SOSTENIBILITÀ

Tuvalu e l’Australia: quando l’inquinamento rischia di diventare ingiustizia sociale

(Adnkronos) – Con l’aggravarsi delle condizioni climatiche, l’inquinamento ambientale si traduce sempre più spesso in ingiustizia sociale.  È quanto sta accadendo all’arcipelago di Tuvalu, che ha un’altezza massima di appena 4,6 metri sul livello del mare e potrebbe subire le conseguenze devastanti del cambiamento climatico tanto da aver chiesto e ricevuto aiuto dalla vicina Australia con l’accordo, stipulato lo scorso novembre, denominato “Unione Falepili”, che nella lingua del posto indica il buon vicinato, la cura e il rispetto reciproci.  Quest’atto solidale ha sollevato non pochi dubbi dato che il paese ora guidato da Anthony Albanese è da anni noto per la propria politica anti-migratoria, che ha lasciato in un limbo migliaia di richiedenti asilo, rinchiusi in carceri offshore o in hotel-prigioni privati di ogni diritto, come denunciato da Amnesty International.  Tuvalu si trova quasi a metà ‘strada’ fra l’Australia e le Hawaii ed è composto da tre isole coralline e sei atolli: con i suoi 26 chilometri quadrati complessivi è

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Occhiuto: “Agire su spopolamento delle aree interne anche per tutela territorio”

(Adnkronos) – “L’intervento nella direzione di arginare i fenomeni che portano allo spopolamento delle aree interne è un intervento utile allo sviluppo, ma è un intervento essenziale anche per sviluppare un approccio più coordinato, più complessivo rispetto ai fenomeni della sostenibilità ambientale”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in occasione della presentazione del Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).   “Io governo una regione che ogni anno registra, purtroppo, dati macroeconomici sempre peggiori in ragione del fatto che ogni anno registra dei flussi demografici sempre negativi: tantissimi giovani abbandonano la Calabria”, osserva.  “Ora è necessario sviluppare delle politiche per la mitigazione del rischio, delle politiche per la sostenibilità ambientale derivante anche dall’urgenza di affrontare i temi del cambiamento climatico – spiega – ma la mia opinione è che se anche queste politiche che i Comuni, le Regioni devono mettere in pratica fossero le più efficaci, le migliori possibili, in molte realtà del

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Arriva dalla Svezia la riforestazione intelligente

(Adnkronos) – I benefici della riforestazione, asset fondamentale per la lotta al riscaldamento globale, soprattutto in termini di riduzione delle temperature, sono da tempo noti alla comunità scientifica. Mancava però un tassello: definire le condizioni per procedere a una riforestazione urbana intelligente e dagli effetti più incisivi. Lo hanno fatto i ricercatori dell’Università di Göteborg, in Svezia, in un articolo pubblicato su “Landscape and Urban Planning”. In particolare, gli esperti consigliano di ridurre le superfici in asfalto, circondando gli alberi di erba e altre piante. 

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Mallen (Asvis): “Attuare Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”

(Adnkronos) – “Le analisi e le proposte che l’ASviS porta oggi all’attenzione del Paese confermano il persistente malfunzionamento dei tanti piani di intervento adottati per colmare le distanze tra i territori, un prerequisito per affermare uno sviluppo equo e sostenibile dell’Italia. Invitiamo il Governo ad attuare subito la nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS), approvata a settembre, che si pone l’obiettivo di migliorare la coerenza delle politiche, sia a livello nazionale, sia tra quest’ultimo e quello territoriale, attraverso un modello di governance multilivello. Un modello alla cui realizzazione l’ASviS contribuisce, insieme alle reti della società civile, mettendo a disposizione anche la propria esperienza, maturata anche nell’assistenza fornita in questi anni a diverse Regioni e Città Metropolitane, tra cui Emilia-Romagna, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto e Bologna”. Così la presidente dell’ASviS, Marcella Mallen, in occasione della presentazione del quarto Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).   “Senza un deciso cambiamento delle politiche, molti degli

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Giovannini (Asvis): “Rivedere politica di coesione per ridurre divari”

(Adnkronos) – “L’attenzione ai rischi naturali e antropici deve diventare centrale nel disegno delle politiche e l’allocazione degli investimenti, a ogni livello, dando coerenza alle decisioni prese su scala nazionale e a quelle degli enti territoriali. La politica di coesione va reimpostata con l’obiettivo di ridurre drasticamente i divari del Mezzogiorno e raggiungere chiari traguardi al 2030, utilizzando l’Agenda 2030 come riferimento comune”. Così il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, in occasione della presentazione del quarto Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).   “La scelta del Governo di unificare la programmazione del Pnrr e quella dei fondi europei e nazionali del ciclo 2021-2027 va nella giusta direzione ma deve assumere in modo esplicito, come quadro di riferimento, le Strategie nazionale e regionali per lo sviluppo sostenibile elaborate in questi anni dalle Regioni, anche con l’assistenza dell’ASviS, e superare i suoi tre limiti atavici e ben noti: la mancanza di complementarità con le politiche ordinarie,

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Brunetta (Cnel): “Abbiamo bisogno di cultura della manutenzione”

(Adnkronos) – “Noi abbiamo bisogno di cultura non solo della sostenibilità, non solo della circolarità, ma di cultura della manutenzione”. Così il presidente del Cnel, Renato Brunetta, in occasione della presentazione del Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.   “La cultura della manutenzione è una cultura raffinatissima e difficilissima da realizzare perché, per esempio, i policy maker non la amano, perché la manutenzione non si vede, non si annuncia, non dà impatti di consenso immediati, la manutenzione è un lungo amore e non è la passione improvvisa, non è il ponte che si annuncia, non è l’infrastruttura che viene prospettata; no, la manutenzione è giorno per giorno e ha bisogno di cultura, di tanta cultura, ha bisogno di formazione, di entrare nei gangli comportamentali della gente”, aggiunge.  “Il Pnrr è la chiave di tutto, non solo dal punto di vista finanziario, ma per mettere a terra grandi e piccoli progetti. È uno stress virtuoso: come

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Sostenibilità, Agenda 2030: “Cattive performance per quasi tutte le Regioni”

(Adnkronos) – Tra il 2010 e il 2022 gran parte delle Regioni italiane non hanno fatto passi avanti soddisfacenti rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu: solo per due Obiettivi, salute ed economia circolare, si registra un miglioramento generalizzato, mentre peggiorano le condizioni di quasi tutte le Regioni per quattro Obiettivi (povertà, qualità degli ecosistemi terrestri, risorse idriche e istituzioni), a fronte di una sostanziale stabilità per gli altri. Rappresentano una eccezione positiva la Valle d’Aosta e la Toscana, mentre tra quelle che mostrano le peggiori performance si segnalano il Molise e la Basilicata, che presentano arretramenti rispetto al 2010 per ben sei Obiettivi. Aumentano anche le disuguaglianze territoriali: complessivamente, le differenze di performance tra territori crescono per sette Obiettivi, diminuiscono solo per due e restano invariate per cinque.   È quanto emerge dal quarto Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che contiene numerose analisi su

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Le aziende italiane eccellenze in sostenibilità

(Adnkronos) – Negli ultimi anni, la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità è cresciuta in modo esponenziale, spingendo le aziende a impegnarsi attivamente in pratiche più sostenibili. In questo contesto, il Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World) e il Dow Jones Sustainability Europe Index (DJSI Europe) hanno guadagnato riconoscimento come indicatori chiave delle prestazioni aziendali in materia di sostenibilità a livello mondiale ed europeo.  Creati e gestiti da S&P Global, una delle principali società mondiali di rating e analisi, questi indici sono diventati punti di riferimento globali per gli investimenti sostenibili e socialmente responsabili. Le aziende inserite in questi indici sono considerate leader nell’ambito della sostenibilità, sottoposte a valutazioni rigorose delle performance di sostenibilità delle imprese internazionali a maggiore capitalizzazione, basandosi su severi criteri economici, ambientali e sociali e su una review delle principali controversie. Le aree analizzate includono tutte le dimensioni ESG: impatti ambientali, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, corporate governance, gestione dei rischi, rispetto dei

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Toro (Nissan), case non chiedono marcia indietro su elettrico, noi pronti a target 2030

(Adnkronos) – Nel dibattito sul futuro dei combustibili fossili che lacera la Cop28 “le case automobilistiche non chiedono affatto di fare marcia indietro: Luca de Meo , nella veste di numero uno di Acea, ha ricordato come al momento sia più difficile tornare indietro che andare avanti sull’elettrificazione, sulla quale abbiamo già messo anni di ricerca e sviluppo e miliardi di euro di investimenti”. Lo sottolinea all’Adnkronos Marco Toro, presidente e ad di Nissan Italia, a margine di un evento Unrae a Roma sul futuro della mobilità.   “Come costruttori e istituzioni dobbiamo fare uno sforzo comune per guidare una transizione che va accompagnata con incentivi: oggi ci sono fondi non stanziati, è evidente che vanno fatte modifiche”. “Ad esempio – ricorda – mercati come la Spagna non hanno un limite di 35 mila euro per incentivare i modelli elettrici: è un tetto che va alzato. Come Nissan noi comunque ci mettiamo 3500 euro che si sommano agli incentivi pubblici”.

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Carni sintetiche, favorevoli e contrari a confronto

(Adnkronos) – Il divieto alla produzione e vendita della carne coltivata non chiude la discussione: la apre.   Ad affermarlo è la presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini. Il disegno di legge, proposto dal governo e recentemente firmato dal presidente della Repubblica, impone l’impossibilità di “ridurre a battaglia ideologica un tema complesso, che ha a che fare con il sistema alimentare, il suolo, il paesaggio, la cultura del cibo e la sovranità alimentare. Più che provvedimenti che vietano la produzione e la vendita di alimenti prodotti da colture cellulari o tessuti di animali come quello appena divenuto ufficialmente legge, servono informazioni corrette, che consentano a tutti di scegliere. Proibire è una scorciatoia. Serve un’analisi onesta, capace di accogliere la complessità”.  E in effetti, il dibattito si è acceso, polarizzando il discorso sui favorevoli e sui contrari alla produzione e vendita della carne coltivata.   Secondo Slow Food Italia, infatti, si tratterebbe di un modello che ha trasformato l’agricoltura in

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Energia, italiani poco consapevoli su opportunità transizione

(Adnkronos) – Gli italiani conoscono la transizione energetica, ma sono ancora poco consapevoli delle opportunità offerte in tema di benefici occupazionali e opportunità di inclusione femminile. E’ quanto emerge dallo studio di Fondazione Maire, la fondazione del gruppo Maire, presentato durante i lavori della Cop 28 all’interno di una tavola rotonda condotta da Ilaria Catastini, direttrice generale, Fondazione Maire e Nando Pagnoncelli, Presidente, Ipsos Italia. I contenuti, realizzati con il contributo di Ipsos, si basano su 1.700 interviste condotte in 10 Paesi (Italia, UK, Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Cina, India, Algeria, Stati Uniti, Cile).  Gli italiani dimostrano un ottimo livello di conoscenza della transizione energetica: il 97% ne ha almeno sentito parlare mentre il 60% dichiara una certa familiarità con il tema. Così come negli altri paesi occidentali (UK e USA), in Italia la transizione energetica non rappresenta necessariamente una priorità assoluta (57%) ma è sicuramente considerata un’area di impegno cruciale (41%). In aggiunta, risulta inferiore rispetto agli altri

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La COP28 Dubai Ocean Declaration allerta i leader mondiali

(Adnkronos) – Nel dibattito sul cambiamento climatico, è ancora sottostimato il ruolo degli oceani e quanto la loro trasformazione incida sulla vita dell’uomo e di diverse specie animali.  Per questo, alla Cop28 di Dubai, che finisce oggi, Ioc/Unesc e tutti i partner dell’Ocean Pavilion hanno presentato la “COP28 Dubai Ocean Declaration” con l’obiettivo di portare le sfide e le soluzioni relative all’oceano e al clima al centro dei negoziati, facilitando la collaborazione a livello nazionale, regionale e globale. Aspetto portante della proposta è anche il monitoraggio dello stato di salute degli oceani che va rafforzato e reso più frequente.  La presenza alla Cop28 della commissione oceanografica intergovernativa (Ioc) dell’Unesco che promuove la ricerca marina e coordina il Decennio delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite ha rafforzato queste istanze, chiedendo ai leader mondiali di intervenire prontamente.  “È fondamentale concentrare l’attenzione della politica e dei media sulle soluzioni necessarie per proteggere gli ecosistemi marini, ad esempio

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Giornata internazionale della montagna, l’appello per gli ecosistemi

(Adnkronos) – La montagna come habitat di biodiversità va assolutamente preservata. L’11 dicembre, infatti, si è celebrata la Giornata internazionale della Montagna proprio per sottolineare questa necessità che negli ultimi anni si è fatta sempre più preponderante. Si tratta di un bene inestimabile che la “mano dell’uomo” ha lentamente deteriorato.   “Il cambiamento climatico e le attività umane stanno degradando gli ecosistemi montani, minacciando la vita e il sostentamento delle popolazioni che li abitano, la fauna selvatica e le risorse idriche da cui tutti dipendiamo”. Queste le parole che arrivano dal Segretariato della Mountain Partnership della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e dell’Unep (il programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente).  Proprio in occasione di questa giornata, il nuovo rapporto dalla partnership è stato presentato a Dubai alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. “Restoring mountain ecosystem” ha affermato la vulnerabilità degli habitat montani e il rischio che essi possano rientrare tra i “Punti di non

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L’Italia è prima in Europa per morti premature da biossido di azoto

(Adnkronos) – L’Italia ha registrato il più alto numero di decessi per biossido di azoto in Europa: sulle 52.483 morti premature dovute all’esposizione al biossido di azoto nei paesi dell’Unione, l’Eea ha stimato 11.282 morti premature in Italia, di cui 3.458 nella sola Lombardia (dati 2021). Praticamente, su 27 Stati, è avvenuta in Italia quasi una morte prematura su 5 legata a quest’agente inquinante.  Quello registrato dall’Agenzia europea per l’ambiente nel territorio lombardo non è un dato elevato solo in termini assoluti, ma anche in termini relativi dato che la regione detiene, insieme alla regione di Atene, l’Attica, il triste primato delle morti premature in rapporto alla popolazione (35/100.000 abitanti).  Bisogna anche notare che il decesso è l’evento estremo, ma l’inquinamento porta anche ad altre conseguenze nocive che l’Eea traduce negli anni di vita persi, identificati con la sigla Yll (Years of Life Lost).  Si tratta di una stima del numero medio di anni aggiuntivi che le persone in una

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Biodiversità, il ruolo della finanza sostenibile

(Adnkronos) – Scarsità di acqua, erosione del territorio, frane e inondazioni sono solo alcuni degli effetti del cambiamento climatico. Fenomeni a cui si sta cercando di porre rimedio con esiti al momento incerti. Tra le soluzioni a cui viene dato crescente interesse ci sono le Nature-Based Solutions (NBS) ovvero rimedi alternativi per conservare e gestire in maniera sostenibile le biodiversità per esempio attraverso il ripristino degli ecosistemi naturali con opere di riforestazione o di salvaguardia delle coste dall’erosione del mare. Per sostenere lo sviluppo di soluzioni di NBS sono necessari investimenti considerevoli. Ad oggi, secondo l’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, gli investimenti in NBS ammontano a 154 miliardi di euro l’anno, una cifra che dovrebbe essere almeno triplicata entro il 2030 per fare in modo che le soluzioni basate sulla natura possano esprimere il loro potenziale in termini di salvaguardia della biodiversità.  Se da un lato è vero che numerosi Governi sono impegnati nello stanziamento di fondi

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Obiettivo net zero nel 2040, Alperia presenta la sua strategia

(Adnkronos) – Ridurre le proprie emissioni di CO2e (Scope 1, 2 e 3) del 46% entro il 2027 e del 70% entro il 2031, rispetto a 2021, per raggiungere infine l’obiettivo Net Zero nel 2040, ben 10 anni prima degli intenti europei. E’ questo l’obiettivo di Alperia che destina l’80% degli investimenti previsti dal Piano Industriale 2020-2024 per soddisfare almeno 10 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite.   E proprio per questo impegno che Alperia prende parte alla COP28. A presentare la strategia climatica e le misure per il raggiungimento del Net Zero saranno Kathrin Madl, responsabile Csr Management in Alperia, con il direttore generale, Luis Amort.   Alperia è stata la prima utility italiana a diventare carbon neutral per le emissioni operative (scope 1 e 2). Ma il percorso della strategia climatica di Alperia non si ferma qui: la società si è impegnata a fissare obiettivi di riduzione in linea con Science Based Targets Initiative, un’iniziativa che promuove la

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Investimenti green, migliorano le prestazioni in Italia e in Ue

(Adnkronos) – L’economia italiana ed europea sta imparando a gestire i rischi Esg. Questo, in sintesi, è quanto emerge dal rapporto Consob “Principali tendenze in tema di investimenti sostenibili e criptoattività”, che analizza l’andamento del Sustainalytics Esg risk score da dicembre 2019 a dicembre 2022.   Questo significa una maggiore prontezza nell’affrontare non solo le calamità naturali, sempre più frequenti a causa del surriscaldamento climatico, ma anche le sfide di equità sociale e lavorativa verso le quali è aumentata anche la sensibilità del mercato.   Il Sustainalytics Esg risk score quantifica infatti l’esposizione delle società a fattori di rischio Esg come i cambiamenti climatici, il rischio di transizione, le condizioni di lavoro inique, la mancanza di inclusione sociale, la trasparenza nella governance, le politiche di remunerazione del management.  Disaggregando settorialmente l’indicatore, la Consob rileva che in media l’esposizione ai fattori di rischio delle utilities e delle società che producono energia è più elevata rispetto a quella delle imprese appartenenti al

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I cinque punti di non ritorno dell’ambiente

(Adnkronos) – “E se fossimo in ritardo?” Questo è il sentiment comune che travolge almeno due generazioni che si ritroveranno, in un futuro non molto lontano, a fare i conti con una dura realtà. Esistono già, infatti, dei punti considerati di “non ritorno” dell’ambiente. Punti che, anche quando meno lo si possa prevedere, potranno generare delle vere e proprie catastrofi. Per evitare allarmismi, però, il monitoraggio e l’attenzione puntata alla prevenzione è quanto di più importante ci sia al momento, oltre che l’assumere tutta una serie di comportamenti che facciano della “sostenibilità” non uno slogan, ma una pratica quotidiana.   Scopriamo insieme di quali punti si tratta.   Presentato il 6 dicembre alla Cop28, il Global Tipping Points Report è una valutazione autorevole dei rischi e delle opportunità dei punti di svolta sia negativi che positivi nel sistema Terra e nella società.  Secondo il report, cinque importanti punti critici sono già a rischio di essere superati a causa del riscaldamento

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Politiche alimentari assenti a Cop28

(Adnkronos) – Un’altra Cop28 con delle tematiche che sembrano “grandi assenti” nello scenario futuro: questa è ciò che si è notato negli ultimi giorni. La Conferenza delle Nazioni Unite si è riunita a Dubai per discutere delle politiche dedicate al cambiamento climatico, ma pare non aver soddisfatto, neanche quest’anno, le aspettative dei cittadini di tutti i Paesi coinvolti. Si è sottolineata la mancanza di coraggio nelle scelte, la difficoltà di indirizzare le politiche verso dei binari fino ad oggi non ancora intrapresi e l’assenza di alcune tematiche di rilevanza non trascurabile.  E mentre si capisce cosa farne dei combustibili fossili, le politiche alimentari continuano a non essere una priorità. Ma scopriamo meglio di cosa si tratta.   A denunciare l’assenza delle Politiche alimentari dalla Cop28 è la presidente di Slow Food Italia durante la presentazione della ventesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più rilevante manifestazione internazionale dedicata al cibo salutare e pulito organizzato da Slow Food, Città

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Cambiamento climatico, solo il 50% dei giovani conosce la definizione corretta

(Adnkronos) – La maggior parte dei bambini e dei giovani dicono di aver sentito parlare del cambiamento climatico ma solo la metà comprende cosa sia. E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio Unicef-Gallup, lanciato mentre i leader mondiali si riuniscono alla Cop28 di quest’anno. Il sondaggio globale, che ha raggiunto più di 55mila persone in 55 Paesi, ha rilevato che in media l’85% dei giovani fra i 15 e i 24 anni in 55 paesi afferma di aver sentito parlare del cambiamento climatico, ma solo il 50% di loro ha indicato la definizione corretta secondo lo United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc) quando è stato chiesto di scegliere fra “cambiamenti stagionali del clima che si verificano ogni anno” ed “eventi meteorologici più estremi e un aumento delle temperature medie mondiali derivanti dall’attività umana”.  La conoscenza del cambiamento climatico fra i giovani è minore nei paesi a reddito basso e medio basso, i più vulnerabili agli impatti del

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Rifiuti, alla Coop di Civita Castellana arriva l’eco-compattatore per bottiglie in Pet

(Adnkronos) – Prosegue l’intesa siglata tra Unicoop Tirreno e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come missione la raccolta e l’avvio al riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo. Anche al supermercato Coop di Civita Castellana parte il progetto di economia circolare “da bottiglia a bottiglia”, ossia generare Rpet da bottiglie usate per realizzarne di nuove. A partire dal 6 dicembre, grazie all’installazione dell’eco-compattatore Coripet, i soci Coop potranno conferire le bottiglie in Pet e ricevere punti per la spesa.   I soci Coop con l’ausilio dell’app Coripet (scaricabile da smartphone e da associare poi alla carta socio Unicoop Tirreno) possono inserire le bottiglie nel macchinario (che devono essere vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile) e ottenere in cambio punti Coop.   Ogni 100 bottiglie si ricevono 100 punti che vengono caricati direttamente sulla tessera del socio Coop e possono essere usati per fare la spesa, partecipare alle raccolte a

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In Colombia stanno boicottando la Cop 28 con la Earth Social Conference

(Adnkronos) – Non chiamatela conferenza sul clima: la Cop 28, così come tutte le sue edizioni precedenti, non è pensata per trovare delle soluzioni reali alla crisi climatica e al futuro dell’umanità.  Da questa netta posizione prende forma la prima Earth Social Conference, la controconferenza che si sta tenendo in Colombia da ieri, 5 dicembre, e fino al 10 dicembre, nella zona di Casanare, in cui ci saranno assemblee sul conflitto in Medio Oriente, sulle nuove forme di colonizzazione e sul ruolo delle organizzazioni nella crisi climatica.  “Chiediamo a tutti i ‘realisti’ del clima di rifiutare il loro invito alla Cop 28 che si terrà a Dubai e di unirsi a noi per la prima Earth Social Conference a dicembre”: con questo invito attivisti e gruppi di tutto il mondo hanno chiamato a raccolta quanti preferiscono boicottare la Cop 28 e organizzare una conferenza alternativa.  In effetti, a 6 giorni dal termine, la Conferenza delle Parti in corso a Dubai

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Riso e giornali per combattere l’inquinamento

(Adnkronos) – Gli scarti della coltivazione del riso e i giornali letti potrebbero essere gli elementi decisivi di una risposta ecologica alle emissioni del settore edile. Nonostante questa affermazione possa apparire curiosa, è quanto sostengono i ricercatori dell’Universidad Tecnológica de Panama, in un articolo recentemente comparso su “Frontiers in Built Environment”. Grazie al riciclo dei due materiali, gli esperti sono infatti riusciti a ottenere un isolante rispettoso dell’ambiente, che potrebbe rappresentare un’alternativa alle soluzioni tradizionali, ben più inquinanti. 

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Economia circolare: il risparmio c’è, ma non abbastanza

(Adnkronos) – Si discute tanto di economia circolare e dei suoi fondamenti come uno dei fattori principali della transizione ecologica e dell’ecosostenibilità. In realtà, in questi ultimi anni riciclo, riuso, ricondizionamento non sono solo parole sulla bocca di molti, ma azioni virtuose messe in atto da un numero crescente di imprese e di cittadini. Applicare i principi di economia circolare, in sintesi, significa prolungare il ciclo di vita dei prodotti, il che si traduce anche in risparmio economico, oltre che naturalmente nella riduzione della quantità di rifiuti di ogni genere. Risparmio che, solo nel 2022 in Italia, è stato quantificato in 1,2 miliardi di euro. Una cifra considerevole in assoluto, ma non abbastanza rispetto a quanto fissato per il 2030. Attualmente, con 15,6 miliardi di euro complessivamente risparmiati a seguito di pratiche di economia circolare, infatti, siamo solo al 15% dell’obiettivo di complessivi 103 miliardi da raggiungere entro il 2030. Il che significa, che per riuscire ad arrivare al traguardo,

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Finanza sostenibile, cresce la consapevolezza verso gli ESG

(Adnkronos) – Un’Europa consapevole delle sfide ambientali, sociali e di governance si sta impegnando attivamente in un approccio sostenibile allo sviluppo economico. È quanto emerge da un’indagine condotta da BVA Doxa in Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia, paesi che rappresentano una significativa percentuale della popolazione e del PIL dell’Unione Europea. Questa consapevolezza è stata principalmente diffusa grazie all’attenzione dedicata a tali tematiche da parte di televisioni e social media.  Nonostante ciò, l’indagine rivela che persiste una mancanza di chiara comprensione delle diverse dimensioni ambientali, sociali e di governance. Tuttavia, la sostenibilità sta diventando sempre più una necessità, anche dal punto di vista economico. La maggioranza schiacciante dei cittadini europei è favorevole ad accettare un orizzonte temporale di medio-lungo periodo nei rendimenti degli investimenti sostenibili, con oltre il 70% degli intervistati. Inoltre, la riduzione del costo dei prestiti alle imprese che perseguono obiettivi sociali o ambientali è vista positivamente da una vasta parte della popolazione, come afferma il 51% degli

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Volvo espende rete ricarica ultrarapida, in 2 anni percorsi in elettrico 4,5 mln km

(Adnkronos) – Volvo ‘festeggia’ l’ottima accoglienza all’ultima nata della sua gamma elettrica, la EX30 (che non solo è fra le finaliste del Car of the Year, ma ha anche totalizzato in Italia circa 1.730 vendite prima ancora della sua commercializzazione) e lo fa accelerando sul fronte delle infrastrutture necessarie come le colonnine di ricarica. Con l’inaugurazione a Roma di una nuova stazione ultrarapida a 100 kw – presso la concessionaria C.A.R. Room – è salito a 22 il numero degli impianti Powerstop installati da Volvo nel nostro paese negli ultimi due anni, e la cerimonia ha permesso di fare un bilancio di questo progetto e di anticipare gli sviluppi a breve e medio termine dell’iniziativa.  Promosso nel 2021 da Volvo Car ltalia in collaborazione con la rete delle concessionarie ufficiali Volvo in Italia per favorire su scala nazionale la diffusione della mobilità elettrica nel nostro Paese, il progetto Powerstop è in linea con la scelta strategica di Volvo Cars a

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Il cambiamento climatico potrebbe ridurre il Pil mondiale di oltre il 4%

(Adnkronos) – Il cambiamento climatico potrebbe provocare la perdita del 4,4% del Pil globale ogni anno, già a partire dal 2050.  L’allerta arriva da uno studio di Standard and Poor’s Global Rating, dove si spiega che è possibile evitare questo scenario disastroso per l’economia mondiale solo tenendo le temperature ben al di sotto dei +2°C rispetto al periodo preindustriale (1850-1900).  Il primo punto chiarito dal report di S&P Global “Lost GDP: Potential Impacts Of Physical Climate Risks” è che il cambiamento climatico non è ‘solo’ un problema ambientale, ma anche finanziario e sociale.  Il riscaldamento del pianeta, causato principalmente dalle emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane, ha già effetti tangibili e negativi sulle condizioni di vita di milioni di persone, sulla biodiversità, sulla sicurezza alimentare e idrica, sulla salute e sui diritti umani.  Ma qual è il costo finanziario del cambiamento climatico? Quali sono i settori e i paesi più esposti ai rischi fisici legati al clima e

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Casa, il costo delle abitazioni: una questione “green”

(Adnkronos) – Vivere nell’Unione europea non è uguale per tutti i Paesi membri. A dimostrarlo è Housing in Europe, il report realizzato a partire dai dati Eurostat dalla Commissione europea, secondo cui, in merito al ‘Costo delle abitazioni’, alle abitudini di vita e al tipo di costruzione, cambia lo stile di vivere la propria casa da parte dei cittadini. La pubblicazione, infatti, fornisce dati in merito alle dimensioni e le qualità delle abitazioni e l’impatto ambientale che esse apportano, dal 2010 ad oggi.   Ad esempio, nell’Ue nel 2022 il 69% della popolazione viveva in un nucleo familiare di proprietà, mentre il restante 31% affittava un alloggio. Ma ci sono Paesi in cui le abitudini di acquisto o affitto possono essere molto differenti. Romania, Slovacchia, Croazia e Ungheria hanno un tasso di persone che comprano casa molto elevato (superiore al 90%). In un Paese come la Germania, invece, il dato cambia sensibilmente. L’affitto è diffuso in misura nettamente maggiore della

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Telemedicina, evoluzione sostenibile della sanità. Ma l’Italia è pronta?

(Adnkronos) – La medicina sta per fare un salto avanti nel futuro, ma non tutti ancora lo sanno e non è detto che l’Italia sia pronta. La sfida da affrontare è quella di nuovo approccio ad una serie di servizi base già offerti in farmacia invece che dal medico di base e che dovrebbero, se svolti in telemedicina, agevolare il lavoro e le prestazioni di tutti gli operatori del settore. In altre parole, si parla di un futuro non così lontano che, già a partire da gennaio, introdurrà una prima forma di sperimentazione per poi diventare ufficiale a giugno 2024 e, con il 2025, consolidarsi su tutto il territorio nazionale.   Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.   A fornire una definizione più o meno chiara di cosa si intenda con il termine “Telemedicina” sono le Linee di indirizzo nazionale dal Ministero della salute: “Per Telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il

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Sostenibilità, progetti di inclusione sociale: assegnati i Csr Award

(Adnkronos) – Fondazione Entain, l’organizzazione no-profit istituita nel 2019 per coordinare e sostenere le iniziative di Csr del Gruppo Entain, ha annunciato oggi le associazioni vincitrici della seconda edizione del suo Csr Award. Il riconoscimento premia associazioni impegnate in tutta Italia nello sviluppo di progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva, e, per la prima volta quest’anno, realtà attive nella protezione dell’ambiente e nella creazione di opportunità di inclusione attraverso l’uso di tecnologie digitali.  La premiazione si è tenuta oggi a Roma, a Palazzo Wedekind, a seguito del talk ‘Infrastrutture sociali e partnership Pubblico-Privato per garantire continuità alle risorse per il terzo settore’ che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni e del mondo dello sport. Sono intervenuti, Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A, Lodovico Mazzolin, direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo, Giampiero Zinzi, membro della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Luca Toni, calciatore, commentatore televisivo e sostenitore di progetti di inclusione attraverso lo sport,

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Cic, ‘proteggere acqua e suolo per mitigare effetti cambiamenti’

(Adnkronos) – Riflettere sul suolo, sugli effetti del cambiamento climatico e sugli obiettivi da raggiungere per tutelarlo e preservarlo. Con questo obiettivo il Cic, Consorzio Italiano Compostatori ha organizzato a Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Re Soil Foundation, la settima edizione del convegno ‘Dalla terra alla Terra | Il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita’ in occasione del World Soil Day, giornata mondiale del Suolo che si svolge ogni anno il 5 dicembre. Partendo dal tema del World Soil Day 2023 “Soil and water: a source of life”, l’evento punta a sottolineare come la sopravvivenza del nostro pianeta dipenda dal prezioso legame tra suolo e acqua, considerando che oltre il 95% del cibo proviene da queste due risorse.   Per quanto riguarda il suolo, in particolare, si stima che contenga tra il 25% e il 35% circa della biodiversità totale, considerando tutti gli organismi viventi, tra cui i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per il

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Volontariato, l’impegno Barilla a supporto delle comunità

(Adnkronos) – L’impegno concreto verso le comunità locali è una costante del modo di fare impresa di Barilla, che nel tempo ha coinvolto le persone del Gruppo in numerose iniziative di solidarietà per generare valore a vantaggio di territori e comunità.   Barilla si conferma la prima contributrice di Banco Alimentare, per quantità di eccedenze di cibo donate in termini quantitativi. Tanto che nella giornata del volontariato d’impresa voluta dal Gruppo, sono stati 160 i dipendenti che spontaneamente, in 10 regioni diverse hanno dedicato il proprio impegno nella preparazione di pacchi alimentari destinati alle famiglie più bisognose per un totale di 16 tonnellate di prodotti donati.   Non solo, il Gruppo Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui opera, nel 2022 con circa 3.200 tonnellate di prodotti donati, si è impegnato a favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzando l’inclusione e supportando lo sviluppo dei territori. Alle donazioni di prodotto

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Toffanin (Mase): “Iter importante per raggiungere le finalità dell’Agenda 2030”

(Adnkronos) – “L’Agenda 2030 presenta obiettivi molto importanti, non solo per il nostro Paese, ma per l’intero pianeta. Siamo chiamati ad affrontare un iter molto importante per raggiungere le finalità dell’Agenda 2030, dal benessere dei cittadini, che significa lavoro, parità di genere, contrasto alla povertà, tutela dell’ambiente (perché imprescindibile la salute dell’ambiente rispetto a quella dei cittadini) e su questo noi anche come Ministero stiamo accelerando tutti gli step per gli interventi inerenti alla decarbonizzazione, dove l’immissione di CO2 deve essere ridotta del 55% rispetto al 2030 e poi con una decarbonizzazione totale al 2050”. Così, Roberta Toffanin, (Mase) in occasione dell’evento “Together Toward 2030”, organizzato da IMQ eAmbiente, società di servizi per la riduzione degli impatti ambientali ed energetici, che raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera

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Chiellino (IMQ eAmbiente): “Molte imprese impegnate a ridurre impronta climatica”

(Adnkronos) – “Il primo messaggio è dire che qui nel territorio, che siamo nel Pentagono dell’economia dell’Italia, ci sono molte imprese produttive di varie filiere che stanno già agendo per ridurre la propria impronta climatica, per cui volevamo fare questo evento durante la settimana della Cop 28 per dare un messaggio chiaro al ministro dell’Ambiente italiano, per dirgli, attraverso una relazione, che abbiamo fatto l’elenco in quantità della riduzione di CO2 delle imprese che oggi hanno partecipato a questo evento”. Con queste parole Gabriella Chiellino, co-founder e amministratore delegato di IMQ eAmbiente, è intervenuta a margine dell’evento “Together Toward 2030”, organizzato da IMQ eAmbiente, società di servizi per la riduzione degli impatti ambientali ed energetici, che raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera appello si intitola “Un ponte

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Clima, Imq eAmbiente: 20 aziende sottoscrivono lettera intenti per Cop28

(Adnkronos) – Si chiama ‘Together Toward 2030’, è organizzato da IMQ eAmbiente, e raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera appello si intitola ‘Un ponte tra l’Italia e la Cop28 a Dubai’ e i firmatari ricordano come “il nostro lavoro è diventato una vera e propria missione per supportare le imprese nel progettare e governare la riduzione dell’impronta di carbonio verso il 2030 ed il 2050, che in Europa ha una sfida notevole, quella di giungere a Net Carbon Zero”.   Spiega Gabriella Chiellino, co-founder e amministratore delegato di IMQ eAmbiente: “A Venezia si sono riunite le imprese produttive che desiderano condividere i loro impegni per il Clima. Sviluppo, e quindi benessere, sono tali se sono sostenibili, ossia se hanno uno sguardo attento verso le future generazioni; la

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BNL BNP Paribas ottiene la certificazione di parità di genere: a che punto siamo in Italia?

(Adnkronos) – Sempre più aziende stanno trasformando la propria organizzazione in ottica Esg. Per alcune, questo significa soprattutto decarbonizzare la propria produzione e, più in generale, ridurre le emissioni inquinanti; per altre significa puntare su un maggiore work-life balance e contrastare le disparità.  In quest’ottica BNL BNP Paribas ha raggiunto un ottimo risultato, ottenendo la certificazione per la parità di genere rilasciata da Dnv Italia, che premia l’impegno messo in atto nel favorire l’inclusione, valorizzare le diversità, ridurre il gap di genere e contrastare ogni forma di discriminazione.   Sono 6 le specifiche aree tematiche oggetto di riconoscimento:  – cultura e strategia;  – governance;  – processi human resources;  – opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;  – equità remunerativa;  – tutela della genitorialità;  – conciliazione vita-lavoro.  In ciascuna di queste aree, BNL BNP Paribas ha superato la soglia minima e non sono emerse valutazioni di “non conformità”.  “La certificazione per la parità di genere ci rende molto orgogliosi

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