Elezioni 2022, Calenda: “Stop ad alleanza con Pd”

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 “Non intendo andare avanti con l’allenza con il Pd. L’ho comunicato ad Enrico Letta”.

Intanto in una nota “la Segreteria di +Europa ribadisce il forte apprezzamento per il patto sottoscritto martedì scorso dalla Federazione +Europa/Azione con il Partito Democratico. In particolare la Segreteria apprezza le parole usate ieri dal Segretario del PD Enrico Letta, che ha ribadito come il patto tra PD e Federazione +Europa/Azione sia un accordo di governo fondato sull’agenda Draghi e sulla collocazione europea e atlantica del nostro Paese, mentre gli accordi con altre liste siano accordi elettorali, finalizzati a non consegnare la vittoria a tavolino dell’alleanza guidata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Enrico Letta inoltre ha escluso qualsiasi tentazione di riapertura al M5S di Conte. Se dovessero emergere nuovi elementi di valutazione sul patto, la Direzione di +Europa si riunirà per discuterne e assumere decisioni”, si legge nella comunicazione, per la quale “il partito democratico esprime forte apprezzamento”.

Calenda: “Letta ha fatto patto con chi è comunista”

“Il Pd prima ha fatto un patto con noi” in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre, “e poi ha fatto un patto con contenuti contrari con chi ha votato 55 volte contro la fiducia a Draghi, e dice no a tutto, ai termovalorizzatori, con chi in fondo è comunista, perché alla fine della fiera è questa”. Lo ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda al Tg5 commentando lo strappo di ieri con il Pd.

“Io ho detto a Letta, ‘se firmi il patto, se formalizzi questo la gente non capirà più niente, diventa un’accozzaglia come con Bertinotti Turigliatto e Pecoraro Scanio’ – ha aggiunto Calenda – Letta sapeva benissimo che avremmo rotto, lo sapeva +Europa, ma hanno pensato di tenerci dentro dicendoci, ‘tanto devi raccogliere le firme’. Raccolgo le firme, perché questa roba qui è inguardabile”.

“La scelta unilaterale di Carlo Calenda è stata incomprensibile” per il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. “Una volta che hai preso una decisione la devi mantenere, io non sono in grado di disdire un impegno che ho preso 6 giorni fa senza ragione”, ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri a Radio radicale, “il ripensamento per me è incomprensibile. Letta ha rispettato l’impegno, per me una politica seria è quella che rispetta gli impegni, sennò passa il messaggio che in politica vale tutto”.

“Che ci fossero Fratoianni e Bonelli – ha aggiunto – era chiarissimo, abbiamo chiesto e ottenuto che l’accordo con loro fosse diverso dal nostro, Letta lo ha fatto, ha detto che c’era una differenza. Questa decisione di Calenda è sbagliata, ma presa in quel modo è anche una questione di etica politica”.

Elezioni 2022, botta e risposta Calenda-Bettini

Botta e risposta social tra il leader di Azione Carlo Calenda e l’esponente dem Goffredo Bettini. Tra i tanti commenti al suo strappo con il Pd, Calenda questa mattina sceglie proprio quello di Bettini, al quale indirizza un apposito tweet. Bettini aveva accusato l’ex ministro dello sviluppo economico di “inaffidabilità e spregiudicatezza”.

La replica di Calenda è secca: “Goffredo, facciamo una cosa, ne parliamo dopo che tu avrai ripetuto come un mantra Thailandese ‘ho sbagliato a pensare che Conte fosse il nuovo Prodi’ venti volte e siamo a posto cosi. Poi parliamo di alleanze elettorali”.

Arriva la contro risposta di Bettini: “Caro Carlo, riparliamone quando avrai capito che il mantra è una pratica induista che non c’entra niente con la Thailandia. Che è buddista e in piccola parte mussulmana. Ancora una volta, non solo in politica, sei in errore”.

Elezioni 2022, Calenda rompe con Pd. Letta: “Noi andiamo avanti”

Carlo Calenda rompe il patto con il Pd in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. “L’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”, è la replica del segretario dem Letta che chiude a M5S. Intanto il leader di Italia Viva Renzi apre a un dialogo con Azione nel nome del Terzo Polo che Renzi definisce “opportunità straordina”.

Calenda

“Non intendo andare avanti con l’alleanza con il Pd”, annuncia il leader d Azione Carlo Calenda ospite di ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata. E dopo aver affermato di averlo già comunicato a Enrico Letta, sottolinea: “Non mi sento a mio agio, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così, ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza”.

“A Letta – spiega Calenda – ho detto che se avesse firmato un patto antitetico al nostro sarebbe stata una confusione totale, ieri ho avuto la sensazione di un Pd in mezzo e tante altre forze, che dovevano essere Bonelli e Fratoianni, poi si sono aggiunti Di Maio e altri. Dal momento successivo al nostro accordo hanno attaccato l’agenda Draghi, ci doveva essere una coerenza di linguaggio che è saltata subito”.

“E’ la decisione più sofferta che ho preso da quando ho cominciato a fare il politico – afferma quindi – Ed è questo l’elemento che mi fa decidere, ho deciso di fare politica nel 2018 quando il Pd prese il minimo storico, e l’ho fatto per contrastare il populismo becero, pensavo che il Pd fosse l’unico argine, poi il Pd ha preso una strada differente”.

“Questa coalizione di sinistra è fatta per perdere, c’era l’opportunità di farne una per vincere, per questo eravamo disposti a cedere su tutto, anche i collegi, la scelta è stata fatta dal Pd”, insiste. In ogni caso “c’è delusione per Letta, non animosità. Letta ha fatto quello che hanno fatto tutti i leader dem prima di lui”, dice ancora Calenda aggiungendo: “Solo mi aspettavo un pochino di più”.

Letta

“Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”, commenta Letta su Twitter. “Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”, aggiunge subito dopo.

Più tardi, al Tg1, il segretario dem dice: “Gli italiani hanno visto benissimo, c’è stato un patto sottoscritto e una parte ha deciso di non onorare la parola data. Secondo me in politica, come nella vita, è abbastanza grave: che promesse puoi fare agli italiani se sanno che già con gli alleati rompi la parola data?”.

Il mio stato d’animo dopo lo strappo? “Molto determinato, adesso si parte in campagna elettorale. Le alleanze sono definite. Quello che è fondamentale adesso è parlare di lavoro, di pensioni, di giovani, di ambiente. Queste sono le cose che interessano agli italiani”. Il Pd, assicura, sarà “ancora più determinato rispetto a prima, perché è chiaro che gli italiani, con questa legge elettorale, potranno scegliere se essere governati da Meloni e dalle destre o da noi. E’ una scelta netta e Calenda ha deciso di aiutare la destra facendo quello che ha fatto”.

E su M5S: “E’ stato Conte a far cadere il governo Draghi, si è assunto un’enorme responsabilità. E per noi questo è un fatto conclusivo”, afferma ancora Letta.

Renzi

“Questa giornata segna la Caporetto di Enrico Letta”, afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi ai suoi, invitandoli a “staccare Twitter e andare al mare”. Nessun commento ufficiale sullo strappo di Calenda ma grande sorpresa “per la strategia fallimentare di Letta”. Da un mese a questa parte – il ragionamento di Renzi – il segretario del Pd sta sbagliando tutto quello che è possibile sbagliare. E la Meloni ringrazia. Quanto a Calenda non ci sono contatti ufficiali in corso ma rimane la disponibilità di Italia Viva a un dialogo nel nome del Terzo Polo che Renzi definisce “opportunità straordinaria”. Prosegue intanto il lavoro sulla campagna elettorale che dovrebbe cominciare a fine agosto a Melendugno per rilanciare il valore strategico della Tap.

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