Ministro salute Gaza: 500 morti in attacco su ospedale

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(Adnkronos) – Continuano i raid di Israele nella Striscia di Gaza, in attesa dell’attacco militare di terra in risposta agli attentati di Hamas del 7 ottobre. Sale intanto il bilancio dei civili palestinesi uccisi. Almeno 500 morti in un raid di Israele sull’ospedale al-Ahli nella Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Salute palestinese. “L’ospedale accoglieva centinaia di malati e di feriti, oltre a civili costretti a lasciare le proprie case”, si legge in una nota.

“Il massacro dell’ospedali al-Ahli non ha precedenti nella nostra storia. Negli ultimi anni e in questi giorni abbiamo assistito a tragedie, ma quello che è accaduto stasera somiglia a un genocidio”, le parole di Mahmoud Basal, portavoce del ministero della Difesa palestinese.

Centinaia di palestinesi, secondo l’emittente, si sono riversati in strada a Nablus, Tulkarem e Jenin per protestare contro l’attacco. Hassan Khala, direttore sanitario dell’ospedale al-Wafa a Gaza, a circa un km dalla struttura colpita, dice che l’al-Ahli è in fiamme. “Non c’è nessun posto dove andare”, dice facendo riferimento a feriti e sfollati dopo l’attacco. “Vogliono compiere massacri, massacri e massacri a Gaza”.

E sei persone hanno perso la vita anche in una scuola gestita dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite a Gaza in seguito a un attacco israeliano. Lo ha detto la stessa Unrwa in un tweet, spiegando che la scuola si trova nel campo profughi di Al-Maghazi.

“Questo è vergognoso e dimostra ancora una volta un flagrante disprezzo per la vita dei civili”, ha scritto l’Unrwa. Si stima che almeno quattromila persone si siano rifugiate nella scuola trasformata in rifugio nella zona centrale di Gaza. ”Non avevano e non hanno ancora nessun altro posto dove andare”, afferma l’Unrwa.

Diversi razzi sono caduti oggi sulla città di Ashkelon, nel sud di Israele, lanciati dalla Striscia di Gaza, scrive il Jerusalem Post. I servizi di emergenza di Magen David Adom riferiscono che ”medici e paramedici stanno raggiungendo la zona dove è stata segnalata la caduta dei razzi. Al momento non ci sono notizie di vittime”.

Due missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso postazioni dei militari israeliani nei pressi di Yiftah, un kibbutz nel nord di Israele. Lo ha riferito l’esercito israeliano, come riporta Haaretz, precisando che in questo caso non ci sono segnalazioni di feriti.

”Se Hezbollah commette un errore e attacca”, per il gruppo libanese sarà ”distruzione, distruzione, distruzione”. Lo ha detto il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, agli ufficiali del Comando settentrionale. ”Questa è una guerra per la nostra casa, i nostri civili, la nostra sovranità, la nostra deterrenza e la nostra esistenza”, ha affermato Halevi.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno ”colpendo obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano”, ha detto in un tweet il portavoce militare dell’Idf Daniel Hagari.

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