Spopola il “Cammino Materano”

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Sarà per la simpatia dei referenti di tappa e il loro amore per il territorio che si specchia negli occhi o per l’originalissimo e gustoso “pass edibile” (6 fette di capocollo di Martina Franca!), fatto sta che a “Fa la cosa giusta”, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in corso a Milano, lo stand del “Cammino Materano” viene letteralmente preso d’assalto dai visitatori provenienti da tutta Europa.

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Grandissimo è l’interesse, infatti, che già dal primo giorno ha suscitato uno dei “cammini “più giovani che si è piazzato ai primi posti fra le percorrenze italiane.

Un sogno che è diventato realtà grazie al lavoro silenzioso, gratuito e perseverante che tutto lo staff del “Cammino” ci mette ogni giorno lungo le tappe che da Bari portano a Matera.

I testimoni che si stanno susseguendo presso lo stand – esperti, camminanti, ospiti del percorso, che hanno affrontato più volte e con diverse condizioni climatiche il “Cammino” – confermano proprio questo: “bellissimi percorsi, paesaggi straordinari, gente accogliente e simpatica, referenti di tappa disponibili e preparati, percorso sicuro, ben segnalato”.

Tutto bene, dunque?

Purtroppo no e noi che ci viviamo ogni giorno lungo queste stradine di campagna, che vediamo lo stato delle periferie e dei nostri Centri Storici (quello di Cassano in particolare) lo sappiamo bene. Lo stato di abbandono e noncuranza e le quantità inusitate di rifiuti sparse e abbandonate in ogni dove gridano vendetta e i camminanti non possono non sottolinearlo.

Macchiare il paradiso in terra è un peccato doppio, diceva l’artista e forse è proprio il caso nostro.

“Insistiamo con le segnalazioni – ci spiega Paolo Racano, referente di tappa del “Cammino” che alla fiera di Milano è rappresentato, per quanto riguarda la tappa cassanese, da Bianca Pepe – presso le pubbliche amministrazioni, cercando di far capire l’enorme potenziale che abbiamo in termini di turismo ma a volte sembra davvero una battaglia senza speranza. Ovviamente noi non molliamo!”.

Servono più controlli, maggiori sanzioni – anche “sociali” – più formazione e informazione verso i cittadini che occasionalmente passano dal nostro territorio, che a volte neppure sanno dove lasciare i rifiuti o che trovano enormi difficoltà nel farlo, premialità.

Solo così le nostre campagne, le Murge torneranno a splendere solo di erba, pietre, alberi e sole.

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