Il documento, secondo la ricostruzione, risale all’agosto scorso e riguarda un “prestito infruttifero” da 80.000 euro inviato sul conto di una pensionata di Anzio dallo stesso Totti. I risk manager specificano che il rapporto della signora è cointestato con la figlia A. M. Nello stesso giorno, la somma sarebbe transitata verso il conto cointestato con il marito della 50enne, che sarebbe amico di Totti, e poi verso un conto personale dell’uomo. I controlli effettuati avrebbero riscontrato una pluralità di bonifici “rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online”.
Inoltre in questa attività dell’Antiriciclaggio, il nome di Totti comparirebbe nel giugno 2020, attraverso l’esame di due conti e operazioni legate a casinò di Montecarlo, Londra e Las Vegas. “Permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali”, scrivono gli esperti dell’Antiriciclaggio. Ma i movimenti sospetti riguardano pure dei prelievi in contanti e dei bonifici a favore del fratello Riccardo. O le raccolte in beneficenza a cui hanno partecipato anche compagni di squadra (come Antonio Rudiger, Thomas Vermaelen, Radja Nainggolan, Juan Jesus, Edin Dzeko ed Emerson Palmieri), ma con la causale ‘multe’ e ‘sanzioni’.