Due “occasioni perse” per lo sviluppo di Turi
L’imprenditore Angelo Orlandi racconta due episodi emblematici dell’inerzia del nostro paese nel cogliere le opportunità di progresso Egregio Direttore,la ringrazio per ospitare nuovamente queste mie riflessioni. Infatti, a seguito del mio precedente intervento sulla vostra testata, ho ricevuto messaggi da parte di amici e conoscenti che pur condividendo quanto da me esposto mi addebitavano la solita modalità di esporre una situazione realistica ma che non trovava un riscontro nella quotidianità. Mi spiego meglio. Nel passaggio nel quale ipotizzo che tutte le Amministrazioni dovrebbero in futuro creare tutti i presupposti per incentivare qualunque proposta arrivi dal territorio finalizzata a creare Impresa, in realtà cercavo di “denunciare” la mancanza in passato, fino ad arrivare ai nostri giorni, di questa prassi. Per par condicio dovrei dire la stessa cosa di quei cittadini che non si sono preoccupati più di tanto di impegnarsi per il nostro paese piuttosto che cimentarsi con la sperimentazione del “nuovo” in quanto troppo rischioso. E allora, per meglio rappresentare