Ora Possea porterà i laboratori sul microcosmo del plancton lungo le coste italiane grazie al tour ‘Possea verso Seif’: un tour in quattro tappe realizzato con il supporto di Fondazione Acqua dell’Elba nell’ambito delle attività di avvicinamento a Seif 2023 – Sea Essence International Festival, il festival internazionale dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del mare che animerà l’Isola d’Elba dal 30 giugno al 2 luglio. Il tour di ‘Possea verso Seif’ partirà il 3 giugno da Livorno e toccherà Venezia (8 giugno), Rimini (10 giugno) e Orbetello (12 giugno) prima di approdare all’Isola d’Elba (dal 24 giugno al 2 luglio), proprio in concomitanza con Seif.
“Possea parte dall’invisibile e dal microscopico per raccontare il nostro mare e mostrare come ciascun essere vivente ha un impatto per l’ambiente: siamo tutti profondamente interconnessi”, spiega la biologa Marta Musso. “Tra il plancton ci sono tutti i ‘cuccioli’ dei principali invertebrati marini che prima di crescere vagabondano nel mare spinti da venti e correnti. Con questo tour all’insegna dell’Educazione all’Oceano abbiamo non solo l’opportunità di coinvolgere persone di ogni età, affinché maturino consapevolezza verso i fenomeni che ci circondano e quindi rispetto per il nostro pianeta blu, ma anche di avvicinare i più piccoli allo studio delle scienze marine. Allo stesso tempo, supportiamo la ricerca scientifica, con programmi integrati di monitoraggio e campionatura, coinvolgendo tappa dopo tappa ricercatori e centri del mare”.
“Abbiamo scelto di supportare il progetto e il tour Possea di Marta Musso perché rispecchia esattamente ciò che vogliamo fare con Seif: dare voce al mare, alle sue tante sfaccettature e consentire alle persone di avvicinarsi al patrimonio blu in maniera concreta e allo stesso tempo innovativa – spiega Fabio Murzi, presidente della Fondazione Acqua dell’Elba – Possea è un progetto che unisce divulgazione e ricerca scientifica e che vive del dialogo con le persone e i contesti incontrati nel viaggio”.
Cuore del tour sarà il vecchio furgone delle poste tedesco trasformato da Marta Musso in laboratorio itinerante: l’oggetto principale è un microscopio portatile (Curiosity Microscope) fatto interamente in Valchromat (composto di fibre di legno riciclate) donato dall’azienda SeaLabx, cui si aggiungono una rete del plancton, barattoli in vetro, vasche trasparenti, pipette e piattini. Un laboratorio volutamente minimalistico, con oggetti accessibili a tutti. “Questo per mostrare al pubblico che il laboratorio non deve essere per forza un luogo dedicato solo a scienziati e scienziate in camice bianco ma può essere ovunque: per strada, a bordo di un furgone o nella cucina di casa”, spiega Marta Musso.