Juventus tra sentenze, crisi e futuro di Allegri

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(Adnkronos) – Juve (ancora) ko. E adesso? La crisi bianconera è sempre più profonda. La sconfitta nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter è l’ennesimo colpo alla stagione della squadra allenata da Massimiliano Allegri, che deve aggrapparsi alla semifinale di Europa League contro il Siviglia e cercare di ottenere un piazzamento utile in campionato, in attesa che la giustizia sportiva definisca eventuali sanzioni e quindi la posizione finale. Il quadro complessivo è a dir poco caotico. Difficile gestire il presente, tra spifferi su sentenze e penalizzazioni, difficilissimo programmare il futuro. 

“Sappiamo che la squadra è sempre migliorabile, adesso però siamo concentrati su questa stagione perchè abbiamo circa un mese e mezzo di sfide importanti”, ha detto ieri a Mediaset il Cfo bianconero Francesco Calvo. “Come si fa a programmare la prossima stagione senza sapere dove sarà la Juventus? La Juventus come società ha una solidità tale che ci permette di programmare indipendentemente dall’esito sportivo della stagione, questa è la nostra responsabilità. Poi chiaro che giocare o non giocare le coppe faccia la differenza anche in termini numerici, della rosa, ma la solidità che abbiamo e la calma con cui possiamo programmare la stagione, ci permette di riuscire a farlo nei giusti tempi con i giusti obiettivi”. 

Sui media compaiono articoli che descrivono un Allegri nervoso. L’ultima voce riguarda un alterco con dirigenti dell’Inter nella pancia di San Siro. Questo si può definire ‘stile Juve? “Non tanto, non è stato carinissimo, si vede gli sono saltati i nervi. Io l’anno prossimo comunque lo confermerei. Le ultime partite sono state pessime- ma ha tenuto la barra dritta per tutto il campionato sapendo che hai 15 punti di penalizzazione. Non era facile né scontato”, il commento di Evelina Christillin, tifosa bianconera e membro Fifa, a Un giorno da pecora. 

Allegri, come ha ricordato nei giorni scorsi, è legato alla Juve da un contratto valido per altre due stagioni. Il tecnico al momento è l’unica figura prettamente calcistica nel club. Nei mesi più burrascosi, dopo le dimissioni del cda e l’azzeramento della dirigenza, Allegri è stato allenatore, dirigente, comunicatore: un punto di riferimento unico. Dall’altra parte, il campo ha emesso verdetti anche prima dell”emergenza’ legata alla giustizia. Da agosto 2021, quando è iniziato il ciclo Allegri 2.0, prestazioni deludenti e risultati non all’altezza. 0 

Per i bookmaker il futuro del tecnico livornese sulla panchina bianconera non sembra più così sicuro. Dopo la sconfitta di ieri seram gli esperti Snai hanno infatti dimezzato la quota di un possibile addio entro fine stagione, che passa da 15 a 7,50. 

Per l’eventuale sostituzione, come riporta Agipronews, la dirigenza potrebbe puntare su un tecnico esperto che già conosce l’ambiente bianconero: sul circuito Microgame si gioca a 5 il ritorno alla Vecchia Signora di Antonio Conte, prima capitano e poi tecnico di tre scudetti tra il 2012 e il 2014; alla stessa quota il ritorno a Torino di Zinedine Zidane, indimenticato campione con la maglia della Juve tra il 1996 e il 2001, a caccia di una nuova esperienza dopo l’addio al Real Madrid di ormai due stagioni fa. 

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