La grande umiliazione di Berlusconi, triste ‘via trucis’

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(Adnkronos) – Ieri sera “abbiamo assistito alla Grande Umiliazione di Berlusconi, che torna dopo sette anni in Parlamento e viene uccellato come un ragazzino. Lui pensava di essere come ai bei tempi, dove lui era il capo che diceva ‘fai questo’, ‘tu sei una ragazzina’. Il fatto è che sia Berlusconi che Salvini non hanno metabolizzato che la Meloni ha vinto le elezioni e che è lei che farà il governo e proporrà la lista dei ministri a Mattarella. Loro l’hanno trattata come fosse una colf, ma la colf ha tirato fuori un po’ di muscoli e ha detto ‘no'”. Parola di Roberto D’Agostino, ideatore del sito Dagospia, che all’Adnkronos commenta col suo graffio corrosivo quanto accaduto ieri in Senato e i retroscena dell’elezione a presidente di Ignazio La Russa.

“Sono settimane che Dagospia ne parla e adesso tutti si accorgono della signora Ronzulli -affonda D’Agostino- che ha come curriculum quello di essere un’infermiera e di aver gestito l’arrivo delle ragazze a Villa Certosa. Dove la vogliamo mettere, alla Sanità o all’Istruzione? Sappiamo che Mattarella vigilerà sia dal punto di vista morale che penale e li sarà molto severo”. Il fatto è, spiega ‘Dago’ “che la signora è riuscita a spaccare il partito di Forza Italia, che è 50% lei e 50% Tajani, uno contro l’altro, un partito che era già stato debilitato con le uscite di Carfagna, Gelmini e Brunetta. Morire per la Ronzulli? Questo è il punto. Ieri molti gruppi di Forza Italia erano in subbuglio, erano pronti a dire ‘ma ci conviene restare in questo partito?”.

“Lei è diabolica, la Meloni sapeva benissimo che una volta che si siede al tavolo dei ministri diventa una mina vagante”, dice il fondatore di ‘Dagospia’, che fa una previsione: “Forza Italia si sfarinerà, perché la Ronzulli, col suo caratterino vorrà la rivincita. Quindi andrà a fare il capogruppo al Senato. Quanto tempo passerà prima che vengano sepolti sia Berlusconi sia Forza Italia? Anche perché gli altri, come il Terzo Polo, sono in attesa di portarsi via quello che resta del partito -osserva- e dall’altra Crosetto e & Co. che faranno salire sul carro del vincitore quelli di FI che non vogliono stare in ginocchio ai piedi della Ronzulli. C’è tantissimo marasma”.

Osserva Dago all’Adnkronos: “Abbiamo sempre scritto che il problema della Meloni era il suo passato post fascista e missino, l’ostilità dell’Europa, l’insofferenza degli Stati Uniti, e da queste preoccupazioni internazionali siamo finiti alla Ronzulli? Il colmo del ridicolo. Hanno perso tutto questo tempo perché Berlusconi non poteva fare a meno della sua ex infermiera. Più triste di così. E’ veramente una via ‘trucis'”. Quello che è accaduto ieri a Palazzo Madama “ha dimostrato non solo che Berlusconi e Forza Italia sono irrilevanti, ma soprattutto la mancanza di dignità di questa gente di fronte alla crisi economica ed energetica che affligge il Paese”, aggiunge.

In conclusione, “quello di ieri doveva essere per Berlusconi il ritorno dopo sette anni, il trionfo dopo la legge Severino e il disonore…e invece becca ‘sta tranvata, per giunta con tutta la famiglia contro -dice il giornalista- Piersilvio che parla coi parlamentari, Marina che parla con gli avvocati, sono andati a casa addirittura Confalonieri e Letta a dirgli ‘la vogliamo smettere con questa Ronzulli? Ma niente”. La Ronzulli “è come Mamma Ebe, se ti prende ti fa a pezzi”, ironizza.

“Io spero -dice ancora Dago- che la famiglia Piersilvio-Marina proverà a far interdire Berlusconi, è l’unico modo per salvare qualcosa. Non di salvare il partito che è morto, ma almeno salvare il patrimonio. Dopo ieri, spero che qualche familiare di buon cuore faccia un processo di interdizione nei confronti di quest’uomo. Perché deve finire così?. Una volta c’era un film, ‘Non si uccidono così i cavalli’, io dico ‘non si uccide così Berlusconi’. A colpi di Ronzullate”.

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