Venezia: su il sipario al Teatro Goldoni con l’evento di riapertura dopo 7 mesi di lavori

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(Adnkronos) – Si risolleverà domani, sabato 30 settembre, il sipario del Teatro Goldoni di Venezia, che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Un evento che coincide anche con i festeggiamenti per i 400 anni del teatro più antico della città. E per suggellare questo importante momento il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia hanno promosso per tutta la settimana un ricco programma di appuntamenti, tra spettacoli, danze, laboratori e visite guidate, che culminerà domani con una serata-evento – a cura di Fabrizio Arcuri, regista che da anni lavora sulle riscritture teatrali – che inaugura in anteprima la nuova stagione veneziana. 

‘Effetto Venezia’ è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare il ritorno del pubblico in sala: una sequenza di quadri ripercorre i 400 anni del Teatro Goldoni attraverso opere e personalità che hanno contribuito a renderlo celebre. A fare da trait d’union la conduzione di Federica Fresco e Lorenzo Maragoni. Si parte con Carlo Goldoni che sarà il protagonista di due riscritture: Coffe shop di Vitaliano Trevisan, tratto da ‘La bottega del caffè’ con l’interpretazione di Giuseppe Battiston e Roberto Citran, che sarà anche occasione per ricordare l’importante scrittore e drammaturgo veneto recentemente scomparso, e una rivisitazione ad opera di un grande drammaturgo inglese contemporaneo quale Martin Crimp, che riscrive ‘La Pamela’ a partire dallo stesso romanzo che ispirò anche Goldoni, e qui interpretata da Isabella Ferrari e Filippo Nigro.  

La Pamela fu messa in scena proprio dalla Duse ed è a lei che è dedicato il secondo omaggio: una grande attrice che frequentò il Goldoni e a ricordarla sarà Sonia Bergamasco, che da qualche anno, sulle tracce di Eleonora Duse, sta conducendo un percorso di scrittura e di raccolta di documentazione che è diventato un libro, un documentario e ora una pièce teatrale. Infine, Claudio Santamaria renderà omaggio a Giorgio Gaber, che del Teatro Goldoni fu il direttore per una ventina d’anni. La serata sarà inoltre impreziosita da una colonna sonora realizzata da Teho Teardo che accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso i secoli a partire da ‘Le quattro stagioni’ di Vivaldi per arrivare ai giorni nostri. 

Ma prima dell’evento ‘Effetto Venezia’, per tutta la giornata di sabato 30, a coronamento della settimana, si susseguiranno una serie di appuntamenti in diverse location: la giornata si aprirà la mattina al Goldoni con i laboratori di teatro per bambini e ragazzi con la compagnia Febo Teatro, mentre a Mestre il Museo M9 ospiterà il laboratorio teatrale ‘Il girotondo degli animali’ con Susi Danesin e Isabella Moro e lo spettacolo ‘I musicanti di Brema’ della compagnia Barabao Teatro, inseriti anche nell’ambito della rassegna per i più piccoli ‘Sottocasa. Il teatro nelle città’ finanziata dal Comune di Venezia in collaborazione con Arteven Circuito teatrale regionale del Veneto. 

Quindi, alle 17,30, al Fondaco dei Tedeschi, la presentazione del libro di Matteo Strukul ‘Carlo Goldoni e la maledizione di Ircana’ (Newton Compton), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore padovano e commissionato dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare insieme 400 anni del Teatro e il più grande commediografo della storia.  

L’intero programma è pensato come invito a riscoprire gli spazi rinnovati del Teatro, dai foyer alla storica sala, fino alla facciata che già stasera si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione per uno spettacolo di danza verticale: ‘LoveBar’, a cura della compagnia Il Posto e di Marco Castelli Small Ensemble, e ispirato a ‘La bottega del caffè’ di Carlo Goldoni. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano mostrato sotto un punto di vista inedito. 

Infine, alle 20, l’evento di riapertura al pubblico dopo 7 mesi di lavori. Gli interventi realizzati dall’amministrazione comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio, ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali e per consentire la fruizione degli spettacoli ad una platea sempre più ampia.  

“Il sindaco Brugnaro e tutta l’amministrazione comunale crede nel teatro e continua ad investire risorse per finanziare non solo le attività ma anche l luoghi in cui esse si realizzano”, ha dichiarato Giorgia Pea, consigliera comunale delegata a ‘Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema’. 

“Incomincia il quinto secolo di questo Teatro – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – e abbiamo voluto celebrarlo con un ampio programma, che terminerà a febbraio 2024, che ha interessato palcoscenici e piazze di tutto il Veneto. Questo progetto per i 400 anni del Teatro Goldoni rappresenta uno degli interventi più importanti tra quelli fatti dal Cda in carica. Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la cosa della città, un punto di riferimento per il mondo del teatro veneto, ma che ambisce ad esserlo anche per quello nazionale e internazionale. La riapertura del teatro e la sua restituzione al pubblico è un grande evento civile. E di questo ringrazio il sindaco, con tutta la giunta e il Consiglio del Comune di Venezia”. 

 

 

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