SALUTE

Long covid e infortuni dei calciatori, lo studio

(Adnkronos) – Long Covid, calcio e infortuni. Uno studio italiano ha svelato come le conseguenze della malattia da Sars-CoV-2 nei calciatori hanno portato a un aumento degli infortuni muscolari. La ricerca è stata condotta dall’Unità di Statistica medica ed epidemiologia della Facoltà di medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, guidata da Massimo Ciccozzi, con l’aiuto dei fisioterapisti Giorgio Conti e Marco Bravi. Lo studio sul Long covid e calciatori è stato “effettuato dal nostro gruppo con lo scopo di indagare la correlazione tra l’infezione da Sars-CoV-2 e lesioni muscolari in un ampio campione di calciatori professionisti, lo abbiamo condotto – sottolinea all’Adnkronos Salute Ciccozzi – come studio di coorte retrospettivo su giocatori di calcio professionisti dei campionati di Serie A e LaLiga spagnola durante le stagioni 2019-2020 e 2020-2021”.  I giocatori sono stati sono stati divisi in due gruppi a seconda che avessero contratto l’infezione da Sars-CoV-2 o meno. “Nel 2019-2020 entrambi i campionati hanno mostrato differenze non

Leggi di più...

Covid, Galli: “Tante varianti, prendo in seria considerazione quinta dose”

(Adnkronos) – “Sars-Cov-2 fa il suo mestiere di virus. E questo fa sì che compaiano continue varianti che quindi oggi sono tante. Queste varianti se ‘incontrano’ una popolazione di recenti vaccinati o di recenti infettati probabilmente incidono poco. Ma, con il tempo, non si può escludere che una mutazione particolarmente ‘vivace’ possa dare problemi. Quindi, una quinta dose di vaccino anti Covid, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, per me stesso, la prenderò in serissima considerazione”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.   “Sono un signore di 72 anni con l’asma – continua – e fattori di rischio sufficienti per pensare a proteggersi, anche se spero nelle mie capacità immunitarie. Ma non sempre chi ‘vive sperando’ fa una buona scelta”.   “Vederemo – aggiunge – come evolverà la situazione epidemica nei prossimi mesi. Nelle ultime quattro settimane, però, un migliaio abbondante di morti li abbiamo avuti. Questo implica che

Leggi di più...

Covid oggi Italia, 23.988 contagi e 216 morti

Bollettino ultima settimana Sono 23.988 i contagi da Coronavirus in Italia nel bollettino di oggi con i numeri della settimana dal 3 al 9 marzo 2023 secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Un trend in calo del 10,1% rispetto alla settimana precedente quando erano 26.684. Si registrano inoltre altri 216 morti nell’ultima settimana in diminuzione rispetto alla precedente in cui erano 228.  Si stabilizza, inoltre, il tasso di positività per Covid in Italia nell’ultima settimana: si attesta al 5%, invariato rispetto alla settimana precedente. Tornano a calare i test eseguiti in 7 giorni: il bollettino riporta un totale di 477.908 tamponi, pari al 10,4% in meno rispetto alla settimana precedente quando erano 533.212.  SARDEGNA – In Sardegna si registrano oggi 46 ulteriori casi confermati di positività al Covid di cui 43 diagnosticati con tampone antigenico secondo quanto comunica la Regione. Sono stati processati in

Leggi di più...

Long Covid, Lancet: “1 su 10 smette di lavorare”

(Adnkronos) – Era l’11 marzo 2020 quando il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dichiarava Covid-19 una pandemia. In quei giorni lo tsunami si stava alzando per poi abbattersi con tutta la sua violenza sul mondo. Sono passati 3 anni e, ora che l’onda si è ritirata, i ‘fantasmi’ di una pandemia che tutti vorrebbero lasciarsi alle spalle sono circa 65 milioni di persone strette nella morsa del Long Covid, imprigionate in un infinito 2020. Il tampone negativo ha decretato che il virus li ha lasciati, eppure è sempre con loro e li obbliga a una vita in bianco e nero, vago ricordo di quella di prima. Su questo esercito silenzioso la rivista ‘The Lancet’, una delle bibbie della comunità scientifica, accende i riflettori con un editoriale: ‘Covid lungo: 3 anni dopo’. Il messaggio è chiaro: “Il Long Covid viene spesso facilmente liquidato come una condizione psicosomatica. Dato ciò che ora sappiamo sui suoi effetti e sulle

Leggi di più...

Covid Italia, Iss: Rt sale, ricoveri in calo

(Adnkronos) – Rt a 0,97 in aumento rispetto a 7 giorni fa, in lieve diminuzione l’incidenza, ricoveri in calo. E’ quanto emerge dal report con i dati settimanali del monitoraggio Covid-19 della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.  “In lieve diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 41 ogni 100.000 abitanti (3-9 marzo) contro 45 ogni 100.000 abitanti (24 febbraio-2 marzo)” sottolinea il report.   

Leggi di più...

Long Covid, con Omicron molti meno rischi: lo studio

(Adnkronos) – Soffrire di Long Covid è “molto meno probabile” dopo avere contratto un’infezione da variante Omicron di Sars-CoV-2, che dopo un contagio da coronavirus pandemico nella sua versione originale. E’ la conclusione di uno studio svizzero condotto su oltre mille operatori sanitari, che sarà presentato al Congresso della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid 2023, 15-18 aprile, Copenaghen – Danimarca) da Carol Strahm della Divisione di Malattie infettive ed Epidemiologia ospedaliera dell’Ospedale cantonale di San Gallo.  La ricerca ha coinvolto 1.201 operatori di 9 network sanitari elvetici, per l’81% donne, di età media 43 anni, reclutati fra giugno e settembre 2020. L’obiettivo degli autori era valutare i tassi di sequele post-Covid nei ‘camici’ infettati da virus Sars-CoV-2 di tipo ‘wild’, dalla prima variante Omicron (BA.1) o da entrambi, rispetto a controlli non contagiati. I partecipanti sono stati sottoposti regolarmente a test Covid-19 (tamponi nasofaringei e test anticorpali), hanno fornito informazioni sul proprio stato vaccinale e hanno

Leggi di più...

Covid, Oms: casi e morti in calo nel mondo ma risalita contagi in Europa

(Adnkronos) – Continua il calo dei casi e dei morti di Covid segnalati nel mondo, ma con una risalita dei contagi in Europa. Nei 28 giorni dal 6 febbraio al 5 marzo, a livello globale sono stati registrati circa 4,5 milioni di casi e 32mila decessi, pari a -58% e -65% rispettivamente rispetto ai 28 giorni precedenti. Al 5 marzo, da inizio pandemia sono oltre 759 milioni i contagi confermati e oltre 6,8 milioni le morti. E’ quanto emerge dal bollettino diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità.   Ancora una volta Oms ribadisce che “le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni” da Sars-CoV-2, “come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela”, avverte l’agenzia ginevrina che, nel monitorare le variazioni delle tendenze epidemiologiche, effettua ormai i confronti su intervalli

Leggi di più...

Inchiesta Covid, Tribunale Ministri archivia Conte, Speranza e Lamorgese

(Adnkronos) – Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato la posizione dell’ex premier Giuseppe Conte e degli ex ministri Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, indagati in seguito a diverse denunce da parte di associazioni e cittadini, tra cui l’avvocato Carlo Taormina e il Codacons. La Procura aveva chiesto l’archiviazione.   “Non è possibile ipotizzare e individuare violazione di regole cautelari generiche o specifiche nell’operato del Governo nel periodo preso in considerazione dalle denunce” sottolineano i giudici. 

Leggi di più...

Covid Italia, ricoveri in calo in ultima settimana: report Fiaso

(Adnkronos) – Riprende in modo significativo la discesa dei ricoveri Covid in Italia: -22% il dato dell’ultima settimana, anche le intensive fanno segnare -19% di pazienti con infezione da Sars Cov-2. E’ quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, del 7 marzo.  Si riduce ancora il numero dei ricoveri ‘per Covid’, ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, -23% di casi in ricovero ordinario, rappresentano il 35% dei casi con infezione da Sars Cov-2 negli ospedali. Hanno un’età media di 69 anni e nell’86% dei casi sono vaccinati da oltre sei mesi e soffrono di altre patologie, evidenzia il report. Giù anche i ricoveri ‘con Covid’, ovvero pazienti arrivati in ospedale per la cura di altre patologie e risultati positivi al virus senza sintomi respiratori e polmonari. Rappresentano il 65% dei pazienti Covid, il 73% risulta vaccinato da oltre 6 mesi.  Numeri bassi nelle terapie intensive che registrano un

Leggi di più...

Covid, moltiplica rischio disturbi gastrointestinali: lo studio

(Adnkronos) – Ammalarsi di Covid-19 moltiplica il rischio di sviluppare disturbi gastrointestinali entro un anno dall’infezione. Tra chi ha avuto Covid, rispetto a chi non è mai stato contagiato da Sars-CoV-2, la probabilità di soffrire a lungo termine di problemi a stomaco e intestino aumenta del 36% in generale. Si va da un rischio del 35% maggiore di reflusso gastroesofageo a una probabilità del 62% superiore di ulcere gastriche o dell’intestino tenue, passando per mal di stomaco (+36%), pancreatite acuta (+46%), infiammazione gastrica (+47%), sindrome dell’intestino irritabile (+54%). A fare i conti è un team americano in un maxi-studio pubblicato su ‘Nature Communications’. Gli autori stimano che, ad oggi, Covid-19 abbia contribuito a oltre 6 milioni di nuovi casi di disturbi gastrointestinali negli Usa e a 42 milioni in tutto il mondo. Tra i ‘lasciti’ del virus anche stitichezza, diarrea, dolore addominale, gonfiore, vomito e problemi al fegato compresa l’insufficienza epatica. Da sintomi lievi, dunque, a patologie potenzialmente mortali.  L’analisi

Leggi di più...

Covid, Djokovic e il visto negato in Usa: Heather Parisi reagisce così

(Adnkronos) – “Gli Usa negano il visto di entrata a Nole Djokovic perché non è vaccinato, anche se ha già avuto il Covid 19. Non è più scienza, è un culto da venerare ciecamente”. A scriverlo sui social è Heather Parisi, commentando la decisione degli Stati Uniti di negare l’ingresso nel Paese al tennista serbo per poter giocare ai tornei di Indian Wells e Miami. Le autorità Usa hanno infatti rigettato la richiesta di deroga del campione del mondo che, come è noto, non è vaccinato contro il Covid. 

Leggi di più...

Inchiesta covid, Ciccozzi: “A Bergamo processo a scienza sbagliato”

(Adnkronos) – “A gennaio e febbraio 2020 non sapevamo nulla sul Sars-CoV-2, cosa fosse, quali danni poteva fare, non avevamo armi e sapevamo poco sulla sua diffusione. Ora dopo tre anni fare un processo alla scienza mi pare sbagliato. Anzi, oggi è chiaro a tutti come la scienza abbia vinto la battaglia contro il Covid. Ha fatto solo bene”. Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, intervendo sulle polemiche dopo i 19 indagati, tra cui diversi scienziati come Ippolito, Locatelli e Brusaferro, dalla Procura di Bergamo sulle mancate zone rosse in Lombardia.  “E’ capitato anche di non essere ascoltati subito, ad esempio quando anche il sottoscritto, già a febbraio, parlava del rischio delle mutazioni del virus che come centro noi avevamo già visto. E’ vero che c’è stata molta confusione, non si può negare, anche a livello scientifico ma perché non si sapeva

Leggi di più...

Covid Italia, in ultimi 7 giorni calo contagi e morti: report Gimbe

(Adnkronos) – Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 24 febbraio-2 marzo 2023, rispetto alla precedente, “una diminuzione di nuovi casi (-9,4%), dei decessi (-6,6%). Stabili i ricoveri con sintomi (-1%), mentre aumentano le terapie intensive (+3%)”.   “Dopo l’aumento della settimana scorsa – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un nuovo calo (-9,4%) dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 29 mila nella settimana precedente scendono a oltre 26 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 3.800 casi al giorno”.  Secondo Gimbe, “i nuovi casi aumentano in 4 Regioni: dal +5% del Molise al +63,2% della Valle d’Aosta. In calo le restanti 17 Regioni: dal -0,6% della Sicilia al -22,4% della Provincia Autonoma di Trento In 31 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,7% di Teramo al +84,8% di Gorizia. Nelle restanti 75 Province – continua il report – si rileva una diminuzione

Leggi di più...

Csel: “Sanatoria per gli enti locali che non hanno inviato certificazioni delle perdite gettito a causa del Covid”

(Adnkronos) – Scatta la sanatoria per gli enti locali che non hanno inviato in tempo le certificazioni che attestano l’entità delle perdite di gettito subite a causa della pandemia. A dispetto delle pesantissime sanzioni previste in caso di ritardo, sono 152 gli enti locali che non hanno ancora provveduto a trasmettere alla Ragioneria generale dello Stato le certificazioni finalizzate a monitorare se i fondi compensativi assegnati dallo Stato attraverso il cosiddetto ‘Fondone’ erano congrui rispetto alle effettive necessità dei Comuni coinvolti. In 109 casi i ritardi sono riferiti al 2020, e la scadenza mancata è dunque risalente al 31 maggio 2021, vale a dire quasi due anni fa. A rivelarlo un’elaborazione di Centro Studi Enti Locali (Csel), per Adnkronos, basata sui dati diffusi dalla Ragioneria generale dello Stato   Ma quali erano le sanzioni previste per gli enti inadempienti che sono state cancellate con un “colpo di spugna”, sottolinea Csel, inserito nella legge di conversione del Milleproroghe 2023? Per eventuali

Leggi di più...

Djokovic salterà Indian Wells 2023, non è vaccinato contro il covid: stop degli Usa

(Adnkronos) – Il numero uno del tennis maschile Novak Djokovic si è ritirato dal BNP Paribas Open 2023 di Indian Wells. A riferirlo gli organizzatori. “Con il suo ritiro, Nikoloz Basilashvili entra in campo”, ha twittato il torneo californiano senza fornire ulteriori dettagli. Djokovic non può attualmente entrare negli Stati Uniti in quanto non è vaccinato contro la Covid-19.   All’inizio della settimana la USTA (US Tennis Association) e gli organizzatori degli US Open avevano sostenuto che il 22 volte vincitore di slam sarebbe potuto entrare negli Usa per partecipare ai tornei di questo mese, nonostante il fatto che non fosse vaccinato.  Gli Stati Uniti richiedono che gli stranieri che entrano nel Paese siano vaccinati contro il Covid-19 senza la possibilità di fornire un risultato negativo del test come alternativa. Le regole cambieranno ufficialmente l’11 maggio. Il main draw dell’Indian Wells di quest’anno inizierà mercoledì 7 marzo, mentre il Miami Open il 19.  Gli US Open inizieranno il 28 agosto.

Leggi di più...

Inchiesta covid, Crisanti: “Perizia non è atto d’accusa”

(Adnkronos) – “Ho semplicemente accolto l’invito della procura, la perizia è stata consegnata più di un anno fa, è un documento tecnico-scientifico in cui la procura mi ha chiesto di ricostruire i fatti. Non è un atto d’accusa”. Così Andrea Crisanti, microbiologo e consulente della procura di Bergamo nell’inchiesta sul Covid che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nomi eccellenti come l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, oltre ai vertici della Regione Lombardia e dei componenti del Cts. Crisanti ribadisce “che è stato un errore non capire che con i dati di Vo’, bisognava chiudere tutta la Lombardia. L’ho detto in un’intervista del 26 febbraio 2020”, ha spiegato ospite della trasmissione ‘Mezz’ora in più’.  “Mai come ora mi sono reso conto che il prezzo dell’integrità è la solitudine”, ha affermato il microbiologo e senatore Pd, spiegando di non aver avuto chiarimenti con nessuno, neppure con l’ex ministro Roberto Speranza che risulta tra gli

Leggi di più...

Inchiesta covid, Bassetti: “Scelte sempre in buona fede”

(Adnkronos) – ”In quel momento le scelte le facevamo al buio, io credo che il processo per quei giorni andrebbe fatto al virus”. Così Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive dell’Università degli Studi di Genova, a ‘Mezz’Ora in più’ su Rai3, parlando dell’inchiesta sul Covid che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nomi eccellenti come l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, oltre ai vertici della Regione Lombardia e dei componenti del Cts.   “Qualunque scelta fu fatta in buona fede – ha quindi sottolineato Bassetti – navigavamo al buio in un mare in tempesta. Non possiamo giudicare quei giorni con gli occhi di oggi ma dobbiamo farlo con gli occhi di allora che erano quelli di un Paese che per primo affrontava il covid”.    

Leggi di più...

Inchiesta covid, chat agli atti: “Sta succedendo di tutto, qui è la guerra mondiale”

(Adnkronos) – “Non si può non segnalare il ritardo del Ministero della salute nella gestione dell’emergenza. Solo il 4 marzo 2020, infatti, approntava una prima stima dei costi per l’acquisto di attrezzature ospedaliere, allorquando ormai in Lombardia vi erano già 1.820 casi, 73 deceduti e 209 persone in terapia intensiva”. E’ una delle considerazioni contenute nella chiusura inchiesta dei magistrati di Bergamo che per tre anni hanno cercato di ricostruire le prime fasi della pandemia e le risposte istituzionali all’emergenza Covid.   Nelle quasi 2500 pagine dell’inchiesta in cui si raccolgono documenti ufficiali, chat e le testimonianze di politici ed esperti in prima linea, emergono i punti di debolezza: tracciamento, tamponi e medici di base, ma vengono alla luce anche quelle che sono anche visioni diverse di come affrontare e rispondere al virus che avanza inesorabile.   In una chat del 23 febbraio 2020 Giuseppe Ruocco, ex segretario generale del ministero della Salute scrive: “Qui si stanno demoralizzando tutti, e

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, Conte: “Mai avuta bozza zona rossa Val Seriana”

(Adnkronos) – “Il documento firmato non è mai stato nelle mie mani”. E’ quanto dichiara l’ex premier Giuseppe Conte, sentito a Roma, il 12 giugno 2020, dai magistrati della procura di Bergamo che hanno condotto l’inchiesta sulla prima fase della pandemia e sulla mancata zona rossa nei comuni della Val Seriana. “Il fatto che il 5 marzo 2020 la bozza fosse già sottoscritta dal ministro Speranza mi è stato riferito, successivamente, credo dai miei collaboratori”.   Nel verbale, allegato agli atti di chiusura dell’inchiesta in cui Conte risulta indagato per epidemia colposa, si cerca di ricostruire i passaggi e i dati che hanno portato a una scelta che potrebbe aver fatto impennare il numero dei morti in provincia di Bergamo.  

Leggi di più...

Inchiesta covid, atti procura Bergamo: “Governo fu inefficiente”

(Adnkronos) – “Dalla documentazione esaminata emerge che la macchina organizzativa del ministero della Salute ha mostrato carenze, ritardi e inefficienze”. Sono le conclusioni contenute negli atti della procura di Bergamo che ha ricostruito, in un’indagine durata circa 3 anni, le prime fasi della diffusione della pandemia. Tra gli indagati compare anche l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.   “Solo dopo il 20 febbraio 2020 è iniziato un frenetico e caotico tentativo di organizzare il sistema di risposta. Prima di quella data, poco o nulla è stato fatto, ad ogni livello, anche in ragione della frammentazione delle responsabilità e della poca chiarezza della linea di comando”, si legge nelle quasi 2500 pagine di indagine. Del resto, il Ministero, prima del 21 febbraio 2020 non risulta aver adottato una efficiente politica preventiva, limitandosi a un blocco dei voli diretti dalla Cina (che non ha certamente inciso positivamente), all’installazione di termoscanner negli aeroporti di Milano e Roma, all’istituzione di una task force senza

Leggi di più...

Long Covid raddoppia rischi cuore, lo studio

(Adnkronos) – Chi soffre o ha sofferto di Long Covid ha una probabilità più che doppia di andare incontro a problemi cardiovascolari nei mesi successivi all’infezione rispetto a chi non ha mai avuto la malattia. Lo dimostra un’ampia metanalisi degli studi condotti sull’argomento, che sarà presentata il 6 marzo al congresso annuale dell’American College of Cardiology a New Orleans. Se Covid-19 ha lasciato qualche ‘strascico’, dunque, attenti al cuore, raccomandano gli specialisti della Società italiana di cardiologia (Sic), che invitano i pazienti con Long Covid a effettuare controlli regolari in presenza di nuovi sintomi respiratori o cardiaci.   “Covid-19 non è soltanto una malattia respiratoria, chi ha sintomi sospetti dopo aver avuto l’infezione deve approfondire per evitare conseguenze cardiovascolari serie”, sottolinea Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic. I dati del nuovo studio, raccolti da 11 ricerche su oltre 5,8 milioni di persone in tutto il mondo, indicano chiaramente che il Long Covid mette in pericolo il cuore, aumentando il rischio cardiovascolare

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, Crisanti: “Fuga di notizie? Querelo chi fa mio nome”

(Adnkronos) – “Rimango di sasso. Ho avuto la perizia per tre anni e non è uscito nulla. Non sapevo chi fossero gli indagati. Chi fa il mio nome dice il falso e sono pronto a querelare. E sarò intransigente. Ma poi la perizia non è che contiene i nomi degli indagati, è una mappa logica che ricostruisce i fatti e permette agli inquirenti di contestualizzare altri documenti. In non ho contatti con la Procura di Bergamo dal mese prima che ho deciso di candidarmi”. Così all’Adnkronos Salute il virologo Andrea Crisanti, senatore del Pd, autore della perizia tecnica al centro dell’inchiesta della Procura di Bergamo che ha portato a 19 indagati per le mancate zone rossa in Lombardia, commenta l’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Bergamo per la fuga di notizie e le indiscrezioni di stampa che accostano il suo nome alla vicenda.  

Leggi di più...

Covid, ucciso a Mosca scienziato russo che contribuì a vaccino Sputnik

(Adnkronos) – E’ stato ”strangolato a morte con una cintura” Andrey Botikov, 47 anni, uno degli scienziati che ha contribuito a creare il vaccino russo contro il Covid-19. Lo riferisce l’agenzia di stampa Tass affermando che il ricercatore è stato ”assassinato nel suo appartamento nel nord-ovest di Mosca”. Botikov aveva lavorato per il Centro nazionale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia sul vaccino Sputnik V.  La Tass aggiunge che un uomo di 29 anni si è dichiarato colpevole dell’omicidio. Secondo gli investigatori, prosegue l’agenzia di stampa, l’omicidio sarebbe avvenuto a seguito di una lite domestica. 

Leggi di più...

Covid oggi Italia, 26.684 contagi e 228 morti: bollettino ultima settimana

(Adnkronos) – Sono 26.684 i contagi da Coronavirus in Italia del bollettino settimanale di oggi, dal 24 febbraio al 2 marzo, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 228 morti in flessione del 6,6% rispetto alla settimana precedente quando erano 244.  Torna a scendere il tasso di positività per Covid-19 in Italia nell’ultima settimana: si attesta al 5%, con una variazione di 0,8 punti percentuali in meno rispetto alla settimana precedente (quando era al 5,8%). In aumento, invece, i test eseguiti in 7 giorni: il bollettino riporta un totale di 533.212 tamponi, pari al 5,3% in più rispetto alla settimana precedente in cui furono 506.295.  ABRUZZO – Sono 632 i casi positivi al Covid registrati tra il 25 febbraio e il 3 marzo in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 651769. Il bilancio

Leggi di più...

Covid Italia, Iss: incidenza in calo, sale Rt

(Adnkronos) – Incidenza in calo, sale invece l’indice di trasmissibilità Covid in Italia. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute. E’ “in lieve diminuzione” l’incidenza settimanale del Covid in Italia: a livello nazionale è pari a 45 casi ogni 100mila abitanti (nel periodo 24 febbraio-2 marzo), contro 48 ogni 100mila abitanti (17-23 febbraio, dato definitivo relativo al monitoraggio della scorsa settimana), evidenzia l’Istituto superiore di sanità .   Sale invece l’indice di trasmissibilità Covid in Italia. Nel periodo 8-21 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici “è stato pari a 0,94 (intervallo 0,85-1,12), in aumento rispetto alla settimana precedente”, quando era a 0,91, “ma ancora sotto la soglia epidemica”.   “L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve aumento ma rimane sotto la soglia epidemica: è stato pari a 0,97 (0,92-1,02) al 21 febbraio, contro il dato precedente di 0,93 (0,88-0,98) al 14 febbraio”, evidenzia l’Iss.  Stabile il numero dei ricoverati

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo su mancata zona rossa, Conte: “Ben vengano verifiche”

(Adnkronos) – Con la zona si sarebbero potute salvare 4mila persone, evitando 4mila morti nella provincia di Bergamo travolta dall’ondata di contagi covid tra il febbraio e il marzo 2020. E’ quanto si legge nell’avviso di conclusione delle indagini della procura di Bergamo sulla gestione dell’emergenza. Non avere istituito la ‘zona rossa’ nei comuni della Val Seriana, inclusi Alzano Lombardo e Nembro, “nonostante l’ulteriore incremento del contagio in Regione Lombardia registrato” il 29 febbraio e il 1 marzo 2020 e nonostante “l’avvenuto accertamento delle condizioni che, secondo il cosiddetto ‘piano Covid’, corrispondevano allo scenario più catastrofico” ha causato “la diffusione dell’epidemia da Sars-Cov-19 in Val Seriana, inclusi i comuni di Alzano Lombardo e Nembro”, si legge.  La procura stima “un incremento non inferiore al contagio di 4.148 persone, pari al numero dei decessi in meno che si sarebbero verificati in provincia di Bergamo, di cui 55 nel comune di Alzano e 108 nel comune di Nembro, rispetto all’eccesso di mortalità

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, Conte: “Ho sempre ascoltato scienziati”

(Adnkronos) – L’inchiesta di Bergamo sulla zona rossa “ci porta alla memoria un momento drammatico della nostra storia, un momento in cui abbiamo affrontato un virus invisibile”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte ed ex premier, rispondendo alle domande dei cronisti al termine del Consiglio nazionale grillino. “Non c’era un vademecum, abbiamo seguito un percorso, e ritengo di avere agito con la massima umiltà nel confronto con gli scienziati – i quali anche loro non esibivano certezze scientifiche nella prima fase della pandemia – con il massimo impegno e senso di responsabilità. Ho lavorato fianco a fianco con loro, di giorno e spesso la notte. Detto questo, ci sono verifiche giudiziarie e ben vengano, perché io credo che sicuramente i familiari delle vittime e tutta la comunità nazionale hanno il diritto che ci siano queste verifiche giudiziarie. Io sono assolutamente disponibile a confrontarmi e offrire la mia massima collaborazione in tutte le sedi giudiziarie che mi verranno offerte”.  

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, Crisanti: “In mia perizia ho ricostruito fatti”

(Adnkronos) – “Questa perizia è una mappa logica”, “con l’obiettivo di ricostruire i fatti. Non è un atto d’accusa. E’ un tentativo di restituire agli italiani una parte di verità su come si sono svolti i fatti” nei primi giorni di pandemia Covid in una delle aree più duramente colpite, “come sono state prese determinate decisioni e perché sono state prese determinate decisioni”. Così all’Adnkronos Salute il microbiologo e senatore Pd Andrea Crisanti, dopo la chiusura dell’inchiesta di Bergamo che ha portato a 17 indagati. “Se poi in qualche modo qualcosa costituisce un elemento che ha una valenza di carattere amministrativo o penale, non sta certo a me stabilirlo: è compito dei giudici sottolinea – Io nella perizia ho sempre cercato di dare la risposta più asettica e scientifica possibile a quelli che erano i quesiti che mi ha posto la procura”.   Sulla stampa sono circolate alcune indiscrezioni sui contenuti della maxi consulenza che lo scienziato ha scritto per

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, Iss: “Attuare piani pandemici non è nei poteri Brusaferro”

(Adnkronos) – “Non è nei poteri del presidente dell’Istituto adottare piani pandemici o dar seguito alla loro esecuzione”. Lo precisa una nota dell’Istituto superiore di sanità (Iss) in merito a “quanto si apprende da organi di stampa secondo cui il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro avrebbe impedito l’adozione del piano pandemico”. Brusaferro è tra i 19 indagati del’inchiesta Covid per i morti di Bergamo.  “La linea seguita dall’Istituto, su indicazione del suo presidente, durante tutto il periodo della pandemia e sin dagli inizi – continua l’Iss – è stata improntata alla massima precauzione e al massimo rigore scientifico e la cautela è stata la cifra che ha caratterizzato gli indirizzi dell’Istituto in tutte le fasi della pandemia”.  “Si aggiunge, inoltre, che al presidente, al momento attuale, non è stato notificato alcun atto relativo all’inchiesta”, conclude la nota.  

Leggi di più...

Covid Bergamo, “ecco come si moriva nella Wuhan occidentale”: il racconto

(Adnkronos) – “I nostri cari, trasformati in corpi accatastati a cui era stata negata anche la dignità della sepoltura. Purtroppo questo è successo. Io ho perso il papà il 27 marzo del 2020 a Bergamo, nella Wuhan occidentale”. Comincia così la testimonianza di Consuelo Locati, dell’associazione ‘Sereni e sempre uniti’ che rappresenta i familiari delle vittime di Covid, sentita oggi in audizione informale in Commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.   Locati, che è anche uno degli avvocati dell’associazione, torna con la mente a quei giorni drammatici: “La gente moriva a casa senza ossigeno – racconta – Riuscite a immaginare cosa significhi non trovare nessuno che spieghi il funzionamento di una bombola d’ossigeno, quando la trovavamo? Cosa voglia dire inventarsi sanitari per capire quanto ossigeno erogare al minuto, oppure ricercare spasmodicamente dei saturimetri che fino a quel momento non sapevamo nemmeno

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, pm: “Conte e Speranza hanno causato morte persone”

(Adnkronos) – L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza sono indagati in concorso con altre 13 persone, tra cui il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, per avere “in cooperazione colposa tra loro cagionato per colpa la morte” di 55 persone, di cui la procura di Bergamo elenca i nomi nell’avviso di conclusione indagini.  Dopo tre anni, è stata chiusa l’indagine sulla gestione del Covid nei primi mesi della pandemia nella provincia più colpita. Tra i diciannove indagati oltre a Conte, Speranza, Fontana anche l’ex assessore al Welfare, Giulio Gallera. La Guardia di finanza ha avviato le notifiche per diversi reati: epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo e rifiuto di atti di ufficio. Per l’ex premier Conte e l’ex ministro Speranza si prepara la trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri. Quando un ministro è indagato, la materia è infatti disciplinata direttamente dall’articolo 96 della Costituzione e competente a giudicare in tema è il

Leggi di più...

Inchiesta covid Bergamo, procuratore: “Davanti a migliaia morti non si poteva archiviare”

(Adnkronos) – “Di fronte alle migliaia di morti e di fronte a delle consulenze che ci dicono che questi potevano essere anche eventualmente evitati, noi non potevamo chiudere con un’archiviazione l’inchiesta”. Così il procuratore di Bergamo, Antonio Chiappani, parlando in collegamento telefonico con la trasmissione ‘Agorà’ su Rai 3 dell’indagine condotta dalla procura che lui guida sulla gestione della prima fase dell’emergenza Covid nella bergamasca. “Il motivo che ha sorretto l’indagine in questi anni” è stata la volontà di “sapere cos’è successo”, ha spiegato il magistrato.   Indagando sulla gestione della prima fase dell’emergenza Covid, sono state “riscontrate delle criticità, secondo noi delle insufficienze nelle valutazioni del rischio pandemico, perché stiamo parlando della prima fase della pandemia del gennaio-febbraio-marzo 2020”, ha affermato il magistrato motivando così “la nostra scelta finale” di chiudere le indagini nei confronti di 19 persone, tra cui l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Leggi di più...

Inchiesta Covid, Attilio Fontana: “Vergognoso scoprire dai giornali di essere indagato”

(Adnkronos) – “E’ veramente vergognoso che una persona sentita all’inizio dell’indagine come persona a conoscenza dei fatti, perché io ero stato sentito come testimone, scopra dai giornali di essere stata trasformata in indagato. E’ una vergogna che credo dovrebbe essere valutata da chi di dovere”. Così il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni di ‘Radio anch’io’ in onda su Radio1 Rai, in merito all’inchiesta sul Covid a Bergamo. “Questa – dice Fontana – credo sia la dimostrazione della curiosità della giustizia italiana: io non posso rispondere” ad alcuna domanda perché “non ho visto le carte”.  

Leggi di più...

Covid, Oms: nel mondo -76% contagi e -66% morti in 1 mese

(Adnkronos) – Continua il calo dei contagi e dei morti di Covid segnalati nel mondo. Nei 28 giorni dal 30 gennaio al 26 febbraio, a livello globale sono stati registrati circa 4,8 milioni di contagi e oltre 39mila decessi, pari rispettivamente a -76% e -66%, rispetto ai 28 giorni precedenti. Al 26 febbraio scorso, da inizio pandemia sono oltre 758 milioni i casi confermati e oltre 6,8 milioni le morti. E’ quanto emerge dal bollettino diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità. Rispetto ai report delle scorse settimane sembra frenare la discesa dei contagi in Europa, con un -7% contro i cali a due cifre sostenute degli ultimi bollettini.  L’Oms ribadisce che “le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni” da Sars-CoV-2, “come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela”,

Leggi di più...

Inchiesta Covid Bergamo, i tre filoni dell’indagine

(Adnkronos) – Conte, Speranza, Fontana e Gallera tra i 19 indagati nell’inchiesta sul Covid a Bergamo. Sono tre i filoni dell’indagine chiusa mercoledì dalla procura di Bergamo: si tratta della mancata zona rossa, il piano pandemico e l’ospedale di Alzano Lombardo. Per la procura di Bergamo, sulla base della consulenza affidata al microbiologo Andrea Crisanti, la zona rossa a Nembro e Alzano avrebbe potuto risparmiare migliaia di morti. Per Conte e Speranza, che risulterebbero coinvolti nell’inchiesta relativamente a questo capitolo, gli atti verranno inviati al Tribunale per i ministri.  Non meno centrali gli altri due aspetti dell’indagine durata quasi tre anni: da una parte il mancato aggiornamento e la mancata applicazione del piano pandemico, fermo al 2006, che avrebbe potuto frenare l’avanzata del virus e garantire quei dispositivi – guanti, mascherine e tamponi – introvabili per giorni. Dall’altra parte la vicenda dell’ospedale di Alzano. I dubbi non riguardano tanto la chiusura e la riapertura del Pronto soccorso del 23 febbraio

Leggi di più...

Covid Bergamo, Gallera: “Massima collaborazione con magistratura”

(Adnkronos) – “Non ho ancora ricevuto alcun atto ufficiale. Ma sono sereno e garantirò, come ho sempre fatto, la massima collaborazione alla Magistratura”. Lo afferma l’ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando l’inchiesta della procura di Bergamo.   “Abbiamo affrontato il Covid a mani nude e, sulla base delle pochissime informazioni delle quali potevamo disporre, abbiamo messo in campo le decisioni più opportune per affrontare l’emergenza”, rivendica Gallera, che ribadisce: “Ho sempre garantito ogni forma di collaborazione con la Procura di Bergamo come persona informata sui fatti, e continuerò a farlo”.  “Come afferma la stessa Procura, l’avviso della conclusione delle indagini preliminari non è un atto di accusa bensì un’atto di garanzia per l’indagato, che viene messo a conoscenza degli atti di indagine e posto nelle condizioni di esercitare la propria difesa chiedendo l’archiviazione”, sottolinea l’ex assessore, che conclude: “Un’indagine così lunga e complessa è composta da migliaia di pagine di atti processuali, molti dei quali di

Leggi di più...