Denise Galatà morta durante rafting, si indaga su dinamica incidente

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(Adnkronos) – La procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal procuratore Alessandro D’Alessio, sta indagando sulla morte di Denise Galatà, la studentessa che ha perso la vita mentre faceva rafting nel fiume Lao, a Laino Borgo (Cosenza), insieme a un gruppo di compagni. Le indagini in corso, si legge in una nota della procura, “riguardano sia l’accertamento preciso delle cause della morte di Denise, sia l’esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente e della programmazione ed esecuzione dell’attività nel corso della quale si è verificato il decesso”.  

La procura sottolinea, inoltre, che “con immediatezza si procederanno a tutti gli accertamenti, anche tecnici, necessari per acquisire gli elementi informativi sui temi” e “in via assolutamente primaria saranno svolti gli accertamenti medico-legali per consentire la più rapida restituzione possibile della salma della povera vittima ai suoi familiari”.  

Le indagini, sottolinea la procura, “sono in corso dal momento della comunicazione della scomparsa della giovane e vedono impegnati i Carabinieri di Castrovillari e sono seguite, in ogni loro sviluppo ed al fine di garantirne la dovuta celerità, direttamente dal Procuratore della Repubblica”.  

Nel pomeriggio del 30 maggio 2023, ricostruisce la procura di Castrovillari, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Castrovillari ha ricevuto la segnalazione della scomparsa di Denise Galatà, classe 2004, effettuata da una delle guide che erano presenti durante l’escursione di rafting sul fiume Lao partita da Laino Borgo con arrivo a Laino Castello. La ragazza faceva parte di un gruppo di 40 persone, composto da altri 35 studenti e 4 insegnanti del Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena (Rc) che aveva organizzato l’escursione con la Asd Canoa Club Lao Pollino di Laino Borgo.  

Durante la gita scolastica, per cause in corso di accertamento, la giovane è caduta nel fiume Lao da uno dei 7 gommoni guidati da 9 istruttori. Il piano di ricerche è stato immediatamente avviato e le attività, condotte fino al calare della luce, sono state condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza congiuntamente ai Vigili del Fuoco ed al Soccorso Alpino Calabria, con l’impiego anche di un elicottero dell’Aeronautica Militare.  

Dopo aver individuato il luogo in cui è partita la segnalazione, i militari dell’Arma ed il personale specializzato hanno recuperato tutti i partecipanti all’escursione, aiutandoli a risalire la ripida sponda del fiume con le corde, e contestualmente hanno battuto la zona per la ricerca dell’unica studentessa che mancava, ritrovando solo il gommone sul quale sedeva. Le operazioni di rintraccio sono poi riprese all’alba del 31 maggio 2023, impiegando anche i droni dei Carabinieri Forestali. Nel primo pomeriggio, il personale specializzato dei Vigili del Fuoco che nel frattempo a bordo dei gommoni stava attraversando il percorso fluviale, ha rinvenuto il corpo esanime della ragazza.  

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