Arena “Proietta immagine dell’Italia nel mondo”

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(Adnkronos) – L’evento inaugurale delle celebrazioni per i cento anni del Festival dell’Arena di Verona è “la proiezione del grande immaginario italiano nel mondo, cioè della nostra grande capacità di fare cultura”. Lo ha detto all’Adnkronos il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione della ‘Prima’ dell’Aida che ha aperto ieri sera i festeggiamenti.

“Un evento – ha precisato il ministro – in cui si sono sposati insieme due elementi fondanti della nostra cultura: l’opera lirica, il belcanto italiano, con un autore fondamentale come Giuseppe Verdi, e un luogo meraviglioso, denso di storia e valori, perché è un anfiteatro romano”.

Per Sophia Loren c’è stata una standing ovation. “Sophia Loren è un personaggio straordinario, che ancora adesso è capace di incantare: è una vera e propria gloria nazionale. Rappresenta un orgoglio per tutti gli italiani: ha dato tanto al mondo del cinema con interpretazioni fantastiche. E io sono stato molto felice di averla accompagnata all’Arena di Verona”, ha detto il ministro della Cultura.

“Avevo conosciuto Sophia Loren nelle mie vesti di giornalista attraverso Vincenzo Mollica – ha ricordato Sangiuliano – E ci siamo ritrovati all’Arena e ci siamo intesi subito, anche per la comune napoletanità”.

Cento anni in una notte magica che si è conclusa con 11 minuti di applausi per il cast di Aida, interpretata magistralmente dal soprano Anna Netrebko, che ha ricevuto ovazioni a scena aperta, e che era iniziata con la standing ovation per Sophia Loren.

Una leggera pioggerella – che ha costretto a un ritardo di qualche minuto nella serata di venerdì 16 giugno – non ha intaccato la magia della cerimonia di gala, trasmessa in mondovisione su Rai1, per celebrare i 100 anni del festival dell’anfiteatro veronese.

Quando l’attrice italiana più famosa nel mondo è apparsa nell’Arena, i 12mila spettatori si sono alzati in piedi per tributarle un omaggio con un lungo applauso. Loren ha commentato commossa: “E’ una grande emozione per me essere qui all’Arena di Verona, questo è uno dei simboli della bellezza dell’Italia, di quella bellezza che tutto il mondo ci invidia”.

L’esecuzione dell’Aida è stata preceduta dall’esibizione delle Frecce Tricolori che hanno disegnato nel cielo sopra l’Arena i colori della bandiera italiana e subito dopo è stato eseguito l’inno nazionale con il coro in vesti bianche, rosse e verdi.

Per la ‘Prima’ del capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Arena, è stata completamente rinnovata la scenografia: le piramidi trasparenti e le architetture di luci ideate dal regista Stefano Poda hanno creato un’Aida tecnologica. Sul palco le rovine del passato e del post moderno, colonne diroccate dell’antichità e macchine avveniristiche.

Accanto all’acclamata star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, sul palco anche il tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès, Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis. Il mondo in guerra di Aida ha preso forma sul palcoscenico con oltre 300 volti tra solisti, coro, danzatori e mimi che hanno indossato abiti ispirati a Paco Rabanne e Capucci ed elmi che brillano come le opere di Damien Hirst.

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