POLITICA

Carburanti, si fermano rialzi sui prezzi

(Adnkronos) – Si fermano i rialzi sui prezzi dei carburanti, mentre le quotazioni petrolifere scivolano. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,837 euro/litro (invariato, compagnie 1,842, pompe bianche 1,826), diesel a 1,675 euro/litro (invariato, compagnie 1,682, pompe bianche 1,661). Benzina servito a 1,973 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 2,015, pompe bianche 1,888), diesel a 1,814 euro/litro (invariato, compagnie 1,859, pompe bianche 1,725). Gpl servito a 0,731 euro/litro (-1, compagnie 0,743, pompe bianche 0,718), metano servito a 1,463 euro/kg (+1, compagnie 1,463, pompe bianche 1,462), Gnl 1,257 euro/kg (-2, compagnie 1,259 euro/kg, pompe bianche 1,256 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,907 euro/litro (servito 2,158), gasolio self service 1,760 euro/litro (servito 2,024), Gpl 0,847 euro/litro, metano 1,556 euro/kg, Gnl 1,196 euro/kg.

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Berlusconi, domani funerali di Stato a Milano

(Adnkronos) – Lutto nazionale e funerali di Stato, che si terranno domani pomeriggio a Milano, per Silvio Berlusconi, morto lunedì a 86 anni. La camera ardente sarà allestita nella sua residenza storica di Arcore, a Villa San Martino, dove ieri è stata trasferita la salma dal San Raffaele. Per motivi di ordine pubblico è stato invece deciso di annullare la Camera ardente pubblica prevista in un primo momento negli studi di Mediaset a Cologno Monzese. La Curia di Milano ha confermato che le esequie si svolgeranno nel Duomo alle 15 e saranno presiedute da Mario Delpini, arcivescovo del capoluogo lombardo. Il presidente del Repubblica, Sergio Mattarella – secondo quanto si apprende – parteciperà alle esequie. Il Cavaliere era ricoverato da venerdì all’ospedale San Raffaele di Milano per la sua “patologia ematologica”. Il decesso, a quanto si apprende, è avvenuto alle 9.30. Malato da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, era stato dimesso poche settimane fa dopo un ricovero di 45 giorni.

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Berlusconi, Meloni serra file governo

“Avanti uniti, glielo dobbiamo” (Adnkronos) – E’ stata una giornata surreale, sospesa, quella che si è srotolata a Palazzo Chigi nel giorno segnato, e destinato a passare alla storia, dalla morte di Silvio Berlusconi. Nell’immediato il premier Giorgia Meloni ha annullato tutti gli appuntamenti istituzionali in agenda, a partire dalla visita a Palazzo Chigi del presidente iracheno Abdul Latif Rashid, in visita al Quirinale mentre la notizia della morte del Cavaliere ha iniziato a rimbalzare sui siti nazionali e internazionali.   Ha tardato persino ad arrivare un suo commento, nonostante la premier fosse arrivata a Palazzo Chigi da un po’. Sulle agenzie si susseguivano le parole di cordoglio dei leader, di maggioranza e opposizione, ma si attendeva soprattutto che parlasse lei, la presidente del Consiglio. Che attorno a mezzogiorno ha rotto il silenzio con un video in cui ha rimarcato l’essere “soprattutto un combattente” di Berlusconi, un uomo “che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni”. E

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Santoro: “Mi chiamò prima dell’ultimo ricovero”

(Adnkronos) – Silvio Berlusconi “mi ha chiamato prima dell’ultimo ricovero, che è stato fatale”. Lo rivela Michele Santoro, ospite di Otto e mezzo su La7, nel giorno della morte del Cavaliere. “Ha cominciato a parlare al telefono, ho tenuto questa chiamata di 40 minuti per me – ha affermato – Ha parlato prevalentemente della guerra, dell’orrore della guerra e dei danni che la guerra stava facendo all’Europa. Ha parlato dell’inadeguatezza complessiva dei politici italiani, di destra e di sinistra, a fronteggiare questa situazione con assoluta lucidità”. “La tristezza non è solo del popolo berlusconiani, la sento anche io, che pure l’ho sempre contrastato”, ha detto ancora Santoro. Il pensiero va inevitabilmente al duello televisivo che, nel 2013, andò in scena nella trasmissione Servizio Pubblico condotta da Santoro: Berlusconi e Marco Travaglio uno contro l’altro, con il celeberrimo gesto con cui il leader di Forza Italia spolverò la sedia lasciata libera dal giornalista (Video). “Quella trasmissione era un po’ come Italia-Germania…

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Berlusconi, funerali di Stato: per chi si celebrano

(Adnkronos) – Lutto nazionale e funerali di Stato per Silvio Berlusconi, morto oggi a 86 anni. Ma a chi spettano le esequie di Stato? Quando si celebrano? Il tema diventa d’attualità, su web e social. Come si legge sul sito del governo, le esequie di Stato spettano ai presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Possono inoltre essere rese, su delibera del Consiglio dei ministri, a personalità che abbiano offerto particolari servizi alla Patria o cittadini che abbiano illustrato la Nazione, o cittadini caduti nell’adempimento del dovere o vittime di azioni terroristiche o di criminalità organizzata. La ufficialità della cerimonia funebre prevede: il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso; onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita; la presenza di un rappresentante del Governo; una orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti eventualmente disposti dalla Presidenza del

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La foto choc, ‘Berlusconi liquidato’

‘Berlusconi liquidato’, la foto choc nella lista dei nemici di Kiev (Adnkronos) – La foto di Silvio Berlusconi e la sovrascritta in cirillico ‘liquidato’. E’ questo quanto oggi compare nelle pagine di Myrotvoretz, il sito considerato vicino ai servizi dell’Ucraina che aggiorna una lista di proscrizione, nella quale vengono resi pubblici i nomi e i dati di politici, giornalisti e personaggi pubblici di tutto il mondo, considerati nemici di Kiev, per il presunto appoggio a Putin. Oggi spunta la scritta rossa ‘liquidato’ sulla foto di Silvio Berlusconi, che finì nel mirino dei nazionalisti per la sua trasferta in Crimea nel 2015 assieme a Putin, una visita che venne vista come una legittimazione di fatto dell’occupazione russa, in seguito al quale fu dichiarato persona indesiderata a Kiev.   Nelle liste finirono anche Marc Innaro, già corrispondente Rai da Mosca, accusato di essere ‘partecipante all’operazione speciale informativa della Russia contro l’Ucraina’. Sul sito Myrotvorets comparve anche la scheda del fotoreporter Andrea Rocchelli,

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Zelensky: “Casa sua non è mai stata bombardata”

Berlusconi, quando Zelensky gli disse: “Casa sua non è mai stata bombardata”   (Adnkronos) – Amico di Vladimir Putin, Silvio Berlusconi non aveva mai nascosto di giudicare “molto, molto negativamente” il presidente ucraino. Tanto che in febbraio Volodymyr Zelensky aveva commentato con fastidio le dichiarazioni del leader di Forza Italia durante la conferenza stampa a Kiev con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dicendo che probabilmente Berlusconi non aveva mai avuto la casa bombardata (Video).  Già nel settembre 2015, il governo di Kiev vietò a Berlusconi l’ingresso nel paese per tre anni dopo che il leader di Forza Italia era andato in visita privata in Crimea assieme a Putin, legittimando così l’occupazione russa della penisola ucraina annessa l’anno prima. Ma con l’invasione russa dell’Ucraina, sono emersi giudizi molto duri di Berlusconi contro Zelensky che hanno messo in imbarazzo il suo partito e poi anche il governo Meloni.   L’ultimo scontro a distanza con Zelensky risale allo scorso febbraio. “Io parlare

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Berlusconi, Forza Italia non si ferma: domani Comitato di presidenza

(Adnkronos) – Scomparso il leader Silvio Berlusconi, l’attività di Forza Italia non si ferma neanche nei giorni di lutto. E’ stato convocato per domani, all’ora di pranzo, il Comitato di presidenza del partito. All’ordine del giorno: le ‘determinazioni in merito ai commissariamenti’. L’appuntamento è alle 14 nella sede nazionale azzurra romana in via in Lucina e in video conferenza sulla piattaforma Zoom. La convocazione, datata 12 giugno, apprende l’Adnkronos che l’ha potuta visionare, è stata inviata via mail dal ‘tesoriere’ forzista Alfredo Messina a tutti i componenti effettivi del Comitato di presidenza forzista. Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica in casa Fi proprio sulla questione dei commissariamenti, con il caso Cattaneo (commissario di Pavia sostituito dall’attuale vicesindaco).  Messina, attuale commissario e amministratore nazionale, ha inoltre comunicato che oggi (dalle 15 alle 17) e domani (dalle 10 alle 12) i membri del Comitato potranno visionare nella sede nazionale, previo appuntamento, il bilancio di Fi. Interpellato dall’Adnkronos Messina conferma: “Domani ci

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Berlusconi, Occhetto: “Segnò passaggio da prima Repubblica a populismo, ha preceduto Trump”

(Adnkronos) – “Lui ha segnato il passaggio dalla prima Repubblica al populismo” è stato “il primo artefice del populismo, precedendo in questo lo stesso Trump. Ha poi sdoganato la destra-destra, ha creato quello che viviamo oggi nella politica italiana, che è frutto della sua prima scelta populista”. Così Achille Occhetto, intervistato dall’AdnKronos, commentando la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Se la destra non avesse partecipato a quell’orgia iniziale non si sarebbe rafforzata come si è poi rafforzata, lui è stato un mallevadore della destra”, sottolinea.  Quindi l’ultimo segretario del Pci e autore della Svolta della Bolognina, torna al confronto televisivo che lo vide di fronte a Berlusconi, appena sceso in campo, il 23 marzo del 1994 nella trasmissione elettorale ‘braccio di ferro’ andata in onda su Canale 5. “Quella sfida televisiva me la ricordo bene, io fui molto pacato, a differenza di Berlusconi, che invece lanciò da lì le sue prime stoccate populiste, la prima fu che c’era ancora il pericolo

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Berlusconi, Tajani: “Un eroe per milioni di italiani”

(Adnkronos) – “Berlusconi è stato un eroe per milioni di italiani, per difendere la libertà nella quale credeva”. Queste le prime parole pronunciate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, parlando, commosso, fuori dal cimitero di Arlington, a Washington. Tajani ha confermato che ripartirà a breve dagli Stati Uniti, per essere in Italia domani mattina. La morte di Berlusconi “è un grande dolore per tutti noi, era un amico, per me era un fratello maggiore”, ha detto Tajani ricordando il leader di Forza Italia, definendo la sua scomparsa “improvvisa”. “Abbiamo il dovere di andare avanti, lo faremo, lo farò – ha affermato – Anticipo il mio rientro in Italia, ma lo faccio ripetendo il messaggio politico che Berlusconi avrebbe e ha sempre rilanciato. Faremo nella comunità di Forza Italia quello che lui ha insegnato: combattere per il bene dell’Italia, con gli strumenti della politica, ma scegliendo sempre la libertà e l’amore per il popolo italiano”. E “continueremo

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L’ex confessore di Berlusconi: “Era attento agli altri più che a sé”

(Adnkronos) – “Oggi è una giornata davvero triste. Silvio Berlusconi era una persona generosissima che ha sempre avuto attenzione per tutti; la dimostrazione l’abbiamo avuta durante tutto questo periodo di malattia, non si preoccupava tanto per la sua salute, quanto piuttosto di quella degli altri. Anche rispetto al Paese: fino all’ultimo, quando ha deciso di realizzare il videomessaggio per tranquillizzare tutti”. A dirlo all’Adnkronos è Gabriele Corsani, l’ex sacerdote amico della famiglia Berlusconi, o come lui stesso preferisce dire: “La persona che il presidente aveva come riferimento anche dal punto di vista spirituale”.   “Ricordo -dice Corsani- che quando vinse le prime elezioni, passai a trovarlo ad Arcore e lui aveva con sé il famoso discorso della ‘discesa in campo’; era così contento di aver vinto che mi chiese che cosa potesse regalarmi. Io dissi ‘non voglio niente!’, ma nonostante questo lui decise di donarmi quel discorso. Al ché gli dissi che semmai avrebbe dovuto regalarlo a mia nonna Pina,

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Berlusconi, La Russa: “In questi ultimi tempi non ho avuto coraggio di parlargli”

(Adnkronos) – “C’è un’Italia fino a ieri e una da domani”. Così il presidente del Senato, Ignazio la Russa, interviene al Tg5 sulla morte di Silvio Berlusconi. Un ricordo dell’ultimo incontro? “Io dico che sfortunatamente ho ritenuto di tenere i contatti con la famiglia, con l’entourage in questi ultimissimi tempi. Non ho avuto il coraggio di parlargli mentre era in ospedale. E’ bello pensare che il mio ultimo rapporto con lui è stato di vittoria, quando dopo la mia elezione a presidente del Senato venne a dirmi che era la persona più felice del successo del centrodestra e della mia elezione, nonostante qualcuno disse che avevamo litigato noi due, anche se semmai litigavamo su altri motivi e non con me. L’ultimo ricordo che ho è di grande amicizia”.  Di ricordi “ce ne sono troppi – risponde la seconda carica dello Stato – Il primo: ero dirigente non parlamentare dell’Msi e Berlusconi, anticipando questa caratteristica di non avere preclusioni per nessuno,

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Berlusconi e le cravatte di Marinella: “Fu nostro testimonial mondiale”

(Adnkronos) – “Berlusconi è stato il nostro testimonial mondiale più devastante, decise di far fare da noi cofanetti con 6 cravatte con scritto ‘fatte da Marinella per Silvio Berlusconi’, nel quale non doveva mai mancare la sua preferita, quella blu coi pallini bianchi. Non a caso la gente entrava e chiedeva quella, definendola ‘la cravatta berlusconiana’”. Lo racconta a Rai Radio1, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, l’imprenditore e re delle cravatte sartoriali Maurizio Marinella, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.   Perché preferiva quella cravatta? “Me lo raccontò una volta. Mi disse ‘Marinella, io mi vesto sempre uguale, e quella cravatta è perfetta anche se dopo una giornata di lavoro devo passare in teatro o in qualche appuntamento pubblico”. L’imprenditore ha poi raccontato a Rai Radio1: “Una volta mi chiamò al telefono, un 13 dicembre, mi fece mandare a prendere in negozio, a Napoli, e lo incontrai a palazzo Grazioli. Mi chiede 2400 cravatte per fare i regali.

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Berlusconi, “Putin oserà andare ai funerali?”

(Adnkronos) – “Putin ha detto diverse volte che Mr. Berlusconi era un suo caro amico. Putin oserà dare in persona il suo ultimo saluto e vistare funerale? “. Se lo chiede su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, allegando una foto di Vladimir Putin – che è colpito da un mandato d’arresto della Corte penale internazionale – e Silvio Berlusconi, morto oggi all’età di 86 anni. Il presidente russo, con una nota, ha espresso “grande dolore” per la scomparsa del leader di Forza Italia. “In Russia verrà ricordato come un sostenitore coerente e di principio del rafforzamento delle relazioni amichevoli tra i due paesi” Italia e Russia, ha detto Putin. All’inizio dell’anno, alcune dichiarazioni di Berlusconi sulla guerra tra Ucraina e Russia hanno provocato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Da premier non avrei mai parlato con Zelensky”, le parole di Berlusconi a febbraio. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non

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Berlusconi, da mamma Rosa a Marta Fascina: tutte le donne del Cav

(Adnkronos) – Da mamma Rosa all’ultima compagna Marta Fascina, le donne hanno sempre rappresentato gioie e dolori per Silvio Berlusconi che spesso se le è trovate di fronte anche nelle aule giudiziarie. Due matrimoni alle spalle, tre figlie – la primogenita Marina, poi Barbara ed Eleonora -, varie giovani compagne e gli scandali legati alle olgettine e alla minorenne Karima El Mahroug, sono solo una parte di un lungo elenco che non può che iniziare dal legame materno.   Berlusconi è il primogenito di Rosa Bossi, nota come mamma Rosa. L’ex premier, nato a Milano il 29 settembre 1936 in un’abitazione al numero 60 di via Volturno, ha avuto lei come prima fan, anche nella ‘discesa in campo’ del 1994. “Se pensi che sia la cosa giusta – ha poi raccontato il figlio della madre – falla”. Per anni non c’è lunedì che non pranzi con lei nella casa milanese di viale San Gimignano. Tra le ultime apparizioni in pubblico,

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Berlusconi, l’altolà ad Air France e l’arrivo dei patrioti per salvare Alitalia

(Adnkronos) – “Un Paese turistico come l’Italia non può restare senza un vettore nazionale. Air France porterebbe i turisti a visitare le bellezze francesi, i castelli della Loira”. Era il marzo del 2008 quando Silvio Berlusconi pronunciò queste parole: era nel vivo la trattativa per la vendita di Alitalia ad Air France e, soprattutto, era nel vivo la campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile, che riportarono il centrodestra al governo del Paese.   Poche parole, quelle del Cavaliere, pesanti come pietre, che catapultarono nell’agone politico i destini dell’ex compagnia di bandiera e fecero naufragare un negoziato, di per sé già complicato anche a causa delle resistenze sindacali, ma che comunque sembrava indirizzato a concludere l’accordo con il colosso aereo franco-olandese.  Fatto sta che la sera del 2 aprile di 15 anni fa, il numero uno di Air France Jean Cyril Spinetta si alzò dal tavolo in corso con l’azienda e i sindacati e lasciò il

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Berlusconi, Draghi: “Assoluto protagonista, amato per umanità e carisma”

(Adnkronos) – “Esprimo il più sentito cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, assoluto protagonista della vita pubblica italiana degli ultimi cinquanta anni. Da imprenditore ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e dello sport, con spirito d’iniziativa e innovazione straordinari. Da leader ha trasformato la politica ed è stato amato da milioni di italiani per la sua umanità e il suo carisma. Alla famiglia, ai dipendenti del suo gruppo, alla comunità di Forza Italia, le più sentite condoglianze”. Così Mario Draghi sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.  

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Berlusconi, dalla corruzione alla mafia, da Ruby a Mediaset: la storia giudiziaria

(Adnkronos) – Per molti è stata la più grande persecuzione giudiziaria della storia, per altri la semplice e legittima attività d’inchiesta dei magistrati. È racchiusa in questi due estremi la storia giudiziaria di Silvio Berlusconi, quella in larghissima parte iniziata dopo la sua discesa in campo nel 1994 e che fa segnare una sola condanna definitiva. Dal 1994, dunque, Berlusconi ha dovuto affrontare 35 processi e rispondere di almeno 40 capi d’imputazione (fra i quali corruzione, falso in bilancio, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, concorso in stragi, frode fiscale, corruzione giudiziaria, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, aggiotaggio, insider trading, rivelazione di segreto d’ufficio, concussione, favoreggiamento della prostituzione minorile, traffico di droga, ecc).  L’unica condanna definitiva è arrivata il primo agosto del 2013: 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset (nel giugno del 2020 la vicenda è tornata a galla per la registrazione in cui il relatore in Cassazione di quella sentenza, Amedeo

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Berlusconi, Mattarella: “Grande leader politico, ha segnato storia nostra Repubblica”

(Adnkronos) – “Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane”. Lo dice il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio per la morte del fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi.   “Berlusconi – dice il presidente Mattarella – è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua ‘discesa in campo’, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo. La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti

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Berlusconi, da Moretti a Sorrentino: Silvio immortalato in tanti film

(Adnkronos) – Da ‘Il Caimano’ di Nanni Moretti a ‘Loro’ di Paolo Sorrentino la storia politica e imprenditoriale di Silvio Berlusconi ha ispirato diversi film, molti di metacinema, e molti documentari e non solo in Italia. Il primo in ordine di tempo è ‘Citizen Berlusconi (il presidente e la stampa)’, un documentario del 2003, diretto da Andrea Cairola e Susan Gray. Si tratta di un’inchiesta giornalistica, che analizza in maniera approfondita e documentata l’ascesa di Silvio Berlusconi dal monopolio della televisione commerciale al vertice del governo italiano. Il documentario è stato trasmesso per la prima volta nell’estate 2003 dall’emittente televisiva pubblica statunitense PBS e poi da altre emittenti americane ed europee, ma mai da una tv generalista in Italia.  È datato invece 2005 ‘Bye Bye Berlusconi!’, il film di satira politica diretto dal tedesco Jan Henrik Stahlberg. La pellicola è incentrata sulla figura di Silvio Berlusconi, i suoi collaboratori, le sue televisioni e, in generale, sulla situazione dell’Italia durante il

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Berlusconi e Putin, 18 anni di special relationship

(Adnkronos) – Tutti conoscono il feeling che legava Berlusconi all”amico Vladimir’ Putin da tanti anni. Un legame dall’aneddotica ricchissima e scandito da numerosi incontri, sia ufficiali che privati. A Sochi per i compleanni del leader del Cremlino, nel settembre del 2015 in Crimea hanno visitato il memoriale dedicato ai militari del regno di Sardegna caduti nella guerra di Crimea fra il 1853 e il 1856 di fronte al monte Gasfort, vicino a Sebastopoli. Immediata fu la condanna del governo di Kiev per la ‘passerella’ e l’imbarazzo della Ue. In Italia si ricordando gli incontri di Roma, a palazzo Grazioli e in Sardegna a Villa la Certosa. Il rapporto di amicizia parte da lontano. Nacque, raccontò il Cav, durante il G8 di Genova nel luglio del 2001, quando Berlusconi si adoperò per far sì che i Grandi del mondo (dall’americano Bush, al britannico Blair) mettessero da parte le diffidenze nei confronti del presidente russo con un passato da agente segreto del

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Le migliori barzellette di Berlusconi

(Adnkronos) – “Mi piace raccontare le storielle, soprattutto quelle di cui sono protagonista”. Diceva così, nel gennaio scorso, Silvio Berlusconi, presentando alla stampa i candidati di Forza Italia alle regionali cui, annunciava, avrebbe “fornito una ventina di storielle divertenti” da usare con gli elettori, perché “rendono molto cordiale il colloquio con le persone da convincere”. Molte più di venti, però, le barzellette nel repertorio di Berlusconi. Un classico quella del commendator Bestetti: “La conoscete? E’ fondamentale…”, l’incipit con cui l’ex premier attaccava a raccontare delle bravate del commendatore che, sospettato dalla moglie di adulterio, è costretto a portarla “al night” per dimostrarle che la voce sulle sue bravate “non è minga ver”. E da lì il racconto – con battute in milanese e fazzoletti estratti dalla tasca a mimare gli slip della spogliarellista – del fallimento del fedifrago Bestetti, clamorosamente smascherato. L’uscita volgare nel finale, quando il tassista che assiste alla scenata di gelosia della signora Bestetti, chiosa: “Commendatore, di

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Berlusconi, notizia domina pagine media stranieri

(Adnkronos) – La notizia della morte dell’ex premier Silvio Berlusconi campeggia sulle prime pagine dei media stranieri. La Bbc dà la notizia prima con un flash e poi in apertura, affermando che ”un’era è finita” e che ”è morto all’età di 86 anni l’ex premier italiano che si era ripreso dagli scandali sessuali e dalle accuse di corruzione”. L’emittente britannica lo definisce ”il re della rimonta” che ”nel labirintico mondo della politica italiana” era ”un uomo che fondeva affari e vita pubblica come nessun altro”. Viene ricordato che ”è stato quattro volte è stato primo ministro, e ogni volta che sembrava che la sua carriera politica fosse finita, è riuscito a confondere i suoi critici e a riprendersi”. Ma ”spesso è stata la sua vita privata, la sua passione per belle giovani donne e i conseguenti scandali sessuali, a fare notizia in tutto il mondo”. Con la notizia della morte di Berlusconi apre il sito di Sky News, ricordando che

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Berlusconi, Emilio Fede: “Io e lui come fratelli”

(Adnkronos) – “Due fratelli: io e lui eravamo come fratelli!”. Non riesce a trattenere le lacrime, Emilio Fede, nel ricordare alla AdnKronos la figura umana, politica e imprenditoriale di Silvio Berlusconi. “Mi sento male, sono davvero molto triste. Una persona come Silvio per me è indimenticabile, finché vivrò non potrò mai scordarmi di lui. In tutte le situazioni, anche in quelle politiche oltre che professionali, io ero sempre accanto a lui, la nostra era più di un’amicizia: ci vedevamo tutti i giorni, per questo parlo di fratellanza fra me e lui”. L’ex direttore del Tg4 sottolinea di “aver sempre creduto in lui e lui in me. Ci incontrammo casualmente a Milano, al Castello Sforzesco; era assieme a Galliani, felici di aver vinto un trofeo calcistico internazionale con il Milan. Stava tornando a casa, propose di andare tutti a cena insieme da ‘Bruno’; mi chiesero come andava, risposi ‘sto cercando un editore’ e lui mi disse ‘e io cerco un direttore’…

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Berlusconi, l’uomo più perseguitato al mondo

Tante prescrizioni e una sola condanna (Adnkronos) – “L’uomo più perseguitato del mondo, con 86 processi e più di 4000 udienze”. Silvio Berlusconi ha segnato per mezzo secolo – prima da imprenditore, poi da politico – la storia d’Italia. Contro le “toghe rosse” si è scagliato più volte sebbene dalle aule di giudiziaria sia uscito spesso vincitore. All Iberian (finanziamenti illeciti), il processo sui diritti tv Mediaset (frode fiscale), il caso Ruby (prostituzione minorile e concussione) sono alcune tappe di un percorso giudiziario costellato da più prescrizioni e una sola condanna definitiva (Mediaset).   Negli atti giudiziari il suo nome compare per la prima volta nel 1983 quando la Guardia di finanza segnala un suo presunto coinvolgimento in un traffico di droga, l’inchiesta viene poi archiviata. La prima condanna, invece, è del 1990: la corte d’appello di Venezia lo dichiara colpevole di aver giurato il falso a proposito della sua iscrizione alla lista P2. Reato considerato estinto per l’amnistia del

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Addio a Berlusconi, il cordoglio della politica

(Adnkronos) – Unanime il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Silvio Berlusconi, morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. Da maggioranza e opposizioni i messaggi di vicinanza al dolore della famiglia. In un video messaggio il cordoglio e il ricordo della premier Giorgia Meloni. ”Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”, le parole del presidente del Consiglio. Con lui ”l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta”, dice la premier. “Con Berlusconi abbiamo combattuto, vinto, perso, molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati. Addio Silvio”.

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Berlusconi, da Arcore a ‘La Certosa’ a ‘Villa Grande’: il patrimonio immobiliare del Cav

(Adnkronos) – Giusto tre anni fa, a fine giugno del 2020, Silvio Berlusconi ha detto addio a palazzo Grazioli, sua residenza romana e storica sede di Forza Italia (per oltre vent’anni) per trasferirsi nella ex villa Zeffirelli sull’Appia antica, ribattezzata ‘Villa Grande’. Il nuovo quartier generale azzurro nella Capitale dove abitava il regista toscano a cui l’ex premier aveva concesso il comodato d’uso gratuito dopo aver concluso l’acquisto nel 2001 per 3 milioni e 375mila euro, comprende una dèpendance con piscina. Si tratta solo di una delle tante proprietà del vasto patrimonio immobiliare che fa capo al Cav, con proprietà non solo in Italia ma anche all’estero. Qualcuno giura che siano più di 20 le ville, comprese quelle nei Caraibi (Bermuda e Antigua) e in Francia (vicino Nizza). “Forse lui stesso lo ignora”, ama scherzare uno dei suoi più stretti collaboratori, uno dei pochi a poterlo chiamare ‘dottore’.  Una volta dismessi gli oltre mille metri quadrati al primo piano nobile

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Berlusconi, Meloni: “Un combattente, uno degli uomini più influenti della storia d’Italia” – Video

(Adnkronos) – ”Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”. Così la premier Giorgia Meloni in un video messaggio di cordoglio per la scomparsa di Berlusconi.   Con Berlusconi ”l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta”, dice il presidente del Consiglio.     

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Berlusconi è morto, le lacrime dei supporter davanti all’ospedale – Video

(Adnkronos) – “Siamo venuti qui per il presidente. È stato un uomo meraviglioso e un grande imprenditore, ha fatto la storia del Paese”. Emanuela ha la voce rotta. Appena ha saputo che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, era morto, non ci ha pensato due volte e assieme al figlio e al marito è arrivata davanti all’ingresso dell’ospedale San Raffaele di Milano per rendere omaggio al Cavaliere.  “Sono venuto apppsta per Silvio – dice all’Adnkronos il marito della donna, arrivato in bicicletta – è stato un grande imprenditore e un grande presidente della mia squadra del cuore, il Milan. È una grande perdita per tutti noi. Berlusconi è stato un visionario, un grande uomo”. Anche per Raffaele, arrivato da Napoli per fare visita a un familiare ricoverato nella struttura ospedaliera, la morte dell’ex premier è “un dispiacere” perché, osserva, “ha fatto la storia dell’Italia e l’ha cambiata pure, ha costruito un sacco di belle cose e ha dato da

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Berlusconi, chi sono gli eredi dell’impero del terzo uomo più ricco d’Italia

(Adnkronos) – Due ex mogli, cinque figli e 16 nipoti. La dinastia Berlusconi (Silvio è anche il bisnonno della piccola Olivia) conta grandi numeri come l’eredità che il Cav ha saputo costruire come abile uomo d’affari con interessi nel mondo delle costruzioni, dei media e del calcio. La più grande delle nipoti è Lucrezia, 31 anni, (madre di Olivia) figlia di Pier Silvio e sorella di Lorenzo Mattia e Sofia Valentina avute dalla conduttrice Silvia Toffanin. Poi ci i sono i figli di Marina Berlusconi (Gabriele e Silvio), ben cinque i figli di Barbara: Edoardo, Alessandro, Francesco, Leone ed Ettore Quinto. Tre invece gli tre eredi da Eleonora (Riccardo, Flora e Artemisia), mentre gli ultimi nipoti sono figli di Luigi (Emanuele Silvio e Tommaso Fabio nato nell’ottobre del 2022).   Sono la primogenita Marina e Pier Silvio, entrambi nati dall’unione con Carla Elvira Lucia dall’Oglio, a occuparsi maggiormente degli affari di famiglia. Un presunto squilibrio che aveva fatto storcere il

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Berlusconi e ‘l’editto bulgaro’ contro Biagi, Santoro e Luttazzi – Video

(Adnkronos) – Nell’intenso rapporto tra Silvio Berlusconi e la televisione non si può non ricordare l’intemerata del Berlusconi premier contro i conduttori Rai ritenuti di parte avversa, passata alla storia coma ‘l’editto bulgaro’. Il 18 aprile 2002, durante la visita di Stato a Sofia in Bulgaria, Berlusconi, da circa un anno presidente del consiglio per la seconda volta, pronunciò il fatidico diktat: “L’uso che Biagi, Santoro e Luttazzi hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga”. La stagione televisiva volgeva al termine e l’anno dopo i tre non vennero più chiamati a condurre programmi in Rai. La situazione si protrasse fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie, Biagi e Santoro ripresero a condurre programmi giornalistici sulla tv pubblica.     

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Berlusconi, dal Milan stellare al Monza in Serie A

(Adnkronos) – Silvio Berlusconi è morto oggi all’età di 86 anni. Il Cavaliere ha sempre avuto la passione per il calcio ed è stato il patron più vincente della storia del Milan, avendo conquistato 29 trofei in 31 anni di proprietà del club (26 titoli nei 20 anni di presidenza e 3 negli 11 anni di vicepresidenza vicaria di Adriano Galliani): 8 scudetti (1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004, 2010-2011); 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa, 1 Mondiale per club. Numeri che lo accostano per titoli a Santiago Bernabeu del Real Madrid. Tutto inizia il 20 febbraio 1986 quando il Milan passa a Silvio Berlusconi che, dalla stagione seguente, si affida in panchina ad Arrigo Sacchi. Si tratta della sua prima scommessa vinta, fiducia all’allenatore di Fusignano reduce dagli ottimi risultati col Parma. Insieme i due festeggeranno uno scudetto, due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali e altrettante Supercoppe europee. Dalla

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Da figlio di impiegato a tycoon dei media

(Adnkronos) – Silvio Berlusconi è stato il self made man per eccellenza: ha incarnato sul fronte economico il ‘miracolo italiano’ nel campo dell’imprenditoria non familiare che si compie a partire dagli anni ’60 quando, appena laureato in giurisprudenza (con una tesi in diritto commerciale intitolata, ca va sans dire, ‘Il contratto di pubblicità per inserzione’), fonda nel 1961 la Cantieri Riuniti Milanesi Srl insieme al costruttore Pietro Canali. Il primo acquisto immobiliare fu un terreno in via Alciati a Milano. Nel 1963 fonda la Edilnord Sas. Dopo il Centro Edilnord realizza Milano 2, Milano 3 e il Girasole. “Nulla mi è stato facile – ricorderà anni dopo il Cavaliere – per arrivare, da figlio di un impiegato di banca, ho dovuto lavorare, lavorare e ancora lavorare”. Il 2 giugno 1977, a coronamento del successo dell’attività edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Nel gennaio 1978, viene liquidata la Edilnord per dare vita alla

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