CRONACA

Raccolta fondi per i figli di Davide ed Erica

Una raccolta fondi per i figli di Davide Miotti ed Erica Campagnaro, due delle undici vittime della valanga di domenica 3 luglio sulla Marmolada. E’ l’iniziativa lanciata dal Cai di Castelfranco Veneto in accordo con le famiglie. “L’importo raccolto servirà ad aiutare i due ragazzi ad affrontare le difficoltà contingenti e – ci auguriamo – a rendere meno complesso il loro futuro” spiega Paolo Baldassa, presidente della sezione e amico di cordata e di vita di Davide, guida alpina “esperta e prudente”. L’appello a donare (l’obiettivo prefissato è 50mila euro) è rivolto a singoli, ma anche ad associazioni e aziende. Per farlo basta accedere al sito www.retedeldono.it e partecipare alla raccolta ‘Aiutiamo i figli di Erica e Davide’ con un contributo libero, secondo la propria possibilità. E tra i primi pronti a versare – oltre agli amici di Cittadella (Padova) dove la coppia viveva e Davide gestiva un negozio di abbigliamento sportivo – c’è anche il Cai della zona. “Abbracciamo

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Picchia zio disabile e lo rinchiude in casa

Arrestato 25enne Avrebbe picchiato, anche con l’ausilio di un bastone, lo zio che ha problemi psichici pesanti. Il fatto, avvenuto a Mottola, in provincia di Taranto, è stata ‘catturato’ da una telecamera a circuito interno, di cui i carabinieri della compagnia di Massafra sono riusciti a entrare in possesso individuando un giovane di 25 anni presunto autore dei maltrattamenti. Quest’ultimo è stato arrestato. I militari della stazione di Mottola e della Compagnia hanno individuato il luogo dell’aggressione. Poi sono riusciti ad identificare compiutamente sia il giovane, già noto alle forze dell’ordine, che la vittima. I militari lo hanno rintracciato e si sono recati con lui nell’abitazione occupata dallo stesso e dallo zio, al primo piano di una palazzina, e durante il controllo dei vari locali, si sono imbattuti in una stanza chiusa.   A quel punto, i carabinieri hanno aperto la porta ed all’interno della stanza da letto, hanno trovato lo zio del giovane, proprio colui che si vedeva nel

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Commissiona omicidio rivale in amore

Commissiona omicidio rivale in amore sul darkweb, denunciato Aveva commissionato l’omicidio di un rivale in amore sul darkweb, pagando in criptovalute. Per questo motivo un 34enne della provincia di Treviso è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per minacce aggravate.   In particolare l’indagine, condotta dal Servizio polizia postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con la Polizia postale di Venezia e Treviso, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, trae origine da un’attività di cooperazione internazionale con il Federal Bureau of Investigation (Fbi) statunitense che aveva informato la Polizia postale in merito a un 45enne del trevigiano potenziale vittima di un “servizio” a pagamento di omicidio su commissione. I primi accertamenti sulla rete hanno permesso di dare un nome e cognome alla vittima, che, grazie al commissariato di Pubblica sicurezza di Conegliano, è stato sottoposto a una riservata attività di tutela per garantirne l’incolumità.   Ulteriori approfondimenti hanno permesso di individuare importanti tracce telematiche connesse ai pagamenti

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Omicidio Varese, Paitoni suicida in carcere

Davide Paitoni, 40 anni, in carcere per aver ucciso il figlio di 7 anni, il primo gennaio scorso, si è suicidato. Lo confermano fonti della procura di Varese. Secondo quanto è emerso nell’ordinanza del gip di Varese Giuseppe Battarino che ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare del carcere, l’uomo ha ucciso il bambino per “‘punire’ la moglie”. Legale Paitoni: “Era in condizioni di sofferenza fisica e psichica” “Se avessi immaginato che cosa aveva in mente, avrei in tutti i modi cercato di evitarlo”. Lo ha detto all’Adnkronos Stefano Bruno, legale difensore di Davide Paitoni, l’uomo accusato di avere ucciso suo figlio Daniele di 7 anni lo scorso 1 gennaio a Morazzone, nel varesotto, a poche ore dal suicidio del suo assistito nel carcere di San Vittore. Paitoni, spiega il legale, “era in condizioni di grave sofferenza fisica, psichica e, secondo me, anche psichiatrica”; per quello “avevo chiesto per lui una perizia, ma il giudice ha ritenuto di

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“Ti amo Tommaso. sempre e per sempre”

Il messaggio di Alessandra al marito morto Così Alessandra De Camilli in un post su facebook saluta per sempre il compagno Tommaso Carollo, ucciso dal distacco del seracco. Ti amo Tommaso. Sempre e per sempre“. In questo post c’è tutto il dolore di chi è sopravvissuto alla tragedia e al compagno di una vita.  Lo ha scritto su Facebook Alessandra De Camilli, architetto di 51 anni di Schio (Veneto) scampata per miracolo al disastro della Marmolada e ora ricoverata in ospedale a Trento. Purtroppo il marito, Tommaso Carollo, manager di Zanè, di 48 anni, è una delle quattro vittime ufficialmente riconosciute.  La coppia, affiatata e amante della montagna, era arrivata alla base del ghiacciaio quando un rumore assordante l’ha travolta. “Non c’è stato neanche il tempo di pensare alla fuga”, ha raccontato Alessandra in un’intervista a Repubblica. La donna, ricoverata al Santa Chiara di Trento, è già operata a un ginocchio e ha diverse fratture. “Grazie di tutti i messaggi che

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Proseguono senza sosta ricerche dispersi

Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi che mancano all’appello dopo la valanga di ghiaccio che domenica 3 luglio si è staccata dalla cima della Marmolada. I soccorritori sono a lavoro, dall’alba, quando le temperature basse aumentano la sicurezza: un’operazione pericolosa a causa del rischio di nuovi distacchi. Se finora si era proceduto utilizzando i droni, oggi 14 operatori interforze, comprese due unità cinofile, perlustrano da vicino l’ammasso di detriti. Un’area vasta, quello del fronte della slavina, che vede impegnati i soccorritori nella parte più bassa, quella meno pericolosa e col maggior accumulo, e che consente, se scattassero gli allarmi messi per rilevare ogni movimento della montagna, di avere fino a 60 secondi per mettersi a riparo da nuovi cedimenti. Un elicottero accompagna in quota gli operatori che vengono calati e si muovono restando imbragati col verricello al velivolo in aria. Un accorgimento che aggiunge sicurezza se fosse necessario evacuare immediatamente la zona. Non viene interrotta la ricerca con i

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Marmolada: riprese le ricerche coi droni

Domattina intervento a terra se la calotta sarà stabile Resta da identificare una sola vittima, oggi i Ris faranno il test del Dna sui resti trovati ieri. “Si stanno tarando radar doppler e interferometri per preparare l’intervento “vista udito”. Sabato a Canazei sarà lutto cittadino. Sono 5 i dispersi e tutti italiani, 7 i corpi recuperati, di cui solo uno ancora non riconosciuto, 8 invece le persone ferite, di cui una dimessa. E poi c’è il ragazzo ricoverato a Treviso senza nome che ha rincontrato la mamma. Anche questa mattina, come ieri, quattro droni sono in volo sul ghiacciaio della Marmolada, sul luogo del disastro. Due droni della soccorso alpino veneto e altri due dei vigili del fuoco di Trento passeranno al setaccio la zona in cui la frana di ghiaccio ha travolto gli alpinisti che domenica stavano salendo lungo la via normale. Oltre ai droni, ci sono anche due operatori della guardia di finanza a capanna Ghiacciaio.   L’intervento “vista udito”  E’ in corso l’approntamento

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Impatto fra due auto in via Convento

Mezzi danneggiati ma nessun ferito grave Qualche contusione ma nessuna ferita seria per gli automobilisti che questa mattina hanno impattato con le proprie auto in via Convento, all’incrocio per la salita verso il Santuario della Madonna degli Angeli. La “Polo” proveniente dalla salita che immette su via Convento è stata centrata in pieno dalla Peugeot “308” che invece scendeva dal Convento e che doveva svoltare a sinistra. Gravi i danni alle vetture condotte con a bordo una coppia di Cassano ed un uomo di Santeramo che hanno riportato contususioni al ginocchio ed a diverse parti del corpo. Probabile un mancato rispetto della segnaletica (per la verità non molto visibile) all’origine dell’impatto ma sarà la Polizia Locale a stabilire cause e responsabilità.  Sul posto una pattuglia dell’Istituto “Nuova Altilia” che ha provveduto a coordinare la viabilità in attesa dei soccorsi, più volte allertati.

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Napoli, bastonata e abusata

Napoli, bastonata e abusata mentre fa jogging: arrestato 34enne Aggredita, picchiata e infine violentata mentre fa jogging. E’ successo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, dove i Carabinieri hanno arrestato un 34enne di origini nigeriane per violenza sessuale e lesioni personali. Il fatto è accaduto ieri mattina, vittima una 25enne di Pompei. La ragazza stava correndo quando è stata presa di mira dall’uomo che, con un bastone di legno in mano, l’ha colpita e poi l’ha palpeggiata, tentando anche un rapporto sessuale. Le urla della giovane hanno attirato l’attenzione dei Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, che in pochi istanti hanno raggiunto la donna e disarmato e bloccato il 34enne. La ragazza, che ha riportato escoriazioni su tutto il corpo e la frattura del quarto metacarpo della mano sinistra, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo dove è stata giudicata guaribile in 30 giorni. Il 34enne è stato arrestato e portato in carcere.

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Marmolada: ordinata chiusura del massiccio

Tutti i punti di accesso alla Marmolada sono chiusi per motivi di sicurezza. E’ interdetto anche l’accesso all’area compresa tra Punta Serauta e la Forcella Marmolada, cui sia accede dalla Val Contrin, secondo quanto previsto dalle ordinanze dei tre Comuni di Canazei, San Giovanni di Fassa e Rocca Pietore (Belluno). Sul posto “sono stati installati cartelli di divieto di accesso e transito”. E stato inoltre disposto il presidio di Passo Fedaia da parte di Polizia locale e Corpo forestale del Trentino. Proseguono intanto le operazioni di ricerca, che si svolgono per ora “esclusivamente attraverso l’impiego di droni. La priorità è di garantire l’incolumità degli operatori sul campo”. Le condizioni della parte superiore della montagna vengono monitorate dal personale della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, “anche attraverso l’impiego di interferometri e radar doppler, ossia – spiega il Soccorso alpino – speciali apparecchiature di monitoraggio che misurano i movimenti della parete ghiacciata”. Crollo Marmolada, procuratore Trento: “Escluse negligenza e imprudenza”

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Papa: Chicago, una sparatoria insensata

Un richiamo forte alla conversione dei cuori e al rifiuto della violenza in ogni sua forma. Così Francesco nel telegramma di cordoglio per le vittime e quanti sono stati coinvolti lunedì 4 luglio nell’azione armata di un giovane di 22 anni a Chicago. Vatican News – Città del Vaticano Vicinanza spirituale e preghiera per quanti sono stati coinvolti nella “sparatoria insensata” che ha avuto luogo ieri a Chicago ad Highland Park (U.S.A.). Ad esprimerle è Papa Francesco in un telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e inviato al cardinale Blase Cupich, arcivescovo della città statunitense. Francesco si unisce a tutta la comunità nella preghiera a Dio perchè conceda “riposo eterno” ai morti e “guarigione e consolazione” ai feriti e a quanti sono in lutto. Dal tetto di un palazzo – ricordiamo –  è stato un giovane a sparare sulla folla che partecipava alla parata del 4 luglio, festa dell’indipendenza americana. Sei le vittime e 31 i feriti.  No

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Omicidio Ciatti: condanna 15 anni

Omicidio Ciatti, padre Niccolò: “Pena minima non è giustizia” “Con immensa amarezza ho appreso che è stata data la pena minima. Una sentenza di 15 anni di carcere in un caso come questo non è giustizia. E’ un’offesa a Niccolò e a tutti noi. Eppure c’era il verdetto della giuria popolare che aveva riconosciuto l’omicidio volontario aggravato, la cui pena massima in Spagna è di 25 anni, e c’era la richiesta del pm di dare al colpevole 24 anni di carcere e 9 di libertà vigilata. E’ incomprensibile: vorrei sapere quali sono le attenuanti che il presidente del Tribunale ha riconosciuto al colpevole”. Lo dice all’Adnkronos Luigi Ciatti, padre di Niccolò, il ragazzo ucciso in Spagna a Lloret de Mar, commentando la sentenza del Tribunale di Girona che ha inflitto 15 anni di carcere al ceceno Rassoul Bissoultanov.  “Mio figlio stava ballando – ha aggiunto Luigi Ciatti – ed è stato violentemente aggredito e, come si può vedere da un

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Incendio Roma, aperta inchiesta per rogo colposo

La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul vasto incendio divampato ieri pomeriggio nell’area a Nord della Capitale, che ha interessato diverse zone da Pineta Sacchetti a Valle Aurelia e Balduina. Nell’indagine avviata a piazzale Clodio, al momento, si procede per l’ipotesi di incendio boschivo colposo a carico di ignoti. Nelle prossime ore è attesa in procura ulteriore documentazione sui roghi che sono ancora in corso di spegnimento. Le fiamme ieri hanno danneggiato alcune strutture in legno di un centro sportivo e in un altro circolo in via Ettore Stampini sono stati evacuati alcuni bambini a causa del denso fumo che era visibile a km di distanza in diversi quartieri della capitale. Anche alcune abitazioni sono state evacuate a scopo precauzionale, in particolare su via Proba Petronia a Balduina. Adnkronos

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Marmolada: 6 morti, 8 feriti e 19 i dispersi

“Il bilancio temo sia almeno il doppio” Così il procuratore di Trento. Gli inquirenti: una carneficina, difficile riconoscere le vittime. Le ricerche con l’aiuto dei droni e il cordoglio di Mattarella. “La massa si è staccata a 300 km orari” Una tragedia dalle dimensioni che ancora si fatica a delineare.  “Al momento i dispersi accertati sono 19, 8 i feriti di cui 2 in gravissime condizioni. Dei feriti, 2 sono di nazionalità tedesca. Le vittime al momento sono 6, di cui 4 identificate”.  Così il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, in merito al crollo del seracco di ghiaccio della Marmolada che però teme “che le  vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo,  visto il numero dei dispersi e il fatto che siano  rimaste parcheggiate 16 auto”.  La parole del procuratore tendono a confermare quanto è trapelato da alcune fonti interne del soccorso alpino secondo cui sarebbero una trentina le persone presenti sulla Marmolada al momento del crollo

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Strage di immigrati in Texas

Trovati 46 corpi a bordo di un camion abbandonato a San Antonio Secondo quanto riferito da alcune fonti al New York Times, si tratta del peggiore incidente riguardante i migranti degli ultimi anni. Il Governatore del Texas, Greg Abbott: “Questi morti sono di Biden” Sono 46 le persone che sono state trovate morte all’interno di un rimorchio abbandonato nel Southwest Side di San Antonio, in Texas. Altre 16 persone, tra cui quattro bambini, invece – che si trovavano sempre a bordo del mezzo – si trovano ora in ospedale per essere sottoposte alle dovute cure mediche. Le vittime sarebbero migranti entrati illegalmente negli Stati Uniti. Il Capo della polizia riferisce che al momento sono state fermate tre persone. Tra loro, forse, anche l’uomo che guidava il mezzo e a cui gli agenti stanno dando la caccia. Il sindaco di San Antonio, Ron Nirenberg, ha affermato: “E’ una tragedia. Ci sono 46 persone che avevano una famiglia e cercavano una vita migliore”, ha

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Nicola ed Erica tornano a casa: martedì le esequie

Proclamato il lutto cittadino. Il punto delle indagini Il loro ritorno a casa è previsto per martedì 28 giugno, a mezzogiorno. Le salme di Vito Nicola ed Erica Petrelli giungeranno presso la Chiesa Madre di Cassano, provenienti dagli “Ospedali Riuniti” di Foggia dove il magistrato di turno ha dato il via libera, dopo l’esame autoptico a cura degli specialisti dell’Istituto di Medicina Legale, alla sepoltura. Le esequie funebri saranno celebrate alle ore 16.00, sempre in Chiesa Madre. L’Amministrazione Comunale ha proclamato il “lutto cittadino” lungo tutta la durata del rito funebre, con l’invito alle attività ed ai cittadini a dimostrare il cordoglio dell’intera comunità nelle maniere più consone (ad esempio abbassando le serrande dei negozi e degli esercizi) mentre gli uffici pubblici terranno le bandiere a mezz’asta, vista l’enorme ondata di emozione che la improvvisa scomparsa dei due cassanesi ha suscitato nella popolazione. L’inchiesta, intanto prosegue e si delineano sempre più i contorni di una vicenda tragica che ha visto

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Incidente sulla A14: muoiono padre e figlia

Grave incidente sulla autostrada A14, all’altezza di San Severo: è costato la vita a due persone, padre e figlia, entrambi di Cassano delle Murge. Si tratta del 56enne Vito Nicola Petrelli e di sua figlia Erica di 26 anni. Secondo i primi rilievi a cura della Polizia Stradale, si è verificato un tamponamento poco prima di mezzanotte: la vettura con a bordo i due cassanesi è finita in un canale al margine della carreggiata. La donna è morta sul colpo mentre l’uomo è deceduto nel Policlinico “Riuniti” di Foggia. Pare che padre e figlia stessero tornando da Milano, dove la ragazza insegnava in una scuola del capoluogo lombardo. 

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L’ultimo saluto alla piccola Elena

L’arcivescovo: “Alla madre non augurate il tormento” Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta a Mascalucia il paese dove viveva la bambina di 5 anni uccisa dalla madre il 13 giugno scorso. “Tutti noi, come giudici, siamo pronti a lapidare sempre qualcuno che ha sbagliato. Ho letto su un muro della città una frase che chiedeva riposo eterno per Elena e tormento eterno per la sua mamma. Non credo che la piccola Elena sarebbe d’accordo con quelle parole, come ogni bambino”. Parole che vanno dritte al punto, pronunciate dall’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, a chiusura dell’omelia pronunciata nella cattedrale etnea di Sant’Agata per l’ultimo saluto a  Elena del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa dalla madre Martina Patti il 13 giugno scorso, gesto che ha sconvolto l’intera comunità e non solo. La Cattedrale è gremita di persone e autorità che hanno sfidato un’afa da record. Sono centinaia, alcuni indossano una maglietta con la foto sorridente della bambina uccisa con 11 coltellate. Davanti

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“Non volevo guardarla, l’ho uccisa girata”

“L’ho colpita mentre ero girata, non volevo vedere”. Così Martina Patti, la mamma 23enne rea confessa dell’assassinio della figlia Elena Del Pozzo, ha ricostruito i momenti in cui ha colpito la bambina. Le dichiarazioni sono contenute tra le pagine, 15, dell’ordinanza cautelare in carcere emessa nei confronti della 23enne per l’omicidio premeditato aggravato e l’occultamento di cadavere della figlia di 5 anni. Stralci del provvedimento sono riportati dal ‘Corriere della sera’ e da ’La Sicilia’. La bimba “vittima di una morte violenta particolarmente cruenta e anche lenta è stata uccisa da una donna che in tutte le fasi dell’omicidio deve essere stata necessariamente nel pieno delle sue facoltà trovandosi in condizioni fisiche e psichiche idonee all’agire”, scrive il gip di Catania, Daniela Monaco Crea. La donna, “nonostante il tentativo di lasciar credere di avere agito senza una piena consapevolezza – scrive il gip- è una donna lucida e calcolatrice e se non arrestata potrebbe darsi alla fuga”. “Ho portato Elena

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Broker Bochicchio, si aspetta certificato morte

Incidente in moto a Roma, morto broker Bochicchio: era accusato di truffe a vip Il broker Massimo Bochicchio è morto ieri intorno alle 12 in un incidente stradale su via Salaria, dopo aver perso il controllo della moto su cui si trovava, una Bmw che dopo essere finita fuori strada si è incendiata. Bochicchio era finito sotto processo a Roma dopo essere stato accusato di aver truffato anche alcuni vip e personaggi dello sport, come l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e l’ex mister dell’Inter Antonio Conte. E’ stato rinviato il processo a carico del broker Massimo Bochicchio in attesa di acquisire il certificato di morte dopo l’incidente in via Salaria a Roma mentre era in sella alla sua moto. I giudici della settima sezione penale del Tribunale di Roma, davanti ai quali era in corso il procedimento che vedeva Bochicchio imputato per riciclaggio e abusiva attività finanziaria, hanno disposto il rinvio in attesa dell’atto formale di riconoscimento della salma.

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Spingeva ragazze ad anoressia

Denunciato social coach In un gruppo aperto, su una piattaforma social, spingeva ragazze minorenni e fragili al raggiungimento dell’anoressia. E’ quanto emerso nell’operazione ‘Free Angels’ della Polizia postale di Trieste e Udine con il coordinamento del Centro nazionale di coordinamento alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma. La polizia è risalita a un uomo, che è stato denunciato.  L’operazione nasce da una segnalazione fatta da una quindicenne, da mesi ricoverata presso il reparto di pediatria di un ospedale della regione, per disturbi del comportamento alimentare e patologie conseguenti ad atti anticonservativi.  Grazie a questa giovane, che ha trovato la forza di denunciare l’accaduto, gli specialisti della Polizia postale di Trieste e Udine sono arrivati a un profilo social di una persona che, definitosi coach pro-Ana, aveva agganciato decine di ragazze minorenni e dopo averne carpito la fiducia le aveva indotte a pratiche pericolose di dimagrimento.   Come fa sapere la polizia, tra i consigli

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Rogo Malagrotta, pericolo diossina

Chiusi gli asili e no al consumo di alimenti prodotti in zona L’ordinanza del Comune di Roma e il consiglio di limitare le attività all’aperto: “Mantenere chiuse le finestre”. Aperto un fascicolo in procura mentre è ancora visibile la cappa di fumo nel cielo. Asili nido e centri estivi, pubblici e privati, chiusi nel raggio di 6 km. Divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata, divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile, divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali raccolti nell’area individuata.  Tutto “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione”. Questa l’ordinanza varata dal comune di Roma in cui si legge anche di “limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti”.  Chiusa anche la sede, poco distante, del Consiglio regionale del Lazio di via

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La madre: “L’ho uccisa io”

La morte di Elena Del Pozzo. La madre: “L’ho uccisa io, come se qualcuno si fosse impadronito di me” La procura di Catania ha predisposto il fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Il nonno paterno: “Chi è stato deve pagare”. “Elena è stata uccisa in casa dalla madre con un coltello da cucina”. È l’amara conferma fornita dagli inquirenti nel corso della conferenza stampa sulle indagini sul delitto della piccola di 5 anni che hanno portato al fermo della madre, Martina Patti, per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere, tenuta nella sede del comando provinciale carabinieri di Catania. Elena potrebbe essere stata uccisa dalla madre Martina Patti “per via di una forma di gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente” in quanto non tollerava che alla donna “si affezionasse anche la propria figlia”. Lo scrive la procura di Catania in una nota in cui ricostruisce l’omicidio della piccola dopo il fermo della donna. Eppure, in seguito all’interrogatorio della donna, sono emersi ulteriori

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La piccola Elena è morta

Trovato su indicazione della madre il corpo della bimba rapita Il ritrovamento, secondo quanto si apprende, è stato possibile grazie alle “pressioni esercitate durante gli interrogatori” dagli investigatori. È stata trovata morta Elena, la bambina di cinque anni rapita ieri a Tremestieri etneo. Carabinieri del comando provinciale di Catania si stanno recando sul posto. È stata la madre a fare trovare il corpo della figlia di 5 anni di cui aveva denunciato ieri il sequestro da parte di uomini armati. La donna è uscita poco fa dalla sua casa di Mascalucia, con la sua auto, accompagnata dai carabinieri. Il ritrovamento, secondo quanto si apprende, è stato possibile grazie alle “pressioni esercitate durante gli interrogatori” dagli investigatori. Nessun altro dato è al momento reso noto. La notizia del ritrovamento è stata confermata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Genitori, nonni, zii e familiari: è l’elenco delle persone sentite dalle forze dell’ordine, tra stanotte e le scorse ore, nell’ambito delle indagini avviate

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Fiamme lungo il canale dell’AQP

Momenti di vera paura per i residenti delle abitazioni prospicienti il canale dell’Acquedotto Pugliese, alle spalle del Liceo Scientifico per un incendio sviluppatosi circa un’ora fa in una zona con erba alta e secca. Le fiamme si sono sprigionate per motivi da accertarsi ed hanno lambito i giardini e le case, dando fuoco anche ad alcuni terreni incolti e non bonificati che si trovano in zona. Il forte vento di tramontana ha spinto le fiamme per diverse decine di metri, con il fuoco alimentato da erba secca e rifiuti abbandonati. Immediato l’intervento prima di una pattuglia della Pubblica Assistenza di Cassano quindi, più tardi, dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Altamura, supportati dai Carabinieri Forestali e dalla Polizia Locale di Cassano delle Murge. Al momento la situazione è sotto controllo e non si registrano danni a persone, animali o cose: solo un anziano signore è rimasto ferito cadendo accidentalmente nel parapiglia generale con le fiamme alte a poche decine

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Lite in villa, due feriti in gravi condizioni

Nel pomeriggio di ieri, 10 giugno, intorno alle 17.00 la villa comunale è stata teatro di una violenta lite che ha coinvolto 4 cittadini extracomunitari.Secondo le informazioni trapelate, il diverbio sarebbe iniziato in un bar per poi proseguire in villa dove, in preda ai fumi dell’alcol, i quattro sono passati dalle parole ai fatti, dando vita ad una rissa a colpi di bottiglia di birra. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Turi e due ambulanze del 118 che hanno provveduto a trasportare i quattro feriti presso il Policlinico di Bari e l’Ospedale Di Venere. Due di loro, uno degli aggressori e uno degli aggrediti, versano in gravi condizioni e avrebbero ricevuto una prognosi di 30 giorni. «Abbiamo chiesto un Presidio di forze dell’ordine ad aprile, lo abbiamo ripetuto al Prefetto il 24 maggio e il Sindaco lo ha sollecitato stamattina» – annota sui social il vicesindaco Stefano Dell’Aera, aggiungendo che «tutti quei soggetti che non lavorano e sfruttano

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Arrestato “stalker” 49enne a Cassano

Ha tormentato per mesi una donna e la sua famiglia Una conoscenza casuale si è trasformata in un girone infernale per una donna di Cassano delle Murge (non riveliamo il nome, per proteggerne l’identità). Senza più pace, per sé ed i propri cari, la donna ha denunciato il suo “stalker”, B.F., 49enne di origini baresi ma residente nel centro Murgiano, incensurato. L’uomo è stato arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Cassano con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona, atti persecutori, violenza privata, detenzione e porto illegale di arma. L’indagine è stata condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Alessandro Donato Pesce e condensata nella ordinanza di custodia cautelare firmata dal GIP Paola Angela De Santis. Tutto comincia nel marzo del 2021 quando la donna chiede a quello che diventerà, secondo l’accusa, il suo persecutore, di eseguire alcune riparazioni presso la propria abitazione. L’uomo accetta l’incarico ma utilizza la sua presenza in casa della

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Auto sulla folla nel cuore di Berlino

Un morto e feriti, il guidatore è un tedesco di 29 anni Resta da chiarire se si tratti di un incidente o di un atto deliberato Un’auto si è lanciata contro un gruppo di persone a Berlino, capitale della Germania, causando la morte di una persona e il ferimento di diverse persone. A confermarlo alla Bild è stata la polizia locale. Alla guida del mezzo, secondo quanto riporta Die Welt, è un tedesco di 29 anni. Sul posto ci sono adesso oltre 60 unità dei vigili del fuoco. L’auto che ha travolto il gruppo sarebbe una Renault Twingo. sul posto, ci sono anche diverse ambulanze, accorse per soccorrere i feriti, alcuni dei quali sono in condizioni gravi. Sul luogo c’è un punto di primo soccorso. Lo shock è forte. Secondo i media tedeschi, il mezzo ha finito la sua folle corsa schiantandosi davanti a un grande magazzino a Rankestrasse nell’area di Charlottenburg. La polizia tedesca ha confermato che il sospetto alla guida dell’auto è stato arrestato. Resta da

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“Accoglienza senza dignità”

Secondo il consigliere Lilli Susca, la maggioranza si è mossa troppo tardi, agendo “in emergenza” e sottostimando il numero di lavoratori migranti Lo scorso 4 giugno, in contemporanea all’inaugurazione della Sagra della Ciliegia Ferrovia, il sindacato Flai Cgil ha diramato un comunicato in cui denuncia le “condizioni precarie” della foresteria allestita per i lavoratori migranti, definita come più simile ad “un campo profughi improvvisato”. Sorvolando sul pessimo tempismo del sindacato, i contenuti della nota sono indubbiamente fondati ma nient’affatto nuovi: ben prima di questa sortita mediatica, negli ultimi due Consigli comunali la minoranza ha messo in luce nitidamente le criticità del modello di accoglienza predisposto, riuscendo a far passare all’unanimità la proposta di istituire un tavolo di concertazione permanente, in cui coinvolgere tutti i soggetti interessati per riscrivere le regole di una filiera produttiva in manifesta difficoltà. Sul punto, abbiamo raccolto le dichiarazioni del consigliere Lilli Susca, rilasciateci dopo un’ulteriore visita alla foresteria da cui è emerso che, negli ultimi

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Brasile flagellato dalle piogge torrenziali

Oltre 100 morti Cresce con il passare delle ore il numero delle persone morte a causa delle frane seguite a forti piogge nello Stato brasiliano del Pernanbuco. Lo hanno fatto sapere le autorità locali, mentre vigili del fuoco, militari e altri soccorritori continuano a lavorare in quattro aree dove si sono verificate le frane, nella regione metropolitana di Recife. Monsignor Limacêdo, vescovo ausiliare di Recife: “Più di 5mila persone sono senza riparo, come Chiesa siamo completamente coinvolti nei soccorsi”. Il Brasile piange ancora una volta un grande numero di vittime a causa delle calamità naturali. Negli ultimi mesi sono infatti centinaia le persone che hanno perso la vita per le inondazioni dovute a forti piogge e vere e proprie alluvioni. Solo negli ultimi giorni si contano almeno 106 vittime, ma sono ancora una decina, come minimo, i dispersi. Ad essere colpita a fine maggio dalle forti piogge è stato il Nord Est del Paese. Oggi, però, è giunta anche una

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Biden: “Chiediamoci perchè è accaduto”

Un 18 enne ha ucciso 19 bambini e due adulti in una scuola elementare nel Texas. Tanti gli interrogativi posti dal presidente americano Biden sul possesso delle armi da fuoco. Sono passati 10 anni dalla strage alla Sandy Cook, sempre scuola elementare, in cui 20 delle 26 vittime erano bambini. Risale ad un anno fa la legge cha ha portato i texani a girare liberamente armati, senza bisogno di licenza, ed è la stessa norma che ha permesso al 18 enne Salvador Ramos di uscire di casa, sparando prima a sua nonna, per poi spostarsi alla Robb, munito di una pistola AR-15 semi-automatica, e abbastanza munizioni per uccidere altre 21 persone. Ramos è poi stato ucciso dalle forze dell’ordine. L’episodio, l’ennesimo del genere, ha scosso l’intera pubblica opinione statunitense. Il ripetersi delle stragi attraverso l’utilizzo delle armi da fuoco è legato al facile possesso di questi strumenti di morte, oltre che al disagio sociale che colpisce particolarmente i giovani. Il

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3.589 minori già scomparsi in Italia nel 2022

3.589 minori scomparsi in Italia nei primi quattro mesi del 2022. Si tratta del 64,63% del totale delle denunce di scomparsa, che ammontano a 5.553. 1.180 gli scomparsi italiani e 2.409 quelli stranieri. La percentuale dei ritrovamenti è del 72,11% per gli italiani e del 31,17% per gli stranieri. Oggi ricorre la Giornata internazionale dei minori scomparsi, un fenomeno oggetto di costante e quotidiana attenzione da parte delle Forze di Polizia, dell’Ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse e delle altre Istituzioni, preposti a prevenirlo, a contrastarlo e a monitorarlo, anche attraverso il coinvolgimento della società civile. Secondo i dati presenti nel Ced del ministero dell’Interno, nel 2021 i minori scomparsi sono stati in totale 12.117 (cioè il 62,88% del totale delle denunce di scomparsa, che ammontano a 19.269), di cui il 3.324 italiani e 8.793 stranieri. Dai dati complessivi del fenomeno emerge che più della metà delle denunce di scomparse riguarda minori, con una prevalenza di stranieri entrati

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Texas: 21 morti nella sparatoria

È morto anche il killer. Si tratta di uno studente liceale di 18 anni che frequentava la Uvalde High School. Biden: “L’idea che un ragazzo possa comprare un’arma d’assalto è sbagliata. Dobbiamo opporci alla lobby delle armi” Salvador Ramos, 18 anni: ha parcheggiato l’auto, ha raggiunto il campus di una scuola elementare, la Robb Elementary School in Texas e, armato di fucile e pistola semiautomatica, ha cominciato a sparare. Pesantissimo il bilancio: 22 le vittime di cui 19 bambini, due adulti e lo stesso killer. Salvador Ramos era un liceale e frequentava la Uvalde High School. Il giovane sarebbe stato ucciso nello scontro a fuoco con gli agenti intervenuti, due dei quali sarebbero stati feriti in modo lieve. Tra le vittime un maestro della scuola di 44 anni, mentre non è chiara la sorte della nonna dell’aggressore, che sarebbe stata colpita dal nipote qualche ora prima che si recasse alla scuola. L’Uvalde Memorial Hospital ha dichiarato su Facebook di essersi

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Johnny Depp vs Amber Heard

Kate Moss testimone al processo La modella Kate Moss testimonierà mercoledì prossimo, in collegamento video nell’aula del tribunale di Fairfax in Virginia, al processo per diffamazione intentato da Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard. Lo scrive il New York Post, spiegando che Moss è stata chiamata in causa dalla stessa Heard e quindi la sua deposizione è stata giudicata ammissibile. Moss ha avuto una relazione con Depp tra il 1994 e il 1997 e, secondo le fonti citate dal New York Post, ha sempre sostenuto l’attore.  Amber Heard ha tirato in ballo Kate Moss nel corso della sua testimonianza del 5 maggio scorso, quando ha raccontato di un diverbio avuto con Depp nel marzo 2015 in cui ha preso a pugni in faccia l’attore per paura che questi spingesse sua sorella Whitney giù da una scala. In quel momento Heard avrebbe pensato a Kate Moss perché aveva sentito dire che negli anni ’90, quando Depp e Moss stavano insieme,

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Cassano: muore impiegato della BCC

“Non si può morire per recarsi al lavoro” Donato Calciano, 57 anni, era partito da Tolve, per venire a lavorare in banca a Cassano delle Murge, presso la BCC di Cassano e Tolve. In ufficio, però, l’impiegato – che non si era mai sposato e viveva da solo – non è mai arrivato. La sua auto, poco prima delle ore 7.00 di questa mattina, si è scontrata con un furgone sulla statale 96bis barese tra Irsina e il borgo di Taccone. L’uomo, che viaggiava a bordo della sua Toyota Aygo, ha perso la vita sul colpo. Nell’altra vettura, un Renault Traffic che procedeva in direzione opposta, cinque operai di una ditta edile pugliese. Liberati dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto assieme ai carabinieri di Tricarico, sono stati portati nei pronto soccorso di Potenza e di Matera. Quattro sono già stati dimessi. Uno, invece, è ancora affidato alle cure del personale del “San Carlo” di Potenza. Dalle prime valutazioni, non sembra

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Un anno fa la tragedia del Mottarone

14 morti che ancora attendono giustizia Dopo l’incidente, il caso del rapimento del piccolo Eitan, unico sopravvissuto al disastro. Le indagini non si sono ancora chiuse, la prima udienza del processo è fissata per il prossimo 14 luglio. Una cerimonia sobria per ricordare il dramma di un anno fa e commemorare chi non c’è più: ricorre oggi il primo anniversario della tragedia della funivia del Mottarone, l’incidente all’impianto di risalita che da Stresa, sulle rive del Lago Maggiore, conduce alla vetta del Mottarone. Erano circa le 12,30 del 23 maggio 2021 quando la fune che trainava la cabina numero 3 si spezzò a un passo dall’arrivo nella stazione di monte, facendola scivolare indietro per poi farla sbattere contro il primo pilone e infine precipitare lungo il pendio. Nell’incidente, morirono in 14: una famiglia di origine israeliana di 5 persone (padre, madre, un figlio e due bisnonni) e 9 italiani. L’unico sopravvissuto, Eitan Biran (5 anni), era il figlio maggiore della giovane coppia israeliana, che viveva da anni a Pavia.

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