Migranti, tra Francia e Italia “visione condivisa”

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(Adnkronos) – Francia e Italia “hanno una visione condivisa della gestione della questione migratoria”, nella convinzione che “nessun Paese da solo può” affrontare questa sfida. A sottolinearlo sono fonti dell’Eliseo all’indomani del faccia a faccia a Palazzo Chigi tra il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando nel corso di un briefing di presentazione del vertice Med9 di venerdì a Malta. I due leader condividono “la visione” della necessità di “un impegno europeo nella lotta all’immigrazione illegale”.

Ieri l’incontro a Palazzo Chigi, un tete a tete di un’ora e venti senza delegazioni al seguito che ha visto al centro del colloquio riservato il dossier migranti, dopo la mano tesa di Parigi dei giorni scorsi.

Palazzo Chigi, in una nota, spiega che i due leader hanno discusso delle principali tematiche internazionali, con particolare attenzione alla gestione del fenomeno migratorio e alle priorità economiche europee in vista del Vertice Med 9 e del Consiglio Europeo informale di settimana prossima a Granada.

La necessità di trovare una soluzione europea alla questione migratoria, riferiscono fonti dell’Eliseo, è stato il tema al centro del colloquio. della Comunità politica europea a Granada, in programma il 5 e 6 ottobre.

“Voglio collaborare ‘con il presidente del Consiglio italiano”, aveva annunciato nei giorni scorsi Macron riconoscendo che Giorgia Meloni “ha fatto una scelta forte. L’Italia si sta assumendo le sue responsabilità e sta svolgendo il suo ruolo di ‘primo porto sicuro’. La risposta a questo tema è europea”.

Una mano tesa accolta “con grande interesse” dal governo italiano. “La proposta di collaborazione del presidente francese Emmanuel Macron in tema di contrasto all’immigrazione illegale”, aveva fatto sapere a stretto giro la presidente del Consiglio. “È evidente che Italia, Francia e Ue debbano agire insieme per sostenere gli Stati di origine dei migranti e per aiutare gli Stati di transito a smantellare le reti criminali di trafficanti di esseri umani. È la direzione che il governo italiano ha già intrapreso e che vuole perseguire insieme alle istituzioni europee e ai propri alleati europei”.

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