Le Società B Corp in Italia e nel mondo

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(Adnkronos) – Misurare le proprie performance economiche e finanziarie è normale per qualunque tipologia di impresa. Ma quante imprese dedicano la stessa attenzione all’impatto ambientale e sociale che producono? L’impegno a livello ambientale e sociale di un’azienda oggi rappresenta un aspetto tutt’altro che trascurabile anche in termini di trasparenza e credibilità. Per questo motivo è nata la Certificazione B Corp che identifica le imprese che rispondono agli standard di sostenibilità ambientale ed equità sociale ovvero che hanno deciso di seguire modelli produttivi sostenibili economicamente, inclusivi e circolari. La Certificazione B Corp, rilasciata dall’ente internazionale B Lab, realtà non profit fondata negli USA nel 2006, identifica quelle aziende che si sono impegnate pubblicamente a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali allo stesso modo di quelle legate al profitto e che credono nel business come forza propulsiva per creare valore a livello globale. 

Un’impresa diventa B Corp nel momento in cui riceve l’omonima certificazione che attesta l’impegno a condividere un universo di valori. Per ottenere la Certificazione B Corp sono necessari alcuni elementi che variano a seconda della dimensione e del fatturato di un’azienda. In generale, è necessario dimostrare i propri elevati livelli di performance ESG che devono essere pari o superiori a 80 nella valutazione dell’impatto e superare le valutazioni del rischio. Inoltre, serve un impegno legale nel modificare la propria governance aziendale in modo da diventare responsabili nei confronti di tutte le parti interessate, non solo dei propri azionisti. Infine, è necessario garantire la trasparenza delle informazioni rendendole pubbliche attraverso i canali istituzionali di B Lab. La Certificazione B Corp viene in ogni caso rivalutata con cadenza triennale in modo da verificare il proseguimento delle best practice in cui l’azienda si è impegnata all’inizio del processo. La verifica triennale riguarda anche un’attenta analisi al modello di business, alla struttura e ai processi aziendali, anche mediante visite dirette in azienda, oltre al controllo di eventuali contenziosi o reclami in corso. Diventare B Corp per un’azienda significa avere dei notevoli vantaggi. Prima di tutto comunicare fiducia ai consumatori e alle comunità dove l’azienda opera. Poi, avere maggiori possibilità di attrarre investimenti. Senza dimenticare la maggiore attrattiva nei confronti di nuovi talenti e nella possibilità trattenere i propri dipendenti e collaboratori. Un altro beneficio riguarda il fatto che, dovendosi sottoporre a verifiche ogni tre anni, l’azienda sarà sottoposta al progressivo efficientamento dei processi con il conseguente miglioramento delle performance nel tempo. 

Secondo i dati aggiornati a dicembre 2023, a livello mondiale le B Corp certificate sono oltre 7.800, diffuse in 85 Paesi, in 158 settori diversi e contribuiscono a un giro d’affari di oltre 200 miliardi di dollari. Nel nostro Paese l’ecosistema delle B Corp è in crescita costante e attualmente conta 260 aziende certificate in 90 diversi settori, danno occupazione a oltre 17 mila lavoratori e generano un turnover di oltre 11,7 miliardi di euro. Tra le imprese italiane che hanno ottenuto la Certificazione B Corp troviamo: Alessi, Cortilia, Davines, Eolo, Fratelli Carli, Illy, North Face e molte altre. In alcuni Paesi, tra cui il nostro, le B Corp sono tenute a diventare anche società benefit ovvero soggetti giuridici che integrano nel proprio oggetto sociale lo scopo di avere un impatto positivo sulla società, oltre naturalmente ai propri obiettivi di profitto. Le società benefit, tra l’altro, sono tenute a indicare uno o più soggetti responsabili del perseguimento del beneficio comune e a produrre una rendicontazione annuale di impatto. 

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