Rifiuti nucleari sulla Murgia: la posizione di “Direzione Italia”

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È di qualche settimana fa la notizia che nella Regione Puglia (specificatamente nell’area del Parco dell’Alta Murgia), così come nella Regione Basilicata, la SOGIN (società dello stato che si occupa dello smaltimento dei rifiuti radioattivi), sono stati individuati diversi siti (ritenuti idonei) per istituire un deposito di scorie radioattive. Questo è quanto si rileva dalla Tavola generale allegata alla CNAPI (Carta nazionale elle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito dei Rifiuti Radioattivi) 

Non posso fare a meno di pensare che la valutazione non è stata fatta in maniera abbastanza approfondita per almeno due motivi: il primo di carattere geomorfologico e il secondo di carattere prettamente turistico-naturalistico.

Analizzando il primo possiamo affermare che il nostro territorio è di tipo carsico e che pertanto la presenza di scorie radioattive, in caso di piccole “perdite”, potrebbe andare a confluire nelle falde acquifere che verrebbero inquinate causando danni a quelli che sono tra i pilastri dell’economia pugliese: agricoltura e allevamento. Si è fatto tanto per il riconoscimento di prodotti alimentari DOP e IGP caratteristici del nostro territorio poiché derivanti da produzioni agricole in territori controllati, vedi: mozzarella, lenticchie, pane… Di certo questi riconoscimenti verrebbero meno se i territori interessati da queste produzioni fossero limitrofi o addirittura coesistenti ai depositi per la raccolta di queste scorie. 

Il secondo aspetto di natura turistico-naturalistico riguarda il fatto che la Puglia  è annoverata tra i più belli paesaggi al mondo per le sue caratteristiche città, per i suoi monumenti, per le sue coste, per la sua gastronomia e per il suo entroterra; impattare tutto questo con la creazioni di un deposito comporterebbe un danno turistico-economico di non poco conto in quanto non solo danneggerebbe la natura del nostro paesaggio, ma non sarebbe neppure un biglietto da visita per ipotetici turistiQuanti sarebbero i turisti interessati a passare qualche giorno di vacanza e/o relax in un territorio direttamente coinvolto nello stoccaggio di rifiuti radioattivi?

Voglio spero, comunque, che il ritorno economico derivante dalla istituzione di un deposito quale quello delle scorie radioattive non faccia sottovalutare i rischi e le conseguenze immediate, ma soprattutto future a cui la nostra regione e nello specifico il territorio murgiano potrebbe andare incontro. 

È scontato dire che le scorie devono necessariamente essere depositate in un luogo adatto, perciò auspico in un’immediata soluzione alternativa che potrebbe essere quella di potenziare gli attuali centri di raccolta e cominciare a promuovere una campagna per la riduzione dell’utilizzo di materiali di tipo radioattivo o per l’impiego di materiali alternativi meno inquinanti.

Noi come DIREZIONE ITALIA anche in Consiglio comunale abbiamo ribadito, convintamente, il nostro NO allo stoccaggio di rifiuti radioattivi nel territorio del Parco dell’Alta Murgia e nella vicina Regione Basilicata, perché siamo fermamente convinti che la salute dei cittadini e la difesa del territorio viene prima di qualsiasi altro interesse di natura economica.

Michele Digregorio

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