Il progetto “Che Noja” presentato alla B.I.T. di Milano

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Il progetto “Che Noja” è stato annunciato lo scorso Ottobre durante un incontro con tutte le Associazioni nojane: l’obiettivo che l’amministrazione ha posto per il progetto è quello di creare per Noicattaro, in collaborazione con le Associazioni, un programma culturale strutturato e strategico, che valorizzi il paese da un punto di vista urbanistico, ambientale e sociale.

Quale migliore occasione, perciò, se non quella di presentare il progetto durante la Borsa Internazionale del Turismo (B.I.T.) di Fiera Milano, evento che si svolge con cadenza annuale nel polo fieristico di Milano e che si presenta come un punto di riferimento a livello mondiale, per discutere di crescita nel settore del turismo italiano?

Quest’anno, la Regione Puglia, ha colto l’occasione della manifestazione per potenziare il sodalizio con la Regione Lombardia, in ottica di un programma di sviluppo turistico comune per le due regioni da realizzare nei prossimi due anni. Le due Regioni, infatti, hanno firmato in BIT il protocollo d’intesa che prevede uno stanziamento iniziale di centomila euro a testa che serviranno ad aumentare qualità e attrattività delle due regioni in un momento di grande crescita per il mercato globale del turismo. Si tratta, dunque, di fondi che saranno destinati a beneficio dei comuni delle due regioni.

La Regione Puglia, per l’occasione, ha aperto alla partecipazione di molti comuni pugliesi che hanno avuto la possibilità di presentarsi e ottenere visibilità all’interno di un panel di seminari organizzato nello stand di Puglia Promozione dove si sono susseguiti incontri e conferenze di presentazione di nuovi itinerari e prodotti turistici. In questo contesto si è collocata la presenza del comune di Noicattaro rappresentato dagli Assessori con delega al Marketing Territoriale Germana Pignatelli e Vito Santamaria e dalla consigliera delegata alle Attività Produttive Anna Rita Didonna. I rappresentanti del comune hanno presentato, come anticipato in apertura, il progetto “Che Noja”, illustrando in sala stampa tradizioni, usi e costumi della città, in un discorso che ha reso protagoniste Noicattaro e le sue Associazioni.

In merito a questo aspetto, abbiamo incontrato l’assessore Germana Pignatelli e la consigliera Anna Rita Didonna per una interessante chiacchierata sugli obiettivi a lungo termine che questa presenza alla BIT avrà per Noicattaro. “Siamo consapevoli che Noicattaro non sia un comune spiccatamente turistico. – ha dichiarato l’assessore – Ci siamo rapportati con la Regione ed abbiamo deciso di partecipare per promuovere il territorio raccontando una serie di valori che Noicattaro possiede e che sono compatibili con il turismo. La scelta è stata, perciò, indirizzata sotto il marchio di “Che Noja”, con l’intento di riunire sotto questo progetto una serie di azioni legate ad una strategia di valorizzazione del paese”.

“Finora è accaduto che ci sono più associazioni che agiscono organizzando eventi legati alle festività o eventi legati alla vita associativa della singola associazione – ha detto la consigliera Didonna – L’idea è che se si riescono a mettere a sistema una serie di progetti, individuando degli eventi chiave che fungano da punti cardine, sulla base di questi l’amministrazione può collaborare alla costruzione di un programma più ampio.” L’assessore Pignatelli è intervenuta: “Ci sono tante piccole cose che possono essere messe a valore. Per poterlo fare non dobbiamo tenerle slegate, ma provare a individuare il filo conduttore che le unisce individuando anche una scansione temporale prevedibile almeno per le principali agendo in modo strategico. Con “Che Noja” – ha proseguito – l’amministrazione non coordina gli eventi. Coordina le informazioni che servono, disponendo per le associazioni un vademecum per l’organizzazione organica degli eventi. Se non creiamo una rete di protezione, c’è il rischio che le associazioni non possano o non vogliano più fare le cose perché sono troppo complicate o rischiose. Ci sono dei casi in cui l’associazione non basta e serve a fianco dell’associazione un soggetto che sia in grado di coadiuvarli nell’intento”.

Ha concluso, quindi la Pignatelli: “L’amministrazione deve creare le opportunità che possono partire da un’idea di un’associazione o che possono essere lanciate dall’amministrazione perché qualcuno la colga. L’obiettivo è che il comune possa organizzare il suo programma culturale partendo dalle attività delle associazioni. Noicattaro ha perso la voglia di volersi bene. Ogni volta che abbiamo mostrato Noicattaro alle persone esterne, tutti scoprono cose che i nojani hanno smesso di guardare. Guardare agli aspetti positivi del paese non significa non guardare i difetti. I difetti ci sono e sono tanti i problemi da risolvere. Ma ogni comune ce li ha. Il primo scopo di questo ragionamento è rivolto ai nojani perché vorrei che i nojani provassero a guardare dall’esterno il nostro paese e provassero a rinnamorarsi del paese, unico modo per provare a conservarlo e valorizzarlo. Il secondo punto di questo ragionamento rivolto all’esterno è: che noi non siamo andati a vendere Noicattaro come paese capace di ospitare 30mila turisti dall’oggi al domani. Alla BIT abbiamo detto che Noicattaro è un piccolo punto su una mappa dove ci sono comuni molto più avanti di noi su questo ragionamento del turismo. Noi chiediamo l’opportunità a questi turisti che vengono da no, di passare una giornata o qualche ora del proprio tempo. Qualcuno potrà avere il timore che si stia facendo un passo più lungo della gamba o che si sia così sprovveduti da andarsi a proporre come meta italiana per i prossimi viaggi di nozze quando questo così non è stato”.

Un paese come quello di Noicattaro – al di là di quelle che possono essere le criticità connesse alle problematiche di vario tipo che ogni nojano, in cuor suo, sa essere diffuse (escluso qualche caso raro) in ogni comune del Sud Italia – fa bene a cogliere occasioni come quella offerta dalla Regione Puglia durante la BIT: nel 2018 è fondamentale iniziare a muoversi (seppur con enorme ritardo rispetto al resto dei paesi europei) nella direzione di un progresso che coinvolga nella crescita economica del paese un numero più ampio di settori. Generare turismo in un paese come Noicattaro, certamente, non è cosa semplice.

Ma non può essere un’utopia. Voglio credere che queste occasioni possano essere utili a far conoscere Noicattaro e a generare un incremento del flusso di turismo nel paese (che, di rimando, migliora l’economia) partendo da ciò che il paese già può offrire, in ottica di aumentare l’ampiezza dell’offerta. Prendo, ad esempio, l’iniziativa dell’opera lirica di luglio e penso alla quantità di persone che, da 9 edizioni a questa parte, vengono a Noicattaro riempiendo “il teatro” creato ad hoc. Pensiamo, in maniera pratica, alla quantità di denaro che un evento come questo genera, all’attrattiva che questo evento può avere rispetto all’offerta dei comuni limitrofi e a come, insieme alle tradizioni religiose molto sentite, si può parlare di Noicattaro come un paese che ha davvero “qualcosa da offrire”. È opportuno pensare in maniera proattiva e, cosa più importante, assumere la consapevolezza di avere fra le mani un paese che è un piccolo gioiello del quale prendersi cura e per il quale è opportuno attivarsi per arricchirlo e renderlo vivo.

[da La Voce del Paese del 17 Febbraio]

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