POLITICA

Generale Galletta in visita a Pantelleria

Il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, si è recato in visita alla Stazione di Pantelleria. L’alto Ufficiale “ha inteso rivolgere il proprio saluto ai Carabinieri delle varie articolazioni presenti sull’isola: personale della Stazione, della Motovedetta “Maronese”, i Carabinieri in servizio presso il Distaccamento dell’Aeronautica Militare e della componente forestale”. La visita “è stata anzitutto l’occasione, fortemente voluta dal Comandante Interregionale, per ringraziare i militari, in particolare quelli della locale Stazione, per i sacrifici quotidiani svolti in funzione di garantire la sicurezza ai cittadini dell’isola – fanno sapere dall’Arma – i Carabinieri, unica forza di polizia a competenza generale, hanno assicurato, giorno e notte, il rispetto delle leggi con autorevolezza, buonsenso ed umanità”. Inoltre, un particolare ringraziamento è stato rivolto ai militari per le attività svolte nella gestione dei migranti sbarcati sull’isola. Il Generale, dopo aver visionato i lavori di rifunzionalizzazione della caserma, che hanno reso la struttura più moderna ed aderente alle esigenze dei militari,

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Senato, Segre apre la seduta

“Qui a 100 anni da marcia su Roma, provo vertigine” “Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica. Ed il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!”. Lo ha affermato la senatrice a vita Liliana Segre, aprendo la prima seduta del Senato

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Senato, da Salvini a Pera: big, ritorni e new entry

Al via alle 10.30 la prima giornata d’Aula di Senato a Palazzo Madama. Entrano velocemente dall’ingresso principale di Corso Rinascimento i neo senatori eletti. Volti noti come Matteo Salvini, Matteo Renzi – che oggi dovrà anche eseguire le procedure di accredito -, Dario Franceschini, Paolo Sisto, Maurizio Gasparri, Carlo Calenda, Stefano Patuanelli, Gianfranco Miccichè, Marcello Pera, Maria Elisabetta Casellati; il virologo Andrea Crisanti. Arrivato anche Silvio Berlusconi. Tra i parlamentari in arrivo anche qualche familiare. “I posti in tribuna sono infatti garantiti in base alla consistenza del gruppo parlamentare, il M5S ha 12 posti in tribuna, ed è anche stato adibito uno spazio in sala difesa”, spiega un addetto all’Adnkronos. Entrano anche Gianluca Cantalamessa (Lega), Enza Aloisio e Alessandra Maiolino (M5S), Valeria Valente (Pd) mentre ci si avvicina al suono della campanella…quando la Camera si riunirà infatti con la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza, della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione dei deputati subentranti ed infine l’elezione dei presidenti

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Intesa Sp, giuslavorista Rotondi

“Non si stravolge nulla, imprescindibile coinvolgere sindacati” “‘I tempi cambiano e bisogna prendere in esame come eventualmente cambiare le modalità di lavoro, ma sempre con il sindacato’. Tale affermazione del presidente di Intesa Sanpaolo semplifica e chiarisca l’esigenza attuale del mondo del lavoro di chiunque svolga attività lavorativa e delle imprese che devono organizzare e far sì che le prestazioni dei lavoratori realizzino la più alta redditività possibile. Non si sta stravolgendo nulla e l’idea di coinvolgimento le organizzazioni sindacali non solo è condivisibile, bensì imprescindibile oltre ovviamente il consenso individuale. Accolgo con favore questo tentativo di ‘rimodulare temporalmente’ le prestazioni contemperando almeno due interessi: un giorno in più libero e meno costi”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Francesco Rotondi, giuslavorista e partner Kpmg LabLaw.  “Credo ancora una volta – sottolinea – che continuare a parlare di singole e isolate azioni di cambiamento anche riguardo alla riformulazione dell’orario di lavoro non sia una buona scelta. Reclamo sempre ad alta voce le necessità

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Putin: “Pronti a fornire risorse anche subito”

Putin sfida l’Europa: “Pronti a fornire risorse anche subito” L’aumento dei prezzi dell’energia non è legato all’operazione militare speciale in Ucraina ma alle “le politiche dell’Occidente”. La Russia è pronta a fornire risorse energetiche all’Europa, anche questo autunno e inverno, ha affermato ricordando che “la palla è dalla loro parte”. Così il presidente russo Vladimir Putin sfida l’Ue intervenendo alla quinta edizione del Russian Energy Week International Forum.  ”La Russia manterrà la produzione di petrolio al livello attuale fino al 2025″, ha affermato Putin senza menzionare le perdite all’oleodotto che attraverso la Polonia porta il petrolio dalla Russia all’Europa.  E’ in corso una crisi acuta dell’economia mondiale e del settore dei combustibili e dell’energia, ha affermato Putin, denunciando come causa “l’instabilità dei prezzi, gli squilibri del mercato e le azioni sovversive di singoli attori del mercato guidati dalle loro ambizioni geopolitiche”.   Il Presidente russo ha quindi sollecitato una comunicazione diretta e aperta. “Gli europei fanno scorte di legna per

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Meloni ottimista su trattative

“Non possiamo perdere tempo” “Ci vedremo più tardi, sono ottimista. Mi pare che le cose vadano bene, lavoriamo, lavoriamo, saremo pronti”. Così Giorgia Meloni arrivando a Montecitorio per una nuova giornata di incontri, interpellata sul vertice dei leader di centrodestra previsto per oggi sul nodo delle presidenze di Camera e Senato. “Penso che non possiamo perdere tempo, la situazione dell’Italia non è facile”, ha poi aggiunto commentando Matteo Salvini che ha assicurato che giovedì ci sarà il nuovo presidente del Senato.  ”Ma non ci sono mai state particolari criticità…”. Davanti all’ufficio di FdI al palazzo dei gruppi di Montecitorio poco prima era spuntato il senatore Giovanbattista Fazzolari, soprannominato il ‘Gianni Letta della Meloni’, per il suo ruolo di ‘tessitore’ e uomo ombra del leader di via della Scrofa. Sempre molto riservato e poco loquace con la stampa, anche stavolta, sollecitato dai cronisti che gli chiedevano se nella notte si fosse sbloccatoto nel centrodestra lo stallo sul totoministri e le presidenze

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Berlusconi a Palazzo Madama

Berlusconi a Palazzo Madama per la registrazione da senatore Il leader di forza Italia Silvio Berlusconi si è recato oggi in Senato per le operazioni di registrazione da senatore. Ad accogliere il Cav, Annamaria Bernini, capogruppo azzurro a palazzo Madama.  Il leader di Forza Italia dopo aver espletato le pratiche per la registrazione ha quindi lasciato palazzo Madama. Nessuna dichiarazione ma un saluto con la mano a chi lo chiamava da dietro le transenne e ai giornalisti in attesa.  Berlusconi torna al Senato e sdogana ingresso senza cravatta ”Eccomi di nuovo al Senato…”. Silvio Berlusconi ‘ritorna’ a palazzo Madama 9 anni dopo la ‘decadenza’ per le condanne subite. Poco dopo mezzogiorno il Cav, 86 anni appena compiuti, si presenta al Senato per espletare le pratiche per la registrazione da senatore. Il leader azzurro, come da foto postata sul profilo Instagram, sfoggia un look casual: niente doppiopetto d’ordinanza ma completo blu con spilletta di Fi sul bavero della giacca e camicia

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“Tetto prezzo gas complicato: ci vorrà tempo”

In materia di tetti al prezzo del gas sul mercato “tutti siamo d’accordo che dobbiamo fare qualcosa di più”, ma “i meccanismi esatti potrebbero richiedere un po’ di tempo”. Lo dice il ministro irlandese dell’Ambiente Eamon Ryan, a margine del Consiglio Energia informale a Praga. “Dobbiamo riconoscere che il tema dei tetti al prezzo del gas è complicato – continua – e potrebbe non essere possibile averlo pronto entro il Consiglio Europeo della prossima settimana. Dovremmo puntarci, ma se occorre qualche settimana in più non penso che dovremmo” legarci alla scadenza “solo perché c’è il Consiglio Europeo”. Mettere un tetto al prezzo del gas usato per produrre energia elettrica “è più fattibile”, anche se “ha le sue complicazioni”, conclude. Adnkronos

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Berlusconi ad alleati: Tajani al Mise

A due giorni dalla prima seduta del nuovo Parlamento entrano nel vivo, nel centrodestra, le trattative per la formazione del nuovo governo a guida Giorgia Meloni. A quanto apprende l’Adnkronos, a fare l’ultima mossa sarebbe stato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il quale avrebbe espresso, in queste ultime ore, alcuni desiderata per quanto riguarda i ministeri. Il Cavaliere, raccontano, avrebbe reclamato il ministero dello Sviluppo economico, indicando il nome di Antonio Tajani, coordinatore nazionale azzurro. Nella rosa del Cav anche la fedelissima Licia Ronzulli, uno dei ‘nodi’ più intricati di queste trattative alla luce delle forti perplessità di Fdi rispetto all’ipotesi di assegnare un dicastero di peso (Sanità o Istruzione) alla senatrice di Fi. Per lei Berlusconi avrebbe espressamente chiesto anche il ministero del Turismo. Nelle mire del leader di Fi resterebbe anche il ministero della Giustizia, una delle caselle sensibili ‘attenzionate’ anche dal Quirinale. Berlusconi è arrivato a Roma e non si esclude un vertice decisivo con

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Lega: “Lavoriamo per Calderoli al Senato”

Si tratta nel centrodestra sulle presidenze delle Camere, primo passaggio cruciale della nuova legislatura. E primo step verso la formazione del nuovo governo a guida Giorgia Meloni. Oggi girandola di incontri sia a Montecitorio sia nella sede di Fratelli d’Italia. A Via della Scrofa, quartier generale di Fdi, spuntano i centristi Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli. Presenti in sede per Fdi Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida. Prende parte alle riunioni anche il leghista Roberto Calderoli, mentre per Forza Italia arrivano Licia Ronzulli e Alberto Barachini. Quello di Calderoli è il nome ‘caldo’ per la presidenza di Palazzo Madama. La Lega punta a conquistare la seconda carica dello Stato, ruolo che vede La Russa in pole per Fdi. “Stiamo lavorando per Roberto Calderoli al Senato”, conferma ai cronisti il capogruppo della Lega uscente alla Camera Riccardo Molinari, che viene dato da giorni in corsa per la presidenza di Montecitorio (così come il collega di partito Giancarlo Giorgetti,

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Ministero del Lavoro: spunta ipotesi tecnico

E’ l’unica casella del puzzle sul nuovo governo a non essere ancora entrata nel toto-ministri: si tratta del dicastero del Lavoro al momento fuori dal tourbillon di indiscrezioni che stanno accompagnando la nascita dell’esecutivo. Dietro le quinte tuttavia si sta giocando una partita importante considerati i dossier sul tavolo, dalla riforma delle pensioni al Rdc, dal salario minimo alle crisi industriali. E se in un primo tempo si era anche ipotizzato l’arrivo a via Veneto del leader della Lega Matteo Salvini, attualmente il focus sembrerebbe essersi spostarsi verso un tecnico d’area: nel borsino infatti salirebbe, secondo quanto riferiscono fonti ben informate all’Adnkronos, la Presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. Una scelta quella del ministro del Lavoro che dovrà essere ‘calibrata’, politicamente, anche con le indicazioni sulle presidenze delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato alle prese con partite parlamentari importanti. Un dicastero di punta, certo non marginale, quello di via Veneto cui toccherà sciogliere alcuni

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Gas, il rigassificatore a Piombino è fondamentale

Le parole del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, alle ultime battute come per tutto il governo Draghi, suonano come un testamento. Prima dice: “Fondamentale che i rigassificatori vengano messi in funzione il prima possibile perché ne va della sicurezza nazionale. E’ urgentissimo che dall’inizio dell’anno prossimo ci sia almeno il primo rigassificatore, quello di Piombino”. Poi, sui tempi necessari, aggiunge: “sicurezze non ne ho, è un’eredità che lascio e spero che tutti si rendano conto che la sicurezza energetica nazionale dipende da quello. Se abbiamo il Gnl e abbiamo la nave, e non saremo in grado di utilizzarlo sarà un vero e proprio suicido; qualcuno dovrà prendersi la responsabilità”. L’indicazione non poteva essere più netta ma la domanda che nasce subito dopo averla recepita è: a che punto siamo? Sostanzialmente, ancora al cortocircuito istituzionale. Il nuovo governo, a guida Giorgia Meloni, dovrà decidere se muoversi in continuità con il governo Draghi, che ha aperto la strada a un immediato

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Partito unico con Renzi per elezioni europee

“Con Renzi lavoreremo come abbiamo fatto fino adesso, stesso simbolo, logo, struttura e poi daremo vita con calma ad un partito unico che sarà pronto sicuramente per le prossime europee, liberal democratico, che accoglierà persone che vengono dal mondo riformista, popolare e liberale, cosa di cui l’Italia ha bisogno. Un partito del pragmatismo e del buon governo. E per essere sempre ancorati al passato ricordo che la politica è arte di governo”. Lo dice il neo senatore eletto Carlo Calenda all’accoglienza a palazzo Madama. Capitolo governo Meloni: “La situazione è molto aperta, bisognerà vedere cosa sarà il governo e cosa succederà nell’opposizione. Quello che so è come faremo noi opposizione: con la proposta sul dimezzamento delle bollette…. cioè facendo una opposizione costruttiva”, dice il leader di Azione. “Ma se Meloni, come ha detto da Vox, vuole trasformare l’Italia in una Polonia allora la nostra opposizione non sarà più costruttiva ma durissima, anche nelle piazze”, prosegue, aggiungendo che “da Giorgia Meloni

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Pd, mercoledì Letta vede eletti dem.

Sfida al femminile per capigruppo   (Adnkronos) – Enrico Letta vedrà i neo eletti della lista Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista di Camera e Senato. L’appuntamento è per mercoledì alle 17 a Montecitorio, alla sala Berlinguer del gruppo dem. Un primo incontro e il primo atto verso le scelte che attendono le forze politiche per l’avvio di legislatura. A partire dell’elezioni dei capigruppo. Anzi, delle capigruppo.   Al momento l’unico punto fermo resta che “non si torna indietro rispetto alla necessità di avere capi gruppi parlamentari di rappresentanza femminile”, come ha detto Enrico Letta nella Direzione di giovedì scorso. Nell’autonomia dei gruppi ovviamente, sottolineano dal Nazareno. Ma sui nomi non c’è ancora una definizione. Domani Enrico Letta sarà a Madrid. Il dossier sulle presidenti dei gruppi comunque dovrà chiudersi a breve, il tempo ormai stringe. All’organizzazione dei gruppi e alla griglia delle nomine istituzionali saranno dedicati i prossimi giorni, si fa sapere. La nuova Direzione del Pd – quella ‘operativa’

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Da Cdm via libera a Documento Programmatico

(Adnkronos) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio per il 2023. In linea con l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, che si limita all’analisi delle tendenze in corso e alle previsioni tendenziali per l’economia e la finanza pubblica italiana, il Documento include le principali linee di intervento a legislazione vigente e i relativi effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno. ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI – Via libera del Consiglio dei ministri anche all’iter della riforma per gli anziani non autosufficienti. Su proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi, del ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del responsabile della Salute Roberto Speranza, il Consiglio dei Ministri ha, infatti, dato disco verde al Ddl delega che introduce misure e procedure semplificate in favore delle persone anziane, con particolare riguardo ai bisogni e alle condizioni dei non autosufficienti. “Si tratta di un provvedimento di notevole

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Draghi: “Governi passano, Italia resta”

“I governi passano, l’Italia resta”. Così il premier Mario Draghi ha salutato i suoi ministri, nell”ultimo’ Cdm a cui è seguito anche un brindisi e una foto di gruppo. “Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini”, ha detto. “Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo. Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il

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La ‘prima’ degli eletti alla Camera e al Senato

Primo giorno per gli eletti alla 19esima legislatura a Camera e Senato. In entrambe le aule i primi a tagliare il traguardo sono di Fratelli d’Italia. E anche l’emozione è la stessa. A Montecitorio è la deputata di Fdi Ylenja Lucaselli, classe ’76. Le registrazioni iniziano con qualche minuto d’anticipo: inizialmente fissate per le 15, Lucaselli viene fatta accomodare alle 14.50. La parola che accomuna tutti, deputati al secondo, terzo o ‘enne’ giri di boa e neo eletti, è la stessa: “Grande emozione”, perché quest’anno la Legislatura si apre con molte incognite, figlie innanzitutto del taglio dei parlamentari, con ripercussioni inevitabili sui lavori dell’Aula e delle Commissioni. Nella Sala del Mappamondo, allestita come di consueto per l’occasione, nulla è lasciato al caso: i deputati, previa prenotazione, riceveranno il tesserino da parlamentare per il quale devono anche fare una foto e lasciare le impronte digitali per il voto. In dono, inoltre, otterranno una piccola bag con dentro il regolamento della Camera

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Serve esecutivo autorevole e di alto livello

Serve un governo ”autorevole” che ”parta dalle competenze”. Lo ha detto Giorgia Meloni parlando all’assemblea degli eletti in Parlamento di Fratelli d’Italia. “L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di Fratelli d’Italia in Parlamento: puntiamo a dar vita – ha detto – a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze”. “Puntiamo a dare a questa nazione – ha assicurato la leader di via della Scrofa – il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo”. “Se e quando il presidente della Repubblica dovesse affidarci l’incarico, puntiamo ad essere pronti e il più veloci possibile, anche nella formazione del governo”, ha quindi aggiunto, continuando: “Lavoreremo per procedere spediti partendo dalle urgenze dell’Italia, come il caro bollette, l’approvvigionamento energetico e la legge di bilancio. Perché il nostro obiettivo è correre, perché non possiamo e non vogliamo perdere tempo. Tutto quello che faremo – ha detto

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Meloni: “Non abbiamo un minuto da perdere”

(Adnkronos) – “Avremo la grande responsabilità di dare risposte immediate ai problemi degli italiani”. Nel suo messaggio a Viva22, la festa del partito di estrema destra Vox a Madrid, la leader di Fdi, Giorgia Meloni, ribadisce la necessità di fare in fretta per formare il governo. “Non abbiamo un minuto da perdere”, ha sottolineato, parlando in spagnolo ed elencando le varie sfide dinanzi alle quale si troverà il nuovo governo. Ieri il vertice del centrodestra ad Arcore ha accelerato sulla lista dei ministri, a partire dalla distribuzione dei dicasteri tra alleati. Lo schema pare acquisito: 4 a testa per Lega e Fdi, con il partito di Salvini che avrà anche una presidenza delle due Camere. I nomi restano quelli di Giancarlo Giorgetti e del capogruppo Riccardo Molinari, con il primo che potrebbe cambiare destinazione se Meloni non dovesse trovare un tecnico con il profilo giusto per guidare il ministero dell’Economia. Giorgetti a quel punto sarebbe l’asso nella manica, per guidare

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Letta ai 5 Stelle: “Fare opposizione insieme”

(Adnkronos) – “Ci hanno dato il mandato di essere la prima opposizione, dobbiamo farlo in modo intransigente e costruttivo”. Così Enrico Letta, ospite di ‘Che tempo che fa’, su Rai 3. Saremo opposizione “sia in piazza, nel Paese, che in Parlamento”, spiega. “Mi sento di fare un appello, dobbiamo fare insieme il più possibile l’opposizione” con riferimento al M5S e alle altre forze progressiste. “Non dobbiamo dare questo vantaggio a Meloni, perché questo governo di destra sarà un problema per l’Italia”, aggiunge. “Avremo il governo più di destra della storia italiana che – dice però convinto – non durerà cinque anni, noi stavolta chiederemo che si vada al voto subito”. “Abbiamo cinque milioni di persone che ci hanno votato. Escludo quindi lo scioglimento del Pd”. “Bonaccini e Schlein alla guida? Sono due grandi risorse, così come altri che potranno dire cose importanti”, afferma Letta che sulle tante candidature dice “penso che sia un bene, se c’è qualcuno che si vuole

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Governo, ipotesi Casellati alla Giustizia.

(Adnkronos) – “Passi avanti” verso la composizione del nuovo governo nel vertice di Arcore tra i tre leader del centrodestra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Ma il risiko dei nomi non è ancora completato. Tra le nuove ipotesi si apre quella di Elisabetta Alberti Casellati alla Giustizia. A sponsorizzare la presidente del Senato uscente per il ministero di via Arenula sarebbe stato, a quanto apprende l’Adnkronos, proprio Berlusconi. Ma è su un altro nome fatto con insistenza dal Cavaliere che si sarebbe tornati al braccio di ferro tra alleati: quello di Lica Ronzulli. Per lei Berlusconi chiede un ministero di rilievo: Infrastrutture, Agricoltura oppure Salute ma per ora sulla senatrice e stretta collaboratrice del leader azzurro le resistenze non sarebbero state superate. Intesa piena invece tra i tre leader sulla decisione di affidare la presidenza di Camera e Senato ad esponenti del centrodestra. Alla Lega dovrebbe essere assegnata la poltrona più importante di Montecitorio. Giorgia Meloni, Matteo Salvini

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Conte: “Agenda M5s ha punti in comune con la Cgil”

(Adnkronos) – “Nella distinzione dei ruoli e delle funzioni, la nostra agenda sociale ha molti temi in comune con quelli della Cgil. Quando si tratta di condurre battaglie contro le buste paga da fame, contro il precariato selvaggio e per restituire dignità al lavoro, il M5s è in prima fila”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, al termine del comizio del segretario Maurizio Landini alla manifestazione della Cgil a Roma. Nessun riavvicinamento invece per ora con i Dem. “Il Pd sta facendo un percorso congressuale, si interroghi su quale profilo identitario vuole darsi e poi si vedrà. Adesso non ci sono le condizioni – ribadisce l’ex premier – ognuno farà la propria strada. Noi dobbiamo fare un’opposizione seria, dura, senza sconti e nell’interesse del Paese”. E nell’interesse del Paese per il leader 5 Stelle c’è sicuramente la pace. Per questo rilancia la sua iniziativa per una grande manifestazione per chiedere il cessate il fuoco e l’apertura di

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‘Italia, Europa ascoltate il lavoro’, corteo Cgil a Roma

(Adnkronos) – Studenti, ambientalisti, pacifisti, partigiani, sindacati internazionali : ancora una volta la Cgil scende in piazza chiamando all’appello una vasta area del sociale con cui ribadire la richiesta di rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro. Un appello che questa volta il sindacato, guidato da Maurizio Landini, gira anche all’Europa ma soprattutto al primo governo di destra che a breve si insedierà a palazzo Chigi. Un folto corteo, colorato e festante, sfila tra le strade di Roma fino a Piazza del Popolo, al grido di ‘Italia, Europa ascoltate il lavoro’. La situazione economica d’altra parte si va facendo pesante. La stessa Confindustria ipotizza l’arrivo di una pesante stagnazione per i prossimi mesi e disegna un quadro industriale a tinte fosche: in caso la Russia bloccasse del tutto l’erogazione di gas si conterebbe non solo una flessione dell’1,5% nel Pil 2022-2023, ma anche 294mila occupati in meno. E l’Europa è ancora alla ricerca di un accordo sul tetto al prezzo

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Regione Basilicata: decine di indagati

Terremoto in Regione Basilicata per il coinvolgimento di numerosi amministratori nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia. Il presidente Vito Bardi (Forza Italia) è indagato a piede libero ma non raggiunto da misure cautelari. Eseguite, invece, misure nei confronti di altri amministratori. Gli indagati sono varie decine, ci sono anche arresti. Una perquisizione è stata eseguita nell’ufficio di Bardi presso la Regione, con acquisizione di dispositivi. Il coinvolgimento del governatore lucano era già emerso diversi mesi fa quando si era appreso di una proroga delle indagini preliminari dell’autorità giudiziaria potentina sul filone dei tamponi effettuati ai vertici della Regione Basilicata in un periodo in cui i test diagnostici processati erano molto pochi, a marzo del 2020. Secondo l’impostazione accusatoria, i tamponi vennero effettuati ai vertici dell’amministrazione regionale mentre alcune persone che avevano contratto il Covid lo avevano richiesto e atteso per molti giorni, come nei casi di Antonio Nicastro e Palmiro Parisi, poi deceduti. A commento di queste notizie, Bardi aveva espresso

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Raggiunti obiettivi, presto a Italia altri 21 miliardi

(Adnkronos) – “L’Italia presto potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi degli scorsi mesi”. Lo scrive il premier Mario Draghi nella premessa alla II relazione sull’attuazione del Pnrr trasmessa al Parlamento. “Il Parlamento ha raccolto la sfida, lavorando intensamente nell’esame delle misure necessarie, migliorandole e indirizzandone l’attuazione. Anche gli enti territoriali – i Comuni, le Regioni, le Province – hanno svolto un enorme lavoro quotidiano accanto alle amministrazioni centrali per la messa a terra di migliaia di progetti che cambieranno il Paese. I risultati conseguiti sono significativi. Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr come ha accertato la Commissione europea la scorsa settimana”. “Per quanto riguarda il semestre in corso, l’attuazione procede più velocemente dei cronoprogrammi originari. La fine della legislatura ha richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che, dopo le elezioni, si potesse ripartire da una posizione il più avanzata possibile”. “La prima fase

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Appello di Draghi a un’Europa che non sa decidere

(Adnkronos) – La leadership in Europa è stata indiscutibilmente la sua, quando alla guida della Bce ha attraversato e superato la grande crisi del debito. Oggi sta per lasciare Palazzo Chigi, dopo aver governato per un anno e mezzo in Italia, e la leadership in Europa sembra vacante. Mario Draghi usa parole significative per richiamare all’ordine una Ue che non sa più decidere: “Dobbiamo lavorare insieme per affrontare la crisi energetica. Possiamo anche farlo in ordine sparso, ma perderemmo l’unità europea”. In una frase ci sono tutte le potenzialità e i limiti dell’Europa. Insieme si risolvono i problemi, come ha dimostrato la reazione alla crisi innescata dalla pandemia Covid, con la disponibilità a condividere debito e scelte strategiche rilevanti. Sono arrivati provvedimenti come Sure, che oggi viene indicato come un modello ma viene anche subito impallinato dai veti incrociati, e il Recovery Fund, che al netto delle polemiche sul Pnrr offre una prospettiva di futuro che altrimenti non ci sarebbe

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Letta difende nome e simbolo congresso a marzo

I tempi del congresso: va chiuso entro marzo. E il simbolo, quindi anche il nome, resti “così com’è”. Queste le due principali indicazioni nella relazione di Enrico Letta alla Direzione Pd sui prossimi passaggi dem che vanno verso il congresso. E poi l’analisi del voto, il Pd guida dell’opposizione, il mai più ‘governi di salvezza nazionale’, le donne, il nuovo gruppo dirigente fatto da una generazione più giovane e la sottolineatura della debolezza con cui nasce l’esecutivo Meloni. Questi in sintesi i temi della relazione. Oggi sarà una giornata di discussione, spiega Letta annunciando per i prossimi giorni un nuova riunione su proposte operative concrete per il congresso. PER LETTA SIMBOLO (E NOME) NON SI TOCCHINO – “Discuteremo di tutto nel percorso costituente ma amo questo simbolo, sono perché il simbolo rimanga così com’è perché racconta il servizio fatto all’Italia”. CAPIGRUPPO DONNE – “Rispetto alle scelte che avremo davanti in Parlamento non è possibile tornare indietro rispetto alla necessità di

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Governo, Meloni: “Tecnici non sono limite”

Il suo sarà un “governo politico, forte e coeso”, con “un programma chiaro” e “mandato popolare”: un esecutivo che va costruito partendo “dalla competenza” e se quella migliore “dovesse essere trovata al di fuori degli eletti”, a partire da Fratelli d’Italia, “questo non sarà certo un limite”. E’ pronta “a metterci la faccia”, Giorgia Meloni. A “dare il massimo per risolvere i problemi degli italiani” in una fase “molto complessa e delicata”. Per la prima volta dopo la vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre, la leader di Fratelli d’Italia ha riunito l’esecutivo nazionale del partito nella sede di Via della Scrofa. E ha tracciato una sorta di ‘identikit’ del governo che sarà chiamata a guidare, una volta ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Del resto, ha spiegato il capogruppo di Fdi al Senato Luca Ciriani al termine della riunione, “che ci sia qualche tecnico in un governo non deve scandalizzare nessuno. Dopodiché – ha detto il parlamentare

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Ue, leader riuniti a Praga: passi avanti su energia

I capi di Stato e di governo dell’Ue si riuniscono a Praga giovedì e venerdì 6 e 7 ottobre per una due giorni di riunioni organizzata dalla presidenza di turno ceca. Oggi si terrà per la prima volta un vertice dei Paesi della Comunità Politica Europea, un formato al suo esordio, teorizzato dal presidente francese Emmanuel Macron che ha ripreso una vecchia idea di Francois Mitterrand, pensato come forum di dialogo tra l’Ue e gli altri Paesi europei, fatta eccezione per la Russia e la Bielorussia, escluse per l’aggressione di Mosca a Kiev, con la complicità di Minsk. Sono attesi al castello di Praga 44 capi di Stato e di governo, 27 dell’Ue e 17 di altri Paesi, dal Regno Unito alla Georgia e all’Ucraina, fino all’Armenia e all’Azerbaigian, che si stanno affrontando armi in pugno in una delle guerre di successione sovietiche (la disposizione dei posti a sedere non è ancora nota). In realtà i leader Ue saranno 26,

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Prossimo governo andrà avanti con stessa forza

Pnrr, “spetta al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia”. Così il premier Mario Draghi, in un passaggio del suo intervento introduttivo della riunione a Palazzo Chigi con i ministri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli sul piano nazionale di ripresa e resilienza. “L’attività tecnica delle vostre amministrazioni può e deve proseguire con la stessa solerzia. Ricordo che, proprio per garantire la continuità nell’attuazione del Pnrr, è stato deciso di creare, nella Presidenza del Consiglio e in ciascun Ministero, uffici dedicati al Pnrr che saranno operativi fino al 2026”. “Nella Cabina di Regia dello scorso dicembre, avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il piano. Il Pnrr è un’occasione unica per il rilancio dell’Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali che gravano sul Paese. La sua piena attuazione è fondamentale per la nostra credibilità verso i cittadini e

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Bellantone (Gemelli): “Io alla Salute? Un onore”

“Io prima scelta di Meloni per il ministero della Salute? Mi farebbe piacere e mi onora, ma non so dire nulla, non mi ha chiamato nessuno al momento”. Così, a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1, Rocco Bellantone, preside della facoltà Medicina e Chirurgia dell’università Cattolica, da molti accostato al ruolo di ministro nel nuovo esecutivo. “Ho avuto modo di incontrare Giorgia Meloni e di conoscerla, ma nulla di più”, racconta. L’ha votata alle ultime elezioni? “Il voto è segreto, comunque si”, risponde Bellantone, che quando ha letto il suo nome accostato al dicastero della Salute ha pensato: “Mia madre sarebbe stata molto contenta se fosse viva”. “Io sono molto felice del mio lavoro, che è molto affascinante, se poi arriverà qualche altra proposta la esaminerò. Certo – ha spiegato il medico – spero e penso che nessuno faccia una proposta del genere senza metterci attorno ad un progetto”. Che giudizio dà dell’operato dell’attuale ministro Roberto Speranza? “Non faccio

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Iran: “Risponderemo ad azioni sconsiderate”

Iran, ministro Esteri a Di Maio: “Sanzioni Ue? Risponderemo ad azioni sconsiderate” “Non siamo soddisfatti delle posizioni e degli interventi di alcuni funzionari europei sugli ultimi eventi, e se l’Unione Europea vuole intraprendere un’azione frettolosa e sconsiderata deve attendersi una risposta da parte iraniana”. E’ l’avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in un colloquio telefonico con il titolare della Farnesina Luigi Di Maio dopo che ieri l’Italia e altri cinque Paesi (Spagna, Germania, Francia, Danimarca e Repubblica Ceca) hanno proposto ai partner di imporre sanzioni contro l’Iran per la morte di Mahsa Amini e la repressione violenta delle proteste.   Amri-Abdollahian, riporta l’Irna, ha garantito una gestione “attenta ed equa” dell’indagine sulla giovane uccisa. “La Repubblica islamica ha sempre prestato attenzione alle richieste pacifiche del popolo”, ha detto denunciando tuttavia come nelle ultime settimane “terroristi ed agenti stranieri”, soprattutto nell’ovest del Paese, abbiano fomentato “violenza e caos” che hanno provocato la morte di “persone innocenti e di

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Conte e De Luca chiamano alla mobilitazione

Una mobilitazione di piazza per chiedere la pace. A invocarla, alla luce dell’escalation di questi giorni nella guerra tra Russia e Ucraina e la minaccia nucleare sempre più pressante, sono da campi opposti, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il governatore della Campania del Pd Vincenzo De Luca. “Mi piacerebbe che i cittadini che vivono con preoccupazione la folle escalation militare in corso potessero ritrovarsi a manifestare per la pace. Se questa mobilitazione si concretizzerà, il Movimento 5 Stelle ci sarà, anche senza bandiere”, scrive su Twitter Conte, ricalcando quanto già dichiarato oggi in un’intervista ad Avvenire. “L’annessione delle regioni ucraine da parte della Russia, e la minaccia sempre più ravvicinata di uso di ordigni atomici, hanno determinato una svolta grave – avverte dal canto suo il presidente della Regione Campania – e drammatizzato in modo inaudito la vicenda della guerra”. Per questo, insiste De Luca, “è indispensabile promuovere una mobilitazione straordinaria per diffondere la consapevolezza dei

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PAESC: Patto dei Sindaci

I Comuni metropolitani aderiscono al Patto dei Sindaci per la riduzione dei cambiamenti climatici Questa mattina a Bari, il sindaco metropolitano, Antonio Decaro, e i 41 Comuni del territorio hanno firmato il Patto dei Sindaci finalizzato ad avviare una politica comune per il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. Una sfida lanciata dalla Commissione Europea a cui hanno già aderito oltre 10 mila città in tutta Europa in più di 43 nazioni. Tutti i 41 Comuni dell’area metropolitana di Bari hanno aderito al Patto dei Sindaci con l’obiettivo di redigere un unico documento strategico metropolitano che poi sarà declinato in 41 PAESC comunali.

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Casellati saluta i senatori

“legislatura di emergenza ma tenuta barra dritta” “”È stata una ‘legislatura di emergenza’”, ma “di fronte all’imprevedibilità degli avvenimenti, le Istituzioni hanno retto, hanno continuato a garantire un solido ancoraggio. Il Parlamento ha mantenuto dritta la sua rotta”. Ad una settimana dal passaggio dalla diciottesima alla diciannovesima legislatura, il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, scrive una lettera di saluto a senatrici e senatori e traccia un bilancio del quinquennio trascorso.   Innanzi tutto ricordando di aver “avuto l’onore di vivere questa legislatura da primo presidente donna del Senato. È stato un grande traguardo personale, che corona una vita politica sempre spesa a Palazzo Madama e che testimonia il lungo cammino delle donne sul terreno dell’emancipazione”.   “Non posso però ignorare -sottolinea Casellati- che quello che abbiamo percorso insieme è stato un cammino in costante salita. La sensazione è di avere vissuto tre legislature in una: tre diverse maggioranze di governo, tutte inedite”. Poi “la pandemia, con il suo strisciante decorso.

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“Questa scuola uccide”, a Roma blitz studentesco

Blitz del Blocco Studentesco romano davanti a Palazzo Valentini. “Siamo stati davanti alla sede della città metropolitana di Roma per lanciare un primo ammonimento alle istituzioni. Non dobbiamo perdere più tempo perché più si va avanti, più la situazione delle scuole italiane peggiora – spiegano gli studenti del Blocco – Solo nel 2022 sono morti tre ragazzi e uno è rimasto gravemente ferito. Pochi giorni fa una sbarra di ferro caduta dal soffitto ha colpito uno studente al liceo Cavour di Roma. Ormai è un dato di fatto: questa scuola uccide!”. “Questi sono i punti che devono essere portati avanti: – continua la nota – abolizione della legge 107 sulla ‘Buona scuola’ e, in particolare, rimozione dell’obbligatorietà dei Pcto per tutte le classi interessate; dichiarazione dello stato d’emergenza per la sicurezza delle strutture scolastiche e nomina di una commissione nazionale con potere di valutazione ed intervento a portafoglio illimitato”. “Con il blitz di oggi – conclude la nota – non

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