Elezioni 2022, chi ha battuto chi: i grandi duelli

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Nel collegio di Bologna del Senato Pier Ferdinando Casini batte Vittorio Sgarbi, 40% contro 32,3; Giulio Tremonti viene sconfitto da Benedetto Della Vedova, 37,8 a 30,3, nel collegio di Milano 9 della Camera; a Roma centro nella corsa per il Senato tra i litiganti Emma Bonino e Carlo Calenda, a godere è il candidato del centrodestra Lavinia Mennuni, che con il 36,3 batte i leader di Più Europa e di Azione che si fermano, rispettivamente, al 33,2 e al 14. È l’esito di alcuni dei duelli più attesi nei collegi uninominali nelle elezioni politiche 2022.

Elezioni 2022 – Tutti i risultati

Restando a Palazzo Madama, sbaraglia i candidati del centrosinistra, Valeria Valente (25,3), e del centrodestra, Stefano Caldoro (22,2), la Cinquestelle Ada Lopreiato, che si aggiudica con il 41,4 a Napoli il collegio di Fuorigrotta. A Roma, nel quinto municipio, Giulia Bongiorno precede di dieci punti (39,7 a 29,7) Andrea Catarci del centrosinistra.

Senza storia anche le sfide tra Isabella Rauti di Fratelli d’Italia ed Emanuele Fiano del Pd a Sesto San Giovanni, con la prima che ottiene il 45,2 contro il 30,9 del secondo; e tra Daniela Santanchè e Carlo Cottarelli a Cremona, 52,1 contro 27,3 a favore del centrodestra.

Netta anche la vittoria del senatore Udc Antonio De Poli, che ad Ancona, con il 41,2, prevale sull’ex segretario della Federazione dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, fermo al 29,4. In discesa anche l’elezione dell’ex presidente del Senato, Marcello Pera, che ottiene il 41,3 contro il 26,9 di Gavino Manca del centrosinistra.

Vince alla grande anche Carlo Nordio nel collegio della Camera di Treviso, eletto con il 56,2, mentre nel centrosinistra viene bocciato sonoramente il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che a Napoli Fuorigrotta si ferma al 24,4, sconfitto dall’ex collega titolare del dicastero dell’Ambiente nel primo Governo Conte, Sergio Costa, che vince con il 39,7.

L’unico che riesce a tenere alta la bandiera di Impegno civico è Bruno Tabacci, che nel collegio di Milano-Loreto batte il vicepresidente della Camera, Andrea Mandelli, di Forza Italia, 38,4 a 35,3.

A Roma il magistrato Simonetta Matone, già candidato vicesindaco del centrodestra nelle ultime elezioni di Roma, batte Enzo Foschi del centrosinistra nel terzo municipio 35,8 a 33,6. Senza problemi l’elezione di Rita Dalla Chiesa, prima con il 40,5, contro il 25,8 di Nicola Grasso di M5S.

A Messina invece Matilde Siracusano, di Forza Italia, si ferma al 29, sconfitta da Francesco Gallo, esponente del partito del sindaco Cateno De Luca, che vince con il 32,2. Sconfitta a Foggia anche Eugenia Roccella, del centrodestra, seconda con il 34,8, dietro il Cinquestelle Marco Pellegrini, che vince con il 41,3.

Senza problemi la corsa nel collegio uninominale di Monza del Senato per Silvio Berlusconi e in quello della Camera di L’Aquila per Giorgia Meloni, entrambi sopra il 50 per cento, mentre approdano in Parlamento nella quota proporzionale Enrico Letta e Giuseppe Conte alla Camera e Matteo Renzi e Matteo Salvini a palazzo Madama.

Elezioni 2022, Letta: “Non mi ricandido a segretario Pd”

“Gli italiani hanno scelto, è stata una scelta chiara e netta: l’Italia avrà un governo di destra. E’ un giorno triste per l’Italia e per l’Europa, ci aspettano giorni duri”. Così il segretario del Pd Enrico Letta in conferenza stampa dopo l’esito delle elezioni politiche 2022, annunciando che non si ricandiderà come segretario del Pd al prossimo Congresso.

“Ci siamo battuti per evitare questo esito – ha detto ancora – Ora andiamo all’opposizione, che sarà dura e intransigente. Il Pd non permetterà che l’Italia esca dal cuore dell’Europa, che l’Italia si stacchi dai valori europei”.

“E’ un risultato insoddisfacente ma siamo prima forza di opposizione”, ha quindi sottolineato, affermando che “contro il Pd c’è stato un fuoco amico di ex alleati”. “L’unico modo per battere la destra era il campo largo”, ha aggiunto.

“Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito, prenderemo le opportune decisioni per accelerare un percorso che porterà ad un congresso di profonda riflessione su cosa vuole essere un nuovo Pd, all’altezza di una sfida epocale davanti a una destra con un mandato forte – ha affermato – Assicurerò in spirito di servizio la guida del Pd nelle prossime settimane, in vista di questo congresso a cui non mi ripresenterò candidato. Spetta ad una nuova generazione rilanciare il Pd nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”.

Elezioni 2022, Speranza eletto a Napoli

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato eletto a Napoli, città dove era candidato nel plurinominale come capolista del Pd.

In Campania si conferma la spaccatura in due nella distribuzione dei collegi uninominali alla Camera e al Senato. Con il dato definitivo del collegio uninominale di Caserta alla Camera, vinto dalla candidata del centrodestra Carmen Letizia Giorgianni, il risultato finale è di 11 collegi uninominali al Movimento 5 Stelle e 10 al centrodestra. La distribuzione geografica salta facilmente all’occhio: gli 11 uninominali vinti dal Movimento 5 Stelle sono tutti i collegi di Napoli e provincia, dove i pentastellati fanno en plein, nelle altre 4 province (Avellino, Benevento, Caserta e Salerno) il centrodestra vince ovunque, anche dove il M5S è il primo partito. Clamorosa la bocciatura di Luigi Di Maio, finito secondo nel suo collegio alla Camera, Napoli Fuorigrotta dove si afferma nettamente l’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S). Sconfitto anche l’ex sindaco Luigi de Magistris.

Sconfitti nel Salernitano il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e il presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale della Campania Luca Cascone, vicinissimi al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, candidati del centrosinistra rispettivamente nei collegi uninominali di Salerno e di Eboli.

Elezioni 2022, Bassetti: “Ora discontinuità in gestione Covid, stop restrizioni”

Il risultato elettorale “era ampiamente atteso” e ora “spero solo ci sia un forte segno di discontinuità nella gestione del Covid rispetto al passato. C’è stato per troppo tempo regole, troppa burocrazia, tanti divieti, l’obbligo della mascherine, ecco si apra nuova fase quella convivenza con il virus senza l’intervento continuo dello Stato di tipo ristrettivo”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova.

“Io sono stato sempre nemico di questa ingerenza dello Stato – ricorda Bassetti – Si deve andare verso la convivenza con il coronavirus fatta da uno Stato forte che dà la possibilità a tutti di vaccinarsi e curarsi nella maniera migliore ma che non interviene nella vita di tutti i giorni in maniera così forte come avvenuto. Serve una gestione più occidentale e meno cinese”.

Nell’ottica di una nuova prospettiva nella gestione dell’emergenza Covid, l’infettivologo genovese chiarisce “che in Italia ci sono molti professionisti sanitari di grande livello, la Meloni e il Centrodestra – conclude – sanno benissimo da chi farsi consigliare”.

Bassetti torna poi sulla circolare del ministero della Salute, di venerdì scorso, che ha aperto a tutti gli over 12 che ne facciano richiesta la possibilità di sottoporsi alla somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid. “Non sono d’accordo con l’aprire alla IV dose a tutti gli over 12 senza aver capito cosa fare con fragili e ultrafragili. E’ un errore da matita blu”, afferma. “Se ho un soggetto di 60 anni magari con la leucemia o con altro grave problema di salute, che ha fatto la IV dose a febbraio e volessi fargli la V dose col vaccino bivalente ora non lo potrei fare, mentre potrei fare la quarta dose a un ventenne”, spiega Bassetti, denunciando “troppa confusione e troppa poca vicinanza ai veri problemi della gente”.

Elezioni 2022, Salvini: “Risultato non soddisfa ma Lega protagonista al governo”

“Il dato non mi soddisfa, non ho lavorato per il 9% ma siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti. Fino alla settimana scorsa avevamo il doppio dei voti da usare in un governo che ci vedeva comparse”. Matteo Salvini, leader della Lega, in conferenza stampa si esprime così dopo i risultati delle elezioni politiche 2022: trionfo di Fratelli d’Italia e del centrodestra, con la Lega sotto il 10%.

“C’è un governo scelto dai cittadini, con una maggioranza chiara di centrodestra alla Camera e al Senato. Conto che per almeno 5 anni si tiri dritto senza sconvolgimenti. Oggi l’Italia davanti ha 5 anni di stabilità. Attorno alle 4 del mattino ho scambiato messaggi con Giorgia, le ho fatto i complimenti: lavoreremo insieme a lungo e bene. Complimenti anche a Forza Italia e ai moderati”, dice Salvini. “Con Giorgia ci sentiamo già oggi per ragionare presto e bene sul prossimo governo. Già domani ho convocato il Consiglio federale della Lega, ascolterò tutti i commissari regionali e valuteremo i dati città per città, provincia per provincia”.

“E’ stata premiata l’opposizione, Fratelli d’Italia è stata brava a fare opposizione. Per la Lega, per il suo elettorato e per la sua militanza non è stato semplice stare al governo con Draghi, Pd e M5S. Lo rifarei? Sì, con l’Italia chiusa per covid ho ritenuto giusto esserci. Ci è costato, non è facile stare al governo con Di Maio, Speranza, Lamorgese…”, aggiunge.

In Parlamento “puntiamo a 100 eletti, potrebbero essere 100 tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani. Siamo il secondo gruppo del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd per essere il secondo gruppo in generale”.

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