L’amicizia Volley fa 50

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L’Amicizia Volley festeggia il suo cinquantesimo anno di vita e organizza il 3 ottobre una manifestazione in piazza Vittorio Emanuele pe rimarcare la sua presenza passata e attuale nel panorama sportivo acquavivese.

Per svariati motivi, che non è il caso di analizzare, negli ultimi anni l’Amicizia Volley ha rinunciato a svolgere attività agonistica di un certo livello, ma prosegue l’attività di avviamento allo sport affidata ad insegnanti qualificati. Attualmente agiscono Michele Milella, diplomato ISEF, e Liliana Milano, laureata in Scienze Motorie.

Cinquant’anni sono un traguardo importante: un momento celebrativo è d’obbligo. Ben lo sa il prof. Oronzo Capozzo che, possiamo dire da sempre, è l’anima di questa Società.

L’appuntamento è fissato per la mattina di domenica 3 ottobre in piazza Vittorio Emanuele. Sarà l’occasione per una breve esibizione dei piccoli iscritti ai Corsi di avviamento allo sport, ma soprattutto si vuol dare l’opportunità di reincontrarsi agli ex atleti, ex dirigenti, sostenitori o semplici curiosi. Tanti di loro negli anni sono andati via da Acquaviva, spesso per motivi di lavoro. Chissà che il 3 ottobre non siano presenti a salutarci e a salutarsi.

50 ANNI DI AMICIZIA: UN PO’ DI STORIA

Una storia lunga e mai agevole quella dell’A.V. I flashes che proponiamo possono dare un’idea di come si è svolta, ma la passione e la tenacia di chi l’ha portata avanti, quella non la potrà descrivere nessuno.

E’ una storia fatta di luoghi oltre che di persone.

Gli Acquavivesi di mezza età e gli anziani con buona memoria ricorderanno le mattine della domenica in piazza Garibaldi dove sfidando i freddi invernali e primaverili si giocarono campionati anche di elevato livello.

In occasione delle festività spesso si utilizzava lo spazio antistante la Cassarmonica di Piazza Vittorio Emanuele…poveri lampioni!

Ci furono anche i campionati disputati nel piazzale della scuola elementare di via Bari, appositamente asfaltato da Amministratori di buon cuore.

Ancora prima si utilizzarono altri campi all’aperto improvvisati: uno presso la chiesa di Santa Maria Maggiore, un altro presso la chiesa di San Francesco.

Per non dire del “portone di Monsignore” annesso alla Cattedrale, dove già nei primi anni 60 si organizzavano estemporaneamente partite di pallavolo che di regole della pallavolo avevano ben poco.

E per gli allenamenti? Oggi ad Acquaviva molti ignorano l’esistenza di un camerone-sottotetto all’ultimo piano di palazzo De Mari che fu la storica sede serale degli allenamenti per i primi campionati. Dal soffitto pendevano alcune fioche lampadine, ma c’era entusiasmo e…bastavano, se un pallone le colpiva per loro non c’era scampo. I muri spessi del palazzo smorzavano i rumori e le urla, nessuno se ne è mai lamentato.

Fu poi possibile utilizzare di sera le palestre delle due scuole medie, troppo piccole per ospitare eventi ufficiali, ma sufficienti per allenarsi. La disponibilità dei Presidi Ieva e Pietroforte, convinti assertori del pieno utilizzo delle strutture pubbliche, fu fondamentale al riguardo.

I tempi intanto cambiavano, disputare le partite all’aperto cominciò a sembrare fuori luogo. Ed anche la normativa della Federazione ne prese atto.

Acquaviva si era mossa per tempo per dotarsi di un palazzetto in località Scappagrano e a metà degli anni settanta l’opera entrò in fase di realizzazione, ma il crollo di una travata bloccò i lavori per un lasso di tempo enorme.

L’A.V. fu costretta a disputare campionati di alto livello nella palestra della Scuola Media di Cassano Murge, di dimensioni appena sufficienti per l’omologazione, ma che all’epoca non temeva paragoni con quelle dei paesi limitrofi. Nell’occasione Cassano mostrò grande cortesia nei confronti della nostra Società.

L’esodo non durò molto. Venne completata in quegli anni il plesso elementare di via F.lli Caporizzi e l’Amministrazione impose la dotazione di una enorme palestra (di tipo A) probabilmente per sopperire al disastro di Scappagrano.

Il resto è storia recente. Allo soglie dell’anno 2000 il “Caso Scappagrano” si risolse, prese forma l’intero complesso e con esso nacque un palazzetto adeguato ai tempi e alla popolazione.

E vissero felici e contenti? Macché. L’utilizzo effettivo del palazzetto rimase bloccato per anni per motivi burocratici e soltanto la tenacia dell’allora Amministratore Tonino Santamaria e dell’appassionato e capace dirigente sportivo dott. Giovanni Pignoni consentirono la rimozione degli ostacoli e l’ingresso effettivo delle squadre sul campo di gioco.

Ma non è finita qui. Come tutti sanno una gestione sciagurata del complesso si concluse qualche anno fa con inauditi atti di vandalismo che portarono ancora una volta all’impossibilità di utilizzarlo. Ci risulta sia stato steso un velo pietoso sull’episodio, si è cercato di riparare i danni ma che il palazzetto di Acquaviva sia nato sotto una cattiva stella è un concetto ormai affermato.

Tornando più strettamente all’A.V. non possiamo, tralasciare un fiore all’occhiello di questa Società: la palestra di via Annunziata, uno stabile affittato a cavallo tra gli anni 80 e 90, ripavimentato e insonorizzato per svolgere attività di minivolley e attività fisica per adulti. Era un periodo in cui molte Società sportive presenti sul territorio pretendevano spazio nelle palestre scolastiche e questo portava anche a situazioni conflittuali. Fu una scelta coraggiosa e onerosa, ma regalò anche lustro e soddisfazioni.

Abbiamo detto dei luoghi, diciamo ora delle persone.

Dovremmo menzionare tutti gli Amministratori, imprenditori e finanziatori che ci sono stati vicini nel corso degli anni e tutti i dirigenti e gli atleti che hanno riempito le fila della Società. Sono tanti ed eviteremo di citarli. Alcuni sono nomi noti perché sono poi passati a ricoprire ruoli importanti in ambito amministrativo o lavorativo.

Anche se non è questa la sede per citazioni specifiche qualche piccola motivata eccezione si può fare per quelle persone che non sono più tra noi perché prematuramente scomparse. Una è il cav. Tommaso Valeriano, appassionato Presidente per diversi anni a cui è stato intitolato il Centro sportivo sito in contrada Scappagrano. Un’altra è il compianto Pino Solazzo, molto noto nel paese, che fu instancabile attivista nell’Amicizia Volley prima di intraprendere la carriera di arbitro di pallavolo.

Tra gli atleti non possiamo non citare i nomi di quelli che sono stati chiamati nelle nazionali giovanili o sono arrivati a giocare in serie A: Pippo Romanelli, Alessandro Benevento, Giuseppe Della Corte, Vito Bruno. Tre atlete di grande temperamento agonistico siamo obbligati a ricordare perché strappate agli affetti più cari nel fiore degli anni: Valeria Buonviso, Francesca Mastroviti, Maria Annunziata D’Elia. Chi ha conosciuto a cavallo degli anni 80/90 queste bravissime ragazze conserva ancora di loro un bel ricordo.

Al di là delle difficoltà incontrate lungo il percorso e degli eventi non sempre felici verificatisi nel corso degli anni, come si evince dall’escursus appena concluso e dalla manifestazione organizzata il 3 ottobre 2021 la storia dell’Amicizia Volley ha proseguito comunque il suo cammino e ci auguriamo che non sia esaurisca ancora per molti anni.

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