Fra’ Giuseppe Di Donna, Vescovo resiliente

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Lo scorso 3 gennaio, presso la Chiesa Cattedrale di Andria, si è tenuto il ricordo annuale del Pio transito del Venerabile Mons. Giuseppe Di Donna, nato a Rutigliano il 23 agosto 1901 e morto ad Andria il 2 gennaio 1952. A distanza di 70 anni dalla sua morte “leggendo i segni attuali di questo nostro periodo confuso, incerto e sospeso, guardando alla vita evangelica del nostro Venerabile e rileggendo i suoi scritti e le sue testimonianze, credo che una delle virtù che rimane ancora attuale è quella della Perseveranza e della resilienza”, si legge in una nota della Diocesi di Andria. “Il modo di vivere la fede permise al religioso dell’Ordine trinitario di non essere impassibile e inerte a ciò che accadeva nella sua vita personale e pubblica. Con la perseveranza e l’umiltà tipiche dell’uomo Giuseppe Di Donna, potè dare risposte impregnate di Vangelo alle tante crisi che si alternavano nella sua vita, che arricchivano l’Ordine della Santissima Trinità. La fedeltà a Dio e al suo popolo permise al giovane Di Donna di rispondere con entusiasmo alla chiamata missionaria in Madagascar, terra ancora oggi tra le più povere del mondo. Assumendo il servizio Episcopale, il continuo esercizio della Perseveranza lo rese Pastore resiliente, donando a tutti pace e consolazione. Ma soprattutto seppe dare risposte serie e creative al deterioramento del tessuto sociale provocato dalla seconda guerra mondiale. Una delle tante iniziative pastorali che aprirono nuovi percorsi di annuncio del Vangelo sono stati i “Ritiri di Perseveranza”, forma di annuncio innovativa del Vangelo che consisteva nell’an‐nuncio evangelico e nell’effondere largamente la Grazia di Dio attraverso i Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. La partecipazione ai “Ritiri di perseveranza” plasmò il popolo di Dio andriese rafforzandolo nella Carità e nel perdono reciproco. Ancora oggi la virtù della Perseveranza incarnata nella vita e nel corpo del Vescovo santo è attualissima. Per questo Mons. Di Donna è accanto a noi e dona la gioia della sua amicizia. Consapevoli della sua presenza viva non esitiamo ad avvicinarci a Lui, chiedendo il suo aiuto nelle vicissitudini liete e tristi che caratterizzano il cammino di vita di tutti noi. La vita perseverante e resiliente del nostro Venerabile diventi di esempio, in particolar modo per i religiosi dell’Ordine della Santissima Trinità e per le Chiese locali di Andria e di Conversa‐no-Monopoli. Camminiamo insieme sulla strada tracciata dal nostro Vescovo Santo, perseverando nella coerenza evangelica e vivendo il tempo pandemico ascoltando la voce dello Spirito per annunciare in maniera creativa la Speranza che è stata posta nei nostri cuori nel giorno del nostro Battesimo”, conclude il Comunicato.

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