Scacco alla “banda della Bmw”

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Speronano i Carabinieri che li inseguivano. Arrestato un componente del commando, è caccia ai tre complici in fuga

Potrebbe essersi conclusa la triste scia di agguati, rapine e spaccate della cosiddetta “banda della Bmw”, che negli ultimi mesi aveva eletto i Comuni della provincia di Bari a personale “territorio di caccia”, privilegiando distributori di carburante, centri scommesse, tabacchini e attività commerciali.

In varie circostanze i Carabinieri avevano intercettato i malviventi, i quali però erano sempre riusciti a far perdere le proprie tracce attraverso l’intricata viabilità della provincia meridionale di Bari. Tuttavia, proprio tali osservazioni hanno consentito ai militari di ricostruire gli itinerari abituali della banda e prevederne le mosse.

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Così, nella prima mattina di mercoledì 5 febbraio, intorno alle 3, una pattuglia costituita da militari delle Stazioni di Triggiano e Cellamare ha incrociato una Bmw serie 530 SW nera, con targa risultata oggetto di furto denunciato presso i Carabinieri di Noci il 1° febbraio scorso.

I quattro criminali a bordo della potente auto, rubata a Cellamare nel gennaio scorso, alla vista della pattuglia hanno cercato di fuggire in direzione Capurso e ne è nato un inseguimento.

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La Centrale Operativa del Comando Provinciale di Bari, immediatamente allertata, ha segnalato la direzione di fuga alle altre unità dislocate sul territorio e una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Triggiano ha intercettato la banda proprio a Capurso, riuscendo a bloccarla a seguito di un violento impatto.

I malviventi, infatti, allo scopo di sottrarsi al controllo, dopo una repentina inversione di marcia, hanno speronato la “Gazzella”, finendo fuori strada.

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Uno dei malfattori, dopo un breve inseguimento a piedi, è stato immediatamente arrestato, mentre gli altri complici sono riusciti a far perdere le proprie tracce scappando a piedi per le campagne circostanti.

L’arrestato è un pregiudicato di origine albanese di 23anni residente a Cassano. Dovrà rispondere di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e ricettazione e, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bari.

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Nell’auto sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro una pistola a tamburo con 5 cartucce a salve, due cartucce per fucile calibro 12, attrezzi da scasso, centraline universali e una lastra in acciaio posta a protezione della parte posteriore del veicolo.

Nello scontro, i due militari sono rimasti feriti e sottoposti alle cure dei sanitari dell’ospedale “Di Venere” di Bari, riportando lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. L’auto dei Carabinieri coinvolta nel sinistro ha riportato ingenti danni.

Le ricerche dei fuggitivi, eseguite anche con personale del 6° Nucleo Elicotteri di Bari, finora hanno dato esito negativo.

Indagini in corso

I rilievi tecnici sul veicolo sottoposto a sequestro e su quanto ritrovato all’interno sono stati eseguiti dal personale della Sezione Investigazione Scientifiche del Comando Provinciale di Bari. In attesa dei riscontri, le indagini proseguono e mirano a chiarire se la “banda della Bmw” sgomita mercoledì scorso sia autrice dei vari colpi messi a segno a partire dalla scorsa estate o se esista un sistema più articolato di criminali che utilizzano lo stesso “modus operandi”. Una traccia importante, oltre che dalla ricostruzione degli spostamenti del pregiudicato albanese arrestato, potrebbe arrivare dagli approfondimenti in corso sui due depositi di aiuto e mezzi agricoli rubati, scoperti nelle campagne di Cassano, città in cui presumibilmente aveva base il gruppo.

Ritrovate altre due Bmw della ‘banda’

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Il lavoro investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari continua a portare i suoi frutti e, in relazione alla recente operazione che ha consentito di intercettare ed arrestare uno dei componenti della banda della BMW, i militari della Compagnia di Molfetta e della Stazione di Bitonto hanno individuato un deposito di auto rubate.

Le vetture erano stoccate all’interno di un capannone industriale, ubicato sulla provinciale 231, in parziale stato di abbandono, pronte per essere utilizzate per il compimento di azioni delittuose.

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Si tratta di una Fiat Panda, denunciata oggetto furto presso la Stazione dei Carabinieri di Modugno il 4 febbraio scorso; una BMW X3 3.0 con targa contraffatta, denunciata oggetto furto alla Stazione di Rutigliano il 12 novembre scorso ed una BMW serie 5 SW con targa modificata, denunciata oggetto furto alla Stazione di Modugno il 19 dicembre scorso.

All’interno delle due BMW, presumibilmente utilizzate dai malfattori per compiere reati contro il patrimonio, sono state rinvenute decine di utensili vario tipo, atti all’effrazione ed allo scasso, due picconi, un’ascia, tre estintori, chiodi a tre punte, bende per il traino di autovetture, parti di gettoniere slot machine e due portacellulari. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

Nel frattempo prosegue la ricerca degli altri componenti della “banda”.

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