Un nuovo “balzello” per gli immobili della nostra città

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Comunicato stampa – Un nuovo “balzello” colpisce gli immobili della nostra città: Tributo per la difesa idraulica dei fabbricati.

Riceviamo e pubblichiamo.

In questi giorni molti cittadini stanno ricevendo, da parte del “Consorzio di Bonifica Terre D’Apulia”, delle richieste di pagamento (annualità dal 2018 al 2021) di un contributo denominato: Codice 630 – difesa idraulica fabbricati.

In verità si tratta di un nuovo “balzello” che grazie alla Legge regionale 13 marzo 2012 n. 4 è stato disposto per colpire (comma 5 dell’art. 18) gli “”immobili situati in ambiti territoriali di collina e di pianura, regimati dalle opere e dagli interventi di bonifica, che li preservano da allagamenti e ristagni di acque, comunque generati””.

Considerato che il primo comma della Legge regionale n. 4/2012 afferma: “”Per beneficio diretto e specifico deve intendersi il concreto vantaggio tratto dall’immobile a seguito dell’opera di bonifica””, sarebbe veramente interessante conoscere, per esempio, gli interventi “regimati dalle opere di bonifica” che sono stati realizzati (nel quadriennio 2018-2021) dal Consorzio di Bonifica “Terre D’Apulia” nel territorio di Santeramo e, principalmente i “vantaggi” che hanno “beneficiato” gli immobili nel centro urbano.

Ritengo che in verità si tratta di una tassa (ancorché di pochi euro all’anno) che serve unicamente ad alimentare il carrozzone del Consorzio di Bonifica “terre D’Apulia” e, che in assenza di reali interventi di “opere di bonifica” il tributo sarebbe non dovuto.

Michele Digregorio

Consigliere comunale FdI Santeramo

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