporaneamente occupati”, riferiscono i servizi ucraini. Come si trattasse di elezioni normali, la Tass elenca i

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Putin potrà chiamare fino a un milione di riservisti

(Adnkronos) – Vladimir Putin potrà chiamare a combattere in Ucraina fino ad un milione di riservisti. E’ quanto rivela il quotidiano indipendente Novaya Gazeta, che opera dall’esilio, fornendo un numero ben superiore ai 300mila russi “con una precedente esperienza militare” che potrebbero essere richiamati, di cui ha parlato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, dopo il discorso di Putin. Il numero vero della portata della mobilitazione parziale sarebbe contenuto nel settimo paragrafo del decreto firmato ieri da Putin che è stato secretato, hanno riferito alcune fonti al quotidiano. “Questo numero è stato corretto varie volte – hanno raccontato ancora – alla fine si sono accordati su un milione”. Putin ha detto che la chiamata alle armi interesserà “cittadini che sono attualmente riservisti, specialmente quelli che hanno già servito nelle forze armate, hanno una certa professionalità ed esperienza militare”. “Quelli che non hanno mai visto o sentito nulla di militare non ci saranno”, ha aggiunto Shoigu affermando che gli studenti “continueranno

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Mosca: “Arruolare chi protesta non è contro legge”

(Adnkronos) – E’ ”esagerato” parlare di un esodo di russi in fuga dal Paese dopo che il presidente Vladimir Putin ha parlato di mobilitazione parziale di 300mila riservisti da mandare in Ucraina a combattere. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa. In merito ai manifestanti arrestati, ai quali secondo l’ong Ovd-Info sarebbe stato chiesto di presentarsi per il servizio militare, Peskov ha detto che ”questo non è contro la legge”. Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha chiesto intanto ai deputati di rispondere all’appello alla mobilitazione parziale rivolto dal presidente russo Vladimir Putin e di partecipare alla guerra in Ucraina. ”Coloro che hanno i requisiti richiesti per la mobilitazione parziale dovrebbero contribuire, con la loro partecipazione, all’operazione militare speciale”, ha scritto Volodin su Telegram. ”I deputati non godono di alcuna protezione” particolare e la mobilitazione per ”la difesa nazionale” riguarda anche loro, ha aggiunto. In particolare ha ricordato che ci sono già dei parlamentari impegnati

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Ucraina, Medvedev: “Generali Nato idioti”

“Missili possono colpire Ue e Usa” La Russia userà ”qualsiasi arma, comprese quelle nucleari” per difendere i territori ucraini che verranno annessi tramite i referendum. Lo ha detto con chiarezza l’ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, che sul suo canale di Telegram ha garantito che ”la protezione di tutti i territori annessi sarà aumentata notevolmente dalle forze armate russe”. Confermato, quindi, che da domani al 27 settembre ”i referendum si terranno e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi in Russia”, ha detto.  Quindi ”non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potrebbero essere utilizzate per la protezione” delle zone dell’Ucraina che diventeranno parte della Russia, ha scritto.  ”I vari generali idioti in pensione non hanno bisogno di spaventarci parlando di un raid della Nato in Crimea”. Perché ”i missili ipersonici sono in

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Dove e come si può colpire ancora Mosca

Nuove sanzioni Russia Arriveranno, presto, nuove sanzioni alla Russia. Il messaggio politico, chiaro, è stato lanciato sia dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, “siamo pronti a imporre ulteriori costi economici alla Russia”, sia dall’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, “studieremo e adotteremo nuove misure restrittive, sia personali che settoriali”. Una reazione considerata necessaria dopo l’escalation voluta da Vladimir Putin con la mobilitazione e l’annuncio dei referendum per l’annessione delle aree occupate in Ucraina.   La domanda, a questo punto è dove e come è possibile colpire ancora l’economia di Mosca? Per ora, non c’è un’indicazione ufficiale, se non una generica ma significativa: sono le aree tecnologiche, non ancora toccate dalla sanzioni già in atto se non per la produzione più avanzata, le maggiori indiziate. Sono le aree che, insieme alle forniture alimentari e ai fertilizzanti, sono rimaste finora indenni e che hanno anche una ricaduta sensibile sul piano della produzione bellica. E’ vero che l’esercito russo non è

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Sanzioni, Orban:”Ue le revochi entro fine anno”

Sanzioni Russia, Orban: “Ue le revochi entro fine anno” Viktor Orban chiede che l’Ue revochi le sanzioni contro la Russia entro la fine dell’anno. Secondo quanto rivela il giornale “Magyar Nemzet”, durante una riunione ieri del suo partito Fidesz, dopo l’annuncio di Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale, il premier ungherese avrebbe fatto presente che “le sanzioni stanno causando problemi economici, una crisi energetica e l’inflazione”. E questa è tutta colpa dei “burocrati di Bruxelles”, che avevano “promesso” che le misure avrebbero danneggiato solo Mosca. Invece, a suo dire, “causano più danni all’Europa che alla Russia”.  Secondo Orban, a novembre potrebbe esserci la possibilità di rivedere le sanzioni e per questo ha rivolto un appello ai 27 perché si arrivi alla loro revoca entro la fine dell’anno.  Sanzioni Russia, Borrell: “Certo di ok unanime Ue” “Sono sicuro che riusciremo a trovare un accordo unanime sul nuovo pacchetto di sanzioni” contro la Russia per la guerra in Ucraina. E nla dichiarazione diffusa

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Ucraina, Zelensky all’Onu: 5 punti per la vittoria

“Possiamo vincerla questa guerra”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio trasmesso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sul campo, ha elencato dunque Zelensky, l’Ucraina può spuntarla, ma per vincere sono cinque i punti necessari: “Tempo, supporto, armi, sistemi di difesa e anche supporto finanziario”. Per il presidente ucraino, “tutti vogliono la pace, solo uno vuole la guerra, ma non consentiremo che prevalga” ha detto facendo riferimento al presidente russo Vladimir Putin. “Non abbiamo provocato questa guerra. Non abbiamo avuto altra scelta se non quella di difenderci. L’Ucraina vuole la pace, l’Europa vuole la pace. Il mondo vuole la pace”, le parole dell’ucraino, che ha aggiunto: “C’è solo un’entità, tra gli stati membri dell’Onu, che potrebbe dire ora – se fosse in grado di interrompere il mio discorso – di essere felice per questa guerra, per la sua guerra”. Per punire Mosca quindi, spiega Zelensky avanzando la richiesta ai leader raccolti a New York per i lavori dell’Unga, l’Onu

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Draghi ascolta Biden all’Onu: mano ferma su Putin

(Adnkronos) – Mario Draghi arriva al Palazzo di Vetro di New York con qualche minuto di anticipo. In sala dispensa sorrisi a chi incrocia, stringe la mano dell’inviato del clima statunitense John Kerry -arrivato nella general assembly hall per assistere anche lui al discorso di Joe Biden- poi si ferma a parlare col il primo ministro portoghese Antonio Costa, un ‘antipasto’ dell’incontro che li attende ad Alicante a fine mese per il Med. Tra i banchi statunitensi siede anche il Segretario di Stato americano Antony Blinken, ma tra i due non si crea l”occasione per uno scambio di battute. Magari ci sarà stasera, quando entrambi prenderanno parte al ricevimento offerto dal Presidente Usa ai Capi delegazione presenti all’Unga, all’American Museum of Natural a Central Park. Intanto Vladimir Putin è tornato a far sentire la sua voce e a far risuonare le sue minacce, innanzitutto sul nucleare. E compie un passo in più verso il baratro di una guerra che non

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Berlusconi: “Putin rifletta su isolamento Russia”

(Adnkronos) – “Se fossi davvero chiamato a svolgere un ruolo nel prossimo governo, inviterei Putin a riflettere sul sostanziale isolamento a cui ha condannato se stesso e il proprio Paese. È davvero un grave danno per la Russia, non solo un danno immediato ma di prospettiva”. Così Silvio Berlusconi in una intervista a ‘Fanpage.it’. Secondo il Cav Putin sta facendo al suo Paese “un danno militare, perché le notizie che vengono dall’Ucraina non sono per niente positive per quella che si voleva essere l’invincibile armata russa. Ma fa anche e soprattutto un danno politico ed economico molto grave: le sanzioni hanno causato una riduzione del Pil russo attorno all’8-10%, hanno aumentato il numero di poveri. L’abbandono della Russia da parte di tutte le aziende occidentali ha causato migliaia e migliaia di disoccupati”.

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Scambio 10 prigionieri stranieri tra Mosca e Kiev

(Adnkronos) – Il governo saudita ha annunciato uno scambio di dieci prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina grazie alla mediazione del principe ereditario Mohammed bin Salman. Nel gruppo ci sono cittadini americani, britannici, svedesi, croati e marocchini. “Le autorità saudite competenti li hanno ricevuti e trasferiti dalla Russia al Regno e stanno facilitando le procedure per il loro ritorno sicuro nei rispettivi Paesi”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri saudita. E la premier britannica Liz Truss ha confermato il rilascio di cinque connazionali prigionieri di guerra delle forze russe nell’est dell’Ucraina. In una nota ha scritto che la loro liberazione, grazie alla mediazione saudita, mette fine a “mesi di incertezza e sofferenza per loro e le loro famiglie. La Russia deve fermare lo spietato sfruttamento dei prigionieri di guerra e dei detenuti civili per fini politici”, ha detto.

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Russia, telefonata-trappola a figlio Peskov

(Adnkronos) – “Risolverò la cosa ad un altro livello”. Il giovane figlio del portavoce del Cremlino, Nikolai Peskov, ha risposto così ad un attivista del team dell’oppositore russo Alexey Navalny che, spacciandosi per un funzionario dell’ufficio leva, gli ha chiesto se si presenterà al fronte in Ucraina come previsto per i riservisti dalla mobilitazione parziale annunciata oggi da Vladimir Putin. L’annuncio di Putin è arrivato nella giornata di oggi. Sono 300.000 i riservisti richiamati per la guerra contro l’Ucraina. “Lo ripeto, stiamo parlando solo di una mobilitazione parziale. Ciò significa che solo quei cittadini che sono nelle riserve e soprattutto, coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate, hanno determinate specializzazioni militari ed un’esperienza rilevante saranno soggetti a coscrizione”, ha detto Putin. La mobilitazione parziale inizia da oggi, secondo l’agenzia Tass. Chi verrà mobilitato avrà lo status di militare a contratto e riceverà un salario adatto. Il governo russo ha ricevuto istruzioni per il finanziamento della mobilitazione parziale. Il consiglio

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