ENERGIA

Bollette, mercato tutelato e mercato libero

Cosa conviene ora? Mercato tutelato o mercato libero? La domanda che divide da sempre statalisti e mercatisti nel caso delle bollette di luce e gas sta diventando una domanda fondamentale per tentare di fronteggiare l’aumento delle tariffe.   La prima cosa da dire è che presto, dal 1 gennaio 2024, non ci sarà più scelta. Perché si chiuderà definitivamente per l’elettricità il mercato tutelato, un anno dopo lo stop previsto per il gas, completamente libero dal 1 gennaio 2023. Il doppio regime esiste dal 1999, quando le liberalizzazioni del decreto Bersani hanno consentito ai fornitori di energia di stipulare liberamente contratti in Italia.   Al momento, però, c’è ancora poco più del 40% delle utenze legato al mercato tutelato. Ha senso, quindi, chiedersi chi stia affrontando meglio le difficili condizioni attuali.   La differenza sostanziale tra i due regimi è che chi è ancora sotto tutela paga secondo l’aggiornamento previsto ogni tre mesi del tariffario dell’Autorità per l’energia, l’Arera. L’ultimo

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Prezzo gas, lontano accordo Ue su tetto.

I Paesi membri dell’Ue sono lontani dal trovare un accordo sul tetto al prezzo del gas naturale. Sul tema dell’energia, intanto, contatti tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. CONSIGLIO ENERGIA – Il tetto al prezzo del gas, in Ue, appare lontano nonostante 15 Stati, tra cui Italia e Francia, abbiano inviato una lettera alla commissaria all’Energia Kadri Simson chiedendole di studiare un price cap sul metano importato in Ue da tutti i fornitori, non solo su quello proveniente dalla Russia. “Non siamo neanche lontanamente vicini ad un consenso sul price cap”, spiega una fonte diplomatica Ue in vista del Consiglio Energia straordinario che si riunisce oggi a Bruxelles. Per la fonte, “è meglio concentrarci sulle cose che ci uniscono, non su quelle che ci dividono”. Discutere di price cap, sostiene, è “uno spreco di tempo”, poiché alcuni Paesi sono nettamente contrari, dato che “siamo nazioni civili, affidabili e che rispettano lo

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Bollette, da ottobre gas fino a +120%

317 euro per famiglia tipo al mese A partire da ottobre la bolletta del gas per i clienti del mercato tutelato potrebbe aumentare fino al 120% arrivando a sfiorare, per la famiglia tipo, i 317 euro al mese secondo le stime di Facile.it.   Il dato emerge dalle simulazioni realizzate dal comparatore focalizzate sul nuovo metodo di calcolo introdotto dall’Arera; a partire da ottobre il costo della componente materia prima nelle bollette del gas sarà calcolato tenendo in considerazione la media mensile dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano (PSV) e non più le quotazioni internazionali (Ttf di Amsterdam). Una novità introdotta dall’Autorità proprio per far fronte al caro-energia.   “Per capire – spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it – l’effettivo aumento del prezzo del gas bisognerà attendere gli inizi di novembre, quando Arera pubblicherà il dato ufficiale relativo al PSV di ottobre. In ogni caso, questo aggiornamento tariffario riguarderà solo i circa 7 milioni di clienti che

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Gas, la strategia della tensione russa

(Adnkronos) – Non ci sono le prove, almeno non ancora. Ma l’ipotesi che il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream sia un’azione russa alimenta la tesi che quella di Mosca sia un’accurata strategia della tensione sul gas, per far tornare a salire il prezzo e continuare a mettere pressione all’Europa in vista dell’inverno. L’obiettivo è almeno parzialmente centrato visto lo strappo delle quotazioni sopra i 200 megawattora, con una chiusura a 186 megawattora, al mercato di Amsterdam. “Tre eventi di questo tipo non succedono in un giorno, è chiaro che si tratta di un atto di sabotaggio”, sintetizza all’Adnkronos Simone Tagliapietra, senior fellow del think tank bruxellese Bruegel, parlando delle tre esplosioni che hanno danneggiato le due infrastrutture nel mar Baltico, intorno all’isola danese di Bornholm. E diventa difficile ipotizzare che il sabotaggio sia opera di altri. Nonostante il consueto rimpallo di responsabilità che si innescherà, non ha dubbi il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak: “Le fuoriuscite di gas dal Nord

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Gas, lettera Italia e altri 12 Paesi a Ue per tetto

(Adnkronos) – L’Italia e altri 12 Paesi Ue scrivono una lettera alla Commissione europea per chiedere di stabilire un tetto al prezzo di tutte le importazioni di gas sul mercato comunitario e non solo su quello proveniente dalla Russia, al fine di “attenuare la pressione inflazionistica” e fornire un quadro preciso “nel caso di possibili tagli alle forniture”. Oltre all’Italia, la lettera, elaborata su iniziativa del Belgio, è firmata dai ministri dell’Energia di Spagna, Portogallo, Grecia, Polonia, Italia, Malta, Romania, Croazia, Lituania, Slovenia, Slovacchia, Lettonia. In essa si sollecita alla Commissione la presentazione di una proposta sul tetto al prezzo del gas nell’Ue, “non limitato a giurisdizioni specifiche”, in vista del Consiglio dell’energia del prossimo 30 settembre, per poi elaborare una proposta legislativa. I 13 Paesi chiedono inoltre che tale norma sia disegnata in modo tale da “garantire la sicurezza delle forniture e il libero flusso di gas all’interno dell’Europa”, riducendone al contempo la domanda. Gli Stati membri propongono inoltre

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Taglio consumi gas, la Commissione Ue si è divisa

(Adnkronos) – All’interno della Commissione Europea esistono visioni diverse sull’opportunità di imporre risparmi energetici in vista dell’inverno, per fronteggiare i tagli delle forniture di gas da parte della Russia di Vladimir Putin. Nel collegio del 20 luglio scorso, la riunione che ha approvato il piano, poi proposto al Consiglio, di tagliare del 15% il consumo di metano in Europa dal primo agosto 2022 al 31 marzo 2023 rispetto alla media dei cinque anni precedenti, i commissari, emerge dal verbale consultato dall’Adnkronos, hanno tenuto una discussione, come avviene sempre in occasione di provvedimenti importanti. La Commissione è un organo collegiale, in cui le decisioni vengono prese collettivamente; tuttavia durante il dibattito emergono frequentemente posizioni distinte, talora contrapposte. La proposta di un piano per tagliare il consumo di gas, volontariamente in prima battuta, ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei commissari. Il verbale, che è un semplice riassunto del senso della discussione che non precisa le posizioni dei singoli, fa però chiaramente

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Gas: Contratto a prezzi calmierati dopo elezioni

(Adnkronos) – “Il contratto sul gas a prezzi calmierati arriverà dopo le elezioni, già la settimana prossima spero”. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a margine dei lavori del Youth4Climate a New York, risponde ai cronisti circa il decreto ministeriale sul gas a prezzi calmierati per le imprese gassivore. “Siamo all’87,87% di stoccaggi e ho già firmato la lettera per andare oltre il 90%. Se si riuscisse a raggiungere il 92-93%… Servirebbe per avere in inverno più flessibilità”. Le forniture di gas dall’Algeria “certo che arrivano, hanno già smentito e chiarito tutto. Oggi arrivano 70 milioni di metri cubi di gas al giorno dall’Algeria, prima della crisi erano circa un terzo. Poi sembravano esserci problemi ma hanno chiarito, i numeri d’altronde sono questi, il resto chiacchiere”. Sarà ancora ministro? “Io ho finito. Chiunque arriverà, avrà un plico con le cose da fare in continuità, poi farà come gli pare… Anche su Pnrr siamo perfetti, precisi come un orologio”.

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San Patrignano bolletta gas da 730mila euro

(Adnkronos) – San Patrignano rischia di dover chiudere interi settori a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi di energia e materie prime, legato alla situazione internazionale. I costi delle utenze sono, infatti, drammaticamente aumentati anche per la comunità, che nei giorni scorsi ha ricevuto una bolletta da 730mila euro per il gas, consumato nel solo mese di agosto. Più di dieci volte la cifra della pagata per lo stesso periodo lo scorso anno, quando la bolletta era stata di 70mila euro. A riferirlo è la stessa comunità in una nota. “Sono cifre che rendono la dimensione tragica del fenomeno. I costi dell’energia hanno oggi un impatto tale su San Patrignano da mettere a repentaglio le attività previste per la formazione dei ragazzi e ragazze in percorso di recupero. Il rischio – spiega la nota – è pregiudicare addirittura il modello di sostenibilità economica che la comunità ha saputo realizzare, e quindi la sua capacità di accogliere un numero sempre maggiore di

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Gas, Eni: “Non risultano difficoltà import da Algeria”

(Adnkronos) – “A Eni non risulta alcuna difficoltà da parte algerina nella disponibilità presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati, che peraltro stanno già arrivando in Italia”. E’ quanto fa sapere Eni in merito a indiscrezioni riportate da un sito di giornalismo investigativo sulle forniture d gas dall’Algeria. “Nell’ultima settimana – riferisce il gruppo – dall’Algeria attraverso il Transmed sono arrivati in Italia mediamente 70 milioni di metri cubi al giorno, che rappresentano circa il 36% del totale delle forniture e sono più di tre volte il flusso che è arrivato dalla Russia nello stesso periodo. Nel corso degli ultimi anni non si sono mai registrati questi livelli di flussi dall’Algeria durante il mese di settembre”. La società algerina Sonatrach avrebbe difficoltà ad onorare il contratto di fornitura supplementare di gas all’Italia secondo quanto scrive Algerie Part: all’Italia sarebbero stati promessi 9 miliardi di m3 di gas da fornire a partire da novembre fino a fino 2023-inizio 2024,

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“è tsunami, +2.797 euro anno per famiglia”

Inflazione “è tsunami, +2.797 euro anno per famiglia con 2 figli” (Adnkronos) – L’inflazione in Italia? “Uno tsunami” che “sta svenando gli italiani”, “un’emergenza nazionale che va risolta rimuovendo la causa originaria e principale che l’ha originata, ossia i prezzi folli delle bollette che oramai le imprese hanno trasferito sui prezzi finali dei loro prodotti, come attesta la corsa dei prezzi”. Questo l’allarme, in una nota, di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.   “Troppe le cose che non sono state ancora fatte: tetto al prezzo del gas, disaccoppiamento tra prezzo della luce e quello del gas, abbandono del Ttf come indice di riferimento, sospensione delle aste di Co2, tassazione al 100% degli extraprofitti delle società energetiche. Il fatto poi che per l’Istat sia l’energia elettrica e il gas del mercato libero a produrre l’accelerazione dei prezzi, dimostra che il Governo Draghi, nel prossimo provvedimento in discussione, deve rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista tra poco più

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Gas, Cingolani: “Proposta Ue su tetto al prezzo…”

(Adnkronos) – “Dopo la riunione dei 27 la grande maggioranza degli Stati membri ha riconosciuto l’importanza del Price cap e per la prima volta c’è un documento scritto che dà mandato alla Commissione di elaborare una proposta” di un tetto al prezzo del gas. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ospite di Sky Tg24 economia. “Adesso la Commissione ha già contattato alcuni Stati membri, fra cui l’Italia, per convocare i gruppi tecnici ed elaborare la proposta. Entro il 30 settembre la proposta deve essere pronta perché il 30 settembre è convocato un altro Consiglio Energia”, ha sottolineato. All’interrogativo se si pensi a un Price cap da applicare solo sul gas russo o su tutto quello che arriva via gasdotto, Cingolani spiega che “in queste tre settimane ci sarà proprio una discussione tecnica” su come costruire questo tetto. “E’ più probabile che la discussione verta su un taglio uniforme per tutte le forniture di gas. Ricordo che si tratta

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Il tetto Ue al prezzo del gas non c’è

Se ne parla da mesi. E da mesi si annunciano passi avanti, mediazioni possibili e frenate impreviste. Ma la sostanza, a oggi, è che il tetto Ue al prezzo del gas non c’è e difficilmente ci sarà. La proposta, avanzata prima dell’estate da Mario Draghi, è stata depotenziata dai veti incrociati e anche dal passare del tempo, che ha reso una misura potenzialmente dirompente un rimedio talmente parziale da rischiare di diventare irrilevante. Cosa è successo nel frattempo? Si è compreso che un tetto al prezzo del solo gas russo, con la consistente riduzione della dipendenza dalle forniture da Mosca, avrebbe poco senso. Non solo. E’ diventata sempre più palese l’opposizione a un tetto generalizzato al prezzo del gas, misura che avrebbe un impatto significativo ma che ridurrebbe, e non poco, il guadagno di diversi Paesi europei, dalla Norvegia che ne produce tanto all’Olanda che ospita, ad Amsterdam, una Borsa che avrebbe visto ridimensionarsi il suo peso e le commissioni

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Bollette, “italiani lavoreranno 30 giorni per pagarle”

(Adnkronos) – Nella maggior parte degli Stati dell’Ue la bolletta energetica media annua oggi supera un mese di stipendio per i lavoratori meno retribuiti. E’ quanto emerge da uno studio della Confederazione europea dei sindacati (Ces) basato sui dati di luglio nel quale si sottolinea che in 16 Stati membri dell’Ue i lavoratori che guadagnano un salario minimo devono mettere da parte l’equivalente di un mese di stipendio per pagare le sue bollette energetiche. Nel 2021 riguardava solo 8 Stati membri. Per circa 9,5 milioni di lavoratori, osserva il Ces, pagare le bollette energetiche è già difficile. Basta pensare che a luglio di quest’anno i prezzi del gas e dell’elettricità sono aumentati del 38% nell’insieme dell’Europa rispetto all’anno scorso e continuano ad aumentare. In Italia la bolletta energetica media annua si attesta attualmente a 2.071 euro e per un lavoratore che guadagna 24.849 euro sarà necessario lavorare 30 giorni per poterla pagare. Il Ces chiede ai dirigenti “di agire con

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Energia, Anef: “A rischio stagione invernale”

“Il caro energia rischia di far saltare il banco della prossima stagione sciistica. Gli aumenti non sono sostenibili per gli impiantisti, c’è la necessità di un impegno diretto dell’attuale Governo per affrontare questa nuova terribile emergenza. L’argomento interessa tutto il settore produttivo ma è assolutamente vitale per il turismo invernale, che si basa sullo sci e sugli impianti di risalita che sono azionati elettricamente e come tali rappresentano il modo più sostenibile di fruire la montagna”. Così in una nota Anef, Associazione nazionale esercenti funiviari, che chiede che il tema energetico venga messo in cima all’agenda elettorale. “Il costo dell’energia è aumentato anche di 6 volte rispetto ad agosto 2021 -commenta Valeria Ghezzi, presidente di Anef- a questo punto, l’energia che serve per alimentare gli impianti di risalita e i sistemi di innevamento programmato, quando servono, a cui si aggiunge il gasolio utilizzato dai mezzi battipista, rischia di diventare un costo insostenibile. Un costo che andrebbe a minare le sorti

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Caro bollette, su misure pesa nodo risorse

Verso Nadef light a settembre Il governo resta alle prese con il nodo risorse per finanziare le nuove misure contro il caro-energia chieste a gran voce dal mondo produttivo per scongiurare un blackout delle filiere più esposte già ad ottobre. Intanto si prefigurerebbe la stesura di una Nadef light il 27 settembre da parte del governo uscente.  A quanto apprende l’Adnkronos, la griglia previsionale sulla quale costruire la manovra di bilancio potrebbe essere stilata indicando solo le stime su pil, inflazione e lavoro o potrebbe contenere tutte le stime ma a ‘bocce ferme’, ovvero a politiche invariate e non tenendo conto del programma di governo, trattandosi di un esecutivo dimissionario.   Intanto continuano le riunioni tecniche dei ministeri coinvolti per dare seguito agli interventi prioritari contro l’impennata del gas, essenzialmente l’innalzamento del credito di imposta per le bollette delle imprese che dovrebbe spingersi fino al 30%, secondo le ipotesi sul tavolo. Quanto al provvedimento che ospiterà le nuove norme, sono

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Bollette luce e gas, “stangata da 2.852 euro”

“Anche se il Governo, con un nuovo Dl Aiuti, congelasse gli aumenti di luce e gas, ci sarebbe comunque una stangata per le bollette delle famiglie”. E’ quanto emerge da uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo il quale, anche se a ottobre 2022 i prezzi del mercato tutelato restassero quelli attuali, ossia quelli del terzo trimestre 2022, una famiglia tipo pagherebbe la luce il 39,8% rispetto al quarto trimestre 2021, mentre il gas costerebbero il 27,6% in più. Secondo lo studio dell’associazione, infatti, la bolletta della luce del quarto trimestre 2022 salirebbe, per una famiglia tipo, di 80 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando da 200 a 280 euro. Per il gas, invece, la bolletta passerebbe da 461 a 588 euro, con un rialzo pari a 127 euro. Una mazzata trimestrale complessiva pari a 207 euro. Su base annua, anche se immaginassimo prezzi fermi per tutto l’anno, una famiglia tipo avrebbe una spesa complessiva pari

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