Piccoli giornalisti

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1° circolo didattico “Marconi”

L’amicizia di Giorgia 4° C

Io quest’estate ho capito cos’è l’amicizia: stare insieme, condividere esperienze. Durante le vacanze sono andata al campo estivo condiviso, con la mia amica Francesca: siamo andate in piscina, abbiamo sia nuotato che giocato, fatto giochi d’acqua, scivoli in acqua.
Dopo la piscina, passavamo il tempo dipingendo e facendo dei lavoretti.
Nel pomeriggio ci incontravamo nella villa comunale con gli altri amici, litigavamo per poi fare pace, proprio perché l’amicizia con la mia amica appianava tutto.

Danza di Angela 4° C

La danza è il mio sport preferito e lo pratico da quando avevo tre anni. Frequento i corsi di danza classica, moderna e hip hop, ma a volte faccio lezione di contemporanea.
Dallo scorso anno la mia migliore amica, ha deciso di venire a danza e sono molto contenta di fare lezione con lei.
Durante i festeggiamenti di settembre nel mio paese, la maestra di danza e il maestro di danza, hanno organizzato un evento. Dopo la festa patronale, ci siamo esibiti in piazza, ho ballato sul palco, con le mie compagne eravamo molto emozionate: è stato bellissimo e non vedo l’ora di partecipare ad un altro spettacolo, vorrei fare un balletto con la canzone farfalle.

Pucci di Claudia 4° D

Ciao a tutti, mi presento sono Pucci un cane ex-randagio di due anni. Ho il pelo marrone con alcune macchie bianche sul musetto e la coda dritta e magra.
Da quando sono nato conosco solo la strada e ho corso molti pericoli, specialmente da cucciolo per procurarmi del cibo. Ho incontrato tante persone cattive che mi cacciavano, ma anche persone buone come Claudia, un’umana, bambina dolce e gentile che ama gli animali e ogni giorno quando tornava da scuola, mi portava da mangiare e mi faceva tante coccole: quel‐le che preferisco sono i grattini all’orecchio. Un giorno però Claudia non venne e neanche il giorno dopo. Decisi di cercarla: sentendo il suo odore dalla ciotola, arrivai a casa sua e mi sdraiai davanti alla porta. La porta si aprì e io entrai subito, passai velocissimo tra le gambe di mamma umana, e vidi finalmente Claudia sul divano e le saltai addosso leccandola dappertutto. Da quel momento non ero più un cane randagio e solo: adesso avevo anch’io un’umana che mi voleva bene!

Il mio gatto di Rosanna 4° C

Ho un gatto di nome Bianca, o forse è lei ad avere un’umana di nome Rosanna! Ha il pelo bianco con alcune macchie nere sul corpo e la coda tutta nera, gli occhi verdi che cambiano in base alla luce. Le ho messo un collarino che lei non gradisce molto infatti cerca sempre di liberarsene, ma è un segno che non è un gatto randagio.
Bianca è bellissima e dolce anche se come tutti i gatti ha un carattere indipendente, capisce i comandi anche se qualche volta fa finta di no.
Ama la libertà, è curiosa, adora stare affacciata alla finestra a guardare il mondo che scorre davanti a lei, osservare gli altri gatti per strada (magari invidia la loro libertà), ascoltare il cinguettio degli uccellini in giardino (pensa di catturarne qualcuno), ma se la prendo in braccio, mi fa capire che non lo gradisce, salta giù e preferisce giocare e muoversi liberamente.
Con lei trascorro momenti bellissimi, io e la mia famiglia l’adoriamo e ci passiamo tanto tempo insieme, quando si lascia coccolare per noi è in piacevolissimo momento di relax.
E’ un animale meraviglioso, sarà per questo che gli Egiziani 3000 anni fa ne fecero una divinità.

L’inventore di Alessia 4° D

L’inventore Fernando presentava sempre i suoi marchingegni alle gare per inventori. Un giorno presentò un’apparecchiatura così complicata, che esplose davanti ai giudici.
Da quel giorno l’inventore fu triste e deluso e smise di fare invenzioni: cambiò mestiere e fu assunto in un negozio come commesso.
Lavorava per guadagnarsi da vivere, ma non era soddisfatto di quel lavoro.
Un giorno mentre camminava per strada, vide su un cartello l’annuncio di una nuova gara per inventori.
Decise di partecipare questa volta con un’altra invenzione: uno zaino con delle mani robot laterali che si muovevano. Quando premeva i pulsanti, lo zaino poi gli permetteva anche di volare, per evitare il traffico del mattino per andare in ufficio. I giudici lo apprezzarono molto evinse la gara. Da quel giorno Fernando divenne l’inventore più celebre al mondo.

Il mio sport preferito di Gabriel 4° C

Oggi per me è una giornata speciale: è il mio primo giorno di calcetto.
Mi piace molto il calcio perché è uno sport che pratico con gli amici della mia stessa età.
Io, Emanuele e Alex siamo inseparabili e quando giochiamo nella stessa squadra, siamo invincibili.
Mi piace il calcetto perché è uno sport che si fa all’aria aperta e non al chiuso in una palestra.
Quello che mi piace di più del calcetto è quando facciamo le partite: corro, tiro calci al pallone e se faccio goal, abbraccio i miei compagni e gioisco insieme a loro. Così ora ho già preparato lo zaino con l’occorrente: scarpette da calcio, la maglietta della squadra, i pantaloncini.
Non vedo l’ora che mamma mi accompagni per vivere un nuovo emozionante pomeriggio di sport!

La leggenda del pettirosso classe 4° D

Tanto tempo fa un uccellino mentre cercava il cibo per i suoi piccoli, vide un passero ferito ad una zampa che giaceva a terra.
Scese ad aiutarlo, lo mise in salvo, ma si sporcò il petto di sangue. Quando tornò al nido, raccontò l’accaduto ai suoi piccoli, raccomandandogli di essere sempre solidali con chi ha bisogno e di aiutare sempre chi è in difficoltà. Li abbracciò e anche loro si macchiarono il petto di rosso.
Da quel giorno quegli uccellini furono chiamati pettirosso, e il colore del loro petto rosso è un segno di solidarietà e amore per chi ha bisogno.

Dinosauro Indo classe 4° D

Eravamo nel Cretaceo, Leo camminava in un campo e si imbatté in un uovo di dinosauro abbandonato.
Lo portò alla sua grotta per accudirlo e quando l’uovo si schiuse ne uscì un Indoraptor.
Leo e Indo diventarono ottimi amici, si divertivano ad esplorare e il dinosauro gli faceva da guardia del corpo, i pericoli erano tanti: dagli animali feroci, ai vulcani, alle piante carnivore, ma insieme erano una squadra vincente. Indo aiutava Leo anche a procurarsi il cibo, si dividevano il pasto e Leo poteva fare sonni tranquilli la notte con Indo che sorvegliava l’entrata della grotta.

Istituto comprensivo “Rodari-Alighieri”

De…scrivere che passione! Il passato non ci ha insegnato nulla

Classe 5° D

Nel 1250 a. C i Micenei e i Troiani erano giunti al termine della loro lunga anzi lunghissima guerra. Il tutto si svolgeva come una infinita partita di calcio: TROIA VS MICENE. I contendenti erano tutti gli uomini e le donne di Troia che aspettavano con ansia la fine dell’assedio. Gli Achei, avversari, attendevano da dieci lunghi anni “il fischio finale”. Tifosi speciali, erano anche gli dei, schierati come ULTRAS, organizzati a supporto della loro squadra del cuore. Gli alunni della quinta D, dopo aver studiato i sanguinosi eventi dell’antichità, hanno capito che le guerre, che tanto piacciono a molti adulti, sono in realtà, frutto dell’egoismo della prepotenza e dell’avidità degli uomini. Hanno compreso, inoltre, che non ci sono esclusivamente buoni o cattivi e che le ragioni di una guerra possono essere tante, spesso inutili e comunque dannose per tutti.
Una testimonianza diretta è stata loro data dall’arrivo in classe di Kirill, un bambino ucraino che ora vive in Italia con i nonni. È arrivato a Casamassima con il pullman dopo un giorno di viaggio. La sua città d’origine è “Cernovizza”, una cittadina che si trova a nord dell’Ucraina, ricca e culturalmente molto attiva. Vi sono infatti, molte università e alcuni monumenti che sono patrimonio dell’Unesco. Là a combattere sono rimasti suo zio e suo padre, infatti Kirill, non parla molto volentieri dell’argomento.
In maniera quasi scherzosa nella quinta D si sono create due tifoserie pro e contro i Troiani. Kirill è dalla parte dei Troiani perché sono stati gli Achei ad assediare per primi un altro popolo, così come è accaduto in Ucraina, la sua terra, invasa dai Russi.
Sono passati ormai, più di tremila anni, ci sono state tantissime altre guerre che hanno causato tanto dolore, morte e distruzione ma, l’uomo non riesce a fermarsi. È inutile cercare eroi o qualcosa di positivo in situazioni di conflitto.
Tuttavia, da tutto questo dolore c’è stato qualcosa di positivo: la quinta D ha trovato un amico special e Kirill ha detto che gli piace molto stare in Italia e, anche se spesso sente nostalgia di casa, qui ha trovato un posto sicuro, bello e accogliente.
“Мѐні нравитс я бути тут в ІТАЉІ Я нойшов нових друзів ПРІВІТ Я з УКРАІНИ.”
“A me piace stare in Italia io ho trovato nuovi amici.
Ciao, un saluto dall’Ucraina.”

La maschera di un “principe guerriero”

Classe 5° A

Pochi giorni fa, la nostra insegnante di arte e immagine ci ha proposto di realizzare la maschera di Agamennone. Essa l’avevamo già incontrata nel nostro percorso di Storia, in quanto fu ritrovata tra il corredo funerario di una necropoli reale Achea.
Allora abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questo personaggio, passato agli onori della storia antica.
Agamennone fu re acheo e capo della spedizione di questo popolo contro la città di Troia. Dai racconti che Omero fa nel poema “Iliade”, pare avesse un carattere avido, superbo, deciso, autoritario, bellicoso e spietato, a tal punto che arrivò a sacrificare, alla dea del mare, sua figlia Ifigenia per ottenere la quiete delle acque e poter salpare verso Troia.
Immaginate l’effetto che ha avuto su di noi questa notizia! Ma abbiamo anche scoperto che nei tempi antichi le persone provavano sentimenti molto più profondi verso il proprio popolo ed esisteva un maggiore attaccamento alla propria terra e alla propria patria. Ma arrivare a sacrificare sua figlia, ci sembra ancora un po’ troppo esagerato.

Ancora oggi, un eccessivo “affetto” nei confronti della patria, infatti, può portare a delle conseguenze spiacevoli.
Abbiamo riflettuto sul fatto che, nel corso della storia, ma anche in tempi molto recenti, un esagerato “amor di patria” si è trasformato spesso, nell’uomo, in fanatico “nazionalismo”: la “mia” nazione è la migliore di tutte, il “mio” popolo è superiore a quell’altro, la “mia” religione non ha uguali e solo essa salverà il mondo.
E molto spesso questi atteggiamenti definiti “nazionalistici”, creando pregiudizi e odio tra i vari popoli, hanno portato a guerre di ogni tipo che ora dividono il mondo.
Pensiamo che ogni popolo sia una “goccia” che, insieme agli altri, ciascuno con le proprie credenze, le proprie idee e la propria libertà, potrebbero formare un “oceano” di pace.
Ma, tornando ad Agamennone, sappiamo che questo “principe guerriero”, con l’aiuto dell’astuto Ulisse e del suo famoso cavallo, ritornò in patria vincitore, ma lo aspettava un crudele destino perché venne ucciso dalla sua stessa moglie che agì così per vendicare la morte della sua amata figlia.

Impariamo a costruire il nostro futuro

della Classe 3°A scuola secondaria di 1° grado “Dante Alighieri”

Lo scorso 28 ottobre noi alunni della 3°A con i nostri compagni delle classi 2°A, 2°E, 3°I, 2°L e 3°L, abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’incontro laboratoriale “Costruisci il tuo futuro!”, iniziativa inserita nell’ambito del mese dell’Educazione finanziaria, promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.
Nell’incontro in presenza e a distanza, noi studenti della scuola secondaria di 1° grado “Dante Alighieri”, coordinati dalla professoressa Annalisa Saracino e dalle formatrici esperte della Banca d’Italia dottoressa Valeria Trisolini e la dottoressa Mariadonata Mastrorosa, abbiamo potuto conoscere il mondo degli strumenti di pagamento, come distinguerli, ma soprattutto come utilizzarli in maniera consapevole. Abbiamo appreso che il ruolo svolto dalla Banca d’Italia è quello di fare in modo che i prezzi dei prodotti che acquistiamo non aumentino o diminuiscano troppo. Inoltre le principali attività gestite dalla Banca riguardano la moneta, il sistema finanziario, la ricerca e le statistiche e i servizi per la collettività, tra cui proprio l’educazione finanziaria e nello specifico l’educazione finanziaria all’interno delle scuole. Tramite l’utilizzo dei nostri dispositivi abbiamo utilizzato un’applicazione chiamata Kahoot che ci ha permesso di completare alcuni quiz a risposta multipla o vero o falso, per verificare le nostre conoscenze sulle tematiche di volta in volta presentate. Utili sono stati i dibattiti moderati dalle for‐matrici che hanno spiegato le risposte corrette. Il primo argomento trattato ha riguardato i diversi tipi di pagamento (in contanti o tramite carte) e le diverse tipologie di carte. Noi non sapevamo che le carte si suddividono in carte di debito, di credito e prepagate. Ma qual è la differenza? Con le carte di debito la somma spesa viene prelevata immediatamente, per le carte di credito invece sono addebitate al titolare della carta successivamente, mentre la carta prepagata deve essere caricata in anticipo della somma necessaria. Abbiamo discusso anche di cosa si intende per pianificazione finanziaria e di quanto sia importante, già alla nostra età, imparare a gestire il denaro e le spese per poter risparmiare, in inglese “to save”, cioè salvare. Abbiamo riflettuto sul significato di budget, lo strumento principale che ci consente di pianificare le nostre spese, si tratta di una vera e propria programmazione, compilata in base a previsioni realistiche di spese ed entrate. Argomenti per noi nuovi sono stati la tecnofinanza o tecnologia finanziaria (Fintech) e il Bitcoin, una moneta virtuale creata nel 2009 da uno o più hacker con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto.
A fine incontro ci sono stati donati dei poster illustrativi sulle monete e sulle banconote europee, dei quaderni didattici dal titolo “Tutti per uno, economia per tutti!” e delle riproduzioni delle banconote che presentano le caratteristiche per poter riconoscere quando sono false.
Abbiamo immaginato che sarebbe interessante poter visita‐re la sede centrale della Banca d’Italia e magari poter organizzare un laboratorio pratico per riconoscere le banconote autentiche da quelle false.
Questo incontro ha trattato argomenti complessi ma che vanno analizzati anche alla nostra età per permetterci di costruire un futuro solido per questo è stata davvero un’esperienza formativa, sicuramente da ripetere e da diffondere anche tra i nostri amici!

SPECIALE ESTERI



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