Successo per “Simphonic Soul & Rhytm’n Blues”

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Le voci di Serena Brancale e Savio Vurchio per allietare una torrida sera d’estate

Una giornata particolarmente calda quella di Mercoledì 28 luglio, una di quelle che, insieme al fiato, toglie le forze e innervosisce. Quindi cosa poteva esserci di meglio, in serata, che assistere ad un piacevole evento musicale all’aperto?

E così è stato per Acquaviva, grazie all’ennesima occasione offerta dal Festival Cuore di Banda, progetto per il rilancio dell’identità musicale del nostro territorio, legata alla contaminazione fra la cultura bandistica e i nuovi linguaggi musicali, che abbiamo già imparato a conoscere e ad apprezzare. Grande musica soul, blues e funky con l’Orchestra Metropolitana di Bari, diretta dal Maestro Alfonso Girardo in connubio con una formazione di musicisti di eccezione del calibro di Fabio Delle Foglie, Gianluca Fraccalvieri, Enzo Falco, Bruno Montrone, Francesco Lomangino e il loro band leader Max Monno ed il coro Domus Arte, formazione a quattro voci fra le quali quella di Luigi Nardiello, acquavivese d’oc, già componente dei Mezzotono.

Il concerto Simphonic Soul & Rhythm’n’Blues, con la partecipazione straordinaria di Serena Brancale e Savio Vurchio si è svolto, per volontà del Sindaco di Acquaviva Davide Carlucci, presso il quartiere San Giuseppe, lungo viale della Repubblica. Scelta davvero felice che, oltre a voler rilanciare una zona del paese a lungo considerata periferica e ai limiti della vita culturale di Acquaviva, ha consentito il montaggio del grande palco che confortevolmente ha ospitato tutti i componenti della compagine artistica ed ha permesso al pubblico, accorso numeroso, di gustare le esibizioni musicali in sicurezza, nel rispetto del distanziamento ancora misura fondamentale per la prevenzione dal contagio Covid.

 Il quartiere San Giuseppe, che abbiamo chiamato nel passato semplicemente “zona 167”, è apparso davvero la cornice ideale per la serata. Oggi arricchito dai campi da gioco e dall’area relax e divertimento per i più piccoli, dotato di una buona illuminazione diffusa, di oasi verdi adiacenti le abitazioni e di grandi spazi aperti, che hanno consentito agli acquavivesi e ai tanti ospiti giunti dalle località limitrofe di ascoltare la musica e di godere del fresco vento serale, ha finanche goduto della magia del fenomeno delle stelle cadenti che, ieri sera, ha fatto da cornice alle splendide voci di Serena Brancale e di Savio Vurchio.

I due artisti, che vantano una carriera musicale di tutto rispetto, si sono alternati sul palco regalandoci brani internazionali che hanno fatto la storia del blues, del soul e del jazz.

La Brancale, affascinante in abito verde, quasi un messaggio di speranza e fortuna per tutti, all’indomani di un periodo buio per la vita sociale ed artistica dell’intera nazione, ha iniziato la sua performance con il brano A change is gonna come di Sam Cook, il cui testo reclama rispetto fra gli esseri umani e, in particolar modo, invita all’inclusione e all’accoglimento di ogni forma di diversità. Talentuosa, eclettica, virtuosa e vulcanica, dalla interpretazione versatile e la personalità musicale creativa, capace di coniugare i giochi di improvvisazione del jazz con i suoni elettronici delle nuove frontiere musicali, Serena Brancale è caratterizzata da una grande abilità di ricerca e di sperimentazione, che la spinge a varcare i confini dei diversi generi musicali reinterpretandoli con eleganza e magica espressività.

A Savio Vurchio, che molti di noi hanno imparato a conoscere grazie alla sua felice partecipazione ai programmi Tv The voice of Italy ed All together now, è stata affidata la parentesi dedicata al grande Pino Daniele e al suo blues tinto di sonorità partenopee. Io so pazz’, Napule è e Quando quando hanno spinto il pubblico a partecipare attivamente alla performance, accompagnando Savio nella sua performance davvero coinvolgente, cantando sottovoce, mentre qualche coppia ha persino accennato qualche passo di lento ai bordi della platea.

Da citare, quasi in apertura di serata, gli interventi sul palco del Sindaco Davide Carlucci, il quale ha ribadito la sua volontà di proseguire nel progetto di rigenerazione urbana non soltanto per il quartiere san Giuseppe, ma anche per alcune aree del centro storico acquavivese, dell’Assessora alla cultura Caterina Grilli, che ha ribadito l’impegno costante e continuo dell’amministrazione comunale, che non si ferma nemmeno dinanzi al caldo soffocante di questa estate, nella programmazione culturale della prossima stagione autunnale e, in particolare di Francesca Pietroforte, Consigliera metropolitana delegata alla Cultura, Musei, Biblioteca, il cui cuore ha sempre avuto un battito particolare per la nostra cittadina e grazie al cui supporto e disponibilità è sempre possibile poter organizzare eventi di grande rilievo artistico come quello di ieri.

In chiusura, alla richiesta insistente di un bis da parte del pubblico presente ancora desideroso di ascoltare le loro bellissime voci, in duetto Serena Brancale e Savio Vurchio hanno eseguito il famosissimo brano di Burt Bacharach That’s What the friends are for, rimasto nel ricordo di ognuno di noi nell’interpretazione del suo autore insieme alla grande Dionne Warwick. Nel testo, in una traduzione piuttosto libera, si recita: Torna a sorridere, continua a brillare sapendo che puoi sempre contare su di me, di sicuro, ecco a cosa servono gli amici…

E noi sappiamo di poter contare sempre sulla musica, sul suo linguaggio universale, capace di azzerare le distanze anche quando, materialmente, esse devono essere ancora mantenute per combattere il virus. E allora grazie a chi ce ne regala a piene mani, ancora e ancora.

GIULIA CALFAPIETRO

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