SOSTENIBILITÀ

Bper, nuova edizione progetto ‘La trappola dell’azzardo’ con Avviso Pubblico

(Adnkronos) – E’ stata presentata questa mattina a Milano la nuova edizione de ‘La Trappola dell’Azzardo’, il progetto di Avviso Pubblico e Bper Banca volto a prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo patologico tra i giovani e non solo. All’incontro con la stampa hanno partecipato Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca, Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico e Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano. Obiettivo del progetto, anche per quest’anno, è quello di aumentare la consapevolezza dei rischi e dei pericoli che ruotano intorno al mondo del gioco d’azzardo, cercando di coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di persone, con particolare attenzione al mondo giovanile.   Novità di questa nuova edizione è invece il coinvolgimento diretto di alcuni ordini professionali. Gli incontri pomeridiani saranno infatti inseriti nei percorsi formativi per il riconoscimento dei crediti individuali, a partire dall’Ordine dei giornalisti, degli assistenti sociali, degli avvocati e degli psicologi. Quattro le tappe previste per il 2024: si inizierà il 16

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La natura torna alla ribalta, l’ONU premia sette iniziative virtuose

(Adnkronos) – Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) hanno riconosciuto sette progetti in Africa, America Latina, Mediterraneo e Asia sudorientale come esempi eccellenti di ripristino degli ecosistemi.   Questi progetti, ora designati come “World Restoration Flagships”, sono considerati modelli virtuosi nel contrastare il degrado ambientale, ricevendo il supporto tecnico e finanziario delle Nazioni Unite. I premi sono parte delle azioni del decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi, il cui obiettivo è quello di ripristinare un miliardo di ettari di territori degradati, una superficie più grande della Cina, e i progetti premiati contribuiranno significativamente a questo sforzo.  Le sette iniziative selezionate contribuiranno al recupero di quasi 40 milioni di ettari di territorio e alla creazione di circa 500.000 posti di lavoro. Questi progetti includono:  L’Iniziativa di ripristino delle foreste mediterranee, che coinvolge Libano, Marocco, Tunisia e Turchia, consiste in un nuovo approccio alla protezione e al

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Per gli italiani la transizione energetica farà aumentare i guadagni delle imprese

(Adnkronos) – Il conflitto transizione energetica-guadagno non esiste, anzi. Per il 71% degli italiani le azioni che renderebbero le aziende davvero sostenibili porterebbero alle imprese un vantaggio non solo di immagine ma anche un tangibile ritorno economico.   Questo emerge dall’indagine “Gli Italiani, la sostenibilità e le imprese” (effettuata su un campione di 1.000 italiani maggiori di 18 anni), commissionata da FpS e presentata in occasione del lancio del progetto Sustrain, agenzia specializzata nell’accompagnare le imprese lungo il loro percorso di transizione sostenibile.  Tra i tre aspetti dell’ambito Esg (ambientale, sociale e di governance) gli italiani sentono più vicino quello ambientale. La ricerca Sustrain offre diversi spunti di interesse, tra cui:  – La riduzione della CO2 è l’impegno più importante che le aziende possano assumere nell’ottica di una trasformazione green per il 71% degli intervistati;   – l’impegno sociale dell’azienda, ovvero l’introduzione di piani di welfare per lavoratori e famigliari e progetti che abbiano un impatto positivo sulla comunità e

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Dall’energia al clima, accordo Cnr-Enea

(Adnkronos) – Accordo di collaborazione tra Cnr ed Enea per la promozione e la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo congiunti a livello nazionale e internazionale: a siglarlo i presidenti del Cnr Maria Chiara Carrozza e dell’Enea Gilberto Dialuce. L’intesa, di durata quinquennale – si legge in una nota congiunta – ha inoltre come obiettivo la valorizzazione e divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche, la realizzazione, condivisione e promozione di infrastrutture di ricerca, la formazione avanzata e l’offerta di servizi, oltre al trasferimento di tecnologie, prodotti e know-how a soggetti terzi.   Le iniziative riguarderanno in particolare i settori di produzione, trasporto e distribuzione di energia ma anche tecnologie e sistemi per il suo stoccaggio; nuove fonti e vettori energetici rinnovabili, tra cui l’idrogeno; smart grids e smart sector integration; tecnologie abilitanti e per la digitalizzazione; comunità energetiche rinnovabili; efficienza energetica; space e blue economy; sviluppo e applicazione delle biotecnologie; studi e applicazioni su atmosfera, oceani e dinamiche climatiche; sostenibilità e

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L’innovazione sociale come chiave per affrontare le sfide globali

(Adnkronos) – Viviamo in un’epoca di crescenti sfide globali, da conflitti violenti e tensioni geopolitiche a incertezze economiche e preoccupazioni climatiche. In questo contesto polarizzato, la fiducia nel mondo è in declino. Tuttavia, in mezzo a queste difficoltà, la Fondazione Schwab per l’Imprenditoria Sociale ha riconosciuto il valore di 16 organizzazioni che, con approcci innovativi, stanno contribuendo a rigenerare la fiducia e a plasmare società più inclusive, eque e sostenibili.  Per oltre un quarto di secolo, la Fondazione Schwab ha agito come catalizzatore di modelli eccezionali di innovazione sociale. I 16 vincitori di quest’anno si uniscono a una comunità di 477 campioni che, con il loro lavoro collettivo, hanno migliorato la vita di 891 milioni di persone dal 1998. Questo riconoscimento è più che un premio; è un segno che il cambiamento positivo è possibile quando la comunità globale si unisce.  Negli ultimi tre anni, le organizzazioni insignite degli Schwab Awards hanno generato un valore economico straordinario, raggiungendo la cifra

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I rischi globali che minacciano il mondo: cosa dobbiamo affrontare?

(Adnkronos) – In un mondo caratterizzato da crescente complessità, incertezza e frammentazione, la previsione e la gestione del rischio globale diventano sempre più cruciali per i leader aziendali e i policy maker. Il Global Risks Report del World Economic Forum (WEF) si posiziona come il principale punto di riferimento per comprendere e affrontare i rischi globali, svolgendo un ruolo chiave nel processo decisionale strategico da quasi due decenni. Realizzato in collaborazione con Marsh McLennan e Zurich Insurance Group, il Global Risks Report 2024 esplora le sfide più pressanti che il mondo dovrà affrontare nei prossimi anni, fornendo una guida preziosa per le decisioni a livello globale.  Il rapporto del 2024 esplora i rischi globali che potremmo affrontare nei prossimi anni, con particolare attenzione ai rapidi cambiamenti tecnologici, all’incertezza economica e ai problemi legati al clima e al conflitto. Le tensioni geopolitiche, unite alle crisi climatiche e alle incertezze economiche, contribuiscono a un panorama globale instabile, caratterizzato da narrativa polarizzante e

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Monetizzare la biodiversità, le banche assumono figure senior Esg

(Adnkronos) – Le banche stanno assumendo ruoli Esg senior all’interno delle proprie realtà organizzative. L’assunto emerge dalla volontà di monetizzare la biodiversità investendo sull’innovazione finanziaria. Il rispetto relativo ai parametri europei è in tutto il mondo un monito che mira a rendere più attrattive quelle aziende che siano in grado valutare i rischi e incentivare chi “produce” o difende la sostenibilità.Le banche stanno assumendo ruoli Esg senior all’interno delle proprie realtà organizzative. L’assunto emerge dalla volontà di monetizzare la biodiversità investendo sull’innovazione finanziaria. Il rispetto relativo ai parametri europei è in tutto il mondo un monito che mira a rendere più attrattive quelle aziende che siano in grado valutare i rischi e incentivare chi “produce” o difende la sostenibilità.   Come riporta Bloomberg, infatti, le banche che stanno facendo tali acquisizioni vanno da Londra a Wall Street e sono la JPMorgan Chase & Co., Lloyds Banking Group Plc, NatWest Group Plc e Standard Chartered Plc.   Sempre più ruoli legati

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Riparte da Roma il Giro d’Italia della Csr, 10 tappe per ‘Sfidare le contraddizioni’

(Adnkronos) – Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, riparte con l’edizione targata 2024, sempre con l’obiettivo di valorizzare le esperienze concrete di imprese e territori, promuovere la cultura della sostenibilità e stimolare un’emulazione virtuosa. Anche quest’anno saranno dieci le tappe in programma, in dieci città italiane, per offrire a esperti del territorio e organizzazioni la possibilità di confrontarsi e di approfondire tematiche riguardanti lo sviluppo sostenibile. La prima tappa sarà a Roma, il 14 febbraio 2024, all’Università Lumsa in via Porta Castello 44. Seguiranno Torino, Gorizia, Teramo, Verona, Messina, Genova, Bologna, Bari e Cagliari.  Lo scopo del primo appuntamento, dal titolo ‘Sostenibilità: quando si crea valore per gli stakeholder’, sarà quello di approfondire il ruolo degli stakeholder nella costruzione di un progetto di sostenibilità, con una visione a 360 gradi che includa sia il punto di vista delle aziende che delle organizzazioni non profit e dei consumatori. Un sistema di relazioni sempre

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Transizione, rinviato il voto sul Supply chain act: decisiva la posizione dell’Italia

(Adnkronos) – Secondo gli industriali il provvedimento, noto anche come Csddd, avrebbe generato un aumento dei costi insostenibile  È stato rinviato il voto decisivo sul Supply chain act europeo, che potrebbe imporre alle imprese un dovere di diligenza molto incisivo in ambito ambientale e sociale.  In base a questo provvedimento, il cui voto del Consiglio Ue era previsto per oggi 9 febbraio, le aziende sopra i 40 milioni di fatturato saranno tenute a individuare, far cessare, evitare, attenuare e dar conto degli effetti negativi sui diritti umani e sull’ambiente. Uno degli aspetti più controversi del provvedimento è che quest’obbligo ricadrebbe sulle imprese in relazione alle operazioni:  – proprie dell’impresa;  – delle controllate;  – di tutte le aziende coinvolte nella catena del valore.   In sostanza, il Supply chain act, conosciuto anche come Csddd (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) prevederebbe una sorta di “responsabilità oggettiva” per queste aziende in ambito Esg.  Inoltre, si prevede che determinate grandi imprese debbano disporre di

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I funghi rendono sostenibili i boschi verticali?

(Adnkronos) – Fondamentali per la salvaguardia della biodiversità in ambito urbano, negli ultimi anni i boschi verticali si sono diffusi in tutta Europa. Alcune criticità però permangono, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di riproduzione e la sostenibilità di questi piccoli ecosistemi. Gli esperti del Dartmouth College, negli Stati Uniti, propongono una soluzione intuitiva ed economica: l’aggiunta di funghi micorrizici. Questi alimentano relazioni simbiotiche con le altre specie vegetali, in una partnership circolare e reciprocamente vantaggiosa. Lo studio è comparso su “New Phytologist”. 

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Difesa biodiversità, dal Cnr un bando da 20 milioni

(Adnkronos) – Ridurre la perdita di biodiversità del 30% e recuperare per almeno il 15% gli equilibri ecosistemici entro il 2030 attraverso progetti e interventi di ripristino degli habitat naturali: è questo uno degli obiettivi del National Biodiversity Future Center (Nbfc), il primo centro di ricerca nazionale interdisciplinare per la biodiversità, coordinato dal Cnr. Nell’ambito delle attività del Nbfc, il Cnr ha lanciato un bando per complessivi 20 milioni di euro per la selezione di proposte progettuali finalizzate al monitoraggio, preservazione, valorizzazione e ripristino della biodiversità negli habitat di mare, terra, acque dolci, aree urbane. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che partecipano al bando devono essere finalizzati allo sviluppo e all’utilizzo di green low cost Key Enabling Technologies (Kets), tecnologie Internet of things (IoT) e di Artificial Intelligence (AI). La data ultima di presentazione dei progetti è il 14 marzo 2024.  Il bando del Cnr ha diversi obiettivi specifici che riguardano l’analisi degli ecosistemi, la difesa e

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Csrd, arriva la proroga al 2026 per alcuni settori e aziende di paesi terzi

(Adnkronos) – Più tempo per adattarsi alle regole europee sul reporting di sostenibilità.   Lo prevede un accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento su alcuni settori che potranno prepararsi al meglio per gli standard settoriali europei di reporting di sostenibilità (Esrs) previsti dalla Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive). Il rinvio viene accordato anche per l’applicazione degli standard specifici per le grandi aziende extra-Ue, che saranno adottati nel giugno 2026, due anni dopo rispetto a quanto previsto originariamente.  Il rinvio darà inoltre più tempo alla Commissione per sviluppare standard di sostenibilità specifici per ogni settore e per specifiche aziende di Paesi terzi. L’accordo prevede che la Commissione pubblichi otto standard di rendicontazione settoriali, prima della nuova scadenza del 30 giugno 2026.  Più da vicino, l’accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento europeo ha mutato la natura giuridica del testo, che passa da una decisione della Commissione a una direttiva. Inoltre, si suggerisce che la Commissione pubblichi otto standard

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Diversity, Equity e Inclusion: il nuovo mantra delle aziende di successo

(Adnkronos) – La diversità, l’equità e l’inclusione sono diventati una priorità per professionisti e business leader. Nonostante l’incertezza derivante dai cambiamenti nelle condizioni macroeconomiche il 78% dei professionisti HR e leader aziendali ha reso la Diversity, Equity e Inclusion (DE&I) una priorità nell’ultimo anno, con l’88% delle organizzazioni che disponeva di un budget specifico per queste iniziative, con un aumento del 3% rispetto alla media globale. È quanto emerge da uno studio commissionato da Workday e condotto da Sapio Research su 2.600 manager provenienti da 19 Paesi, che ricoprono ruoli di responsabilità nelle iniziative di diversità all’interno delle loro organizzazioni.   Secondo la ricerca, la maggior parte delle organizzazioni ha dimostrato un alto grado di impegno verso la DE&I, con il 66% degli intervistati che ha indicato che la spinta per implementare tali iniziative è venuta dall’interno dell’organizzazione. Inoltre, il 38% ha evidenziato il contributo equo dei dirigenti e dei dipendenti nel promuovere tali iniziative.  Diversità, Equità e Inclusione sono

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Professionisti introvabili nei settori con maggiore divario di genere

(Adnkronos) – In Italia, le aziende stanno incontrando crescenti difficoltà nel reperire figure professionali da assumere. Queste carenze sono particolarmente evidenti nei settori in cui il divario di genere persiste, con una maggioranza di uomini impiegati e una scarsa presenza di donne. Si registrano carenze significative nell’ambito ingegneristico, scientifico, informatico e finanziario, nonché nella mancanza di tecnici dei processi produttivi, laboratorio, analisti e operai specializzati nella meccanica e nelle costruzioni, così come nei ruoli di analisti e dirigenti.   Secondo l’ultima analisi del sistema informativo Excelsior, condotta da Unioncamere e Anpal, le imprese cercano oltre 508 mila lavoratori all’inizio dell’anno e circa 1,4 milioni nel primo trimestre. Le previsioni indicano un aumento di 4 mila assunzioni rispetto a gennaio 2023 e oltre 69 mila (+5,3%) nel trimestre. A gennaio, secondo lo studio, la differenza tra domanda e offerta di lavoro ha raggiunto quasi la metà delle figure ricercate: su 508 mila assunzioni programmate, ne sono state effettuate solo 250 mila

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Smog, 18 città su 98 oltre i limiti giornalieri di Pm10 nel 2023

(Adnkronos) – Nel 2023, 18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di Pm10: Frosinone maglia nera con 70 giorni di sforamento, seguita da Torino (66), Treviso (63), Mantova, Padova e Venezia con 62. A preoccupare è soprattutto il confronto con i nuovi target al 2030: oggi risulterebbero oltre i limiti il 69% delle città per il Pm10, l’84% per il Pm2.5 e il 50% per l’NO2. E’ il bilancio del nuovo report di Legambiente ‘Mal’Aria di città 2024’, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign.  “Nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023 – osserva l’associazione – le città faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria. I loro livelli attuali sono stabili ormai da diversi anni, in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’Ue, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di un

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Clima 2024, anno inizia con un nuovo record: gennaio più caldo

(Adnkronos) – Il mese di gennaio 2024 è stato il gennaio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media dell’aria superficiale di 13.14°C, 0.70°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per il mese di gennaio e 0.12°C al di sopra della temperatura del precedente gennaio più caldo, quello del 2020. E’ quanto rileva il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S) implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue.  Tutti i risultati riportati sono basati su analisi generate al computer e secondo il set di dati della rianalisi Era5, che utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.   Si tratta – spiega C3S – dell’ottavo mese di fila più caldo mai registrato per il rispettivo mese dell’anno. L’anomalia della temperatura globale per

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CDP emette un nuovo Social Bond da 750 milioni di euro

(Adnkronos) – Cassa Depositi e Prestiti SpA ha annunciato il collocamento di una nuova emissione di Social Bond per un ammontare di 750 milioni di euro, riservata agli investitori istituzionali. Questa è la decima emissione ESG della CDP dal 2017, evidenziando il suo ruolo di rilievo nel mercato delle obbligazioni ESG in Europa.  La domanda per la nuova obbligazione social ha superato l’offerta di 3 volte, con richieste complessive fino a 2,5 miliardi di euro provenienti da oltre 100 investitori. La partecipazione degli investitori italiani è stata del 29%, mentre il restante 71% proveniva da investitori stranieri, principalmente dalla Francia (38%), Germania/Austria/Svizzera (10%), Regno Unito (9%), Medio Oriente (7%), Spagna e Portogallo (3%). Circa il 65% dell’importo è stato allocato a investitori ESG.  Questa emissione segue il Green Bond inaugurale del 2023 e i precedenti otto bond sostenibili emessi dal 2017. L’emissione è conforme al “CDP Green, Social and Sustainability Bond Framework”, aggiornato a dicembre 2023, e ha ottenuto una

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Transizione ecologica, Snam annuncia un market test sull’idrogeno

(Adnkronos) – Oggi, 7 febbraio 2024, Snam annuncia ufficialmente un market test sull’idrogeno in Italia in collaborazione con Confindustria.  Si tratta di un’indagine che mira a raccogliere dati e informazioni sulla domanda e l’offerta di idrogeno in un determinato mercato o settore. L’obiettivo è valutare lo stato attuale e futuro del consumo e della produzione di idrogeno, sia come vettore energetico che come materia prima, e le possibili opportunità di sviluppo e innovazione.   L’idrogeno è interessante per la transizione ecologica perché è una fonte di energia pulita, rinnovabile e versatile, che può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a decarbonizzare diversi settori, come l’industria, i trasporti, l’edilizia e l’agricoltura.   Tutti elementi che inquadrano questo elemento in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che prevedono la neutralità climatica, l’azzeramento dell’inquinamento, l’adattamento ai cambiamenti climatici, il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, la transizione verso l’economia circolare e la

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Ridurre le emissioni del 90%, ecco la nuova sfida europea per il 2040

(Adnkronos) – La Commissione europea ha diffuso una valutazione d’impatto dettagliata che delinea i potenziali percorsi per raggiungere l’obiettivo di rendere l’Unione Europea climaticamente neutra entro il 2050, come previsto dalla legge europea sul clima. Basandosi su questa valutazione, la Commissione ha formulato una raccomandazione chiara: una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990 (l’obiettivo intermedio della Legge sul clima è di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, ndr).   L’accelerazione senza precedenti delle perturbazioni climatiche nel 2023 ha evidenziato l’urgenza di agire rapidamente per contrastare il cambiamento climatico. Con un riscaldamento globale che ha raggiunto 1.48ºC al di sopra dei livelli preindustriali e una temperatura media dell’aria superficiale in Europa superiore di oltre 2.2ºC rispetto all’era preindustriale, gli effetti dei cambiamenti climatici sono già evidenti e potenzialmente devastanti e diventa fondamentale avviare una discussione

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Spreco alimentare, i numeri e le strategie per contrastarlo

(Adnkronos) – Il 5 febbraio è stata la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, un’occasione per riflettere su un problema di grande impatto ambientale e sociale. Per comprendere l’entità dello spreco alimentare a livello mondiale, secondo quanto riporta Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, nel 2019 sono stati prodotti 931 milioni di tonnellate di scarti alimentari, dei quali la grande maggioranza (61%) sono rifiuti domestici, il 26% proviene dal mondo della ristorazione e il 13% dalla vendita al dettaglio. Numeri impressionanti, per altro in parziale miglioramento almeno a quanto indica l’ultimo rapporto Waste Watcher International che nel 2023 evidenzia una decisa riduzione di rifiuti alimentari in diversi dei Paesi, tra cui Germania -43%, Spagna -40%, USA -35%. E in Italia? La riduzione c’è, anche se è meno evidente, 12 punti percentuali in meno.   Da un’analisi di Waste Watcher International relativa al mese di agosto 2022 condotta su 9 Paesi del mondo (Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito,

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Chiuse aste mercato libero elettricità: sette operatori per i 26 lotti

(Adnkronos) – Acquirente Unico rende ufficiali l’esito delle aste chiamate a individuare gli aggiudicatari del servizio a tutele graduali del mercato elettrico, attivo dal 1° luglio con la fine tutela per i clienti domestici non vulnerabili: sono sette gli operatori che si sono aggiudicati i 26 lotti in cui è stato diviso il Paese, per attribuire il ‘servizio a tutele graduali’ che da luglio sostituirà il servizio di maggior tutela.  I clienti – fa sapere il Mase in una nota – potranno usufruire di un prezzo inferiore rispetto a quello in tutela, per una media di circa 73 euro lordi annui.   In particolare, Enel si è aggiudicata il massimo numero di lotti consentiti dai limiti antitrust, e cioè sette ed entra in 21 città. Sette lotti anche a Hera. Edison si è aggiudicata quattro lotti, mentre Illumia ne ha ottenuti tre. Due i lotti che si sono aggiudicati Iren e A2A, e uno E.On.  “Le aste sono andate bene

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Indagine di Altroconsumo, 9 su 10 favorevoli a norma su doggy bag

(Adnkronos) – Davanti all’ipotesi di una doggy bag obbligatoria per legge, per ridurre lo spreco alimentare, Altroconsumo ha coinvolto i consumatori iscritti alla community ACmakers su questo tema, raccogliendo 1000 risposte. Dall’indagine emerge che circa 1/3 delle persone dichiara di consumare il pasto al ristorante o in altri locali 2 o 3 volte al mese mentre 1/5 lo fa una volta al mese. C’è anche una fetta di persone che dice di uscire a mangiare una volta alla settimana.   Secondo gli ACmakers la pizza è l’alimento più gettonato per la doggy bag (segnalato quasi dalla metà di chi ha risposto), seguito dalla carne (1 su 3) e, a distanza, da un primo piatto. Un po’ meno successo ha la doggy bag delle bevande (acqua, vino, bevande gasate…), solo 3 persone su 10 dichiara di aver fatto questa esperienza. Acqua e vino sono in cima alla lista delle preferenze. Nella maggior parte dei casi le persone non hanno portato a

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La rivoluzione delle batterie verdi: materiali avanzati per un futuro sostenibile

(Adnkronos) – Materiali avanzati sempre più sostenibili, performanti, sicuri e a basso costo stanno dando vita a una nuova generazione di batterie verdi. Questo è l’obiettivo di ORANGEES, un ambizioso progetto da 4 milioni di euro che vede una partnership tutta italiana tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) capofila, ENEA, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) e Standex International Corp.  Alessandra Di Blasi, ricercatrice presso l’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia ‘Nicola Giordano’ del CNR e responsabile scientifico di ORANGEES, afferma: “Il progetto mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi energetici ambiziosi stabiliti a livello comunitario e recepiti dall’Italia attraverso il PNIEC, attualmente aggiornato alla luce delle recenti crisi geopolitiche”.   Il progetto si propone di favorire l’innovazione, la sostenibilità e i futuri nuovi business verso i settori emergenti del mercato lungo tutta la catena del valore che interessa il dispositivo di accumulo

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Parigi triplica il prezzo della sosta per i Suv: fino a 18 euro all’ora

(Adnkronos) – Parigi dichiara guerra ai Suv, tra i veicoli più inquinanti e ingombranti e pericolosi per la viabilità cittadina.  Come stabilito con un referendum, da settembre parcheggiare un’auto di grandi dimensioni nella capitale francese costerà 18 euro all’ora in centro (dal 1° all’11° arrondissement) e 12 euro all’ora nel resto della città. Una sosta di sei ore con un Suv potrà arrivare a costare 225 euro, rispetto ai 75 euro delle altre auto.  La posizione del governo locale è chiara: il Suv non è un mezzo di trasporto congruo per la città; chi non vorrà adattarsi alle esigenze climatiche e urbanistiche dovrà pagare questa sua scelta a suon di soste salate.  “Qui non ci sono sentieri sterrati, né strade di montagna… I Suv sono assolutamente inutili a Parigi. Per di più sono pericolosi, ingombranti e utilizzano troppe risorse”, dice il vicesindaco David Belliard che è anche responsabile dei trasporti e aggiunge: “Il nostro obiettivo è inviare un messaggio molto

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Nuova vita a scarti e rifiuti, nasce Cap Evolution

(Adnkronos) – Nasce Cap Evolution, la nuova realtà di Gruppo Cap che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy. La nuova azienda, guidata dal presidente Nicola Tufo e dal direttore generale Michele Falcone, per il 2024 prevede ricavi pari a 77 milioni di euro, di cui 1,3 milioni derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.   “Crediamo che oggi sia sempre più imperativo gestire le risorse in modo circolare e virtuoso, prestando grande attenzione all’impatto che ogni attività ha sul territorio e sulla società – spiega Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap – Operiamo in un settore, quello dell’idrico, che tocca anche altri ambiti, come quello degli scarti dell’industria alimentare, che ci ha portato, nel corso del tempo, ad avvicinarci a quello dei rifiuti, attraverso un processo virtuoso basato sui principi dell’economia circolare. Da tempo abbiamo iniziato a differenziare sempre di più la nostra attività, cominciando a produrre biometano sfruttando

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Economia circolare, Tersan Puglia è la prima B Corp in Ue nel settore del compostaggio

(Adnkronos) – Una società pugliese è diventata la prima B Corp europea nel settore del compostaggio dei rifiuti organici. Si tratta di un riconoscimento importante in ambito Esg, che evidenzia la capacità delle aziende italiane di stare al passo con i tempi e le richieste delle istituzioni in ambito di sostenibilità.  Tersan Puglia è una società che si occupa di trasformare i rifiuti organici in biofertilizzante e biometano. A febbraio 2024, l’azienda pugliese è diventata la prima azienda in Europa del settore del compostaggio a ottenere la certificazione B Corp, che attesta il suo alto livello di performance, responsabilità e trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder.  La certificazione B Corp è importante perché dimostra che le aziende possono fare impresa in modo più inclusivo, equo e rigenerativo, contribuendo a creare un’economia più sostenibile e resiliente. In un certo senso, si può dire che la B Corp sia lo stadio successivo della società benefit. D’altronde, gli investitori, i consumatori, i

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Despar-Novamont, shopper compostabili al 50% da fonte rinnovabile

(Adnkronos) – Un ulteriore traguardo in direzione di una maggiore sostenibilità e della riduzione della carbon footprint per Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, con 255 punti vendita diretti e 306 affiliati che metteranno a disposizione dei propri clienti 40 milioni di shopper compostabili prodotte da partners licenziatari del marchio Mater-Bi di Novamont, società di Versalis (Eni).   Realizzate con il 50% di materia prima da fonti rinnovabili, le buste, biodegradabili e compostabili in conformità alla norma internazionale EN 13432, rispondono alla logica circolare della seconda vita dei prodotti: una volta utilizzate, infatti, possono essere riciclate, secondo le indicazioni delle amministrazioni locali, per raccogliere la frazione organica dei rifiuti e trasformate in compost, sia tramite le compostiere domestiche che negli impianti di compostaggio industriali.   “Con questa scelta proseguiamo nel nostro impegno legato alla sostenibilità, iniziato molti anni fa. Siamo molto soddisfatti di questo traguardo, che si inserisce all’interno della strategia di sostenibilità complessiva aziendale”,

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Acque reflue urbane, le nuove norme europee su trattamento e monitoraggio

(Adnkronos) – Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo provvisorio in trilogo su una proposta di revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. L’accordo, parte integrante del piano d’azione “Inquinamento zero” dell’UE, mira a migliorare l’efficacia delle norme esistenti, allineandole agli obiettivi del Green Deal europeo e affrontando questioni in sospeso legate all’inquinamento idrico.   Le principali disposizioni includono l’applicazione obbligatoria del trattamento secondario per agglomerati di mille abitanti equivalenti (ae) entro il 2035, seguito dal trattamento terziario e quaternario per impianti di maggiori dimensioni entro il 2039 e il 2045. L’accordo introduce anche misure per il riutilizzo delle acque reflue trattate, rafforza il monitoraggio di parametri di sanità pubblica e inquinanti chimici, e impone responsabilità estesa del produttore per i costi di trattamento quaternario. L’obiettivo di neutralità energetica prevede un aumento graduale dell’uso di energia rinnovabile nei trattamenti, raggiungendo il 100% entro il 2045.   L’ampliamento dell’ambito di applicazione della direttiva è

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Il patto di stabilità ostacola la transizione verde, il rapporto dei Verdi

(Adnkronos) – Il patto di stabilità europeo è stato identificato come un ostacolo significativo alla realizzazione del Green Deal, secondo un rapporto presentato al Parlamento Europeo dai Verdi/Ale e realizzato dall’Istituto Rousseau. Il documento sostiene che, oltre alle politiche incoerenti nei confronti dei combustibili fossili, le attuali regole economiche europee in materia di bilanci hanno limitato la capacità degli Stati membri di effettuare gli investimenti necessari per attuare politiche cruciali per la transizione verde.  Il rapporto, intitolato “Road to Net Zero: Bridging the Green Investment Gap,” stima che entro il 2050 saranno necessari ulteriori 10 trilioni di euro di investimenti nell’Unione Europea, con una media annua di circa il 2,3% del PIL attuale. I Verdi notano che questa cifra è la metà di quanto l’UE ha speso per le importazioni di combustibili fossili nel 2022.  Gli ecologisti sostengono che tre quarti di questi fondi potrebbero essere garantiti riallocando la spesa corrente considerata superflua o dannosa per la transizione verde. Philippe

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Risale lo spreco di cibo, ogni italiano butta 81 grammi al giorno

(Adnkronos) – Cresce lo spreco alimentare in Italia: si passa da 75 a quasi 81 grammi di cibo buttato ogni giorno pro capite nelle nostre case (80,9 grammi) e da 524,1 grammi settimanali nel 2023 a 566,3 grammi settimanali nel 2024. Si tratta dell’8,05% in più rispetto a un anno fa. Nel 2024 in Italia lo spreco alimentare costa circa 290 euro annui a famiglia, circa 126 euro pro capite ogni anno. Questa la fotografia del Rapporto ‘Il caso Italia’ dell’Osservatorio Waste Watcher International, nel conto alla rovescia verso l’11esima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in calendario lunedì 5 febbraio.  Nel dettaglio, si spreca di più nelle città e nei grandi Comuni (+ 8%) e meno nei piccoli centri, sprecano di più le famiglie senza figli (+ 3%) e molto di più i consumatori a basso potere d’acquisto (+ 17%). Si spreca di più a Sud (+ 4% rispetto alla media nazionale) e meno a Nord (- 6%

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Arzà: “Bene Mimit per apertura su misure di incentivazioni trasformazione a gas”

(Adnkronos) – Assogasliquidi-Federchimica in rappresentanza dell’industria italiana del GPL commenta positivamente l’annuncio di oggi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – in occasione della presentazione del piano ecobonus 2024 – circa la possibilità di sostenere anche le conversioni a gpl e gas naturale di vetture già circolanti.   “Ringraziamo il Governo e in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per aver deciso di valutare l’opportunità di introdurre misure di incentivazioni della trasformazione a gas (Gpl e Gas naturale) dei veicoli, da tempo attese dal nostro settore per le importanti ricadute industriali, ambientali e sociali di questo intervento”, commenta Andrea Arzà presidente di Assogasliquidi-Federchimica.  “Siamo a completa disposizione per offrire il nostro contributo alla definizione tecnica di questi incentivi che, insieme alla erogazione dei nuovi ecobonus sull’acquisto delle nuove auto, potranno consentire una sensibile riduzione delle emissioni dell’intero parco circolante, oltre ad una serie di benefici per l’industria italiana leader mondiale della

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Eolico offshore, Princess Elisabeth Zone: la prima isola a largo del Mare del Nord

(Adnkronos) – Il Mare del Nord si è candidato ufficialmente a diventare la centrale dell’elettricità rinnovabile d’Europa. Il Belgio, nello specifico, ha puntato sull’eolico offshore con un progetto molto innovativo. Consiste nella realizzazione di una prima isola energetica artificiale al mondo. Si chiamerà Princess Elisabeth Island e sorgerà a 45 chilometri dalla costa belga.  Quest’isola avrà un diametro di 280 metri, quindi a forma circolare, occupando una superficie di sei ettari. La grandezza, in sintesi, è l’equivalente di 12 capi da calcio e potrà ospitare un’infrastruttura che faccia da raccordo tra 3,5 gigawatt di potenza fornita da turbine eoliche e la terraferma.   I parchi eolici presenti a largo delle coste del Regno Unito e della Danimarca potrebbero diventare fonte di interscambio con Princess Elisabeth Island, divenendo a tutti gli effetti un hub energetico.   L’energia rinnovabile richiede una sempre maggiore attenzione. Ridurre gli usi di combustibili fossili, infatti, non è solo nell’agenda dell’Unione Europea e degli Stati membri, ma

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Sostenibilità, ‘La transizione raccontata da chi la fa’ il workshop di Istud Business School

(Adnkronos) – ‘La transizione ecologica (raccontata da chi la fa). Errori ed ostacoli che richiedono nuove strategie delle imprese’. Questo il tema dell’appuntamento, in programma il prossimo 21 febbraio, con l’European Colloquium 2024, organizzato da Istud Business School, in diretta streaming online. A confronto i numeri uno di alcune imprese, professionisti, docenti universitari e tecnici. Adnkronos è tra i media partner.  “Su temi come il green e la sostenibilità non si può più rimanere neutrali, e il ruolo della ricerca e della diffusione culturale e scientifica diventano cruciali per incidere nel corpo vivo del dibattito del Paese – afferma Marella Caramazza, direttore generale di Istud Business School, la più antica scuola privata per la formazione manageriale – Il management è per noi una disciplina a forte orientamento sociale, che può giocare un ruolo decisivo nel generare impatto positivo a partire dalla definizione di nuovi modelli di business, dalla valutazione degli investimenti, dalla definizione di nuove metriche e comportamenti attesi”.  Parlando

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Sostenibilità, De Capitani (SACE): “E’ la nostra strategia”

(Adnkronos) – La sostenibilità come nuovo modo di pensare, di sentire, di pianificare il business, giorno dopo giorno, nella consapevolezza della correlazione stretta tra i risultati finanziari e gli impatti sull’ecosistema ambientale e sociale, e viceversa. Michele De Capitani, CFO and Sustainability Officer di SACE, spiega a SostenibileOggi.it la strategia ESG del Gruppo.  Cos’è la sostenibilità oggi per SACE? “Abbiamo iniziato questo percorso un anno e mezzo fa con l’aggiornamento del piano industriale che si chiama INSIEME2025. La sostenibilità non è il pilastro della strategia, bensì è la nostra strategia. Tutto quello che abbiamo definito in un orizzonte temporale di tre anni si basa sul desiderio di lavorare in un’ottica sostenibile che definisce un nuovo modo di pensare, di sentire, di pianificare il business nel day by day. Il nostro obiettivo è lavorare per il benessere della comunità, dove i nostri clienti sono italiani ed esteri. I risultati finanziari determinano impatti sull’ecosistema sociale e a loro volta gli impatti determinano

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Decarbonizzazione imprese, -28 mln tonnellate di CO2 e benefici per 5,5 mld al 2030

(Adnkronos) – Una riduzione delle emissioni, da qui al 2030, pari a 28 milioni di tonnellate di CO2 (raggiungendo così un livello di 73 Mton di CO2 al 2030 rispetto ad un obiettivo pari a 75 Mton di CO2) e un beneficio economico di 5,5 miliardi di euro. E’ quanto stima lo studio ‘Il ruolo delle soluzioni energetiche integrate per la competitività delle imprese italiane’ di The European House – Ambrosetti in collaborazione con Edison Next – realizzato con il contributo e la partecipazione di importanti stakeholder del settore energetico e del mondo imprenditoriale.   “La transizione energetica è una sfida che si articola su tre dimensioni, quella ambientale, quella sociale e quella della competitività, tema centrale, emerso in modo chiaro anche durante il confronto con le aziende e strettamente legato al costo delle tecnologie – dichiara Giovanni Brianza, Ceo Edison Next – La transizione energetica, infatti, è un percorso che unisce tecnologie già mature, con un ritorno dell’investimento nel

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Auto elettriche, scatta l’allarme: Cina pronta a superare l’Occidente anche nel riciclo di batterie

(Adnkronos) – Da quando la transizione energetica è diventata una priorità delle politiche occidentali, gli scettici hanno mostrato preoccupazione per il ruolo della Cina, molto avanti nel settore della produzione di batterie e auto elettriche. Ora, però, il sorpasso del Dragone potrebbe arrivare anche sotto un altro profilo: quello del riciclo delle batterie per veicoli elettrici, da sempre un nervo scoperto della transizione.  Quanto riporta Bloomberg citando un rapporto di Circular Energy Storage, spaventa anche chi, in Usa e in Ue, è favorevole all’elettrico. Infatti, secondo le previsioni di Circular Energy Storage, la Cina avrà quasi quattro volte più batterie da riciclare entro il 2030 rispetto al 2021.   Una progressione che accentrerebbe nel paese di Xi Jinping la filiera delle auto elettriche, dalla produzione dei veicoli e delle batterie, allo smaltimento delle stesse, chiudendo un cerchio sempre più spostato verso Oriente.  Parlando dell’industria cinese del riciclo delle batterie, Bloomberg descrive un’atmosfera “un po’ selvaggia”, dove alcuni individui pubblicano annunci

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